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Autore: essellunga1998    18/06/2013    5 recensioni
ATTENZIONE: SOLO IL PRIMO CAPITOLO E' COMPLETAMENTE OOC. DAL SECONDO IN POI NON PIU' DI TANTO.
E se un incontro sconvolgesse la vostra vita quotidiana?
Cosa fareste?
Beh non vi resta che entrare e scoprirlo.
Dedicata ad un mio grandissimo amico e autore in questo sito: Takaji
Beh... buon lettura. Essellunga1998
Genere: Demenziale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Ran Mori, Shinichi Kudo/Conan Edogawa | Coppie: Ran Mori/Shinichi Kudo
Note: AU | Avvertimenti: Incompiuta
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Capitolo 9

Konnichiwa lettori miei! (^^)
Oggi sono particolarmente contenta per tante cose e questa felicità mi ha spronato a mettere questo nuovo capitolo.
Ho letto le vostre scorse recensioni e devo assicurare che mi avete reso veramente felice!
Quindi: arigatou a tutti! (^^)
Bene, ora che vi ho salutato, passiamo alla fase pre-capitolo.
Come avrete notato nel capitolo precedente, finisce con Ran che ha baciato quel Tonno di Shinichi.
Cosa accadrà ora? Come reagirà Shin, dopo il bacio? Tutte le domande che vi porrete, avranno le risposte che cercate. (u.u)
Nel discordo di fine capitolo, avevo accennato alla scuola. Ebbene, i nostri eroi torneranno tra i banchi, con materie difficili e noiose da studiare. Ma si creeranno rapporti d’amicizia, di odio e di amore...
Vi lascio al capitolo. Buona lettura. Kiss.
 
Shinichi’s Pov
Ore 6.50

 
DRIIIN!
Impreco mentalmente.
Caccio via malvolentieri le coperte del letto, mi siedo e guardo la sveglia: 12 settembre. Primo giorno di scuola.
“A quanto pare le vacanze sono finite.” Dice una voce maschile, battendomi una mano sulla spalla “Fatti coraggio figliolo. Ne avrai per un po’.”
“Buongiorno anche a te, papà. Che vuoi?” Chiedo con la stanchezza che sento sul viso.
“Sono venuto ad informarti che la colazione è quasi pronta e di andare a svegliare la ragazza. Quindi, sbrigati.” Proferisce con tono calmo, ma con un pizzico di malizia nella voce.
“Sì, vado. Vai ad avvisare la mamma che scendiamo tra poco.”
“Ci vediamo giù. A dopo.” Odo la porta chiudersi.
Indosso la divisa e mi dirigo verso la porta. Mentre sto per bussare, mi torna alla mente la scena di qualche giorno prima.
FLASHBACK
“Va beh... lascia stare. Non devi farlo per for...”
Un bacio. Vengo zittito con un bacio.
“Prendilo come un si, ok?”
“Ran...”
FINE FLASHBACK

