Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel
Ricorda la storia  |      
Autore: Antys    02/01/2008    13 recensioni
E' così strano, tutto cambia da un giorno all’altro, la propria vita viene stravolta dal nulla, senza neanche accorgersene. Magico eh?! Oh, sì davvero, soprattutto se ti porta un po’ di casini, magari minimi o semplicemente alla fine non ne puoi più uscire.
Genere: Generale | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Tokio Hotel
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
E così strano, tutto cambia da un giorno all’altro, la propria vita viene stravolta dal nulla, senza neanche accorgersene

La mia storia sei tu

 

 

 

 

 

E’ così strano, tutto cambia da un giorno all’altro, la propria vita viene stravolta dal nulla, senza neanche accorgersene. Magico eh?! Oh, sì davvero, soprattutto se ti porta un po’ di casini, magari minimi o semplicemente alla fine non ne puoi più uscire.

Di che parlo? Mah di una mia gran tortura e condanna, che amo con tutto il cuore, guidati dalla mia mente…come dire stramba, complessa, diabolica e pazza, si direi che l’aggettivo “pazza” è decisamente appropriato, ma andiamo a cose serie…beh serie veramente, veramente non lo so…

Torniamo indietro di qualche mese dove comincio un grande “odio” verso…beh immaginate voi…

 

Maggio giorno non preciso, o per meglio dire qualche giorno prima del mio compleanno: 27 maggio…

 

Solita monotona giornata, pallosa come sempre: mi sveglio, mi alzo, mi lavo, scendo da casa, vado a scuola, torno a casa, pranzo…ah che vita.

Ore 14:25, come sempre accendo la tv, non può mai mancare, metto “Italia uno”…

 

“Dragon, dragon, dragon, dragon Ball

Dragon, dragon, dragon, dragon Ball”

 

Porca miseria, ho penso nuovamente Dragon Ball Z, non potrebbero cambiare l’orario eh?! (E pensare che alla fine mi hanno accontentata!) Non basta che mi perda Naruto, pure Dragon Ball, dannata scuola, senza pensare che ora mio fratello mi farà vedere i Simpson, bene, di bene in meglio.

Soliti capricci di una ragazzina amante degli anime che non riesce a vedere il suo cartone preferito, anche se conosco tutti gli episodi, ma non ne ha mai abbastanza.

Ok, adesso penso a cosa ci sarà successivamente…un bel telefilm, e non ricordo manco quale, siamo messi bene…guardo questo “bellissimo” telefilm di cui non ricordo ne nome, ne argomento di cui tratta, ma va bene lo stesso, tanto poi vado al pc…dopo che sono passati quasi tre quanti d’ora mi viene la grande voglia di cambiare canale…MtvTrl…wow quanto tempo che non lo vedevo, da quando è sparito dalla circolazione il mio adorato Lee Ryan, e si ragazzi, io sono una grandissima fans dei Blue e del caro “vecchio” Lee, una volta che lui non ha fatto più canzoni non avevo più motivo di seguire trl, visto che oltre a loro non seguivo nessuno, ho dei gusti un po’ difficili, eh?!

Comunque dicevamo…ah si trl…quanto tempo…non lo guardo nemmeno…

 

-e alla seconda posizione troviamo i Tokio Hotel!-

Una voce che proviene dalla tv simile a quella di Alessandro Cattelan farfuglia qualcosa a cui io non do molta attenzione…

 

“I’m starring at a broken door
there’s nothing left here anymore
my room is cold
it’s making me insane”

 

Un brivido mi percorre tutta la schiena e arriva fino al cervello…una sola domanda nella mi testa: di chi è questa voce? Questa voce così calda e melodiosa?

Giro bruscamente la testa in direzione della tv…

 

“I’ve been waiting here so long
but now the moment seems to’ve come
i see the dark clouds coming up again”

 

Rimango bloccata…fisso quella scatola…

 

running through the monsoon
beyond the world
to the end of time
where the rain won’t hurt
fighting the storm
into the blue
and when I lose myself
I think of you

together we’ll be running somewhere new
through the monsoon
just me and you”

 

Chi è? Chi è costei?

