Questa
ficcy è ambientata…boh…sicuramente
dopo Stacy…durante la terza serie e dopo…ma
i collaboratori di House non si sono ancora licenziati….
A voi
la mia storia…
House and Wilson’s
friendship: thing than more?
Gregory
House sfiorò la cartella con la punta delle dita,
sospirando, lo sguardo fisso
sul foglio che stringeva tra le mani.
“Ne
è sicuro?”chiese, calmo.
Il
suo interlocutore fece segno di sì con la testa.
“Dovrà
fare qualche esame ancora, ma è quasi del tutto sicuro.
Non
si preoccupi, comunque. La medicina è molto avanzata su
questo campo.
Non
accadrà nulla di male… Stia tranquillo!”
House
lo guardò come se fosse impazzito e sorrise, ironico.
La
medicina è molto avanzata su questo campo!
Come
se non lo sapesse già! Era un medico o no?
“Certo
che sono tranquillo! Non c’è nessun motivo per
esser agitati!
Nulla
di cui preoccuparsi….”disse piano, sarcastico.
Ma
non c’era nulla su cui scherzare, stavolta.
Tutto vero, nessuno scherzo…..
Il
Princeton Plainsboro Teaching Hospital non era mai stato
così tranquillo come
quel limpido giorno d’ottobre.
Pochissimi
pazienti, rarissime visite e un sonnacchioso silenzio gravava su ogni
ufficio.
Il
dipartimento di Diagnostica era tranquillo, Chase, Foreman e Cameron
erano
seduti a chiacchierare del più e del meno e tutto era
innaturalmente calmo per
la mancanza di House.
Erano
ormai le dodici passate ed era tipico di House fare così
tardi anche quando
c’era molto da lavorare.
Stranamente,
però, il fatto che non fosse lì a fare battute o
diagnosi diede loro uno strano
senso…quasi di angoscia.
“Avete
visto House?”
La
voce di Wilson fece sobbalzare tutti e tre.
Erano
così assorti nei loro pensieri che non si erano neanche
accorti che era entrato
nella stanza.
Cameron
scosse la testa.
“Non
sappiamo dove sia finito. Ma è normale che faccia
così tardi di solito!”
“Beh,
deve sbrigarsi, altrimenti chi la sente
“Ma
non c’è lavoro!”protestò
Chase.
“Lo
spieghi a lei questo?”
Chase
tacque e proprio in quel momento entrò House nella stanza.
Tutti
si voltarono a guardarlo.
“Che
avete?”chiese lui.
“Ti
pare ora questa di arrivare?”chiese Wilson, le mani sui
fianchi.
“Scusa,
mamma! La prossima volta non lo farò
più!”lo canzonò lui, ricevendo
un’occhiataccia.
“Dove
sei stato?”domandò Foreman.
“In
giro. Non mi sembra che siano affari vostri, però.”
“No,
infatti. Ma sono fatti miei.”disse una voce alle spalle del
gruppo.
Lisa
Cuddy guardò House, che posò la giacca sulla
sedia e fece finta di ignorarla.
“House!
Guardami, almeno! Che cosa hai fatto per arrivare così tardi
al lavoro?”
“Cose.”
“Quali?”
“Se
lo vuoi sapere davvero, sono stato su un sito porno fino alle 4 del
mattino.
Ho
scoperto cose interessanti su di te, sai?
Non
sapevo amassi il sesso sadomaso!”
House
rise, mentre tutti gli altri si voltavano a guardare la scarlatta Cuddy.
“Sta
scherzando…”fece lei, sempre rossa in viso.
Era
una sciocchezza, un’altra delle sue.
Ormai
ne diceva così tante che nessuno ci credeva più,
ma il sospetto veniva
ugualmente….
“Come
vuoi tu.”disse House e se ne andò zoppicando,
senza dare alcun altra
spiegazione.
“Avanti!
Mi dica qual è il suo problema!”
Quasi
a volerlo punire per essere arrivato tardi ieri,
Il
nostro medico preferito era alla terza visita dopo un mal
d’orecchio, curabile
benissimo con quei cosi chiamati medicinali…, un tizio che
aveva avuto la
peggio in una rissa, (“E lei per un paio di lividi scomoda
così un medico? Non
si vergogna? Ma vada al diavolo, per piacere!”aveva
commentato un esaurito Dr House)
e questo che….
“Mi
fa male il braccio.”
House
sospirò.
Ma
dove diavolo erano finiti i casi interessanti?
“Da
quanto le fa male?”chiese.
“Ogni
volta che ci dormo sopra.”
House
lo guardò, sollevando appena uno sopracciglio.
“Hai
mai pensato…non so…di cambiare
posizione?”
“Sì,
ma non riesco a dormire così. Sono abituato ad appoggiarmi a
questo braccio.”
House
succhiò il suo lecca-lecca.
“Cosa
posso fare?”
“Elimini
il problema alla radice.”
“Cosa
dovrei fare?” il paziente lo guardò.
“Lo
amputi! Avanti un altro!”
“Vi
prego, ditemi che c’è un caso da
risolvere!”
House
entrò nello studio, esaurito più del solito.
Era
stato tutta la mattina a parlare con pazienti idioti e mentecatti, come
li
aveva definiti lui stesso.
