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Autore: kymyit    17/06/2013    5 recensioni
Quando il cavaliere Okumura sta male, la sua principessa accorre, anche solo per portargli i compiti del "mostruoso" fratello "malvagio". Certo l'intenzione iniziale era quella, almeno.
Genere: Fluff | Stato: completa
Tipo di coppia: Shonen-ai | Personaggi: Rin Okumura, Ryuji Suguro, Yukio Okumura
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Note:
Che dire, stavo guardando qualche immagine su Suguro, poi mi parte questa canzone, questa strofa  e mi dico: il destino colpisce ancora!! XD Dovevo scriverla X°D Spero di scrivere altre cose su di loro, sia shonen ai che no, perché sono i personaggi che più adoro in Ao no Exorcist. E Rin è anche uno dei pochi protagonisti che adoro, vuol dire tanto u.u






Non pretendo nulla non pretendo tanto,

 voglio solo avere la mia principessa qui al mio fianco!!
(L’unica fra tante, Olli Vincent)





Erano diversi giorni che Okumura non si presentava a lezione e suo fratello, rispettabilissimo quanto infido professore, gli aveva chiesto (leggere un sottinteso “ordinato”) di portargli i compiti.
Suguro si chiedeva, camminando verso la stanza dei due, perché il “fratellino” non si occupasse di persona del “fratellone”, con tutti i compiti che gli aveva dato, poi, non aveva tempo di andare, portarglieli e tornare nella sua stanza per farli a sua volta.
Era condannato a seguirlo lui di persona.
Bussò.
-Oi, Okumura, apri.- disse, col tono di voce più svogliato di cui riusciva a disporre. Sentì trafficare nella stanza per qualche secondo, poi la porta si aprì. Ad accoglierlo c’era Rin in assetto da influenza.
-Ciao.- mormorò da sotto la mascherina, gli occhi lucidi per la febbre e l’aria di chi sta per crollare come un sacco di patate sul pavimento.
-Ehi, ehi!!- esclamò Suguro tastandogli la fronte -Stai scottando! Altro che compiti!- borbottò afferrandolo e impedendogli di cadere, barcollava peggio di un ubriaco. -Ficcati sotto le coperte!-
-Mi gira la testa… - mormorò Rin lasciandosi stendere sul letto docilmente.
Ryuuji si guardò intorno, posò la caterva di libri sulla scrivania dell’altro e si tolse la giacca della divisa. Scomparve in bagno per qualche secondo e tornò con una bacinella piena d’acqua e una pezza bagnata che mise sulla fronte del malato.
-Meglio far abbassare la temperatura.- disse, poi versò dell’acqua in un bicchiere e gli porse una delle pastiglie d’aspirina che stavano sul comodino.
Rin era rimasto un poco meravigliato per il suo comportamento da crocerossina, ma n’era felice. Vedere un’altra persona oltre a suo fratello e suo padre Shiro preoccuparsi di lui a quel modo lo faceva sentire amato, desiderato. Era sempre una sensazione nuova per lui e in più, osservare Ryuuji che continuava ad occuparsi di lui ostentando invano un’aria oltremodo seccata, gli riportava alla mente quelle sere in cui Shiro non si risparmiava prediche. Rin lo faceva dannare tanto da piccolo, anche senza farlo apposta, ma quando stava male, Shiro era sempre al suo fianco, sempre il primo a prendersi cura di lui, a trascorrere notti insonni accanto al suo corpicino tremante di freddo, ad asciugare le sue lacrime e a scacciare le sue paure.
-Co-cos’hai?- domandò turbato, Ryuuji, accorgendosi delle lacrime che facevano capolino dai suoi occhi.
-N-niente di che…- mentì Rin, distogliendo lo sguardo, imbarazzato.
-Oggi di fare compiti non se ne parla, quando ti sarai rimesso, ti aiuterò a recuperare.-
-Aha… - rispose con voce flebile il moro -Grazie, Bon.-
A quel punto fu il destinatario di quella sussurrata risposta a volger altrove lo sguardo. Non riusciva a reggere davanti a quegli occhi. Rin era come un cane bastonato per troppo tempo che risponde alle minime carezze con tutto l’amore e l’ammirazione di cui dispone. A guardare in quegli occhi colmi di lacrime c’era da scoppiare in pianto per lui.
-Di niente.- rispose con un borbottio per nulla convinto.
Rimase seduto al suo capezzale per ore, trattenendosi dallo strozzarlo ed esaudendo alcune sue assurde richieste, come quelle di leggergli un manga.
Suguro sbottò, dicendogli che se aveva le forze per ascoltare quelli, poteva benissimo ascoltare qualche lettura fatta in classe. Al che il malato rispose che già normalmente i testi sacri gli entravano in un orecchio e uscivano dall’altro, in quelle condizioni sarebbe stato proprio una perdita di tempo. Ma frasi come “E’ perché siamo amici” o “Darò la vita piuttosto che tradire i miei amici” scaldavano il cuore e rimanevano impresse nella mente. E lui, da amico, non poté rifiutargli quel favore, perché si rendeva conto di come fossero importanti per lui.
Quando Yukio terminò di lavorare, tornò immediatamente nella stanza e vi trovò i due ragazzi placidamente addormentati. Uno, il malato, con ancora la pezza in testa e un’aria felice dipinta in volto, l’altro, accomodato alla meno peggio accanto a lui, reggeva a malapena uno shonen jump, col capo che gli ciondolava sulla spalla.
Il giovane insegnante sbuffò, concedendosi qualche minuto per mettere in ordine le sue cose. Suguro era un bravo ragazzo, nonostante il suo aspetto incutesse un certo timore, ma si chiedeva cosa sarebbe accaduto se avesse scoperto che era stato Rin a richiedere insistentemente (davvero troppo insistentemente) la sua presenza.
“Andiamo, fratellone, cerca di fare uno sforzo e leggi qualcosa!” lui ci aveva provato a farlo studiare per rimetterlo in pari con la classe, ma niente, Rin era più testardo di un mulo.
“No, no e no!” continuava a protestare quello, e sì che aveva la febbre alta, ma quando aveva sbraitato come un decerebrato quel “Non pretendo nulla non pretendo tanto, voglio solo avere la mia principessa qui al mio fianco!!” Yukio si era come sentito mancare.
Per lo shock.
“Principessa?”
“Sì… studierò solo con la racchissima principessa Suguro, tu parli arabo per me.” aveva borbottato.
Che stesse delirando per la febbre o meno, lui l’aveva accontentato, perché quando parlava di Suguro, Shima, Shiemi o degli altri, il viso di Rin s’illuminava di una luce nuova, più viva.
Aveva il potere di farsi ubbidire senza neppure dare ordini, in pratica sapeva essere davvero rognoso quando voleva.



   
 
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