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Autore: BambolinaROssa    01/01/2008    5 recensioni
"È incredibile quante stelle ci siano lassù.[...]-Secondo te sono tanto difficili da raggiungere?- Ritorno a guardare le stelle -Vuoi fare l’astronauta Tom?- ridacchio mentre scivolo giù di un gradino, accanto a lui. [...] -Forse serve solo un po’ di immaginazione…prova a chiudere gli occhi- Tom socchiude gli occhi per un attimo, poi li riapre di scatto appoggiandomi la mano sugli occhi: -Anche tu però!- Anche io li chiudo obbediente. -Li hai chiusi?- -Si, si….- -Tienili chiusi- Trattenendo un sorriso li socchiudo appena, non resistendo ad osservare Tom da sotto le ciglia. -Ho detto chiusi!-"
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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ciao

 

eh bè...nonostante avessi detto che con i due gemellini non avrei più avuto a che fare sono tornata. è inutile, non resisto! così eccomi qui con una storia piccola e tenera senza nessuna pretesa se non quella di solleticare la mia voglia di pucciosaggine^^. c'è Bill, c'è Tom, c'è la tenerezza di due fratelli e niente di più.

enjoy^^

I gemelli Kaulitz non mi appartengono per mia sfortuna così come non mi appartiene il loro essere straordinariamente pucci^^. mi prendo solo la libertà di fare un pò il burattinaio e di muovere i fili dietro il palcoscenico^^ (immaginate poi che carini Bill e Tom marionette muhahaha *risata sadica, me si torce le mani*)

È incredibile quante stelle ci siano lassù. Tutti questi puntini luminosi…sembrano quasi un allucinazione. O tante lucciole che siano volate in alto, in alto…

Mi accoccolo meglio sulle scale per guardare, con le ginocchia strette contro il petto.

L’aria è calda, e in tutta la casa solo qui, sulla pietra fredda, sui gradini fuori dalla porta, si sta più freschi.

-Bill?-

Uno spiraglio di luce illumina la notte buia. Solo una attimo, poi la porta si richiude dietro le spalle di Tom, e lui mi raggiunge rannicchiandosi su un gradino più in basso rispetto me.

-Che guardi?-

Senza rispondo volgo lo sguardo al cielo. Tom segue il mio sguardo e punta gli occhi verso le stelle.

Siamo silenziosi per qualche secondo. Mi volto verso di lui cercando il suo sguardo, ma lui non se ne accorge e continua a fissare il cielo con un espressione concentrata.

-Secondo te sono tanto difficili da raggiungere?-

Ritorno a guardare le stelle

-Vuoi fare l’astronauta Tom?- ridacchio mentre scivolo giù di un gradino, accanto a lui.

Lui sorride, sempre con lo sguardo puntato in alto.

-No…vorrei solo…le stelle sono così lontane, così belle, così luminose, così…via da tutto questo…-

Tom si volta verso di me  e mi fa un sorriso triste, gli occhi ancora brillanti per le stelle che vi sono riflesse.

-Forse serve solo un po’ di immaginazione…prova a chiudere gli occhi-

Tom socchiude gli occhi per un attimo, poi li riapre di scatto appoggiandomi la mano sugli occhi:

-Anche tu però!-

Anche io li chiudo obbediente.

-Li hai chiusi?-

-Si, si….-

-Tienili chiusi-

Trattenendo un sorriso li socchiudo appena, non resistendo ad osservare Tom da sotto le ciglia.

-Ho detto chiusi!-

-Si, si…ma non vedo niente!-

-Ma tu sbirci!-

-…-

-…-

-Vedi qualcosa?-

-Nooo!-

-Proprio niente?-

-Niente niente!-

Tom sbuffa. Apro gli occhi e lo guardo, appoggiando il mento tra le ginocchia.

-Forse dovremmo addormentarci…nei sogni c’è sempre immaginazione no?-

-Mmm…ok…-

-Allora dormiamo?-

-Si, si…-

-Dormi anche tu!-

-Si, si…-

-…-

-…-

-Tom?-

-Mmm?-

-Stai dormendo?-

Apro gli occhi e lo vedo scattare in piedi, scendendo le scale a grandi falcate. Si appoggia al muretto con le braccia incrociate e l’espressione corrucciata.

-NO! NON CI RIESCO, NON RIESCO A IMMAGINARE NIENTE!-

Una piccola lacrima brilla, illuminata dalle lucciole.

Mi alzo sul muretto e lo abbraccio da dietro, circondandolo con le braccia e appoggiando la testa sulla sua spalla.

-Guarda…- gli sussurro all’orecchio.

Tante, tantissime lucciole iniziano ad uscire da dietro gli alberi. Se  si alzano gli occhi non si vede più il cielo! Le lucciole creano scie di luce nell’aria, e sono così luminose che non si riconoscono dalle stelle. È tutto…luminoso. Come se fosse giorno.

-Tom?-

Ma lui non mi risponde. Mi stacco dolcemente da lui, per osservare la sua espressione. Rimane incantato lui, lo sguardo perso, il viso illuminato da mille lucine.

-Le stelle…sono venute da noi…-

Sorrido. Magari fosse così semplice…

-Però queste stelle…si muovono!- dico ridendo. Con un balzo scendo dal muretto e cerco d’inseguire una lucciola. Tom si unisce alla mia risata e sale in piedi sul muretto, agitando le braccia, cercando di afferrare una tra le mille luci.

-Ehi…ehi…l’ho presa!-

-Davvero?? Dove? Dove?-

*TONF* (Tom cade dal muretto in preda all’eccitazione)

-No…l’ho persa…-

-…-

-…-

-Tom?-

-Mmm?-

-Vieni…- gli faccio segno con la mano destra. Lui corre verso di me e io lentamente apro la mano sinistra dove è nascosto il mio tesoro. Una luce tenue brilla nel palmo della mia mano sinistra, illuminando i nostri visi accesi, accaldati per la corsa e illuminati di gioia infantile.

-È una stella? –

-Forse è una fata…-

-È carina… -

-Tooom!!-

 

***

 

 

 

Stesi sull’erba umida, con le teste appoggiate una sull’altra, illuminati sono dalle poche lucciole che sono rimaste osserviamo ancora il cielo.

-Bill…erano tante eh?-

-Si… Ora…- mi tirò su, sedendomi e scostando delicatamente la testa di Tom dalla spalla. Mi guardo intorno. Ora ne sono rimaste proprio pochine…1…2…3……4…5…….6…..7…

-…sette-

-E quelle la su invece? Quante sono?-

-Ti va di contarle?-

Ma lui ha già iniziato. -1…2…3…4…5…6…7…8…-

Mi stendo di nuovo sorridendo, unendomi a lui: -…9…10…11…-

-12…13…14…15…-

-Ehi Bill! Guarda!- Tom m’indica un punto nel cielo in cui le stelle sono più fitte

-Credo…sia una costellazione…-

Poi Tom scoppia a ridere. La sua risata cristallina riempie l’aria notturna ed è la perfetta colonna sonora di questo momento, di noi due insieme. Noi due…

-Ce l’ha fatta vedere mamma no?-

- Si…la costellazione dei Gemelli….-

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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