I Love-Hate you.

Era primavera,la migliore stagione.
Niente più freddo,il sole inizia a riscaldarsi,i fiori sbocciano,gli uccellini cinguettano e tutte le solite cose che succedono in primavera.

Era estate, la peggiore stagione.
O almeno solo per una parte di lei.
La prima adorava l'estate. Era la sua stagione preferita: niente scuola,spiaggia,sole,mare,amici,gelati,ghiaccioli,insomma il paradiso.
L'altra invece la paragonava più all'Inferno. Quella maledetta stagione piena di ricordi.
Se non fosse stata per l'estate,per il sole,per la spiaggia,per i gelati,per le uscite con gli amici non avrebbe conosciuto lui.
Il ragazzo con il quale era stata per ben 8 mesi,ma che poi sparì,lasciandola sola,in balia dei ricordi. Con il cuore frantumato in mille pezzettini. 
Stava ancora cercando di rialzarsi,e ce la stava mettendo tutta. 
Erano passati 2 mesi da quando l'aveva lasciata,due mesi da quando non aveva pensato ai danni che le avrebbe procurato,due mesi da quando era stato un egoista,aveva solo pensato a se stesso,senza contare che lei,così piccola e fragile,testarda,ma anche tanto tanto forte,sarebbe potuta stare male. 
E adesso con che coraggio tornava? 
Lei non era un giocattolo.
Ed anche se lo amava,lo odiava con tutto il cuore.
Le cose purtroppo non si sarebbero potute aggiustare. Anche se lei non era il tipo da mollare tutto . Una volta non avrebbe mollato. Una volta lo amava,una volta ci sperava. Adesso,si lo ama, ma non ci spera più. Ha aperto gli occhi. 
Al contrario suo,lui si che era il tipo. 
Non amava aggiustare le cose. 
Voleva sempre litigare,eppure lei lo sapeva che si amavano. Sapeva,guardando i suoi occhi,che lui provava lo stesso per lei. Lo sapeva che lui l'amava. Come meglio poteva,lui l'ha sempre amata. 
E la parte di lei che ama l'estate ci sperava in questo.
Quella parte di lei,era ottimista,era gioiosa,era sempre allegra,era tenace,non mollava alle prime difficoltà,quella parte di lei era sempre con il sorriso stampato in volto,era energica,e viva. 
Non si sarebbe mai spenta. Ma soprattutto sognava in una vita insieme a lui. 
L'altra parte non aveva mai prevalso,non aveva mai vinto su quella. L'altra parte restava sola,in un angolino a guardare i casini che combinava quella.
Era realista,sapeva che lui era solo un coglione,sapeva che doveva lasciarlo perdere; Ma non era il tipo che voleva avere sempre ragione,per cui gli lasciava spazio; non era euforica,era timida,ma sapeva stare con i piedi per terra,sapeva quali erano le cose giuste e quali le cose sbagliate,anche l'altra le sapeva,ma certe volte preferiva sbagliare.
Dagli sbagli si impara.
Era da un po' che si ripeteva questa frase,e aveva iniziato a prendere lezioni dall'altra. Non voleva soffrire.
Alla fin fine nessun cuore vuole soffrire.
Alla fin fine aveva sempre avuto ragione il cervello.

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