Storie originali > Avventura
Segui la storia  |       
Autore: This my story    14/06/2013    0 recensioni
Amori tribolati, ribellione giovanile, romanticismo, domande di vita e tante emozioni. La protagonista è Janet Johnson, una ragazza al quanto ribelle, sicura sempre di quello che fa. Ma se continua con queste azioni si troverà male. Una sera scappa di casa stanca della sua vita, ma così facendo si troverà solo peggio. Tutto questo cambierà la sua vita
Genere: Avventura | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het
Note: Otherverse | Avvertimenti: Non-con
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Janet si era svegliata per andare a scuola come sempre. Ormai la sua vita era diventata un rutine. Si alzava per andare a scuola, si preparava, arrivava come sempre in ritardo a scuola, non studiava e si beccava l’ennesima impreparazione, ritornava a casa, pranzava, guardava un po’ di tv, usciva con quelle galline delle sue amiche, ritornata a casa e andava a dormire. Arrivata a quel punto, si era stancata e quel giorno la sua vita sarebbe cambiata.
Mi alzai dal letto con un fortissimo mal di testa, cavolo la sera prima avevo esagerato con gli alcolici. Erano le 7:30 tra mezz’ora dovevo essere già a scuola, ma chi se ne fregava! Ormai i professori si erano fatti l’abitudine. Vidi la schermata del cellulare e vidi tante chiamate e messaggi persi da Melissa. Preoccupata lessi un paio di messaggi che dicevano “Oh cavolo Janet, chiamami appena puoi, è urgentee! Ci va di mezzo la mia vita!” Ero rimasta a bocca aperta con gli occhi incollati sul cellulare. Cosa le è accaduto? La richiamai velocemente mentre cercavo di vestirmi. Dopo un paio di squilli mi rispose, non le riuscii nemmeno a chiederle cosa le fosse successo che subito iniziò lei a farlo. “Melissa : Oh grazie al cielo Janet! Ti prego mi serve un po’ della tua grana per pagarmi la cauzione e farmi uscire da questa topaia puzzolente! Io : Oh no, non mi dire che ti hanno di nuovo arrestata?! Ma come cazzo fai?! Melissa : Mi hanno beccato un’altra volta a spacciare.” Disse con un tono incazzato nero “Io : Mi dispiace, non posso fare gli ‘straordinari’ per te! Melissa : Ma questa è una cosa importante!” Merda, sapeva che dopo un po’ non riuscivo a dire di ‘no’ a nessuno, e questo mi dava davvero su i nervi … “Io : Uff, ok ti vengo a tirare fuori di li. Quanto devo sganciare? Melissa : 1.500” Disse con un tono tutto soddisfatto! Caspita, non sapevo proprio come fare. Non mi poteva sfruttare così. Presi a calci la porta per la rabbia e quest’ultima si ruppe. “Io : Ma da dove michia te li vado a prendere 1.500 se ho solo 500?! Melissa : Frega il restante ai tuoi! Io : Lo sai che l’altra volta mi sgamarono! Non voglio passare per la figlia ‘cattiva’. Perché non li freghi ai tuoi? Melissa : Lo sei già! Ora taci e porta il tuo culo con la grana qui in centrale. Io : Arrivo … puttana” Mi ero davvero stancata di questa commedia. Era la 4 o 5 volta che l’andavo a tirar fuori di li! Giuro che questa era l’ultima volta! Dopo aver terminato di sistemarmi ero pronta, sgattaiolai giù in soggiorno, mi guardai intorno per vedere se non c'era nessuno che mi vedeva, aprii la cassa forte e presi 1.000 dollaroni. Bhe visto che stiamo, io mi merito pur qualcosa. Me ne presi altri 1.000. Scappai fuori alla porta e mi incamminai verso la centrale di polizia. Quel giorno non sarei andata a scuola, un giorno di ferie me lo meritavo, no!?. Arrivata alla centrale pagai la cauzione a Mel la quale venne liberata. “Melissa : Era ora! Sembrava che non mi volessi venire a prendere” disse sono un tono spiritoso. Mi avvicinai prendendola per il colletto della camicia la quale venne fuori dai pantaloni “Io : Senti mi dovresti ringraziare invece di fare la spiritosa. Se continui di questo passo ti sgancio uno di questi dritto sulla tua faccia” Dissi con un tono aggressivo e mostrandole il pugno sinistro. “Melissa : Ok, calma. Era solo per scherzare Io : E vedi di non farlo più! Questa è l’ultima volta che ti faccio uscire ricorda” Le girai le spalle e senza aspettarla mi incamminai fuori. Ci girammo un po’ la città prima di sederci ad un tavolino di un bar. Chiacchierammo un po’ su ciò che c’era da fare quella sera. Il piano che avevamo organizzato era perfetto. Nei minimi dettagli. Arrivate le 13:00 ritornai a casa, come se fossi andata a scuola. “Io : Sono a casaa!” Urali per farmi sentire “Mamma : Ehy, vieni a pranzare?” Disse con un tono al quanto contento (ironica) “Io : Ehm … no! Ho delle cose da fare! Dove sono le valige? Mamma : Che devi fare? Io : Dammele e basta! Non fare troppe domande cazzo” Dissi incazzata, per forza mi doveva riempire di domande quella vecchia?! “Mamma : E’ così signorina? Allora trovatele da sola!” Non la sopportava quando faceva la bambina. Tra me e me borbottai “menomale che stasera non vi vedrò più. Mamma : Cosa? Era a me? Io : No!!” Mi trattenni a bestemmiarla e mi diressi verso il garage. 
  
Leggi le 0 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Storie originali > Avventura / Vai alla pagina dell'autore: This my story