18/06/2013
4 recensioni“Unintended.”
« You could be my unintended
Choice to live my life extended
You could be the one I'll always love »
Una ragazza dai capelli nero corvino, con qualche ciocca blu elettrico qua e là, occhi color azzurro mare, una maglietta color arancione sgargiante e una giacca di pelle di qualche taglia in più del normale era seduta accanto a lui, fredda nello sguardo ma calda nei gesti, Talia Grace.
« You could be the one who listens
To my deepest inquisitions
You could be the one I'll always love »
“Grazie” disse Luke con un amore e una sensibilità palpabile al tatto
“E di cosa?” sussurrò la ragazza
“Di tutto” rispose lui, stringendole la mano.
E delicatamente, quasi per magia, la testa del ragazzo cominciò a diventare pesante, finché non si appoggiò a quella della ragazza, che gli brandì delicatamente la mano, e cominciò a massaggiarla con dei semplici e umili pizzicotti.
« I'll be there as soon as I can
But I'm busy mending broken
Pieces of the life I had before »
Il loro amore stava per nascere, stava per spiccare il volo, finché Luke non intravide quell'angolo sferico sbucare dietro l'orizzonte. Dopo tante ore di immenso buio, la luce gli faceva quasi male agli occhi, ma la cosa che gli faceva provare più dolore era capire. Capire che tutto quello che aveva “vissuto” era un sogno. Anche odorare la rugiada estiva e il fresco calore mattutino gli faceva male. I raggi del sole non facevano altro che abbagliarlo, tanto che dovette socchiudere gli occhi per la chiara e vera, seppur meravigliosa luce, che sembrava quasi volerlo aggredire con tutto quello splendore.
« First there was the one who challenged
All my dreams and all my balance
She could never be as good as you »
“Buongiorno Luke!” la voce pimpante della piccola Annabeth lo fece quasi spaventare
“Ciao piccola” rispose quest'ultimo con una certa freddezza
“Cosa hai sognato questa notte?” chiese nuovamente la piccola bambina scavando in uno dei tanti cassetti che occupavano la stanza di Luke, alla ricerca di una lattina di Diet Coke.
“Una persona.”
“Chi? Chi?” continuò la bambina dai capelli biondi con insistenza
“Una persona davvero speciale.”
“Si tratta di tua madre?” chiese la bambina incupendosi
“Sì, proprio così.” concluse il ragazzo liquidando la bambina con un gesto della mano.
« You could be my unintended
Choice to live my life extended
You should be the one I'll always love »
“Ah! Annabeth, volevo-.. voelvo chiederti una cosa, secondo te, quando una persona ci lascia, quando non è più quì e non possiamo toccarla, sentire la sua voce... quando quella persona a cui teniamo tanto sembra essere scomparsa per sempre, potrebbe ritornare ad essere in vita?”
La risposta fu un freddo e gelido silenzio.
Il ragazzo, con lo sguardo basso si voltò e fece una corsa nel bagno, imbarazzato.
“Talia, se solo tu fossi quì.. ” una piccola e indistinta lacrima gli solco il volto con una velocità e violenza al di fuori del normale. Probabilmente non voleva essere vista, voleva semplicemente essere ignorata, perché il dolore del resto è così, veloce, inaspettato ma comunque intenso.
« I'll be there as soon as I can
But I'm busy mending broken
Pieces of the life I had before »
Una voce forte ma delicata al tempo stesso risuonò nella sua mente:
“Una persona non muore mai se il suo ricordo vive in noi in eterno.”
Era la voce di Talia, Talia Grace.
Il cielo diventò di nuovo azzurro, il sole cominciò a splendere.
Quella voce, seppur immaginaria, aveva ragione.
Stavo sorridendo, anzi, ridendo! E chi sa ridere, come diceva sempre Talia, è padrone del mondo.