“Ma
come si può andare all’ospedale per un paio di
lividi!”
Sedette
sulla poltrona, le mani sul viso.
Chase,
Cameron e Foreman si guardarono a vicenda, poi Cameron
iniziò a leggere la
cartella di una paziente.
“Abbiamo
il caso di una paziente di Boston.
30
anni, svenuta in un locale, è arrivata poche ora fa.
Presenta
febbre, rush, dolori alle articolazioni. Abbiamo fatto tutti gli esami
possibili, ma non siamo riusciti a capire nulla.”
“Non
mi stupisce affatto. Dà qua!”
House
le strappò di mano la cartella che la ragazza stava leggendo.
“Abbiamo
la anamnesi?”chiese.
“La
paziente è orfana. Non sappiamo a chi
chiedere!”disse Foreman.
House
si spazientì.
“Mio
Dio! Siete medici o cosa?
Non
è la prima volta che ci capita una paziente senza genitori.
Chase
e Foreman, andate a casa sua e scoprite più cose possibili.
Cameron,
tu parla con lei.”
“E’
sotto sedativi, sta dormendo!”
“Allora,
svegliala, no?”
“Ma…”
“Niente
ma! Muovetevi, voi!”
Quando
il suo team se ne andò, House chiuse gli occhi esausto.
Si
sentiva stanchissimo in quei giorni e sapeva benissimo il
perché.
Il
problema era che non riusciva a sopportare la verità, quella
realtà che lo
stava opprimendo.
Dopotutto
il caso era abbastanza semplice, ma House non osò protestare.
Grazie
alla anamnesi si capì che si trattava di un semplice caso di
Lupus ereditario.
Poche
medicine, qualche giorno all’ospedale e la paziente sarebbe
tornata a casa come
nuova.
Era
stato tutto così semplice, solo pochi
giorni…eppure House non sentiva la
mancanza dei suoi casi complicati…
Il
che era strano, molto strano!
“Tutto
bene?”
Wilson
gli batté una mano sulla spalla ed House, assorto
com’era, sobbalzò.
Era
rinchiuso nel suo studio, la musica nelle orecchie ed il Nintendo nelle
mani.
“Sì.”
“La
tua paziente è stata dimessa. Come mai non hai protestato
per la semplicità del
caso?
Era
una sciocchezza! E poi fare così non è da
te!”
“Ma
che volete tutti? Se mi faccio storie vi lamentate, se non le faccio vi
insospettite!”
Wilson
rise, prendendo una sedia e sedendosi accanto a lui.
“E’
vero, hai ragione!”
“Che
ci fai ancora qui? Non ti aspetta tua moglie a casa?”chiese.
Dopotutto
era tardissimo, le dodici passate…
“Non
mi va di tornare a casa. E poi non sto andando d’accordo con
lei, in questo
periodo.”
“Ti
avvicini al tuo terzo divorzio, eh?”fece lui, maligno, senza
smettere di giocare.
“Ahahah!
Spiritoso! Se continuo a pagare gli alimenti a tutte le mie mogli,
finisco sul
lastrico!”
“Chiedi
un aumento alla Cuddy, allora!”
Wilson
alzò gli occhi al cielo.
“Andiamo,
dai!”
Si
alzò togliendogli il videogioco dalle mani.
House
lo guardò torvo.
“Non
te l’ha mai detto nessuno di non toccare le cose
altrui?”
“No!
E comunque lo fai anche tu, perciò…
Andiamo
via, dai! Non vorrai dormire qui, spero! Ci prendiamo una bella
birra!”
“Però
guido io!”
House
zoppicò fino alla porta.
“Con
la moto?”
“No,
con il deltaplano! Ne ho comprato uno nuovo, te lo volevo far provare,
sai?”
“Povero
me! House, ti prego, ci tengo a rimanere vivo!
Quindi
non fare cazzate come al tuo solito! Vorrei poter vedere il giorno
successivo!”
House
rise.
“Anch’io
ci tengo a rimanere vivo! Speriamo che vada bene!”si
ritrovò a pensare.
Ciao a
tutti voi!!!!
Ho deciso
di scrivere la mia prima long-fic sul mio amatissimo Dr House, una
storia a cui
pensavo da tempo, ma a cui solo ora ho potuto dedicarmi!
Ecco a voi
il primo chappy della mia ficcy, spero vada bene, ma è solo
l’inizio…
Una cosa
solo…dato che mi sono persa alcune puntate delle serie di
House (ho visto tutta
la terza, la prima e solo parte della seconda), perdonate se ho fatto
errori o
detto sciocchezze (ne ero inconsapevole!!!).
Sono
apprezzatissimi commenti e consigli, li attendo con ansia!!!!
Se sperate
in una Huddy o Cotton Candy, cambiate storia!
Non so bene
come continuare, ma non sono previste queste love-story!!!!
Ora vado,
spero solo di avere tanti commenti!!!
Vi prego,
fatelo come regalo di fine anno (e dell’anno
nuovo!!!)!!!!!!!!!!!!
Un bacione
a tutti voi!!!!!
Lily Black
90
P.S.
l’episodio del braccio del paziente è stato preso
da un episodio della terza
stagione del Dr House.