Libri > I Miserabili
Ricorda la storia  |       
Autore: LaMenthe    18/06/2013    3 recensioni
L'anno è il 1815, Javert ha 35 anni e lavora come capo carceriere alla prigione di Bicêtre.
Un vecchio galeotto, proveniente dalla prigione di La Conciergerie, viene introdotto a Bicêtre per uno spostamento di pena.
Un trasferimento come un altro, normale routine di tutti i giorni... ma non per Javert. Non con quel galeotto.
Un uomo che Javert aveva escluso dalla sua vita da più di vent'anni ormai, di cui però non poteva negare la parentela, ne' agli occhi suoi ne' a quelli degli altri.
Come reagirà il figlio, l'inflessibile capo carceriere Javert, a quel confronto inaspettato?
E come reagirà il padre, il vecchio criminale condannato all'ergastolo?
Come si svolgerà l'incontro, il primo dopo anni, fra due persone fra loro così diverse, ma legate da un tale vincolo impossibile da ignorare?
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altri, Javert
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
   >>
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Una prigione, un ex galeotto, nulla più
 
   Anno 1815.


L’anno in cui scadevano i 14 anni di pena di un miserabile, uno dei tanti, nella prigione di Bicêtre, in Francia.
Quest’uomo, ancora giovane seppur segnato dalla reclusione e dagli stenti, stava ora per scoprire la libertà cui
un ex carcerato va incontro: il passaggio da una prigione a un’altra. Ma se la prima prigione era stata dolorosa, la<
seconda sarebbe stata traumatica: ciò da cui usciva era il buio, ma ciò in cui entrava era la luce che, per lui e
lui solo, riservava aurore d’odio e di solitudine. Il passaporto giallo, insieme a un’anima prosciugata e rabbiosa,
era la sempiterna cicatrice di Bicêtreper chiunque, e privava il malcapitato di ogni speranza di tornare a una vita
che, forse, aveva conosciuto prima che la legge si prendesse cura di lui.


Questo ex galeotto di cui parliamo, credendo sinceramente alla libertà che gli si prospettava di fronte, non
capendo che cambiava semplicemente catena, si chiamava Rosquet. Si trovava, in quel momento, al banco
scarsamente illuminato dei due secondini addetti ai pagamenti, a ricevere il salario per 14 anni di lavoro.


“Prigioniero Rosquet. Periodo di reclusione: dall’anno 1801 all’anno 1815. Guadagno totale: 80 franchi” sentenziò 
con voce di routine uno dei due carcerieri. 
Rosquet non era un uomo né colto né particolarmente intelligente, ma nel suo cervello un po’ annebbiato 
qualcosa si mosse. Capì che c’era di che essere perplessi. 
“Vogliate scusarmi, signor secondino”, incominciò timorosamente “ma mi sembra poco…”< 
“E’ esattamente quello che ti spetta” lo interruppe l’altro secondino, in tono fermo. “Hai forse qualcosa che 
dica il contrario?” 
Rosquet rimase zitto, guardandolo con aria confusa, torcendosi le dita. Balbettò qualcosa con aria da idiota. Il 
secondino lo liquidò: “non farci perdere tempo. Prendi i tuoi 80 franchi, e vai”. 
L’ex carcerato trovò finalmente le parole, assieme ad un po’ di coraggio, datogli dalla vaga impressione di aver 
subito una qualche ingiustizia. 
“Ma 14 anni… 80 franchi non è il giusto prezzo. Non è possibile che…” 
“E perché non è possibile?” lo canzonò il carceriere con un sorrisetto serafico, sporgendosi un po’ sul bancone. 
“E’ giusto, invece. Teniamo tutto registrato: per 14 anni, tu devi ricevere 80 franchi”. 
“E’ tutto segnato qui, sul registro” intervenne l’altro secondino, “non azzardarti a venire qui e dirci come fare il 
nostro lavoro. E d’altronde… come puoi dire che è sbagliato? Tu sai fare di calcolo?” 
“Sì.”


Ma non era stato Rosquet ad aver parlato. 
  
Leggi le 3 recensioni
Ricorda la storia  |        |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Capitoli:
   >>
Torna indietro / Vai alla categoria: Libri > I Miserabili / Vai alla pagina dell'autore: LaMenthe