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Autore: violetsugarplum    16/06/2013    2 recensioni
[Seblaine Sunday]
Blaine lo aveva saputo dal momento in cui aveva notato che lo sguardo del ragazzo, in piedi a pochi centimetri dal suo volto, si era soffermato più del dovuto sulle sue labbra.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Blaine Anderson, Sebastian Smythe | Coppie: Blaine/Sebastian
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Inevitabile

(ad occhi aperti)

 

Inevitabile.

Blaine lo aveva saputo dal momento in cui aveva notato che lo sguardo del ragazzo, in piedi a pochi centimetri dal suo volto, si era soffermato più del dovuto sulle sue labbra. Ed era stato automatico tracciare con la punta della lingua il suo labbro inferiore pieno, leggermente tremolante per l'anticipazione, e percepire distintamente il sapore salato delle gocce di pioggia che li aveva sorpresi in quel pomeriggio di primavera.

Nessuno dei suoi amici sa che la maggior parte del suo tempo libero viene trascorso sotto una quercia, seduto sui primi deboli fili d'erba rispuntati dopo un rigido inverno freddo fatto di cocenti delusioni e e brucianti nuove riscoperte. Nessuno dei suoi amici è tenuto a sapere che il sorriso che è tornato sulla sua bocca è stato dipinto dalle stesse mani che, un anno prima, avevano rischiato di togliergli la possibilità di vedere cosa c'è di bello al mondo. Ma, se non fosse stato per quello, Blaine non l'avrebbe mai guardato veramente. Non avrebbe mai notato che quegli occhi verdi brillante avevano smesso di mangiarlo vivo, ma avevano iniziato a osservarlo con un'insolita dolcezza. Un'inevitabile dolcezza.

Gli sono sempre piaciuti gli occhi di Sebastian. Trasmettono tutto un mondo interiore di cui lui, con calma, sta venendo a conoscenza. Superate le barriere e l'incomunicabilità, passare i pomeriggi di tiepido sole a raccontarsi è più facile di quanto entrambi avevano pensato. Ed è così semplice credergli quando gli dice di aver chiuso con i locali vietati ai ragazzi della loro età e gli parla fiero di come ha aiutato Jeff ad accettarsi perché, in quegli smeraldi, Blaine non vede altro che qualcosa di bello e chiaro, finalmente non più annacquato da lussuria, ricatti e bugie e inquinato da parole vuote morte in gola.

Blaine sente le gocce scendergli giù per la schiena e rabbrividisce leggermente. Vede Sebastian fare altrettanto e gli sorride dopo uno sbuffo. Hanno corso per tutto il parco fino a trovare riparo sotto una tettoia di un bar chiuso da tempo, ma la pioggia è riuscita ugualmente a raggiungerli e inzupparli. Non prendersi un raffreddore fulminante sarebbe un miracolo, ma al momento a nessuno dei due importa più di tanto.

Non sono mai stati così vicini. Perché Sebastian si siede sempre lontano da lui, facendo molta attenzione a non sfiorarlo nemmeno quando incrocia le gambe e sbatte irato il libro di algebra sul suo grembo, e Blaine adora osservare come le sue gambe flessuose e troppo magre si pieghino con rapidità e disinvolutura.

Ci sono molte cose di cui Blaine non conosce ancora la risposta. Ad esempio, i suoi genitori si sono accorti che è la terza settimana di fila che non torna a casa prima delle sette di sera? E quella 'relazione complicata' sul profilo del suo ex ragazzo si riferisce ancora a loro? E lo sguardo incuriosito e quasi indagatorio che Sebastian gli sta rivolgendo in quell'istante ha un significato particolare?

"Hai freddo?", si sente chiedere.

"No", risponde. "Ma credo che non potremmo più tornare sotto all'albero."

"Per oggi o per sempre?"

La domanda lo sorprende, ma neanche troppo. Ha notato che Sebastian ha il vizio di fare questioni a trabocchetto ed è abile a giocare con le parole. Lo è sempre stato, ma da quando ha finito di insidiare doppi sensi nella maggior parte delle sue frasi, per Blaine è diventato più facile interpretarlo.

"Per oggi."

