C’era una volta un ragazzo di nome Mario; un giorno mentre stava tornando a casa dopo la scuola si trovò davanti un anziano signore. Mario gli chiese chi fosse e cosa volesse da lui; l’anziano signore disse che Mario era l’ultimo discendente della sua stirpe. Allora il ragazzo, sorpreso da quelle parole, disse che forse l’aveva scambiato per qualcun altro, ma l’anziano disse che lui era proprio la persona che cercava da molto tempo. Mario, un pò scosso dall’accaduto, tornò a casa e non raccontò nulla a nessuno. Il giorno dopo i due si rincontrarono, e il signore disse al giovane che avrebbe dovuto chiedere al medico che lo aveva fatto "nascere" se lui era davvero figlio dei suoi genitori. Mario scappo subito via e cercò di non pensare a quelle parole, ma la curiosità era tanta e quindi si decise a chiamare il dottore. Dopo qualche minuto di esitazione questi gli disse che pensava che quella storia fosse finita tanto tempo fa , ma che invece ora sembrava rispuntare fuori. Mario molto incuriosito dalle parole del medico, pretese di conoscere tutta la verità, ed il medico, con tanta semplicità, gli raccontò che lui era stato trovato da una coppia che l’aveva portato da lui; mentre sua madre partoriva il bambino che portava in grembo, questo purtroppo era morto. Per non dar loro questo dispiacere, il ragazzo trovato dalla coppia era stato dato loro come figlio. Mario chiese al medico se, quando lui era solo un bambino, aveva trovato qualcosa che non andava in lui; il dottore, pensandoci un momento, disse di no, che era tutto a posto… soltanto aveva una coda che gli fu estirpata in modo che non potesse più ricrescere. Mario, sconvolto, chiuse subito il telefono, e iniziò a ripensare alla sua infanzia e a tutte le volte che si sentiva diverso e non aveva saputo spiegarsi il perché. Allora decise di dire tutto a sua madre, che scoppiò in lacrime; il ragazzo si sentiva un pò in colpa, ma non sapeva cosa fare. Così decise di partire senza una meta precisa, con la speranza di trovare quell’anziano signore che in poco tempo gli aveva cambiato la vita. Ma, mentre stava per varcare la soglia del cancello, si trovò il vecchio davanti; questi gli propose di seguirlo. Mario così decise di andare con lui, sentendolo più vicino adesso, visto che gli aveva rivelato che il ragazzo era il suo ultimo discendente. Il vecchio signore disse che era un sayan, e che Mario era suo nipote; doveva allenarsi per diventare un super sayan. Disse anche che da quel momento non si sarebbe fatto più vedere, e che, una volta terminato il suo addestramento, il giovane sarebbe dovuto andare dove lo avrebbe portato il cuore. Mario cominciò il suo addestramento portando il suo fisico a sforzi sovrumani, che nessuno avrebbe potuto mai sopportare; ma lui, nonostante le difficoltà, riusciva sempre a vincere qualsiasi cosa, e dopo circa un anno di allenamenti insopportabili riuscì a diventare davvero un super sayan: un ragazzo con folti capelli dorati, contornato da un’ aura e degli occhi verde mare e speranza. Il ragazzo, fiero di aver raggiunto il suo scopo, capì che tornare a casa non era la cosa migliore, e che quindi avrebbe dovuto proseguire per la sua strada senza i suoi amici. Camminando camminando arrivò in una piccola città che affacciava sul mare; mentre girava un po’ per la città vide un albergo che gli sembrava molto accogliente, e decise quindi di restarvi per un pò. Mentre stava per entrare, si sentì male e cadde svenuto: erano stati i troppi allenamenti a ridurlo in quello stato. I padroni dell’albergo si affacciarono per vedere cosa fosse successo e cosa fosse stata quella botta così grande, così trovarono il ragazzo steso a terra. Preoccupati per la sua salute, lo portarono in una delle loro stanze per medicarlo, ma sembrava che nessuna cura lo aiutasse. Dopo due settimane Mario si riprese, e quando aprì gli occhi si trovò davanti tre splendide ragazze, che lo avevano accudito mentre era in coma. All’inizio il ragazzo si sentì un po’ imbarazzato perché pensava che un super sayan non avesse bisogno di nulla e di nessuno, ma in quel momento sembrava ovvio il contrario… quindi decise di rimanere nell’ albergo, anche se non era proprio l’ unico motivo per cui era rimasto: si era infatti innamorato a prima vista di una delle ragazze che lo avevano accudito. Mario allora si alzò di scatto e ringraziò le ragazze per averlo salvato e poi si presentò; a loro volta si presentarono anche le tre ragazze e dissero di chiamarsi Lucia (la ragazza di cui si era innamorato Mario), Hannon e Rina. Mario però non poteva dire chi era veramente; quindi raccontò loro che aveva dovuto cambiare scuola e che non sapeva dove andare. Lucia gli propose di restare nell’ albergo, e Mario, tutto contento, accettò. Ma il ragazzo aveva avvertito in ognuna delle tre fanciulle una forza spirituale immensa. Mentre stava per andare in camera sua Mario vide le tre ragazze trasformarsi in tre principesse sirene; esterrefatto da ciò che vedeva, non poteva credere ai suoi occhi, perchè non pensava esistessero persone come lui, che avevano un segreto così grande da mantenere. Quando le ragazze tornarono e lo chiamarono per la cena, Mario gli chiese se potevano andare un momento in camera sua tutte e tre; le ragazze, ignare di ciò che stava per dire loro il ragazzo, si sedettero tranquille sul letto. Mario, senza mezzi termini, gli disse che le aveva viste trasformare in sirene. Le ragazze cercarono di dissuaderlo, ma lui non ne volle sapere, e quindi furono costrette ad ammettere la verità. Ma il ragazzo disse che con lui il loro segreto era al sicuro, e che ora che sapeva che erano dotate di poteri avrebbe potuto aiutarle. Le ragazze non capirono il significato di quelle parole ma si sentivano tranquille. Mentre parlavano, spuntarono le Black Beauty sister. Il loro canto faceva male alle principesse sirene, e quindi Mario si dovette trasformare in super sayan per salvare le sue amiche, svelando il suo segreto. Lanciò il suo attacco migliore contro le malvagie black beauty sister e riuscì a sconfiggerle. Mario chiese chi le avesse mandate e loro gli dissero che era stato colui che aveva fatto esplodere in mille pezzi il suo pianeta, ovvero Gaito, e scapparono. Il ragazzo restò colpito da quelle parole perché non sapeva di chi stessero parlando, ma era comunque arrabbiato perché aveva appena scoperto che qualcuno aveva disintegrato il pianeta da dove veniva e che stava cercando. Tuttavia, aveva altre cose a cui pensare visto che per salvare le principesse sirene si era dovuto trasformare in super sayan e quindi doveva delle spiegazioni alle tre ragazze. Quando tornarono in albergo raccontò allora tutta la verità: lui era un sayan, ultimo discendente di una razza di guerrieri fortissimi però annientati da Gaito. Le ragazze gli promisero che non avrebbero mai rivelato a nessuno il suo segreto. Mario il giorno dopo, avendo deciso di fermarsi in città per un po’, si iscrisse nella stessa scuola di Lucia, capitando anche nella stessa classe… ma lo aspettava una brutta sorpresa: Kaito, il ragazzo più amato della scuola, era innamorato di Lucia , ma la cosa più triste era che la ragazza ricambiava. Arrivato a scuola, il giovane sayan si sedette proprio vicino al suo rivale in amore, con il quale fece subito amicizia. Mario da quel momento capì che non sarebbe mai riuscito ad entrare nel cuore di Lucia, così si rassegnò ad essere soltanto un amico, e , qualche volta, un alleato. Dopo la scuola Mario decise di ricominciare gli allenamenti, perché voleva diventare ancora più forte e sapeva che, per battere Gaito, sarebbe dovuto migliorare ancora molto. Pensò così di andare in una stanza speciale, nella quale un giorno solo di allenamento valeva come un anno intero. Mario si allenò come un forsennato, a tal punto che aveva imparato una tecniche che gli permetteva trasportarsi in meno di un secondo da un posto all’altro; prima di tornare a casa fece delle ricerche sulle sirene, e scoprì che per far