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Autore: DeltAmb3r    16/06/2013    8 recensioni
Il numero originale non sa che oggi gli aspetterà una lunga e complicata giornata...
Ok, questa fiction non so da dove esca...
Genere: Commedia | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Asutoraru /Astral, Un po' tutti, Yuma/Yuma
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Ciao, 
Questa è la prima ff che scrivo su YuGiOh!Zexal, vi prego di non critìcarmi.
Buona lettura!


Una giornata particolare


Era una bella e tranquilla, e calda giornata di sole, e nella città di Heartland city, la città dei duelli, era una giornata particolare (ma molto particolare).
Un filo di luce entrò dalla finestra decorata con vetri colorati, infastidendo qualcuno che, per non svegliarsi, metteva l’intero braccio sul viso, mentre sognava un solito duello alla amichevole tra amici.
“Energia al massimo…” diceva nel sonno, con sguardo contento, però venne subito svegliato da una foce femminile, acuta, e forte che lo chiamava.
-YUMA!SVEGLIA!DEVI ANDARE A SCUOLA!- urlò Kari dalla cucina, il poveretto, cadde a terra per l’ennesima volta, dalla sua amaca (cadendo di faccia).
-Ahi!- si lamentò per il dolore, massaggiandosi la testa, e voltando casualmente gli occhi verso il calendario. La giornata di oggi, era tracciata in rosso. Naturalmente Yuma, lo guardò storto. Gli sembrò strano.
-Che giorno è oggi?Non mi sembra un giorno di festa, allora cosa mai potrebbe essere?- si domandò, accorgendosi che, al collo, non aveva più il ciondolo porta-fortuna che gli regalò suo padre. Preso dal panico, si girò per cercarla, quando poi, vide che era appesa all’amaca. Si immobilizzò per un attimo a guardarla, concentrandosi sul luccichio che creava, poi, il ragazzo, batté una mano sulla fronte.
-Ora mi ricordo!Oggi è il giorno che…- venne subito interrotto dalle forti urla di sua sorella.
-YUMA!SBRIGATI, O ANCHE OGGI FARAI TARDI A SCUOLA!- gridò la rossa. Yuma si girò con una faccia da zombi verso il grande orologio che aveva in camera sua, e si fece prendere dal panico.
-Uaaaaa!!!!!Ma è tardisssiiiimmmmoooooo!!!!!!!- urlò  correndo da tutte le parti, come un frastornato in crisi. Ma in un attimo, si lavò, si vestì con la divisa della scuola, e fece colazione. Tutto questo, in almeno 20 secondi, alzando un gran polverone. In quello stesso momento, il solito spiritello azzurro, uscì dalla chiave dell’imperatore.
-Yuma, non scordarti la chiave.- lo raccomandò Astral. Infatti, la chiave, era ancora appesa all’amaca.
-Ah, scusa Astral. Se l’avessi dimenticata, i miei amici mi avrebbero ucciso.- rispose il ragazzo, sarcastico.
-Come mai?- chiese Astral con faccia curiosa, poi, come attratto da qualcosa, guardò anch’egli il calendario con la data di oggi. Si accorse che era segnata con un cerchio rosso.
-Yuma, perché sul calendario la data di oggi è segnata?- domandò lo spirito all’amico.
-Ah ah, mi dispiace…- rispose Yuma, facendogli la linguaccia, e mettendosi al collo il gioiello -ma non posso proprio dirtelo.-
Astral  lo scrutò con la vista -Va bene, però, sarà meglio incamminarci verso la scuola…-  disse lui, divertito, mandando di nuovo il povero Yuma nel pallone. Uscì da casa più veloce di un razzo, urlando: -Accidentiiiiii, è TARDISSIMOOOO!!!!!-.
Il ragazzo, corse verso la scuola con tutta la forza che aveva in corpo, ma ormai era tardi. La campanella era già suonata. Entrò di corsa in classe, e come al solito, il professore lo rimproverò.
-Yuma!Sei arrivato di nuovo in ritardo!- disse il professor Kei, guardando il ragazzo affannato.