Nota chiaramente il sorriso divertito che si delinea sulle sue labbra sottili. E adesso è il suo turno di fissarle, come se quelle linee dritte gli narrassero storie ingegnose popolate elementi magici e misteriosi. In lui c'è perennemente quella sensazione di non riuscire mai a scoprirlo fino in fondo, di denudarlo completamente dalle sue emozioni e paure.

Blaine è convinto di poterci riuscire. Hanno ancora tanti pomeriggi davanti a loro, acquazzoni permettendo.

Un'altra cosa che Blaine non riesce a spiegarsi è perché il breve bacio che si sono appena scambiati sa più di naturalezza che di novità. È il loro primo bacio, accidenti, e non ha niente a che vedere con farfalle intrappolate nello stomaco e gambe tremolanti. Forse perché è stato troppo veloce.

Si alza sulle punte, chiude gli occhi e ci riprova, determinato a sentire nelle vene quella sensazione che era convinto di poter provare.

Le loro labbra non si sfiorano, ma si esplorano con fermezza. Dura più a lungo del primo bacio, tanto da permettergli di aprire le palpebre prima di allontanarsi dal petto a cui ha trovato appiglio. Per poco non riesce a trattenere un ansito che, n'è sicuro, potrebbe spaventare entrambi.

Sebastian lo sta baciando con quei suoi occhi verdi completamente spalancati, ma non in sorpresa.

La sensazione di sentirsi studiato, quasi sotto esame, si fa sempre più potente e riesce a farsi strada fino alla punta delle dita, che non hanno più il coraggio di toccarlo nuovamente.

“Mi dispiace”, si scusa Sebastian per un motivo che gli è ancora sconosciuto e probabilmente rimarrà tale per sempre.

“No, io...”

Le sue parole svaniscono tra l'implacabile scroscio dell'acqua che cola dalla tettoia stracolma di foglie e l'odore pesante di pioggia che riempie le narici.

“Sei tu”, spiega. “Sembra assurdo, ma sei tu. Tu, veramente qui.”

E basta un cenno della testa per confermare quanto detto da Sebastian.

Blaine è sempre rimasto affascinato da quell'istinto, quasi primordiale, che lo guida a farsi trascinare nelle sensazioni che solo un bacio scambiato con la persona per cui prova qualcosa riesce dargli. Ed è istintivo, inevitabile, chiudere le palpebre per perdersi meglio tra i mille cicloni che trova sfiorando il palato e stringendo con moderata forza ciocche morbide di capelli a mano a mano che il gesto viene approfondito.

Ma c'è chi vuole vedere, come Sebastian, il quale non si è ancora accorto che la realtà non è mai stata poi così lontana dal suo sguardo.

È tanto strano quanto ammaliante. Nonostante i brividi di freddo dovuti ad una leggera aria che permette agli abiti già fradici di appiccicarsi alla pelle, un calore si espande con stupefacente rapidità sulle sue gote e Blaine si ritrova a immaginare quanto debbano essere rosse in quel momento.

Lo bacia una terza volta, seguendo le regole dell'amante.

Si sforza di tenere gli occhi aperti e niente di ciò che ha visto in tutta la sua vita è mai stato così bello e così pieno di splendidi colori da fargli girare vorticosamente la testa. Si specchiano l'uno nelle iridi dell'altro, trovandosi in mezzo a una marea di sentimenti a cui è ancora troppo presto dare un nome, ed è così semplice allacciargli le mani attorno al collo per sentirlo ancora più vicino.

Ci sono le farfalle nello stomaco, ci sono eccome, ed è sicuro che la loro vita sia più lunga di un misero giorno di fresca primavera. Verrà l'estate e il caldo verrà mitigato dai diversi sapori di ghiaccioli che si soffermano sulle loro lingue, così come arriverà l'autunno, l'inverno e così via, fino a quando lo vorranno. E le gambe non smetteranno mai di tremare, soprattutto nei pomeriggi passati a muoversi sotto le lenzuola.

Il temporale che li ha sorpresi è stato inevitabile, proprio come innamorarsi.




 


Stavo facendo pulizie sul pc quando ho ritrovato questa OS scritta mesi fa, sepolta in una cartella dimenticata perfino da Dio. Siccome non mi fa così schifo, ho deciso di darle nuova vita. Spero vi sia piaciuta :)

-violetsugarplum

 

  
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