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Autore: marenRamen    14/06/2013    1 recensioni
" Casa è dove si trova il tuo cuore, casa mia è ovunque ci sia tu. "
Svezia ha ottenuto la padronanza sui terreni norvegesi, allontanando Norvegia dalle braccia di Danimarca, per un lungo periodo che ad entrambi sembra triste ed interminabile.
Lontani continuano a pensarsi, sognarsi, desiderarsi, fino a quando non si rincontreranno l'uno nella braccia dell'altro.
{ DenNor }
Genere: Avventura, Introspettivo, Song-fic | Stato: in corso
Tipo di coppia: Shonen-ai, Yaoi | Personaggi: Danimarca, Nordici, Norvegia
Note: Lemon, Lime | Avvertimenti: nessuno
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" Alabama, Arkansas,
I do love my ma and pa,
Not the way that I do love you. " 
 
 
Presi le sue mani calde e lo tirai a me, intrecciandomi con quelle dita vergini, sfiorando quei palmi sudati che mai, prima di allora, nessuno aveva mai accarezzato.
Le sue labbra erano nidi di merli intrecciati, due gabbie dure custodi di passione rossa. I suoi baci erano umidi e brevi, uccellini scappati dal nido prematuramente, ma già capaci di volare. Quando se ne andò tra le lacrime disse di amarmi , ed io piansi perché lui se ne stava andando.
Non lo rivedrò mai più, pensai, addandonandomi al fardello della tristezza, e per mesi rimasi stretto nella malinconia e nella paura di muovermi, desideroso di salvarlo e riprendermelo, ma pauroso di fallire.
Ora, nel pieno della notte stellata, ccarezzo il tappeto rosso con la pianta dei piedi scalzi; correndo silenziosamente affetto il buio, fino a che non raggiungo la finestra della tua enorme stanza; premo i polpastrelli umidi di sudore contro la finestra a vetri. Il sentiero vuoto e pallido si apre in mezzo all'erba secca e gialla d'estate, in questa notte limpida quell'ammasso di ghiaia pare uno squarcio di Luna in mezzo alle zolle di terra scura.
I grilli suonano i loro archi, le rane i loro tamburi e gli uccelli notturni i loro flauti, componendo insieme un' intonata e malinconica melodia, una dolce ninna nanna tutta per me, che non posso chiudere occhio, stanotte; se mi addormento, se chiudo le palpebre, permetto agli incubi di entrare nella mia testa e non so più come farli uscire.
Rivedo quei bellissimi occhi indaco imbrattati di lacrime, quelle labbra fucsia screpolate e sanguinanti, mi sento scivolare via le sue mani dalle mie, e percepisco ancora il vuoto che provai dentro allo stomaco, mentre, incatenato al suolo, sentivo che lo stavano strappando via dal mio corpo.
Strillava, ringhiava come un lupo intrappola mentre lo prendevano per i capelli, facendo di tutto per trascinarlo via, e basto a malapena la forza di tre uomini perché riuscissero ad allontanarlo dal mio corpo inerte.
Svenuto, incapace di riaprire gli occhi, potevo sentire e capire tutto quello che mi avveniva, ma restavo inerte ad ogni stimolo, nonostante la forza di volontà ed il desiderio di alzarmi, liberarmi dalle corde e correre per andarmelo a prendere, per andarlo a salvare e ricondurlo tra le mie braccia.
 
Norge mi manca, ogni notte, ogni mattina, ogni pomeriggio, ogni sera, quando non provo più emozioni che non siano rabbia, tristezza o depressione, quando ammirare un tramonto seduto sulla riva del fiume non mi sembra più tanto bello, quando la notte stringo le coperte anziché il suo corpo morbido, quando mi sveglio e davanti a me non c'è lui, ma solo un groviglio di lenzuola, quando l' aspetto sotto alla quercia pur sapendo che non arriverà mai.
Mi manca stringerlo, baciarlo, mi manca chiamarlo, mi manca scappare nel bosco tenendolo per mano, accarezzare i suoi fianchi e sentirmi dire che devo tenere a posto le mani, mi mancano persino le sue sfuriate, le sue occhiatacce.
Mi mancano anche i pomeriggi un po' noiosi, quando fuori pioveva o nevicava, ed io restavo a guardarlo mentre, lui, seduto sul divano sfogliava i suoi libri foderati di pelle. 
E mi manca cercarlo nel mezzo della notte, sentire che è sveglio e scivolare tra le sue gambe, per poi fare l'amore in silenzio, e dolcemente. 
 
Ti verrò a riprendere, nonostante la paura di non tornare, nonostante la paura di non tornare insieme a te.
...nonostante la paura di vederti felice lì dove sei.
Però vengo, vengo a riprendermi il mio cuore.
 
 
 
 
 
  
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