Guardo quella figura…ma non la studio come dovrei, forse sarebbe stato meglio…è davvero bella, non è per niente male…

E in quel momento uno strano pensiero nasce nel mio bacato cervello: oddio sono lesbica! No, non ci posso credere, io che adoro gli inglesi, io che amo gli occhi azzurri e i capelli biondi maschili, io che dovunque vada li cerco, io che non faccio altro che pensare a quelle fantastiche creature, come posso essere diventata lesbica? Che sia vero quello che dicono, cioè chi frequenta una scuola femminile o dello stesso sesso, passa dall’altra sfonda?! No, mi rifiuto di credere a tale, sciocca, inutile voce…

Eppure mi affascina moltissimo questa persona…ma forse sarebbe stato meglio non starci troppo a pensare…

 

-e questi erano…-

La canzone è finita, beh meglio dire che hanno staccato il video, appena finita spengo la tv…non sento altro, mi dirigo tranquilla in camera mia, accendendo il caro pc, e accendendo lo stereo con già il cd inserito, e tutto dopo la prima sillaba pronunciata dal mio cantante preferito scompare…

 

 

 

Passano i giorni tranquilli più o meno, nessun strano pensiero, magari forse mi torturava ancora un po’ quello di qualche giorno fa, ma non più di tanto…accendo il pc, entro su msn, faccio il giro dei siti sulle fan fiction, come non amarle, una ad una…non passa molto tempo, ed ecco che una delle mie adorate sorelline acquisite mi chiama, è Jules92 o semplicemente Jules, dipende da sito a sito, e naturalmente ci mettiamo a parlare del più e del meno…poi una rivelazione…

 

-sai, mi piace un nuovo gruppo-

 

-ah davvero, chi?-

 

-è un gruppo tedesco, sono i Tokio Hotel-

 

-ah…capito-

 

-aspetta ti faccio vedere la foto del ragazzo che mi piace-

 

-ok-

 

Mi invia la foto…

 

Ma ne preciso momento in cui io la apro…

 

-al primo impatto sembra una ragazza, ma non lo è-

 

 

Ed ecco quella “ragazza” così bella e sensuale…

Salto in aria…mi ritrovo in piedi, e come una pazza furiosa, comincio a gridare…

 

-NON SONO LESBICA, NON SONO LESBICA! LO SAPEVO, LO SAPEVO!-

 

Fortunatamente in casa non c’era nessuno, se no che mala figura, ehm…

 

Cosi quella figura che mi affascinava non era altro che un ragazzo, e che ragazzo, beh una abituata ad un Lee Ryan, trovarsi di fronte un Bill Kaulitz, spiazza un po’…due persone completamente diverse…

 

-grazie-

Un semplice grazie

 

-per cosa?-

 

-mi hai levato un grosso dubbio-

 

Beh in fondo i miei ormoni non avevano sbagliato, io ero stata attratta da quella figura, da quella splendida figura, ne ero rimasta affascinata e colpita, del resto non si può dire che non colpisce…ma quella storia non mi sarebbe poi interessa più del dovuto, o meglio pensavo che sarebbe stato così…

 

E anche quei giorni passarono e così l’arrivo delle care vacanze estive, adorate, attese, contemplate, programmate, amate…libertà, tranquillità, divertimento, spazio all’immaginazione, tutto è possibile, più o meno…

 

Ma più passavano i giorni più mi rendevo conto che c’era qualcosa che non andava…sarà stata solo la mia fissazione, sarà stato il mio grande amore per loro, il mio egoismo, la mia mania, ma per me i Blue o Lee erano stati davvero importanti, io ragazza che non ho mai amato la musica, io che quasi non la conoscevo, io che ogni volta che si accendeva la radio o tv e c’era musica, sparivo dalla faccia della terra, io che la consideravo una cosa stupida e inutile, grazie a loro, da una semplice canzone, da quella singola nota, avevo amato la musica, qui ragazzi, le loro voci…la sua voce…Lee

Ma questo non bastava, loro non c’erano più, spariti dalla circolazione, di loro rimangono solo cd,biglietti usati per i loro concerti, appesi, come santine, come se fossero sacri, perché lo sono, immagini, tante immagini, foto, ricordi, tanti ricordi…ma i ricordi con il tempo sbiadiscono fino a sparire per sempre, almeno che non si è particolarmente attaccati a tali ricordi. Ma se c’è una qualcosa di nuovo, una novità sensazionale, un qualcosa che ti prende o semplicemente che vuoi seguire la massa, quei ricordi spariscono, spariscono del tutto, e a volte vengono pure rinnegati, con frasi che non vorresti mai sentire…e per questo che io ho cercato di rimanere il più attaccata possibile ai miei ricordi, alle emozioni, alle belle sensazioni, non è giusto che qualcosa per cui si è parlato e amato tanto, venga spazzata via così, dal primo che capita…ma forse non erano i primi che capita, tipi qualunque, forse era tutta un rifiuto, testardaggine…