-Si, mi scusi professore…- rispose Yuma imbarazzato, mentre i suoi compagni di classe risero, tutti tranne il club dei numeri, che osservava lui, e il numero (Si, loro riescono a vederlo, e a sentirlo).
Il ragazzo si sedette al solito posto, vicino alla sua amica Tori. La ragazza, dopo aver sospirato, ne parlò
-Allora, a che punto siamo con la sorpresa?- chiese la ragazza dai capelli smeraldo.
Il ragazzo annuì -Abbiamo quasi finito. Ancora qualche piccolo ritocco, ed è fatta!- rispose -Ne parliamo dopo con Bronk e Caswell.-
-Parlare di cosa?- Chiese lo spiritello azzurro. Yuma e Tori cominciarono  a sudare freddo, e  a tremare.
-Oh, Astral, sei ancora qui?Non stavo dicendo nulla a Tori.- si giustificò, facendo la faccia da innocuo.
-Giusto!Stavamo solo discutendo sul compito in classe della prossima settimana.- continuò l’altra, non messa meglio.
-No, voi parlavate di una sorpresa. Non vorrete tenermi all’oscuro di qualcosa che riguarda le carte numero, vero?-
Per un attimo, i due si ritrovarono senza scuse. Non riuscivano a giustificarsi.
-Allora?- continuò lui.
-Adesso no, forse, più tardi…- finalmente un sospiro di sollievo, mentre lasciò al numero un punto interrogativo.
Passarono la prima, la seconda, e la terza ora (In quella di ginnastica, Yuma fece di nuovo la figura dell’idiota), mentre Astral lo osservava con sguardo strano, finchè alla quarta ora non successe questo: Astral continuava a dare spiegazioni per questa “sorpresa” di cui parlava, pensando che centrasse qualcosa con le carte numero, i ragazzi guardavano Yuma  avvilito, discutere in silenzio con il numero per non farsi beccare dalla professoressa d’italiano, finchè non esplose.
-TUTTO QUESTO NON CENTRA NULLA CON LE CARTE NUMERO!- urlò il ragazzo. Intanto la classe si voltò verso di lui.
-Signorino Tsukumo!La smetta di parlare a vanvera, e ora continui a seguire la lezione, per favore!- Yuma ebbe una sonora ramanzina dalla professoressa, e i suoi compagni, cominciarono di nuovo a ridere.
-Mi scusi professoressa…- e si scusò per la seconda volta.
Uscito dalla scuola per entrare nel cortile, Yuma si sedette vicino a Tori, mentre Astral, era nella tornato nella chiave.
-Sei sicuro che Astral non sappia nulla?- domandò la ragazza.
-Non preoccuparti, non sa niente…- rispose Yuma, sorridendo -Dal tronde, lui non sa neanche cosa significhi il termine “sorpresa”.-
-Veramente no, ma spero che non sia qualcosa di brutto.- rispose una voce dietro di lui. Astral con tanto di braccia conserte.
-A Astral!- si stupirono i due -Che cosa ci fai qui?-
-Stò aspettando sapere che cosa significhi questa parola che continui a blaterare.- rispose,  poi, indicò Tori -Tu sai cosa significhi, vero?Avanti dimmelo!-
La ragazza fece il muso -Anche se lo sapessi, non te lo direi!-
Lo spiritello, rosso di rabbia, prese il colletto di Yuma, e lo sollevò da terra.
-Astral! Fammi scendere subito!- urlò Yuma, ma lui fece finta di non sentire, intanto il ragazzo si strangolava. Tori cercava di tirarlo giù, mentre si attirava una folla di curiosi.
-Smettila!- urlò Tori, e Astral, rendendosi conto di ciò che aveva fatto, lo lasciò andare.  Appena usciti dal cortile, Yuma era infuriato a morte con Astral, mentre lui, gli volava in circolo, chiedendogli ripetutamente scusa. I suoi compagni di classe, guardavano la scena dietro di lui.
-Mi dispiace, non dovevo, scusami…- diceva lui, continuando a volagli in tondo.
-Non mi servono le tue scuse!Mi servirà un po’, prima che mi rilassi, quindi, entra nella chiave, e non chiedermi più nulla, hai capito?!?- rispose lui, mentre, un Astral completamente rosso annuì, e scomparì.
-Finalmente possiamo preparare la sorpresa in segreto.- disse sollevato, rivolto a tutti i suoi amici -Ora andiamo a completare il lavoro!Energia al massimo!-
 