-Però ti è piaciuto, ammettilo-* Stupido cervello! Ti ci metti anche tu?
TOC TOC
“Ran, sei sveglia?” Nessun rumore.
Ribusso. Niente ancora.
“Ran, apro la porta.” Dico con voce un po’ nervosa. (E ci credo. Avete limonato, dopo il primo bacio. u.u PSme Stai zitta, zitella inacidita! PSshinichi Vedi di moderare i toni, approfittatore di ragazze innocenti! PSme Brutta... PSshinichi Ehm... Shin? Autrice? Potreste, per favore, smetterla di litigare e tornare al capitolo? Altrimenti facciamo perdere troppo tempo ai lettori, che perdono il filo del discorso. PSran Ok... PSme/shinichi)
Lo spiraglio di luce, che entra dalla porta, illumina quel poco che serve per intravedere la figura di Ran. Lì, distesa sul letto, di fianco. Mi siedo al ciglio del letto.
Deglutisco con rumore. E’strano: non ho mai provato delle emozioni simili con Hiromi.
Sì, con Hiromi era tutto rose e fiori, dove quasi mai litigavamo, se non per sciocchezze e la famiglia Hirosawa (in particolare Sanjiro) era contenta della nostra relazione, tant’è che stavano progettando un possibile matrimonio in grande stile!
Però mi sentivo vuoto con lei. Non saprei spiegarvi. Era come... se vivessi in una bolla di sapone. Mi sentivo solo. Non riuscivo ad esternare niente di quello che pensavo, quando mi trovavo in compagnia sua e della sua famiglia. E questo mi struggeva sempre più. Parlare con Hattori non era proprio il massimo (in quanto sull’Amore non può essere certo il migliore da cui seguire i consigli) e Kazuha, per quanto mi aiutasse, non riuscivo a stare un pochino con lei, per discutere in santa pace, in quanto avevo Heiji che faceva da falco e, di conseguenza, non riuscivo a raccontarle tutto. La goccia che ha fatto traboccare il vaso, è stata quando ci siamo lasciati. Ho iniziato a rinchiudermi sempre più in me stesso, diventando fannullone e un tipo schivo. Odiavo ogni contatto con il genere femminile (tranne mia madre) e sono diventato uno che giocava con i sentimenti delle ragazze per puro divertimento. Però, dopo l’arrivo di Ran, qualcosa in me è cambiato. La sua entrata è stata come un filo d’aria fresca in una giornata afosa.
Mi ha donato quella serenità che non riuscivo a cercare da nessuna parte. Mi ha fatto sentire in pace con me stesso, cosa di cui ero totalmente incapace di fare da solo.
“Shinichi, è tutto ok? Il fatto di esserti svegliato prima, ti ha disturbato?” Odo una voce femminile alle mie spalle. E’ Ran.
“N...no... E’ t...t...tutt...tutto ok. Muoviti a sc...sc... scendere giù che ti asp... asp... aspettano!” Schizzo a velocità folle fuori dalla stanza e corro giù per le scale, quasi a fratturarmi l’osso del collo.
“Buongiorno Shin. Ben arrivato! Dov’è la ragazza?” Domanda mia madre.
“Arriva.” Rispondo senza troppo rigiri di parole.
Nel frattempo si sente il notiziario delle 7.10:
“Buongiorno Giappone! Benvenuti a questa nuova puntata di “Irusōre 12 kōseki” (Il sole 12 ore. Grazie traduttore del cellulare! ^^ PSme). Diamo subito le prime notizie della mattina: la figlia minore dei Suzuki, Sonoko, ha inviato alla popolazione giovanile di Tokyo e dintorni, un invito ad un ballo di gala, per celebrare il 500 anni della Teitan. Ma mandiamo in onda il servizio. A te, Keiko.”
“Grazie Maeko. Siamo qui, con la signorina Sonoko, per parlare di questo evento raro che accade ogni 100 anni. Come le è venuta quest’idea, signorina Suzuki?”
“Grazie a tutti. Beh, l’idea è nata già da qualche mese. La scuola si era riunita in riunione (scusa il rigiro di parole! >.< Psme) con mio padre, per parlare di finanziamenti sul progetto per celebrare in vero stile 5 secoli della nostra scuola. Purtroppo non si avevano idee riguardo ai festeggiamenti e nessuno era riuscito a trovare una soluzione. Tornato a casa, mio padre ha chiesto sia a mia madre, che a mia sorella, che a me, un qualcosa che riunisce tutti i ragazzi di tutti gli anni in un evento memorabile, ma lì per lì, le idee non erano abbastanza... ad effetto, diciamo.
Durante la cena, però, mi si accese la lampadina del cervello.
“Papà, perché non organizzi un ballo di gala, con qualche particolare americano, tipo re e regina del ballo?” Ho chiesto.
I suoi occhi si sono accesi, quasi ad emanare quella luce di felicità a tutti.
“Sei un genio, figlia mia. Un genio.” Ha esclamato.
La richiesta è stata accettata dal preside e da tutti i professori. E’ così che è nata l’idea del ballo.
Lo so: sono troppo intelligente. Ahahahaha!” Risponde con tono di superiorità. Non cambierà mai.
“Grazie signorina Suzuki...”
“Mi chiami pure Sonoko.”
“Va bene, signorina Sonoko. Un’ultima domanda: può darci qualche anticipo su che tema si baserà il party?”
“Non ci saranno temi a cosplay o roba del genere. Solo abiti da ballo, lungi e con lo strascico per le ragazze e lo smoking per i ragazzi. A tutti quelli che stanno seguendo in questo momento: fatelo e vi caccerò personalmente dalla festa. Sono stata chiara?”
“Chiarissima signorina Sonoko. E’ tutto da Keiko Takaki. A voi la linea in studio.”
“Grazie Keiko. Ed ora le previsioni del tempo...”
“Certo che quella ragazzina è un po’ peperina. La conosci Shin?” Domanda curiosa mia madre.
“Non è peperina. E’un’oca completa. Ed in ogni modo sì: ho avuto la sfortuna di conoscerla. L’anno scorso. Un disastro.” Scuoto la testa nel rimembrare certi ricordi.
“Che è successo?” Sospiro.
“Te lo ricordi la gita al tempio Nikko?” (Il tempio Nikko esiste veramente! http://www.google.it/url?sa=t&rct=j&q=il%20tempio%20nikko&source=web&cd=2&cad=rja&ved=0CDMQFjAB&url=http%3A%2F%2Fit.wikipedia.org%2Fwiki%2FSantuario_di_Nikko&ei=9EmyUeLHDobYOsGTgcgD&usg=AFQjCNFWTBRY5m7gPyuHiaQy5xXk8qyFNw PSme)
“Sì. E allora?”
“Beh, stavo da poco con Hiromi. Sonoko, che a quell’epoca era in classe con lei, mi chiamò, assicurando che era un’amica della mia ragazza. Ovviamente chiesi cosa volesse Hiromi da me alle 4:30 del pomeriggio, dato che dovevamo dirigerci velocemente alle terme, prima che chiudessero. Lei rispose non lo sapeva, però disse che doveva urgentemente parlarmi. Io, sinceramente, mi spaventai non poco. Mi chiedevo che cosa volesse. Mi diressi velocemente al tempio ed attesi lì, fino alle 6. Ovviamente le notizie del meteo diedero pioggia forte per quel giorno e mi bagnai da capo a piedi. Tornato alle terme, mi diedero il consenso di farmi un bagno caldo, nonostante i proprietari fossero un po’ titubanti a riguardo. A cena litigai con Hiromi, accusandola di non esser venuta e di avermi fatto aspettare un’ora e mezza sotto la pioggia. Lei, non sapendo di cosa stessi parlando, mi chiede che mi fosse preso. Le dissi: “Non fingere di non capire. Sai a cosa sto alludendo.” E litigammo a più non posso. Dopo... boh, non ricordo quanto tempo, sentimmo una risata femminile: era quella di Sonoko. In un primo momento ci pietrificammo, in seguito Hiromi iniziò a sbraitare, dicendo: “Come hai potuto farmi litigare con il mio ragazzo? Brutta...” Ed iniziarono a partire insulti pesanti che avevano come iniziale “T”, “Z”, ”P”... Insomma! Si offesero in maniera batosta e non si parlarono per non so quanto. Però, da un giorno all’altro, vidi Hiromi scherzare con Sonoko. Non le chiesi mai il perché di questa riappacificazione... Mi pentii e mi pento ancora adesso di non averlo fatto... Ora sai il perché.”
“Beh, è una storia veramente strappa lacrime, ma sinceramente non me ne frega più di tanto, se la questione ha a che fare con Hiromi. Toh! Sta scendendo Ran...”
“Salve a tutti! Signori, Shinichi...” Pronuncia con tono freddo... Una morsa allo stomaco, quasi mi tirassero un pugno.
 