I Blue belli e impossibile, infinitamente bravi, adorati, contemplati, ricercati, pazzie si sono fatte per loro, davvero tante, e quanto se ne è parlato, le continue lotte con tutti gli alti fans che li odiavano, li criticavano, li detestavano, perché si parlava sempre di loro, perché erano sempre nelle classifiche più alte, nei giornali…beh non gli andava molto a genio, invidia?! Chissà…oppure è più semplice, non avevano niente da fare nella vita…

 

Sembra tutto molto familiare, eh?! Beh le stesse cose accadono ora per i Tokio Hotel, stessa vita, stesso continuo parlarne, le contemplazioni, le continue ricerche, le pazzie più folli, le continue lotte, gli odi, le critiche…senza pensare che ora si ci mettono anche gli altri cantanti, gruppi…e certo, chissà perché, meglio non indagare…

 

Beh è proprio da li che è nato questo grande “odio” verso di loro, verso i Tokio Hotel…proprio perché i Tokio stavano avendo lo stesso, frenato successo della mia band preferita non riuscivo a sopportarli, più che altro non perché stessero avendo successo, ma perché tutti si stavano dimenticando di loro, dei Blue, come si fa a partire da un successo clamoroso e poi essere dimenticati così facilmente solo perché c’è una nuova band…non mi sembrava giusto, ma io cosa ci potevo fare, d'altronde non comando io i gusti degli altri e i ricordi, se ormai erano impazziti per i Tokio Hotel poco ci potevo fare…ma odiarli mi era permesso…ma questo non era odio era testardaggine…

 

…i ricordi non restano per sempre, ma con il tempo sbiadiscono poco a poco, finche non spariscono del tutto…

 

Era questo che mi ripetevo, sempre, costantemente...chi erano questi per venire qua e far dimenticare al mondo coloro che mi hanno fatto amare la musica…ma questo è solo egoismo e testardaggine…forse perché nella vita non ho mai amato nulla, ma detestato tutto e poi sono arrivati loro con la loro luce…questo è egoismo…

 

La cosa stupenda e che i Tokio Hotel si trovavano sempre dovunque, li sentivi sempre, con quella canzone che ti scalda il cuore e non vorresti mai che finisse, con quella voce così calda, melodiosa, rassicurante, che ti penetra nelle vene e non vuol più andar via, che arriva al cervello e ti fa sentire bene, con quel ritmo, la chitarra sempre presente, il basso, la batteria, quella stupenda batteria, sempre nei momenti giusti, senza sbagliare mai un colpo, e tu avverti tutta l’energia, la passione, l’amore verso quello che stanno facendo…non erano finti…non erano falsi…non erano impacchettati e distribuiti, come se fossero così di tutti i giorni, merce pronta per essere venduta a qualche fesso, non erano robaccia…non erano prefabbricati…erano veri…erano magici, fantastici, mitici, adorabili, amabili…erano i Tokio Hotel…quella canzone era unica, è unica…ma la testardaggine a volte prende il sopravvento…la odiavo, li odiavo, non dovevano esistere…o meglio dire non dovevano rompere le scatole a me…non dovevo sentirla…la odiavo…ma come vi dicevo la cosa stupenda era che quando andavo a letto l’unica cosa che avevo nella testa era proprio quella canzone “Through the monsoon …nella mia testa le suo parole, il suo ritmo, la sua voce, la chitarra, il basso e il continuo gioco della batteria, la sapevo a memoria…fantastico…la mia testa non sbagliava mai, come se lo stereo fosse li vicino a me e io stessi ascoltando quelle fantastiche note…

 

…infondo tutto appare diverso…noi vogliamo che sia diverso…l’egoismo e la testardaggine vanno a braccetto felici e contenti perché hanno vinto…hanno vinto una battaglia non la guerra…

 

Non ho neanche seguito festivalbar perché c’erano loro…ehm…veramente se devo essere sincera, non lo seguo a prescindere, solo quando c’è stata l’esibizione di Lee l’ho visto…va beh tralasciamo questi dettagli…

 

Durante l’estate sono anche andata in Germania, a Monaco…avrei potuto fare dei volantini per chiedere chi voleva venire con me…mi sarei ritrovata tutta Italia, ne sono sicura…ero proprio la, magari potevo rimanerci fino a quando ci sarebbero stati gli Ema, tanto solo 4 mesi dovevo aspettare, magari potevo fare una capatina per tutta la Germania, tanto se lo chiedevo al papi mi avrebbe detto si, visto che ama viaggiare insieme a mia madre, lui adora la Germania, ma chi non l’adora?!... Ma quell’odio era troppo profondo, per dirla tutta non me ne fregava assolutamente nulla, chi erano i Tokio Hotel? Un gruppo tedesco che canta canzoni anche in inglese, che si vuole fare conoscere nel mondo, chi non si vuol far conoscere nel mondo?! Un gruppo che stava avendo tantissimo successo…un nome proposto dal caro Tom Kaulitz…erano solo un gruppo, a me non mi interessava, tanto non piacevano…questa è la bugia più grossa che io possa aver detto al mondo intero…

 

Ma anche quella vacanze sono passate come se non fossero mai venute, e uno si ritrova a scuola come se non se ne fosse mai andato…la scuola, periodo di stress…niente di nuovo, solita vita…nessuno della mia classe era fans dei Tokio Hotel e neanche sapevano chi erano…una classe molto avanzata eh?!

