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Autore: LittleHarmony13    14/06/2013    3 recensioni
I suoi occhi erano spenti, non erano più colorati di un azzurro acceso e splendente, ma piuttosto sembravano candele appena prima di spegnersi.
Percy sapeva anche che sarebbe toccato a lui andarla a consolare, dopotutto quello che avevano passato nell'ultimo periodo li aveva legati con un legame che, tutti e due lo sentivano, non si sarebbe più spezzato.
“Andiamo” - pensava il ragazzo - “Hai affrontato molto di peggio in queste ultime settimane di una ragazza triste e irritabile.”
Genere: Fluff, Malinconico, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Annabeth Chase, Percy Jackson
Note: Movieverse, OOC | Avvertimenti: nessuno
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Senza di loro, io e te non ci saremmo mai conosciuti.

 

Prompt: Don't forget to smile.



 

Percy non era mai stato veramente bravo con le parole, ed è per questo che non riusciva a confortare Annabeth.

Era passata solo una settimana da quando la ragazza aveva conosciuto per la prima volta sua madre. Esperienza che sarebbe stata traumatica per chiunque, figuriamoci per una ragazza adolescente, la cui madre era una dea. E non una qualunque, ma la Dea con la D maiuscola, Atena.

Da quando erano tornati dall'Olimpo Annabeth aveva riso e scherzato con tutti, ma Percy aveva notato che qualcosa non andava.

La semidea non mangiava più, non combatteva più, non partecipava più ai giochi di squadra organizzati dal Campo, ma cosa più importante di tutte, perlomeno per Percy, Annabeth non sorrideva più, e se lo faceva era solo per cortesia. I suoi occhi erano spenti, non erano più colorati di un azzurro acceso e splendente, ma piuttosto sembravano candele appena prima di spegnersi.

Percy sapeva anche che sarebbe toccato a lui andarla a consolare, dopotutto quello che avevano passato nell'ultimo periodo li aveva legati con un legame che, tutti e due lo sentivano, non si sarebbe più spezzato.

Andiamo” - pensava il ragazzo - “Hai affrontato molto di peggio in queste ultime settimane di una ragazza triste e irritabile.”

Se lo ripeteva in continuazione, ma non ne era troppo sicuro.

Una sera però prese coraggio, e senza troppa decisione si avviò verso il dormitorio della ragazza. La trovò sdraiata sul letto, con un volume intitolato “L'arte della guerra attraverso i secoli” sulle gambe. Il libro era talmente grande da nasconderle la faccia, e Percy pensò fosse un bene non vedere quelli occhi stanchi scrutarlo.

Annabeth, per favore, possiamo parlare?” - La voce gli uscì incerta, e sembrava più un sussurro che una domanda vera e propria.

Bastò però a cogliere l'attenzione della ragazza.

Certo, anche se non so quanto sarò di compagnia.” - Rispose Annabeth, non troppo convinta di quello che aveva detto.

Percy si avvicinò cauto, avendo paura che Annabeth gli infilasse una spada nel petto da un momento all'altro forse.

Annabeth, non puoi startene chiusa qui tutto il tempo. Spiegami che ti passa per la testa, ti prego.”

Non riesco a togliermi la sua immagine dalla testa Percy. L'immagine di mia madre che mi dice di esser fiera di me. E non riesco a smettere di chiedermi perché non possa vederla più spesso, perché non possa toccarla, abbracciarla, sentire il suo profumo più spesso. Tutto questo è ingiusto.” - Concluse la ragazza con rassegnazione.

Percy la capiva anche troppo bene.

Troppo spesso di recente si era immaginato come sarebbe stata una vita con suo padre sempre presente. Con suo padre che gli insegnava a vivere giorno dopo giorno.

Ti capisco Annabeth. Non hai idea di quanto ti capisca. Non sai com'è difficile per me, immaginare che non avrò mio padre accanto ogni giorno della mia esistenza.

Ma farsene una colpa non serve a niente. Non è colpa nostra se siamo nati da egoiste e bisbetiche divinità, né se la loro legge ha deciso cosa è meglio per noi.

Però devi ammettere che senza di loro non saremmo qui, e questo campo è veramente figo!” - aggiunse Percy con un occhiolino. - “E devi anche ammettere che senza di loro, io e te non ci saremmo mai conosciuti.”

Lo disse con tutta la sincerità di cui era capace. Annabeth era l'unica cosa positiva in tutta quella confusione che era diventata la sua vita.

Ed eccolo, sul volto di Annabeth, ciò per cui Percy era entrato nella sua stanza. Ciò che sperava: un sorriso. Un sorriso vero.

Ecco, questo volevo!” - sospirò Percy, più a se stesso che a lei. - “E.. Annabeth?”

Sì?”

Per favore, non scordarti più di sorridere. Sei bellissima.”

E dopo averle stampato un bacio sulle labbra, Percy uscì dal dormitorio.




Angolo dell'Autrice:  Ciao a tutti! Mi sembrano secoli che non pubblico qualcosa, ma ora è arrivata l'Estate e riparto più convinta di prima!
Anche se non lo sono di questa storia, ahaha! E' la prima volta che pubblico in questo Fandom, e non sono molto esperta in materia, non avendo mai letto i libri e avendo visto solo il film. Spero veramente di non aver offeso nessuno.
Oggi ho rivisto "Il ladro di fulmini" e questa storia è uscita così di getto! Annabeth e Percy sono troppo carini. Li ho shippati dalla prima volta che li ho visti, ahahah.
Mi farebbe molto piacere avere un vostro parere sulla storia anche solo per dirmi cosa ne pensate o quanto non vi è piaciuta. Come ho specificato è "Movieverse" quindi se ci sono delle discordanze dal libro mi scuso.
Ok, basta, finisco col papiro.
Un bacione, spero di sentirci.
Alla prossima,
S. <3

 

  
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