Yukiko’s Pov: (Sì, ho dedicato un Pov anche a lei! ^w^)
Che silenzio...
Per quale assurdo motivo mio figlio e la ragazza non si degnano di uno sguardo?
Un momento...
FLASHBACK:
“Yukiko, stai bene? Ti vedo un po’ persa nei tuoi pensieri...”
“Oh? Scusami Akemi. Ho visto della gente radunarsi lassù e mi stavo chiedendo il perché...”
“Non lo so. Sarà meglio che tu vada a vedere.”
”Sì, lo farò...”
Salgo la scalinata velocemente e indovinate cosa vedo? Mio figlio che abbraccia Ran in lacrime.
“Shinichi, che è successo?” Domando. Pare non sentirmi.
“Ran, alzati. Andiamo via di qui. Forza.” E’ l’ultima cosa che mi pare di udire. La folla inizia a dissolversi.  
La scena che si svolge velocemente sotto i miei occhi, mi lascia di stucco.
Mio figlio non aveva mai fatto una cosa del genere con Hiromi. Lasciarsi baciare, finendo col
l’imbarazzarsi...
FINE FLASHBACK
Eh? Che penso di Hiromi?
Sinceramente mi aveva fatto una buona impressione per l’occhio (bionda con gli occhi verdi), ma subito dopo mi sono dovuta ricredere. Smielosa, appiccicosa, risatina di chi la sa lunga...
Non so come il mio Shin abbia portato avanti per un anno una relazione con una tipa come quella.
Ma lasciamo correre, va. Questo silenzio è opprimente.
“Caro, potresti gentilmente aiutarmi a finire di preparare i bento dei ragazzi?” Gli domando, mentre strizzo l’occhio.
“Certo cara.” Risponde mio marito, stando al gioco.
“No mamma. Non c’è bisogno. Oggi torniamo a casa presto.”
“Shinichi, forse non te lo ricorderai, ma oggi Ran ha il suo primo allenamento per entrare nella squadra di karate e tu hai la partita di calcio tra ex compagni delle medie. Per di più, io e tuo padre, oggi partiremo per tornare in America, quindi non so quanto staremo via.” Dico con tono come se fosse la cosa più ovvia del mondo.
“Ok. Ho capito. Ci sentiamo questa sera, quando arrivate. Fatemi uno squillo, ok?” Domanda, con voce annoiata.
 