Con il mio gruppetto fatto di sole e semplici quattro persone, avevamo in programma di andarci a vedere il film con il caro Zac Eforn…e si…Hairspray…tutte li all’orario stabilito, entriamo, scegliamo i posti, aspettiamo…

 

“I’m starring at a broken door
there’s nothing left here anymore
my room is cold
it’s making me insane”

 

No, questo no… ma perché?

 

-ahah, Anto sono una vera persecuzione, eh?!-

Lo pronuncia beffarda la mia attuale best friend, Martina, giovane ragazze innocente, innamorata del caro Zac Efron e di Pablo Meneguzzi, colei che mi ha portato qua, colei che mi ha fatto apprezzare la bellezza di Zac, o meglio dire, gli occhi di Zac, sempre meglio precisare, hihi!

 

 -non me ne parlare!-

La fulmino con lo sguardo senza pensarci troppo…perché devono sempre essere dappertutto, perché devo beccarli sempre io?

 

 “I’ve been waiting here so long
but now the moment seems to’ve come
i see the dark clouds coming up again”

 

-suvvia, guarda che non sono male!-

dice la ragazza di fianco a me, Emanuela, la mia Emanuelina, chissà perché sento che andrà a finire male…

 

-oh, si…e io sono Lee Ryan!-

Dico piuttosto acida, squadrandola da capo a piede…

 

-running through the monsoon
beyond the world
to the end of time
where the rain won’t hurt
fighting the storm
into the blue
and when I lose myself
I think of you

together we’ll be running somewhere new
through the monsoon
just me and you-

 

-ah, pero’ la canti!-

Nota la cara ragazza di fianco a me…

 

-per forza, ormai a forza di sentirla di qua e di la, la so pure io!-

Pronuncio seccata, sbuffando.

 

-tanto lo sappiamo che in fondo ti piacciono!-

Dice la cara Silvia beffandosi anche lei di me…

 

-vuoi morire per caso?!-

Azzardo guardandola con occhi pieno di spezzo…

 

-hihi, ma quanto sei suscettibile!-  

Ironizza la tenera ricciolina, Silvia…

 

-visto che lo sai, non rompere!-

Ringhio…no decisamente la parte dell’arrabbiata non mi riesce…da li a poco scoppio a ridere…

 

Anche quel giorno era passato…ma sarebbe arrivato il giorno in cui sarebbe cambiato tutto…

 

Giorno tranquillo, più o meno, quel giorno non ero andata a scuola perché stavo maluccio, una bella giornata senza stess…entro su msn, e appena entrata chiamo la mia best friend:Martina, che mi chiede gentilmente come mai non ero venuta, solite domande…

 

-che fai?-

le chiedo, come sempre.

 

-niente, meglio se non te lo dico-

 

-ma dai, mica saranno cose oscene-

 

-per te, si, cioè ti bloccherei il cervello, meglio di no-

 

-hihi, dai dimmelo-

 

-sto cercando foto…su…Bill dei Tokio Hotel-

 

Una semplice frase può farti cadere il mondo a dosso, come fa una ragazza amante di un Zac Efron e un Pablo Meneguzzi a passarti ad un Bill Kaulitz, sono due cose completamente differenti, l’uno l’opposto dell’altro…la tua migliore amica ti viene a dire che ora anche lei ama quelle persone che tu non puoi vedere…e poi mi fermo e ragiono…i Tokio Hotel…Bill…la sua voce…la sua incredibile voce…le parole…la base…la chitarra…il basso…la batteria giocherellona…Tokio Hotel…nella mia testa non c’era altro…i Tokio Hotel per l’ennesima volta avevano preso il sopravvento su di me…no, non poteva essere…loro per me non devono contare nulla…e poi non passa neanche un minuto e di nuovo nella mia testa ci sono i Tokio…ancora una volta quella canzone torna dentro di me…una sola domanda: perché hanno questo potere su di me?

