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Autore: 8bia8    30/12/2007    7 recensioni
One shot un pò sclerata... Con canzone "Early Sunsets Over Monroeville"... Una delle mie canzoni preferite.. Parla di un vampiro (Gerard) e del suo amante (Frank)... Spero vi piaccia...
Genere: Romantico, Triste, Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash, Yaoi | Personaggi: Frank Iero, Gerard Way
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa Fan Fiction non è scritta a scopo di lucro. I personaggi non sono miei e non intendo offendere la loro personalità in alcun modo.

 

 

There’s No Room In This Hell.

 

"Gee... Ti prego... Non te ne andare..."

"Devo andarmene... Non so fino a quando riuscirò a resistere..."

Il mio amato mi guardava con quei suoi occhi verdi smeraldo, resi leggermente dorati dalla sua malattia... Se così si può chiamare.

"Perchè devi resistere? Rendimi tuo per sempre..."

"Non posso farti questo amore mio.... Non posso costringerti a vagare per sempre nel dolore e nella fame di sangue... Non posso fare questo anche a te."

Io mi buttai in ginocchio di fronte a lui e gli presi le mani.

"Per favore... Con te non sarà dolore, non sarà sofferenza..."

Le lacrime cominciarono a scendere dal mio viso, veloci e calde.

"Invece si... La fame di sangue si impossesserà di te... Non penserai più a nulla... Tranne che sfamarti. Con il tempo i sentimenti si logoreranno e sfumeranno fino a non sentire più nulla, fino ad andare in agonia, e volere solo sangue e nient'altro. Frank... Non posso fati questo. Non posso farti vivere quello che sto vivendo io."

La sua pelle pallida come la luna accarezzava la mia, bagnata dalle lacrime che scorrevano sulle mie guance.

"Per favore Gee..."

"Devi ricominciare a vivere... Devi dimenticarmi. Io non sono che un figlio della notte che vaga nei tempi per rubare preziose gocce di sangue agli umani. Non ho sentimenti, non ho sensazioni, non ho nulla. Per favore Frank... Non trattenermi."

I suoi denti bianchi e affilati mi abbagliarono per un secondo.

"Gee... Non è vero che non provi niente."

"Invece si."

"Allora non mi ami..."

Mi alzai in piedi e lo costrinsi a guardarmi.

"Dimmi che non mi ami."

"Frank... Non è questo."

"Invece si. Se mi ami provi qualcosa."

"Io... Uccidimi Frank."

Sbarrai gli occhi e fissai i suoi capelli corvini.

"C-cosa?"

"Metti fine a questa sofferenza..."

 

Albe tardive e tramonti arrivati presto, come nelle mie scene preferite. Mani che si stringono e la vita sarebbe perfetta, come sullo schermo. E per tutto questo tempo che continuo a dare, conto il tuo viso in mezzo ai vivi.

 

"G-Gee... C-cosa stai dicendo?"

"Ti sto dicendo di uccidermi. Non voglio continuare a fare del male alla gente. Non voglio."

Appoggiai la fronte sul suo petto e ascoltai il suo respiro.

"Non posso ucciderti amore mio... Non ci riesco..."

"Frank... Ti prego... Se mi ami... Fallo."

 

Scale mobili che vanno su e giù, pennies e fredde fontane, ascensori e saldi a metà prezzo, intrappolato in tutte queste montagne. Correndo via e nascondendomi con te, non ho mai pensato che mi avrebbero preso qui.Non sapendo che mi cambieresti con un solo morso, li combatterei tutti solo per stringerti forte.

 

"Ti prego... Non chiedermi questo."

Lui sfoderò i suoi denti affilati e urlò.

"Fallo!"

Cominciai a piangere più forte.

"Non ci riesco... Non mi fare questo... Lo sai bene che se morissi tu, morirei anche io..."

 

Ma qualcuno se ne è accorto? Ma a qualcuno interessa? E se avessi il fegato di puntare questo alla tua testa... Ma ci sarebbe qualche problema se tu fossi appena morto? E dovrei essere scioccato dall'ultima cosa che hai detto? Prima che io premi questo grilletto, i tuoi occhi liberi e macchiati...

