Questa Fan Fiction non
è scritta a scopo di
lucro. I personaggi non sono miei e non intendo offendere la loro
personalità
in alcun modo.
There’s No Room In This Hell.
"Gee...
Ti prego... Non
te ne andare..."
"Devo
andarmene... Non so fino a
quando riuscirò a resistere..."
Il
mio amato mi guardava con quei
suoi occhi verdi smeraldo, resi leggermente dorati dalla sua
malattia... Se
così si può chiamare.
"Perchè
devi resistere? Rendimi
tuo per sempre..."
"Non
posso farti questo amore
mio.... Non posso costringerti a vagare per sempre nel dolore e nella
fame di
sangue... Non posso fare questo anche a te."
Io
mi buttai in ginocchio di fronte a
lui e gli presi le mani.
"Per
favore... Con te non sarà
dolore, non sarà sofferenza..."
Le
lacrime cominciarono a scendere
dal mio viso, veloci e calde.
"Invece
si... La fame di sangue
si impossesserà di te... Non penserai più a
nulla... Tranne che sfamarti. Con
il tempo i sentimenti si logoreranno e sfumeranno fino a non sentire
più nulla,
fino ad andare in agonia, e volere solo sangue e nient'altro. Frank...
Non
posso fati questo. Non posso farti vivere quello che sto vivendo io."
La
sua pelle pallida come la luna
accarezzava la mia, bagnata dalle lacrime che scorrevano sulle mie
guance.
"Per
favore Gee..."
"Devi
ricominciare a vivere...
Devi dimenticarmi. Io non sono che un figlio della notte che vaga nei
tempi per
rubare preziose gocce di sangue agli umani. Non ho sentimenti, non ho
sensazioni, non ho nulla. Per favore Frank... Non trattenermi."
I
suoi denti bianchi e affilati mi
abbagliarono per un secondo.
"Gee...
Non è vero che non provi
niente."
"Invece
si."
"Allora
non mi ami..."
Mi
alzai in piedi e lo costrinsi a
guardarmi.
"Dimmi
che non mi ami."
"Frank...
Non è questo."
"Invece
si. Se mi ami provi
qualcosa."
"Io...
Uccidimi Frank."
Sbarrai
gli occhi e fissai i suoi
capelli corvini.
"C-cosa?"
"Metti
fine a questa
sofferenza..."
Albe
tardive e tramonti arrivati
presto, come nelle mie scene preferite. Mani che si stringono e la vita
sarebbe
perfetta, come sullo schermo. E per tutto questo tempo che continuo a
dare,
conto il tuo viso in mezzo ai vivi.
"G-Gee...
C-cosa stai
dicendo?"
"Ti
sto dicendo di uccidermi.
Non voglio continuare a fare del male alla gente. Non voglio."
Appoggiai
la fronte sul suo petto e
ascoltai il suo respiro.
"Non
posso ucciderti amore
mio... Non ci riesco..."
"Frank...
Ti prego... Se mi
ami... Fallo."
Scale
mobili che vanno su e giù,
pennies e fredde fontane, ascensori e saldi a metà prezzo,
intrappolato in
tutte queste montagne. Correndo via e nascondendomi con te, non ho mai
pensato
che mi avrebbero preso qui.Non sapendo che mi cambieresti con un solo
morso, li
combatterei tutti solo per stringerti forte.
"Ti
prego... Non chiedermi questo."
Lui
sfoderò i suoi denti affilati e
urlò.
"Fallo!"
Cominciai
a piangere più forte.
"Non
ci riesco... Non mi fare
questo... Lo sai bene che se morissi tu, morirei anche io..."
Ma
qualcuno se ne è accorto? Ma a
qualcuno interessa? E se avessi il fegato di puntare questo alla tua
testa...
Ma ci sarebbe qualche problema se tu fossi appena morto? E dovrei
essere
scioccato dall'ultima cosa che hai detto? Prima che io premi questo
grilletto,
i tuoi occhi liberi e macchiati...
"Frank...
Fallo per me."
Sentii
qualcosa nelle mani.