Nessuna risposta…non voglio sentirla, saperla…perché in fondo so già la risposta…e per far andare via quei pensieri devo ascoltare assolutamente qualcosa, e io grande amante dei anime ascolto le loro canzoncine, finendo per ascoltare Naruto i giapponese…coincidenza?! Forse...Giappone…Tokyo…Tokio…Hotel…tedeschi…Tokio Hotel…stacco tutto quanto…ascolterò un po’ di Lee come sempre…ma alla prima nota di Army of Lover un pensiero si accavallo nella mia testa…Lee ha fatto la versione italiana di Army of Lover, Ho te, spagnola, francese, giapponese…tedesca…al diavolo, perché devo avere una mente così contorta?! Perché i miei pensieri andavano sempre a quei quattro scannazzati…a quel ragazzo che ammiravo, mi affascinava, quel ragazzo che involontariamente mi faceva battere il cuore?

Non volevo più sentire niente e nessuno…

 

Ma ne giorni seguenti non cambiò nulla…la mia best friend mi parlava di loro, di lui, gli occhi le luccicavano, ne parlava così estasiata, contenta e a volte la malinconia prendeva il sopravento…e io non so come, le facevo tornare sempre il sorriso…basta poco per rendere felice una persona, ma a volte la tristezza ti fa sentire davvero male…mi faceva vedere tante di quelle immagini di Bill da aver perso il conto…e ogni volta le guardavo una ad una soffermandomi, e più il tempo passava più mi soffermavo a guardarle…Bill…quattro lettere che mi rimanevano nella mente…mi faceva ascoltare ogni volta che poteva le loro canzoni…inglese, tedesco…tedesco, inglese…Tokio Hotel…ero stanca di quella situazione, io lo sapevo, adoravo quei ragazzi, adoravo la loro musica…la sua voce…ma la mia testardaggine aveva preso in sopravvento…

 

 

 

 

“I'm still awake for you
We won't make it together
We can't hide the truth”

 

Resto in mobile, ferma…attorno a me non sento più nessuno…

 

“I'm giving up for you now
My final wish will guide you out
Before the ocean breaks apart
Underneath me”

 

Tutto intorno a me sparisce…

 

“Remember
To me you'll be forever sacred
I'm dying but I know our love will live
Your hand above like a dove
Over me
Remember
To me you'll be forever sacred”

 

…la sua voce…la sua fantastica voce…magnifica…magica…Bill

La melodia…Bill…chitarra…basso…la batteria giocherellona…sono sempre loro…sono sempre insieme…come se fossero un’unica cosa…l’amore…la passione…esiste davvero…

 

-cos’è?-

Sussurro appena, sono in un’altro mondo…spaesata, mi chiedo dove io sia finita…

 

La vedo sorridere, è contenta, come se finalmente avesse raggiunto il suo scopo…che fosse quello di fare abbattere quella stupida barriera di finto odio?!

 

Sacred!-

Risponde con un mega sorriso…

 

-sacro?-

Azzardo io, mentre sono ancora in un altro mondo…

 

-esatto!-

Sorride, ha vinto…quella barriera di finto odio non esiste più…

 

…ora esistono solo loro…

…Tokio Hotel…

…lui…

Bill Kaulitz

 

I Tokio Hotel avevano vinto…lui aveva vinto…il mio cuore aveva vinto…le mie orecchie…i miei occhi…la mia mente…e la mia testardaggine? Beh, la usiamo per difendere loro, una cosa non è sempre negativa…

 

se i ricordi sono davvero cari, non sbiadiranno con il tempo, diventeranno solo più forti…

…basta poco per rendere felice una persona…

 

Davvero strana la vita e i continui scherzi della mente...ma poi c’è sempre la via d’uscita.

 

Quel giorno era il 10 ottobre, il giorno in cui il falso muro e crollato, il giorno in cui ho cominciato ad amarli davvero, ad starci dietro, ad ammirarli, ascoltarli, a lottare per loro, quante litigate, gli odi, le nuove amicizie…tutto cambia troppo velocemente senza che qualcuno se ne accorga, fino ad arrivare a tutto questo…lo stereo sempre accesso, le urla dei miei genitori che dicono di abbassare, ma decisamente li mando al diavolo, le grandi litigate proprio con loro, i compromessi, i ricatti…ah che mondo, e tutto per loro, loro che mi danno la speranza, loro che mi fanno star bene, che mi regalano gioie, che mi fanno battere il cuore, che mi fanno emozionare, e a stento trattengo le lacrime, io che non piango mai, che ho dimenticato come si fa, io che nascondo i miei sentimenti, le mie emozioni, sempre dietro quella maschera di freddezza, impassibile…eppure loro hanno questo potere, un potere che hanno solo loro, e adesso mi sembra tutto così sciocco averli “odiati”, davvero sciocco…

 

 Ma non tutto può essere rose e fiori, e no! il 30 ottobre i Tokio Hotel sarebbero stati in concerto, per la prima volta in Italia, Milano…un bel po’ lontano da me, considerando che abito in una Sicilia, come dire…arretrata?! Uhm…più o meno!