 

"Frank... Fallo per me."

Sentii qualcosa nelle mani.

Un paletto appuntito di legno era sulla mia mano.

Io lo feci cadere, inorridendo alla vista.

"No... Gerard, no..."

Lui si avvicinò a me e mi accarezzò il viso.

"Frank... Ti amo... Per favore..."

 

Ma qualcuno se ne è accorto? Ma a qualcuno interessa? E se avessi il fegato di puntare questo alla tua testa... Ma ci sarebbe qualche problema se tu fossi appena morto? E dovrei essere scioccato dall'ultima cosa che hai detto? Prima che io premi questo grilletto, i tuoi occhi liberi e macchiati...

 

"N-no,..."

Lui mi raccolse il paletto dal pavimento e me lo porse un'altra volta.

"Ti prego... Liberami dalla mia prigione..."

Condusse le mie mani sul paletto e se lo appoggiò all'altezza del cuore.

"No.. No..."

"Ricordati che ti ho amato più di ogni altra cosa... Ricordati di questo amore morboso... Ricordati di questa creatura che ora hai di fronte..."

Le mie mani tremavano intorno al paletto.

Non riuscivo a dire nulla. Non c'era niente da dire...

 

E dicendo che mi hai amato, hai reso le cose più difficili, e queste parole non cambieranno nulla, finchè il tuo corpo ricorderà. E non c'è spazio in questo inferno, e non c'è spazio nel prossimo. E i nostri ricordi ci sconfiggono, e finirò questa atrocità.

 

"Forza Frank..."

Lui mi fissava, con quei suoi occhi ipnotizzanti... Quegli occhi di cui ero innamorato e quegli occhi che stavo per spegnere.

"Per favore..."

Una lacrima scese silenziosa sulla sue guancia pallida.

Non l'avevo mai visto piangere...

Appoggiai le mie labbra sulle sue per qualche secondo.

"Addio amore mio... Ti amo."

Spinsi il paletto che avevo in mano attraverso il suo corpo, la sua pelle, il suo cuore.

Lui spalancò la bocca in un urlo silenzioso, e in pochi secondi tutto quello a cui tenevo era diventato polvere nell'aria. Di lui era rimasta solo una rosa rossa sul pavimento.

 

Ma qualcuno se ne è accorto? Ma a qualcuno interessa? E se avessi il fegato di puntare questo alla tua testa... Ma ci sarebbe qualche problema se tu fossi appena morto? E dovrei essere scioccato dall'ultima cosa che hai detto? Prima che io premi questo grilletto, i tuoi occhi liberi e macchiati... E dicendo che mi hai amato, hai reso le cose più difficili, e queste parole non cambieranno nulla, finchè il tuo corpo ricorderà. E non c'è spazio in questo inferno, e non c'è spazio nel prossimo...

 

La presi in mano. Era bellissima, esattamente come lui.

Quella stanza mi sembrò vuota e finalmente mi resi conto di quello che avevo appena fatto. Avevo appena ucciso la mia vita.

Andai in bagno. Mi guardai allo specchio.

Con un pugno distrussi la mia immagine, rendendola frammentata in piccoli pezzi aguzzi.

Ne presi uno in mano e lo fissai.

Andai sul letto e mi stesi, sempre fissando quell'oggetto.

"Per sempre..."

Un sussurro prima che piccole gocce di sangue cominciassero a cadere sul mio viso.

Il taglio sul mio polso stava perdendo sangue... Il mio braccio era quasi completamente rubino.

Sorrisi mentre la mia mente volava via, mentre la ragione mi abbandonava, mentre il sangue continuava a scorrere sulle coperte dove avevo condiviso me stesso con Gerard.

Per sempre, Gerard, amore mio...

 

Ma qualcuno si è accorto che c'è un cadavere in questo letto?

 

 

 

 

Eccomi con un’altra one-shot… Spero vi sia piaciuta.

Love,

                                          -HelenaGirl-

  
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