DISCLAIMER: i personaggi della storia non mi appartengono, con mio gran dispiacere. I MyChem, Brian... no, loro non sono miei (per quanto mi piacerebbe) e quello che scrivo non corrisponde a realtà o è a scopo di lucro. Solo due personaggi della storia mi appartengono: sono di mia invenzione, e non faticherete a capire chi sono.

Have fun!

Cavolo, ce l'ho fatta. Cel'abbiamo fatta. Sono nel backstage e il palco mi aspetta. Sono pronta. O forse no, ma fa lo stesso. E' il nostro momento, dobbiamo suonare. Dopo tanto tempo, dopo tanto lavoro e tanta fatica il mio gruppo e io abbiamo avuto la nostra occasione, abbiamo inciso il nostro cd e stiamo per esibirci sul palco del Taste Of Chaos. Cavolo, ancora non mi sembra vero...

Fumo velocemente la mia sigaretta e cammino su e giù, nervosamente, controllando ancora che tutto sia a posto, che il basso di Jay sia ancora accanto a me, ripetendomi mentalmente la scaletta e qualche passaggio che a volte confondo con qualche altro. Okay, è tutto a posto.

-Scusa, dovresti dirci qual'è il camerino e portarci del caffè-.

Eh? Ma per chi mi ha presa? Io devo suonare, bello, non sono mica qui per servirti!

Mi volto, ora gliene dico quattro a questo qui. E-

Oh cavolo. Non ci credo. Gerard Way insieme a Ray Toro. E mi stanno fissando. Di sicuro aspettano il caffè. Mi viene da ridere...

-Veramente io-

-Eccoti qui-. Quella cretina di Kate, la bionda che dovrà assistere me e la band in questi giorni. Ma quanto è scema da uno a cento? Diecimila, ve lo dico io. Ha in mano la mia chitarra. Ora la pesto.

Way e Toro mi stanno ancora guardando, in attesa di una risposta.

-Ti ho detto mille volte di non toccare quella chitarra- sbotto verso la bionda e le tolgo dalle mani la mia baby.

-Gibson Les Paul Custom. Bella. E' di qualche musicista?- mi chiede Toro. Se gli rido in faccia se la prende? Sì, eh?

-E' ora-. Kate. L'oca che ha toccato la mia chitarra con quelle sue manacce sudice.

Annuisco e imbraccio la mia Gibson, sistemo un pò la fascia e sono pronta. Way e Toro mi stanno ancora guardando; direi che hanno capito, finalmente.

-Bè, ci si vede- li saluto e salgo sul palco.

Ommioddio mi sta venendo un infarto. E' magnifico. Il palco è magnifico, e il pubblico sta urlando, ed è magnifico. Mi sistemo al mio posto e mi volto verso Amy, la mia batterista. Un cenno d'intesa ed è tutto a posto. Mentre mi giro di nuovo verso il pubblico vedo Gerard e Ray che mi fissano dal backstage. Bè, ragazzi, godetevi lo spettacolo!

*

Il cuore sta per scoppiarmi, e quando scendo dal palco ho ancora le urla della folla nelle orecchie. Dio, è stato magnifico. Fantastico, tutto perfetto, come in un sogno. Tolgo la chitarra e la metto a posto nella sua custodia e-

-Complimenti. Gran bel concerto-. Oh cavolo, no. Mi giro piano. E invece sì, sono loro, i due di prima. Tento un sorriso. Dài che ci riesco anche.

-Grazie-

-Non avevamo capitoche suonavi, scusa- dice Mr Way. Ma che carino.

-Non fa niente, è okay. Vestita così è facile essere scambiata per una dello staff-. Sorridono. Li ho fatti sorridere. Wow.

In effetti, comunque, non è che io sia vestita proprio bene. Non sembra proprio che io mi sia esibita sul palco del Taste Of Chaos, con le mie vecchie converse e la maglietta slargata e i jeans strappati.

-Sei stata bravissima. E ti muovevi come Frank, il nostro secondo chitarrista- dice Toro. Io sorrido.

-Wow,addirittura come Frank Iero. Questo è il più bel complimento che mi sia mai stato fatto-.

Okay, è vero, sul palco ho fatto la pazza. Saltavo, correvo, piroettavo anche. Acrobazie degne di Frank. Il fatto è che ero così carica di adrenalina che non riuscivo a stare ferma nemmeno un secondo.

-Ragazzi, c'era una chitarrista davvero forte sul- dice, o meglio urla, un ragazzo bassino venendoci incontro. Guarda Gerard e Ray, poi vede me e si blocca.

-Ah, eccola. Sei tu. Sei stata forte sul palco. Sembravi pazza- dice Frank Iero. E' proprio come me l'ero sempre immaginata: piccolino ed esuberante, divertente, un pò esaurito ma tutto sommato tenero.

Okay, non devo ridere troppo e devo rispondere.

-Grazie-. Un sorriso me lo lascio anche sfuggire. E mi accendo pure una sigaretta, dài, che sono ancora un pò nervosa. Tutti e tre mi guardano. Ho del rossetto sui denti? Ma che penso, io non lo porto neanche il rossetto!

-Che succede?-. Se glielo chiedo è meglio, no?

-Niente, è che non sapevo che ci fossero ragazze che fumano quella roba- dice Frank indicando le mie sigarette. Marlboro rosse. Le stesse di Mr Way. E allora?

-Che c'è di strano, scusa?-. Questa la voglio proprio sentire.