Ma non è certo questo il problema…

Mi era impossibile andare a quel concerto, già decisamente impossibile, ma non per la lontananza, per quello un rimedio si trova sempre, ma i biglietti non esistevano più, spariti dalla faccia della terra, tutti erano in dolci casette, al calduccio, tra le mani di qualche fans che si stava immaginando come sarebbe stato, o magari appeso in bella vista come un tesoro, un cimelio, pronto per essere preso al momento opportuno…ma non potevo chiedere quei biglietti, non mi passava manco nella testa, come può pretendere una che è diventata fans ufficiale da meno di un mese, andare al quel concerto, così sognato, immaginato, contemplato, aspettato da così tanta gente?! Non può proprio pretenderlo, sarà per la prossima volta. Ma uno su questo ci può anche passare perché le opportunità nella vita, più o meno, esistono…ma quando scopri che una delle tue amiche era li in prima fila ed è salita sul palco a cantare con il ragazzo che ormai ti fa battere il cuore, si cade in depressione, in un buco nero…si, conosco colei che è salita su quel palco quel 30 ottobre 2007, una delle mie sorelline acquisite, Clarissa, conosciuta anche come Gattina Ichigo…questo si chiama “botta di culo”…per di più lei è fans di Tom, il caro gemellino adorato di Bill, lei ha cantato, si è abbracciata e ha ricevuto un bacio da BILL!! Quel Bill, l’unico, inimitabile Bill Kaulitz...come si può rimanere impassibili a questo?! Non si può, e decisamente non so se ritenermi fortunata di conoscere la ragazza che è salita li insieme a Bill o essere davvero sfortunata nell’averla conosciuta…beh entrambe le cose, direi, forse un giorno tale opportunità sarà date un po’ a tutte, o andremo alla ricerca di Gastone e della sua dea bendata.

 

ma poi infondo ai ricordi a cui non teniamo, non sbiadiscono a poco a poco, spariscono del tutto, e non lasciano alcuna traccia di se e della loro venuta…

 

Non passa neanche un mese e già si viene a conoscenza delle nuove date del tour del 2008: ”1000 Hotel”…questa volta bene tre date in Italia, 23 Marzo Torino, 25 Marzo Roma, 26 Marzo Bologna. Come farsi sfuggire un’occasione come questa, andare al concerto dei Tokio Hotel…di loro…di lui…?! Non si può, semplice, e io dovevo fare di tutto per avere quei maledetti, dannati, sognati, contemplati biglietti, dovevo esserci…

Una chiacchierata con papà non me la levava nessuno.

 

Rumore di porta, segno che è tornato da lavoro, sento i suoi passi con tutta la musica, ormai conosco la sua camminata…

 

-ciao!-

Pronuncia con un sorriso sulle labbra.

 

-ciao papi!-

Ricambio con il suo stesso sorriso.

 

-come va?-

Chiede curioso.

 

-come ogni giorno! Tu?-

Dico senza pensarci troppo.

 

-come ogni giorno!-

Pronuncia beffardo.

 

Lo squadro per bene, ma vedi se deve imitarmi…

Sta per andare via…

 

-papi…-

Lo chiamo speranzosa.

 

-Ja?!-

Pronuncia con sicurezza.

 

Lo squadro nuovamente da capo a piede…ma che è sto “Ja?!

 

-ti sei dato al Tokiohotelismo?!-

Domando beffarda.

 

-può darsi!-

Risponde con un nuovo sorriso.

 

-bravo ragazzo!-

Gli dico prendendolo in giro!

 

-modestamente!-

Dice con fare altezzoso.

 

Ehm…direi che è proprio mio padre!

 

-comunque…sai papi l’Universal ha appena dato le date del nuovo tuor dei Tokio-

Dobbiamo pur sempre aggiornarlo.

 

-sono contento, tu?-

Chiede beffandosi ancora una volta di me.

 

-sarei più contenta se ci andassi!-

Gli dico decisa, ma con ironia.

 

Scoppia a ridere.

-Chissà…-

dicendo questo scopare dalla mia visuale.

 

Non ha detto no, quindi ho qualche speranza.

