Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer
Segui la storia  |       
Autore: adamlevine    17/06/2013    7 recensioni
«Victoria!» urlava e lei voltò la testa indietro. Suo padre si sporgeva dalla finestra urlandole di tornare indietro, con il viso ribollente di rabbia. Tuttavia non si fermò.
Continuò a correre nel bel mezzo della strada e le macchine furono costrette a fermarsi bruscamente mentre Victoria gli passava davanti e i guidatori le rivolgevano più insulti che altro.
*
«Comunque io mi chiamo Victoria.» mormorò e gli sorrise.
«Sono Luke.» Victoria annuì e insieme aspettarono che Caroline la venisse a prendere.
Il tempo passava mentre si scambiarono una serie di occhiate fugaci e sorrisini e finalmente Victoria intravide l'elegante macchina grigia del padre di Caroline. Allora si avvicinò alla strada aspettando che la raggiungesse.
«Bhè io vado…ciao Luke.» salutò il biondo prima di entrare in macchina e lui ricambiò riprendendo a camminare mentre lei lo osservava allontanarsi dal finestrino della macchina.
Genere: Fluff | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Luke Hemmings, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
 <<    >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Luke aveva trascinato Victoria tra i suoi amici, quasi supplicandola di restare con lui poiché Victoria doveva tornare a casa -a piedi per giunta- prima dell’una.
Ora si trovava seduta su quel masso, imbarazzata fino alle punte dei capelli e circondata dagli amici di Luke.
Alla sua destra c’era Luke e lei lo aveva ringraziato mentalmente per non averla fatta sedere tutta sola mentre alla sua sinistra c’era Ashton.
Seduti sulla sabbia appena sotto le loro gambe c’erano le teste di Calum e la sua ragazza, Alison che parlottavano tra loro scambiandosi spesso baci appassionati.
Victoria si girò in direzione di Ashton, sentendo una suoneria del cellulare.
Ashton controllò chi lo stesse chiamando e subito dopo si mise in piedi.
«Devo andare.» disse scrollando le spalle e subito dopo si chinò a salutare Victoria con un abbraccio e Luke con un leggero pugno sulla spalla.
«Voi due non vi saluto perché non ci tengo a vedere Calum…in atteggiamenti intimi.» rise e il ragazzo in questione dedicò la sua attenzione ad Ashton, solo per rivolgergli un’occhiataccia.
Ashton si allontanò velocemente e Victoria si guardò attorno imbarazzata. Prima almeno c’erano le battute di Ashton a non far calare il silenzio, lei invece non sapeva da dove iniziare una conversazione con un ragazzo.
«Mi fissi?» chiese a Luke, dopo essersi girata in sua direzione e aver leggermente piegato la testa lateralmente notando che la stava fissando, e chi sa da quanto tempo.
Luke le sorrise continuando a guardarla. «Perché non posso?» disse e Victoria arrossì distogliendo lo sguardo.
«Sei…adorabile quando arrossisci.» esordì lentamente il biondo sorridendo imbarazzato.
Victoria lo ringraziò quasi sussurrando, finendo per arrossire ancora di più.
«Luke io devo andare.» mormorò poi, stringendo il labbro inferiore in un morso e guardandolo dispiaciuta.
Luke si alzò e aspettò che lei facesse lo stesso poi l’informò che l’avrebbe accompagnata a casa.
Entrambi salutarono Calum e Alison, poi –quando furono in strada- Victoria trovò finalmente il coraggio di fermarsi e dirgli quello che pensava.
«Non devi accompagnarmi…cioè non preoccuparti, vado da sola.» gli sorrise sperando che in quel cumulo di parole avesse formato una frase di senso compiuto.
«Mi fa piacere accompagnarti a casa.» Luke si schiarì la voce prima di guardarla negli occhi.
Victoria annuì e iniziarono a camminare in silenzio.
Entrambi però non riuscivano a sopportarlo quel silenzio perciò Luke richiamò la sua attenzione.
«Sabato io e i miei amici non usciamo, in realtà staremo a casa di Calum guarderemo un film e mi chiedevo se volessi venire.» le sorrise e Victoria accettò, facendogli notare quanto ne fosse entusiasta.
«Ci saranno Calum, Alison, Ashton e anche altri due ragazzi e se vuoi chiedi anche a Caroline di venire. Credo che Ashton ne sarebbe felice.»
«D’accordo, ci saremo entrambe sicuramente.» gli sorrise e Luke annuì sorridendo.
Camminarono ancora per qualche minuto, immersi nel loro silenzio che però si andava a scontrare con il vociare dei passanti.
Quando Victoria riconobbe la strada dove si trovarono rallentò il passo.
