Sono un fantasma.
Posso perdermi
per ore e ore nei libri
senza mai distrarmi,
senza mai uscire
da quel mondo.
Mi alimento delle parole
come cibo, come aria, come acqua.
Nutro la mia mente
di sensazioni, emozioni, dialoghi.
Ma come ogni bravo fantasma,
sono più brava
a perdermi nella mia mente.
Vago in me stessa, nel vuoto,
nel buio, nella confusione.
Entro nella mia mente
e chiudo la porta a chiave;
nessuno può raggiungermi,
toccarmi o parlarmi.
Tutto diventa invisibile
e ci sono solo io,
persa nel mio stesso buio,
creando il mio stesso mondo
per niente simile
al mondo che c'è fuori.
Sono solo un fantasma,
uno spettro vagante,
un'anima perplessa,
rimasta per sempre
in rigorosa attesa.