Erano passati ormai dieci giorni dalla fine dei Grandi Giochi Magici. Sting era a casa sua, immerso nei suoi pensieri. Pensava e ripensava ad una sola cosa, anzi, una sola persona. Ormai era diventato il suo chiodo fisso. In quei cinque giorni del torneo, aveva capito che provava qualcosa di più per quella persona. E ora, non riusciva a stare lontano da lui.... Natsu Dragneel.

Picchiettava le dita sul tavolo riflettendo. Era chiaro che il Drago Bianco aveva voglia di vederlo... Il suo corpo perfetto, l'allegria che sprizzava da tutti i pori. Dubito che se l'avesse incontrato, gli avrebbe solo parlato. «Accidenti...» Mormorò infine alzandosi dalla sedia e dando un pugno sul tavolo. Ormai aveva preso una decisione.. «Vado a casa sua!»

In realtà non sapeva dove il mago del fuoco abitasse, ma si diresse a Magnolia. Partì con la convinzione di esplorare i posti più vicini alla gilda di Fairy Tail. Camminava e camminava, non aveva la più pallida idea, ormai, di dove fosse quella casa. 

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Quando poi, udì una voce molto familiare, che gli provocò lo scatto immediato della testa a guardare dietro di lui. Natsu... Era lì che passeggiava con il suo exceed. Si nascose all'interno di un vicoletto vicino. Magari, se li avesse seguiti lo avrebbero condotto alla propria casa. E così fu. Il biondo lo seguì senza farsi vedere... Il suo piano aveva funzionato, si erano recati proprio alla casa del roseo.

Natsu ed Happy entrarono. E non passarono nemmeno 5 minuti, che la porta si aprì di nuovo, mostrando l'exceed blu volare via verso la città. 

Sting non perse certo tempo, corse verso quella casa e aprì bruscamente la porta.

Natsu si girò tranquillamente verso di lui. «Ah..Ci hai messo tanto per farti vedere..»

Sting sobbalzò. Si era accorto che lo stava seguendo. Mai sottovalutare l'olfatto di un Dragon Slayer...

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«Bene, che cosa vuoi?» Domandò infine il roseo. Sting, per tutta risposta, ghignò e chiuse la porta alle sue spalle.«E' un sollievo che il gattaccio blu non sia qui in giro, sai?»

Natsu guardò perplesso l'altro Dragon Slayer, ma dopo un pò sfoggiò uno dei suoi grandi sorrisi. «Guarda che l'ho mandato io via, con una scusa.»

Il biondo sgranò gli occhi e fissava Natsu. «Perchè lo hai fatto?» Domandò.

«Perchè ho pensato che mi dovevi dire qualcosa di importante..» Rispose.

«E avevi ragione...» Sting si avvicinò al mago del fuoco a passo lento, lui lo guardava avvicinarsi ma non se ne curava troppo, pensava a guardarlo con faccia curiosa e dubbiosa.

Il Drago Bianco, una volta arrivato a 5 centimetri dall'altro Dragon Slayer, gli appoggiò una mano sulla spalla e si avvicinò al suo orecchio. «Sei il mio Drago preferito»

Natsu non poteva credere a ciò che aveva sentito, stava per dirgli qualcosa, ma le sue labbra furono chiuse da quelle del biondo, che lo baciava con passione, come per assaporare ogni parte di lui. Non passò molto, prima che il Drago Bianco si apprestò ad aggiungere anche la lingua a quel bacio passionale, il quale si interruppe solo per far prendere aria ai due Dragon Slayer. Si guardarono negli occhi. Ma poco dopo Natsu attaccò il collo del biondo..Già, lo mordeva e lo leccava. «N-Natsu..-san» Sting rimase incredulo a quella scena, credeva che solo lui provava qualcosa per il mago del fuoco, ma forse c'era qualche possibilità, che lui ricambiasse i suoi sentimenti.

 

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I due caddero a terra, su un pavimento ghiacciato al tatto. Ma i loro corpi così vicini emettevano un grande calore da far riscaldare qualsiasi cosa toccassero. 

Ora Natsu si trovava sopra il biondo e continuava a mordere il suo collo. Passò poco, prima che Sting rivoltasse la situazione, cominciando a dargli dei passionali baci.

Il Drago Bianco sentiva qualcosa premere sul suo addome.. Il cosa, era ovvio.

Non poteva credere che il suo Natsu-san, si era eccitato per le sue attenzioni. Il mago del fuoco rivoltò di nuovo la situazione. «Non so se tu sia pronto per questo, ma comunque...» A quanto pare la mossa decisiva la prese il più anziano, e a quanto pare il più esperto, infatti Sting, sentì la mano calda di lui, slacciargli i pantaloni senza troppe storie... Dannazione era ovvio che fosse pronto, aspettava da tanto, troppo tempo, questo momento...

«Natsu-san...»