 

Beh da quel giorno sono quasi riuscita a convincerlo, l’ultima possa spetta a lui…

 

Giorno 27 Novembre, il primo giorno delle prevendite per i biglietti di Roma…il cuore non ha fatto che battere tutto il giorno, tutto il santo giorno, e se faccio così solo per i biglietti, non voglio immaginare cosa farei se mai andassi al quel concerto…magari rimarrei li imbambolata, senza capire più nulla, magari griderei come una povera pazza, magari e ancora magari…meglio non farsi flesh, anche se è impossibile. Ma quel continua far battere il cuore mi ha portato allo sfinimento, tranquilla mi corico nel mio bel lettino, con le lenzuola azzurre, con il piumone blu…da li a poco mi addormento…

 

…una porta che si chiude, non sempre parta buone notizie, soprattutto se il passo è lento e pesante, come se avesse timore di entrare…

 

La cosa è meccanica...sento i suoi passi, mi sveglio, salto dal letto, faccio cadere tutte le lenzuola con il piumone per terra, corro in cucina…e li c’è il caro babbo…mi guarda quasi dispiaciuto…come se si sentisse in colpa…e io da quello sguardo capisco tutto…niente biglietti, più semplice di così…

 

…a volte uno sguardo dice tutto e fa più male di qualsiasi parola…

 

E’ destino, destino che io non veda i Tokio Hotel…

 

Sento i suoi passi entrare in camera mia…

 

-guarda che non sono finiti…-

Dice con voce calma…

 

Mi giro verso di lui…

 

-in Italia non finiscono mica in un giorno…semplicemente qui non li ho ancora trovati!-

continua ancora con quella voce calma.

 

-basta, tanto in questa schifo di città non troveremo nulla!-

Lo pronuncio con tanta acidità a far vedere la delusione di questa città.

 

-non è detto!-

continua calmo.

 

-vedremo!-

Ribatto accendendo lo stereo…al diavolo tutti.

 

Mi butto nel mio letto e abbraccio forte, forte il cuscino con Bill…ehm…si, mi sono fatta fare il cuscino con Bill…ehm…veramente in realtà sono due…e che ci volete fare, amo troppo questo ragazzo…comunque dicevamo…ah si…

 

Mi butto nel letto e abbraccio forte, forte il cuscino con Bill

 

                           …una lacrima…una semplice lacrima

 

…una lacrima per una persona che ha dimenticato come si piange è tutto…

…con quella semplice lacrima per quella persona significa sentirsi vulnerabili…

…deboli…inutili…

 

…e ad ridurmi così è stato quello semplice sguardo…

…per colpa loro…

…per colpa sua…

…di lui…

…di quel ragazzo che ormai mi perseguita…

…da quando ho sentito per la prima volta il suo nome…

Bill Kaulitz

 

 

Scaccio via quell’unica lacrima, simbolo della mia debolezza, della mia vulnerabilità, del mi essere inutile…prendo il telefono e chiamo la mia best friend che anche lei sarà nella mia stessa condizione…ed infatti…però mi dice di stare tranquilla, che li troverò, che andrò a quel benedetto concerto, che vedrò quei ragazzi, che vedrò lui…come fa a tirarmi su di morale se anche lei è a terra?!...ed infatti i suoi tentativi mi fanno sorridere, ma non cambia poi molto…devo smettere di pensarci, devo smettere di farmi sempre rompicapi, devo smetterla di farmi flash, di pensare positivo…la positività non porta da nessuna parte…ma se per questo neanche l’essere negativi…bene, non c’è via di scampo…molto bella la vita, si rimane incastrati…

 

…la speranza è l’ultima a morire, ma quando sai che quello che vuoi non l’avrai mai, la speranza sparisce del tutto…nulla conta più…

 

 

28 Novembre un giorno come un altro…ma ancora quell’amarezza del giorno prima è nel mio cuore…beh almeno mi sarei distratta, visto che sarei andata a casa di una mia compagna per fare un lavoro per la scuola…il pomeriggio è passato molto velocemente, ma…

 

ready, set, go!
it’s time to run
the sky is changing, we are one
together we can make it
while the world is crashin'down
don’t you turn around”

 

Ed ecco che mi squilla il telefono…la sua voce…che persecuzione…una magnifica persecuzione…

Guardo il dispay: Papi. Va beh, rispondiamo dai.

 

-Ciao papi!-

 

-tuo nonno ha girato tutta la città, ma ha preso i biglietti per Roma!-

 

Silenzio…ne un ciao, ne un niente! Che ha detto?! Mio nonno ha preso i biglietti! Mio nonno?!

 

-cosa?-

chiedo quasi incredula con un filo di voce.

 

-si, però sono per il 3° anello, c’erano solo questi!-

 

Biglietti…3° anello…Roma…Tokio Hotel…vado al concerto dei Tokio Hotel…Oddioooooooo!!