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Intanto, nella chiave dell’imperatore, Astral pensava con uno sguardo  triste.
-Che cosa sarà mai questa “sorpresa” di cui parlava Yuma?Non può trattarsi delle carte numero…-
Passarono circa un paio d’ore. Pensò, e ripensò -Quanto vorrei essere come loro…-
-Desiderio esaudito, master!- rispose una voce dietro di lui. Apparve un ragazzo sui 17 anni, vestito in modo strano, armatura bianca e oro, due spade lucenti, e un simbolo sopra la spalla, riprendeva il numero 39.
-Utopia, sei tu?- chiese Astral. Il numero annuì.
-Ho qualcosa per te, master. Yuma me ne ha parlato mentre tu non c’eri.-
-Riguarda la sorpresa, per caso?- il numero annuì di nuovo, soddisfatto. Prese la spada, e la poggiò sopra la testa di Astral, creando un forte bagliore. Quando tutto finì, rimise la spada a posto.
-Cosa mi hai fatto?- chiese.
-Esci dalla chiave, e vedrai. Ora, è meglio che me ne vada.- e scomparì.
Astral, seguì gli ordini, e si limitò a uscire dalla chiave. Uscendo, non vide quasi niente, perché, c’erano le luci spente, ma un attimo dopo…
-SORPRESAAA!!!!- urlarono tutti in coro. Le luci si accesero all’improvviso, mostrando una grande tavola piena di cose da mangiare. Si ritrovò circondato da tutti i suoi amici. In una stanza decorata da festoni con su scritto a chiare lettere “Buon compleanno Astral”. C’erano: Yuma, l’intero club dei numeri al completo, Shark, e la sorella Rio. Droite, Gauchè, Anna (e lei da dove esce?), Kite, e suo fratello Hart, (avendo supplicato suo fratello di venire) accompagnato dal fedele robottino  Orbital, e naturalmente, Three.
Sorpresa delle sorprese, c’erano anche Kari, e la nonna Haru.
-Però, è uscito meglio di quel che pensavo.- disse Cathy, guardandolo.
-Eddai, fatelo respirare!- disse Yuma, avvicinandosi all’amico.
-Che succede?- si spaventò Astral, accorgendosi di un cambiamento improvviso di umore da parte di Yuma -Mi potreste spiegare cosa succede, per favore?-
-Esattamente un anno fa, tu sei  entrato a far parte della nostra famiglia, e così ti abbiamo organizzato una festa a sorpresa!- esclamò Yuma contento -E visto che non potevi festeggiare con noi per via del tuo problema fisico, ho chiesto a Utopia di tramutarti in umano, ma non preoccuparti, l’effetto dell’incantesimo dura solo 24  ore.-
Astral si guardò. Non era più lo spirito azzurro si prima, era diventato un essere umano in carne e ossa. Vestiva di una camicetta a maniche corte blu, come il colore dei suoi jeans.
-Oh, cavolo… sono davvero io?-
-Questo è per te!- Tori gli offrì un pacchetto -Aprilo-
Astral lo prese, e lo aprì. Al suo interno vi erano almeno una decina di nuovissime carte numero. Sorrise dalla commozione.
-Io , Kite e Three abbiamo faticato per prenderle. Gli avversari erano piuttosto forti.- disse Yuma.
-Grazie…- disse, dandole a Yuma -Potresti metterli nell’extra deck, per favore?-
Yuma lo guardò -Non vuoi vedere prima i tuoi ricordi?-
-Vorrei passare prima il tempo con voi. D’altronde, è il mio compleanno, no?-
Yuma rise -Forza, diamoci sotto con i festeggiamenti!Energia al massimo!- e detto questo, tutti risposero con un sonoro -SIIIIIII- anche il piccolo Hart. Festeggiarono tutti quanti, fino a tarda notte quando il giorno dopo, Astral riprese le sue reali sembianze, contento come non mai.
-Adesso ho capito cosa vuol dire avere una famiglia… non mi sono mai sentito così a mio agio prima d’ora. Grazie a tutte le persone a cui tengo. Grazie Yuma-
 
 
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Scusate se dura solo poco, ma ho scritto questa storia in puro momento di felicità.
Non ditemi nulla… (ma sopratutto non uccidetemi)
Avrei voluto mettere un disegno di Astral e Utopia, ma TinyPic non mi partiva. 
Sarà per la prossima volta, ciao!
   
 
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