«Sono solo le undici, ho ancora tempo» disse Enemy.
«Sì, ma non molto» replicò Hale.
 
Enemy sapeva che era rischioso, ma non poteva farne a meno, la paura e la sensazione di pericolo la attraevano, tanto, forse troppo.  Ma non era colpa sua se i suoi genitori le avevano trasmesso quella specie di dono. D’altronde l’avevano chiamata “Nemico”. Come se sapessero già quale sarebbe stato il suo destino.
 
Si soffermò ad assaporare il profumo dell’estate che stava per arrivare, guardò un’ultima volta Hale e si decise a scavalcare il cancello che divideva la strada dal suo posto preferito.
Non era grande, ma a suo parere, era il parco più bello di tutta la città.
Forse e probabilmente per tutti i ricordi che nascondeva, ma soprattutto per i fiori che si potevano vedere solo di notte.
Li avevano messi apposta, per fare in modo che i bambini curiosi non li raccattassero tutti per la loro bellezza.
 
«Se continui ad avere flashback in ogni momento sarà impossibile riuscire a tornare a casa per le due» disse Hale raggiungendola verso l’aiuola di fiori incantati.
«Non ho avuto un flashback» disse scontrosa, odiava quando qualcuno le metteva fretta «stavo solo pensando»
«Allora prova a pensare mentre cammini» le rispose Hale ridendo.
Enemy gli fece il verso e dopo avergli dato una pacca sul braccio proseguì verso la staccionata dei boschi.
«Sai, giovedì c’è il ballo della scuola… quello di fine anno… per… per i maturandi» incalzò Hale.
«mmh mmh…»
«magari pensavo che..» non fece in tempo a terminare la frase che arrivò Justin, ovviamente con i suoi seguaci alle spalle.
«Hey Ene» disse l’appena arrivato accarezzando a Enemy una guancia e baciandola sull’altra.
«Justin..»
«Ancora lui.. Ha.. Hale?»
«Sì. Hale. E tu… giu… Giustino?»
«Justin.»
«ahh giusto, tu sei americano.»
«non mi sembra che anche il tuo nome sia italiano»
«smettetela! Justin, lui è il mio migliore amico, voglio che sia con me.» intervenne Enemy nella guerra senza fine.
«sì, infatti. Venite.» Justin fece scivolare un braccio attorno alle spalle di Enemy lanciando uno sguardo di vittoria a Hale e li accompagnò verso il bosco.
«Chi sono?» Chiese un uomo al limite del confine a Justin.
«è la figlia di Demetria e Joseph, credo ti basti sapere questo.»
L’uomo si spostò subito, quasi inchinandosi, e li fece passare.
Hale si guardò intorno intontito e poi accelerò il passo per raggiungere Enemy.
«Cosa devi fare questa volta?» Le chiese curioso.
«Voglio solo capire com’è successo.»
«Ok»
«Bene, allora vi lascio qui… ci vediamo fuori dal cancello, piccola» disse Justin fissando Hale dritto negli occhi. 



Ok guys (?)
Questo è solo il primo capitolo, e non ho la minima idea di continuarlo haha
Spero comunque che vi piaccia, e che vi interessi un futuro continuo (:
giveherjustin