 

-ah si, va bene lo stesso!-

 

Chiudo la chiamata…sono allibita, sconcertata…ma ste cose si dicono al telefono?! E non posso neanche mettermi a saltare e gridare come una pazza, perché sono a casa d’altri…

Beh, non si può avere tutto…

 

Il pomeriggio passò subito dopo aver ricevuto quella notizia…salgo in macchina…mi è venuto a prendere papi…

 

-contenta?-

chiede con un sorriso.

 

-no, tu che dici!-

Rispondo con ironia.

 

-io ho prenotato tutto!-

riprende sicuro di se.

 

-cosa?-

chiedo non capendo a cosa si riferisse.

 

-ma l’aereo, l’hotel e il taxi che vi accompagnerà in hotel dopo il concerto, a cui farete molto tardi!-

dice quasi divertito

 

-perché tu non vieni?-

chiedo speranzosa.

 

-no, ci andrai con mamma!-

risponde con un sospiro.

 

-con mamma? Ma se mamma neanche li sopporta, che me la porto a fare?-

gli dico cercando di farlo ragionare un po’.

 

Nessuna risposta, troppo concentrato nel guidare…siamo ormai a casa…e la notizia arriva subito alle orecchie di mia madre…

Resto sconcertata…appena mia padre le ha detto che sarebbe venuta lei al concerto con me, le si sono illuminati gli occhi…

 

-che bello, vado al concerto dei Tokio Hotel!-

comincia a conticchiare quella donna che ritenevo mia madre…ma dov’è finita la donna che conoscevo?

 

Arriva di corsa mio fratello di 12 anni…si butta nel divano…

 

-anch’io voglio vedere i Tokio Hotel!-

dice tutto contento saltando nel divano.

 

Ma dove sono finita?! Ma come prima neanche li possono vedere e poi vogliono venire tutti al concerto!? Ho sempre pensato che fosse una casa di matti, ma non fino a questo punto!

 

Senza pensare che ora appena mio nonno entra in camera mia comincia a saltare con un bambino e a gridare…

 

-Tokio Hotel, Tokio Hotel!-

lo grida tutto esaltato, contento, con sempre un sorriso sulle labbra…

 

Comincio a credere che i Tokio sono pericolosi, mio padre li adora, adora Bill e i suoi capelli…mio nonno si mette a saltare appena fede un fotina in un giornale o entra in camera mia, li adora tutti e quattro…mia madre non fa che canticchiare “che bello, vado al concerto dei Tokio Hotel!”, adora Gustav, battezzato “ciccio bello” da lei stessa…mio fratello fa di tutto per poter venire e adora Tom…fatemi capire…ormai amano tutti i Tokio…posso continuare all’infinito, il Tokiohotelismo, come lo chiamo io, ha colpito tutti, senza esclusioni di colpi…eppure sono tutti così felici e pazzi allo stesso tempo…

 

…la vita è davvero imprevedibile, ero partita da “ma chi sono questi?”, all’odio, che odio non era ad…essere il 25 marzo a Roma, al concerto dei mitici, insuperabili Tokio Hotel…

…da lui…

Bill Kaulitz

 

 

…la speranza non deve mai smettere di esiste, quando meno te l’aspetti può

accedere di tutto, basta crederci davvero…

 

 

 

 

 

 

The end…

 

…questa storia non ha una fine…

 …non finché di saranno loro…

finché ci sarà lui…

 

 

 

 

 

Ed eccovi qui la mia prima fic sui Tokio Hotel! Non è granché, vero!? Diciamo che è un mezzo per scaricarmi un po’, per condividere gioie e dolori con voi!

Se dovete prendervela con qualcuno per essere qua questa fanfiction, prendetevela pure con la mia bertuccia:      shine_angel! E stata lei, mi ha minacciata a morte se non la finivo, e decisamente preferisco vivere un altro po’,magari fino al concerto! Tanto le voglio tanto bene! Hihi

      

Seguendo i miei calcoli questa ff doveva essere messa tra il 31 e 1, ma purtroppo a causa di imprevisti non è potuto accadere, e io che vi volevo fare gli auguri di buon anno!

Tranquilli anche se un po’ in ritardo ve li faccio comunque

Auguriiiiiiii di buon anno, un anno speciale, ricco di sorprese, magico…

…e che sia un altro anno targato: “Tokio Hotel”…

 

Ringrazio in anteprima chi leggerà (se qualcuno la leggerà) e chi avrà il coraggio di commentare questa cavolata!

 

Tokio Hotel fur immer!

 

Bacioni Ryan92!

 

 

 

 

 

 

 

 

    
 

 

 

 

 

  

 



 

 

 

 

 

 

 

   
 
Leggi le 13 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > Tokio Hotel / Vai alla pagina dell'autore: Antys