Scritta per il Prompt Days indetto da Pseudopolis Yard http://pseudopolisyard.blogfree.net/
Personaggi: Athena
Prompt: Stemma
Vedo come gli altri della flotta mi guardano.
Percepisco i loro occhi sulla mia schiena ogni volta che non li ho di fronte.
Non hanno il coraggio di dirmi in faccia quello che pensano ma sento risuonare i loro pensieri come se fossero grida.
CYLON... CYLON... CYLON...
Ma non è vero.
Sono consapevole dell’importanza dell’uniforme che indosso.
So che mi è stata data perchè l’ammiraglio Adama si fida di me.
Ma non è lo stemma cucito sopra di essa che mi rende più umana e meno Cylon, più parte della flotta e meno nemica.
È il mio cuore.
È l’amore di mio marito, umano, come tutti gli altri qui sopra.
È il fatto di essere madre.
Sono io.
Certo, lo stemma mi ha fatto credere in me. Ma non è la cosa più importante.
Questa gente è la mia gente.
Queste persone, Kara, Lee, Saul, l’Ammiraglio stesso sono miei amici.
Questo stemma non fa di me un’umana, non mi rende migliore.
Ma mi ricorda, a me e a tutti i Cylon là fuori, che noi combattiamo, non solo per la sopravvivenza, ma per la nostra libertà.
Per avere una casa.
Per poter trovare un pianeta che ci ospiti, per poter vivere felici, coltivare, costruire, far crescere i nostri figli all’aria aperta e non dentro ad un’astronave.
Lo stemma sulle tute dei piloti, dei macchinisti, degli ufficiali rappresenta il cuore di tutti i sopravvissuti.
Quindi che la smettano di considerarmi diversa.
Sono quella che sono.
Athena.
Ed indosso questo stemma con onore.