diventare una sirena un essere umano bisognava far morire una persona a cui tiene molto. Tornato in albergo il giorno dopo, vide le sue tre amiche malconce, e chiese loro cosa fosse accaduto; gli spiegarono che erano state attaccate dalle Black Beauty sisters e che avevano rapito Kaito. Il problema più grande era che il palazzo di Gaito si spostava sempre, ed era difficilissimo riuscire a trovarlo; ma grazie alla tecnica del teletrasporto, Mario riuscì a sentire la forza spirituale di Kaito, e così riuscirono a trovarlo. Mario però prima di partire chiese a Lucia se a lei sarebbe piaciuto rimanere per sempre un essere umano, per poter restare per sempre vicino alla persona che amava. Lucia, senza sapere cosa aveva scoperto il sayan, disse che era la cosa che desiderava di più al mondo. Mario capì che forse quella sarebbe stata l’ultima volta che avrebbe visto la luce del sole, quindi chiese a Lucia se avesse voluto vedere una cosa molto bella. Lucia accettò di andare con il sayan anche se era preoccupata per Kaito. Allora le prese un casco e, grazie alla tecnica del teletrasporto, portò Lucia nello spazio in un luogo dove era possibile vedere una distesa di stelle splendenti, ma anche pieno di macerie. Lucia disse che era uno spettacolo bellissimo e molto romantico ma nello stesso tempo c’era un aria malinconica in quel luogo. Il ragazzo le spiegò che, un tempo, lì c’era il suo pianeta d’origine, e che quelle macerie era tutto quello che ne rimaneva. Lucia si intristì e gli disse che le dispiaceva che fosse successa una cosa così orribile, ma Mario le disse che non c’era alcun problema: in fondo era stato proprio lui a portarla lì. Le raccontò che lui di solito tornava lì quando si sentiva perduto, o quando era triste, e che quel luogo lo aiutava a pensare, e a riflettere su quello che era più giusto da fare. La ragazza, commossa, rivelò che a lei il mare faceva lo stesso effetto, e che in questo erano uguali. Dopo un po’, Mario le disse che era ora di andare, e di ricordare che qualsiasi cosa fosse successa, lei doveva sapere che lui le sarebbe stato sempre accanto. Lucia rimase sorpresa da quelle parole, ma non ne tenne molto conto perché il suo pensiero era rivolto a Kaito. Così, arrivati nel castello di Gaito, Mario si trasformò immediatamente in super sayan, ma appena si trasformò arrivarono le dark lovers ma Mario con un solo colpo le sbaragliò, ma nello stesso istante uscì Gaito che portava con se Kaito. Mario non aspettò neanche un secondo e si buttò in un attacco contro Gaito ma il giovane ragazzo riusciva a schivare ogni colpo del super sayan, Mario così si innervosì e aumentò al massimo la sua aura lanciando un colpo micidiale ma Gaito non si spostò neanche di un millimetro. Dopo l’attacco del super sayan Gaito si lanciò nel contrattacco e con un solo pugno nello stomaco del sayan lo mise al tappeto, poi disse alle sirene che se avessero provato ad attaccarlo avrebbero fatto la stessa fine. Le ragazze però vedendo Mario steso a terra iniziarono a cantare, ma non accadeva nulla , Mario però si alzo di scatto e disse alle principesse che non dovevano immischiarsi. Gaito però molto sicuro di se disse che nessuno lo poteva più fermare ora che aveva acquisito tutti i poteri del fratello Kaito era diventato imbattibile. Ma il sayan con ghigno guardò Gaito e disse che era proprio quello che voleva sentirsi dire, tutti lo guardarono in modo strano. Mario a quel punto scateno tutta la sua forza e grazie alla quale riuscì a liberare le tre sirene che Gaito aveva rapito (Karen, Noel e Coco) ma Gaito non sembrava molto preoccupato da quella forza straordinaria e disse che Mario era uguale a quell’ingenuo di suo padre il principe dei sayan. Mario gli chiese come faceva a conoscere suo padre se aveva fatto esplodere il suo pianeta e Gaito disse che lo aveva eliminato per primo nello spazio perchè aveva cercato di ostacolare i suoi piani, e in qualche modo ci è riuscito disse Gaito, Mario non capiva, e gli chiese cosa