«E’ meglio se torni a casa. Proseguo io non preoccuparti.» disse a Luke una volta essersi fermata.
«Sei sicura? Non ricordo bene dove abiti ma se è ancora lontano non c’è problema, per me non è affatto un disturbo.» Victoria scrollò le spalle.
«No, non è lontano è solo che…ecco vedi la madre di Caroline potrebbe sospettare qualunque cosa vedendomi arrivare con te e non credo di volerle già dire che ci stiamo frequentando.» spiegò tutto d’un fiato ma quando si accorse di quello che aveva detto avvampò.
Ci stiamo frequentando. Si sentì pienamente felice e inspirò l’aria afosa cercando disperatamente di non restarne a secco.
Luke borbottò qualcosa in assenso e le si avvicinò per salutarla.
«Ci vediamo sabato allora.» le soffiò, a pochi centimetri di distanza dal viso di Victoria.
Lei annuì trattenendo il respiro e lui la salutò un’ultima volta avvicinandosi ancora e lasciandole un bacio all’angolo della bocca.
Intanto Victoria sentì la bocca seccarsi e le guance andare in fiamme e –quando lui si fu allontanato- lo salutò con un filo di voce, poi iniziò a camminare velocemente verso casa sentendo lo sguardo del biondo bruciare sulla nuca.
Luke continuò a camminare distrattamente tenendo il cellulare nella mano destra fin quando non scontrò qualcuno.
Allora alzò lo sguardo ritrovandosi un uomo davanti. Alto e imponente, dall’aspetto non sembrava un uomo che curava l’aspetto.
«Come ti chiami ragazzo?» chiese quello e Luke titubò prima di svelargli il proprio nome.
«E come fai di cognome?» chiese ancora ma Luke –pensando non fosse prudente andare in giro a raccontare informazioni seppur frivole sul suo conto- decise di non rispondergli, chiedendogli invece cosa volesse quell’uomo da lui.
«Ti ho visto con Victoria.» gli spiegò quello e Luke si chiese come facesse quello sconosciuto a sapere il nome di Victoria.
«E allora?» Luke davvero non capiva perché gli stesse facendo tante domande, in fondo si erano solo scontrati, non bastavano delle scuse?
«Allora non devi permetterti più di incontrarla.» il biondo aveva notato l’improvviso cambiamento d’umore solo quando l’uomo che –prima di avvicinarglisi con fare minaccioso- si guardò nervosamente attorno constatando che non c’era molta gente in quella strada e lo strattonò prendendolo per il collo della maglia.
«E chi diavolo è lei per dirmi quello che devo fare?» coraggiosamente Luke si liberò della presa e lo guardò inarcando le sopracciglia.
«Tu fallo e basta, non ti servono spiegazioni.» l’uomo si riavvicinò a Luke ma il biondo lo spintonò facendolo quasi inciampare sei suoi stessi passi e lo mandò al diavolo riprendendo a camminare.
Quando una mano si posò sulla sua spalla, Luke non si sorprese affatto e si girò pronto a insultare quell’uomo se non l’avesse lasciato in pace.
Ma l’uomo lo precedette, sferrandogli un pugno in pieno viso.
Luke barcollò all’indietro del tutto impreparato e si toccò il naso già dolorante.
L’uomo col viso contratto in una smorfia di rabbia lo spintonò di nuovo facendolo ciondolare all’indietro e lo spinse ancora una volta per farlo cadere al suolo.
Quando si piegò su Luke iniziò a prenderlo a pugni sull’addome finendo poi per stancarsi e allontanarsi correndo pensando all’idiozia che aveva appena commesso.
Luke restò alcuni minuti sdraiato sull’asfalto del marciapiede fin quando non decise di mettersi in piedi.
Si aiutò poggiando un palmo a terra dato che non c’era nessun appiglio e stringendo l’addome con l’altra mano.
Controllò che dal naso non fuoriuscisse del sangue e –nonostante il dolore acuto- si costrinse a tornare a casa.


SCUSATEMI.

Più di una settimana di ritardo, lo so.
Mi dispiace un sacco, davvero.
Perdonatemi.
Giuro che non ho dimenticato nè voi nè la storia e giuro su chi volete che questo sarà il primo ed ultimo ritardo così lungo.
Okay passiamo al capitolo.
So che il capitolo è un tantino più corto degli altri ma non sapevo come finire senza rivelarvi altri dettagli cwc.
Già...volevo tenervi sulle spine MUAHAHAHA.
Secondo voi chi è "l'uomo misterioso"?
Credo che lo abbiate già capito però cwc.
D'accordo ora vado c:
Bye.

   
 
Leggi le 7 recensioni
Segui la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
 <<    >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Fanfic su artisti musicali > 5 Seconds of Summer / Vai alla pagina dell'autore: adamlevine