-E' che sono forti, no? Troppo forti-

-Sono perfette- interrompo Frank prima che finisca. E che diamine, perchè una ragazza non può fumare le marlboro? Sono forti? E allora? Bah, chi li capisce è bravo.

-Comunque, ci sarà una festa più tardi, al Midnight, perchè non vieni?- dice Ray. Avevo sempre pensato che fosse carino, ma dal vivo è anche meglio. Gli altri due annuiscono.

-Sì, dài, vieni. Saremo tutti lì e ci divertiremo- continua Iero. Questo ragazzo è comico, non sta fermo un secondo, saltella, gesticola.

-Magari, verò che posso fare-

-Ragazzi, è ora-. E' arrivato il loro manager. Alto, occhi azzurri, capelli castani corti, piercing e tatuaggi, e un sorriso che ti stende.

Guarda i suoi amici, poi me.

-Ciao, sono Brian. Complimenti, bello spettacolo-. Lo so chi sei, Brian. Non avrei mai creduto di poterti vedere, mai. Cavolo, è bellissimo, quest'uomo.

-Grazie. Ora è meglio che vada. Buona fortuna, ragazzi-

Okay, calma, stai calma, è tutto okay. Va tutto bene, respira. Non pensare che hai davanti quelli che sono stati -e sono ancora- i tuoi eroi. Non pensare che c'è anche Brian, quel figo di Brian. Pensa alla tua chitarra e alla cena che ti aspetta, perchè non si mangia mai prima di esibirsi e tu stai morendo di fame.

-Perchè non resti? Loro ti piacciono, no?-.

Kate. Stupida. Oca. Sta prendendo la mia chitarra.

-Ti ho detto di non toccarla. Ci penso io-. Gliela strappo via dalle mani. questo gioiellino è la mia vita. Mi giro verso i chimici.

-Resta, dài, poi andremo a mangiare tutti insieme- dice Brian. Sorride. Che faccio?

-Sì, dài, resta!-. Frank. Piccolo, tenero, comico Frank. Come si fa a dirgli di no?

-Okay, ci sto. Kate, avverti i ragazzi, vedi che vogliono fare-. Kate esegue e va via. I ragazzi sorridono.

-In bocca al lupo, guys- dico io prima di vederli salire sul palco. Saranno fantastici, lo sono sempre.

Gerard saprà tenere alta l'attenzione del pubblico, e salterà e si muoverà per tutto il palco. Ray sarà semplicemente grandioso, insieme alla sua chitarra. Frank rischierà, come ogni volta, di rompersi l'osso del collo. Mikey sarà semplicemente adorabile e bravissimo. Bob non si farà notare, perchè lui è fatto così.

-Li ascolti da sempre, non è vero?- mi chiede Brian. Come cavolo ha fatto a capirlo? Mi legge nel pensiero?

-Cosa te lo fa pensare?-

-La scritta sulle scarpe-. Mi sorride, io guardo le mie vecchie All Star. MCR, l'avevo scritto un bel pò di anni fa, e ora è un pò cancellato, quasi invisibile se non lo fissi apposta, ma lui l'ha notato. Fucking genius.

*

Sono nel backstage e sto fumando, cammino avanti e indietro. Sono nervosa. E' passata una settimana dal mio primo incontro con i chimici, e da allora ci vediamo praticamente ogni giorno, passiamo un pò di tempo insieme dato che siamo tutti qui per il Taste Of Chaos. Loro sono fantastici, sono davvero in gamba.

Oggi mi esibisco di nuovo, e sono molto nervosa, come sempre prima di un concerto.

Andrà tutto bene, don't worry, è okay, ce la farò.

Le dita smetteranno di tremare, sì.

Ma perchè devo essere sempre così nervosa prima di suonare?!

-Ti ho portato un caffè-. Brian. Che angelo.

-Grazie, grazie mille. Anche se ci starebbe una camomilla-. Lui ride e mi poggia le mani sulle spalle.

-Tranquilla, okay? Andrà bene, sei bravissima-

No, questo è l'uomo perfetto. In questi giorni che l'ho conosciuto meglio ho scoperto che è fantastico, è davvero perfetto, ed è impossibile, non credevo che esistessero uomini così al mondo. E ha degli occhi spettacolari.

-Dài, che dopo ti porto a cena- dice e sorride, di nuovo. Io mi sento un pò meno tesa.

-E' un invito?- chiedo scherzando e sorseggiando il caffè, e quasi rischio di affogarmi quando lui risponde.

-Consideralo un appuntamento-

Ommioddio. Un appuntamento. Con Brian. Non ci credo, è un sogno, svegliatemi!

-Sul palco!-. Kate. Stupida. Ha interrotto un momento fantastico. La guardo, e poi guardo Brian, che sorride alla mia espressione smarrita e totalmente confusa.

-Good luck, baby- dice. E mi da un bacio.

E quando salgo sul palco e mi scateno so che lui è lì dietro, e che mi sta fissando, magari anche con un sorriso sulle labbra. E io rido mentre suono, e mi sento un'idiota ma sono solo terribilmente felice, perchè è tutto fantastico, il palco, il tour, il pubblico, Brian. E' tutto perfetto. Come in un sogno.

THE END

Questa è una delle shot forse un pò smielate che ho scritto in questi giorni. Spero vi piaccia.

Solo una cosa è un pò autobiografica, e cioè le sigarette: non immaginate quante persone mi fanno una testa così sulle mie sigarette, perchè sono pesanti, etc etc... io amo le mie marlboro rosse, punto, fine. Che siano pesanti o no, ecco. Grazie a chi leggerà e/o recensirà. Buon anno nuovo a tutti! B.