intendesse, e Gaito disse che per salvarlo Vegeta aveva sacrificato la propria vita. Mario nel sentire quelle parole cadde nello sconforto totale. Le principesse sirene cercarono di cantare ora che erano in sei ma Gaito disse che finché una delle sirene era in suo possesso loro non potevano nulla, ma allora successe una cosa incredibile perché Mario si rialzò e disse che aveva un arma segreta. Tutti rimasero a bocca aperta nel sentire quelle parole. Ma nello stesso momento arrivò l’ultima sirena che si schierò dalla parte delle sue compagne perché aveva capito i suoi errori grazie al sayan. Mario così si arrabbiò sempre più, fin quando non si trasformò in super sayan di secondo livello. Le sirene provarono comunque a cantare visto che ora erano tutte e sette ma il loro canto non aveva effetto su Gaito perchè Lucia era innamorata di suo fratello Kaito e visto che Gaito aveva acquisito i poteri del fratello una parte di lui era entrata in Gaito. Mario però disse che ora ci avrebbe pensato lui a sistemare Gaito,e con molta velocità strappò Kaito dalle braccia del fratello e lo appoggiò vicino a Lucia e poi disse che era ora di usare la sua ultima tecnica ovvero la barriera infinita, Gaito non capiva di cosa si trattasse ma poi il sayan glielo spiegò dicendo che quella non era una barriera normale infatti staccava ogni legame. Gaito capì quindi che se il fratello Kaito fosse entrato in quella barriera lui non avrebbe più avuto i poteri del fratello ma prima che potesse intervenire Mario alzò la barriera davanti alle principesse e davanti a Kaito, distruggendo così la metà dei poteri di Gaito. Ma purtroppo per il sayan quello che aveva fatto non bastava per sconfiggere Gaito perché era ancora troppo forte. Mario così capì che per sconfiggere il suo avversario era quello di usare il suo corpo come bomba, Mario poi si ricordo quello che aveva scoperto sulle sirene ovvero che per farle diventare degli esseri umani doveva morire una persona a loro molto cara. Mario capì che per rendere la sua amata Lucia davvero felice avrebbe dovuto sacrificarsi. Il super sayan così si avvicinò a Lucia e gli diede un bacio, poi si allontanò molto rapidamente, però prima di iniziare il processo di auto-distruzione Mario guardando Kaito disse che avrebbe dovuto prendersi cura di Lucia, Kaito gli fece un cenno di intesa e così il super sayan inizio ad auto distruggersi sotto gli occhi di Kaito e delle principesse. Ma un istante prima della completa distruzione a salvare Mario arrivo quell’ anziano signore che gli aveva detto che era un sayan. Il signore togliendosi il cappuccio disse a Mario che lui non poteva assolutamente morire e che come suo padre era orgoglioso di lui. Mario gli disse che Gaito lo aveva eliminato e che era impossibile che lui fosse lì a salvarlo ma Vegeta disse che era riuscito a salvarsi e che in tutto quel tempo si era allenato per quel momento. Poi Vegeta sbaragliò Mario e si fece auto-distruggere al suo posto, così Mario si salvò grazie all’aiuto di suo padre. Tornati sulla terra ferma Mario disse a Lucia che lui sarebbe dovuto morire per farla diventare un essere umano, ma con il salvataggio di suo padre lui non era morto e lei sarebbe rimasta una sirena. Mario si scusò con Kaito e poi con Lucia per il bacio che le aveva dato, poi alzandosi si trasformò in super sayan e disse che il suo compito era finito e che sperava che tutti vivessero felici, ma Lucia gli disse che prima di andarsene le avrebbe dovuto far vedere ancora una volta quello spettacolo magnifico nello spazio. Mario gli disse di appoggiare la sua mano sulla spalla e in un momento si trasportarono nello spazio. Così Lucia vide ancora una volta quello spettacolo così meraviglioso. Mario la riaccompagnò a casa e li si salutarono. Il super sayan disse che qualsiasi cosa le fosse servito bastava fare un cenno che lui sarebbe subito arrivato. Mario così se ne andò lasciando un vuoto dentro tutti, ma anche la gioia di aver conosciuto l’ultimo super sayan.