“Cara, i bento sono pronti.” Esce dalla cucina Yusaku, salvandomi dal raccontare tutta la verità a quei due poveri ragazzi innocenti.
“Grazie caro. Ecco a te, figliolo. Ed ecco a te Ran. Mi raccomando: fate i bravi e non ammazzatevi. Se volete invitare Misaki, Heiji e la sua ragazza, fate pure. Però non incasinatemi la casa. E Ran? Prepari tu i pasti, vero? Mi hanno assicurato che sei bravissima ai fornelli.”
“Per pura sopravvivenza, signora Kudo. Per pura sopravvivenza.” Risponde, con un velo di tristezza nella voce.
“Chiamami Yukiko, tesoro. Allora ci vediamo presto. Ciao ragazzi.” Saluto con la mano, mentre si dirigono fuori dalla villa.
“Ciao mamma.”
“Arrivederci signora Yukiko.”
“Caro, credi che abbiamo esagerato con quella scommessa?” Chiedo a mio marito, che avvicinatosi a me, mi abbraccia, mentre osserviamo le figure di Ran e Shinichi dissolversi lentamente.
“Sai com’è fatto Goro. Non vuole assolutamente che le sue figlie s’innamorino. Sono troppo importanti, insieme al piccolo Conan, nonostante non lo dia a vedere. E’ molto orgoglioso dei suoi figli, come lo siamo noi di Shinichi. Vedremo come andrà a finire.”
“Grazie. Come farei senza di te?”
“Saresti una donna persa.” Risponde con un po’ di sarcasmo, ma con voce dolce.
“Ne sono convinta.” Dico, abbracciando di più il mio coniuge.
 
*Cervello di Shinichi (si era capito, spero...)
 
Bu bu settete!
Salve a tutti! (^^)
Ed eccoci qua, in fondo a questo capitolo strappa lacrime (credo...).
Che ve ne pare?
Spero vi sia piaciuto, perché, presto o tardi, questa FF finirà.
Diciamo che ne sentirò la mancanza, in quanto è la FF con più recensioni e visualizzazioni che ho ricevuto.
Non mi aspettavo un risultato del genere (dato che non ha avuto lo stesso successo anche la mia FF natalizia ç-ç).
Spero di leggere le vostre recensioni fino all’ultimo capitolo (anche quelli che hanno commentato i primi capitoli e non quelli successivi).
Ma lasciamo stare questi discorsi fuori luogo e dedichiamoci al capitolo vero e proprio.
Come avrete notato in questo capitolo, si chiariscono dei punti lasciati in sospeso.
Ora capite il perché Shinichi ha avuto dei problemi con Hiromi e la sua famiglia (in particolare con Sanjiro), cosa pensa di Ran, della scommessa della famiglia Kudo VS la famiglia Mouri.
Però ci sono ancora dei punti in sospeso: come mai Ran si sta comportano in maniera fredda con Shinichi? Perché i coniugi Kudo hanno scommesso che il loro unico figlio e che la bella bruna, dagli occhi azzurri-lilla, figlia dei Mouri, si fidanzano tra di loro? Cosa c’è sotto?
Non si sa ancora, però queste nuove domande, avranno le loro risposte.

La scena finale (cioè le battute tra Yusaku e Yukiko) è stata una vera dolcezza scriverla. Mi ricordano un po’ mio padre e mia madre... (certo: non scommettono su chi mi posso fidanzare in un futuro lontano... u.u)
Detto ciò, vi auguro di passare una buona giornata di vacanze estive e di godervi al meglio i nuovi episodi di DC. A presto. Kiss
Essellunga1998 
  
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