Un
paletto appuntito di legno era
sulla mia mano.
Io
lo feci cadere, inorridendo alla
vista.
"No...
Gerard, no..."
Lui
si avvicinò a me e mi accarezzò
il viso.
"Frank...
Ti amo... Per
favore..."
Ma
qualcuno se ne è accorto? Ma a qualcuno
interessa? E se avessi il fegato di puntare questo alla tua testa... Ma
ci
sarebbe qualche problema se tu fossi appena morto? E dovrei essere
scioccato
dall'ultima cosa che hai detto? Prima che io premi questo grilletto, i
tuoi
occhi liberi e macchiati...
"N-no,..."
Lui
mi raccolse il paletto dal
pavimento e me lo porse un'altra volta.
"Ti
prego... Liberami dalla mia
prigione..."
Condusse
le mie mani sul paletto e se
lo appoggiò all'altezza del cuore.
"No..
No..."
"Ricordati
che ti ho amato più
di ogni altra cosa... Ricordati di questo amore morboso... Ricordati di
questa
creatura che ora hai di fronte..."
Le
mie mani tremavano intorno al
paletto.
Non
riuscivo a dire nulla. Non c'era
niente da dire...
E
dicendo che mi hai amato, hai reso
le cose più difficili, e queste parole non cambieranno
nulla, finchè il tuo
corpo ricorderà. E non c'è spazio in questo
inferno, e non c'è spazio nel
prossimo. E i nostri ricordi ci sconfiggono, e finirò questa
atrocità.
"Forza
Frank..."
Lui
mi fissava, con quei suoi occhi
ipnotizzanti... Quegli occhi di cui ero innamorato e quegli occhi che
stavo per
spegnere.
"Per
favore..."
Una
lacrima scese silenziosa sulla
sue guancia pallida.
Non
l'avevo mai visto piangere...
Appoggiai
le mie labbra sulle sue per
qualche secondo.
"Addio
amore mio... Ti
amo."
Spinsi
il paletto che avevo in mano
attraverso il suo corpo, la sua pelle, il suo cuore.
Lui
spalancò la bocca in un urlo
silenzioso, e in pochi secondi tutto quello a cui tenevo era diventato
polvere
nell'aria. Di lui era rimasta solo una rosa rossa sul pavimento.
Ma
qualcuno se ne è accorto? Ma a
qualcuno interessa? E se avessi il fegato di puntare questo alla tua
testa...
Ma ci sarebbe qualche problema se tu fossi appena morto? E dovrei
essere
scioccato dall'ultima cosa che hai detto? Prima che io premi questo
grilletto,
i tuoi occhi liberi e macchiati... E dicendo che mi hai amato, hai reso
le cose
più difficili, e queste parole non cambieranno nulla,
finchè il tuo corpo
ricorderà. E non c'è spazio in questo inferno, e
non c'è spazio nel prossimo...
La
presi in mano. Era bellissima,
esattamente come lui.
Quella
stanza mi sembrò vuota e
finalmente mi resi conto di quello che avevo appena fatto. Avevo appena
ucciso
la mia vita.
Andai
in bagno. Mi guardai allo
specchio.
Con
un pugno distrussi la mia
immagine, rendendola frammentata in piccoli pezzi aguzzi.
Ne
presi uno in mano e lo fissai.
Andai
sul letto e mi stesi, sempre
fissando quell'oggetto.
"Per
sempre..."
Un
sussurro prima che piccole gocce
di sangue cominciassero a cadere sul mio viso.
Il
taglio sul mio polso stava
perdendo sangue... Il mio braccio era quasi completamente rubino.
Sorrisi
mentre la mia mente volava
via, mentre la ragione mi abbandonava, mentre il sangue continuava a
scorrere
sulle coperte dove avevo condiviso me stesso con Gerard.
Per
sempre, Gerard, amore mio...
Ma
qualcuno si è accorto che c'è un
cadavere in questo letto?
Eccomi
con
un’altra one-shot… Spero vi sia piaciuta.
Love,
-HelenaGirl-