C'era una volta...
 

Una ragazza che abitava fuori città e che per andare a scuola doveva prendere una canoa e poi un super treno che faceva il giro della città in 15 minuti con la sua super velocità. Quando arrivò finalmente a scuola, salì al piano superiore e si diresse in classe. Una volta in classe si sedette e mentre si guardava in giro, ne aprofittò per salutare i compagni.
"Ciao! Hey, questo pomeriggio io con altri 2 nostri compagni andiamo al 'Mega Planet', facciamo merenda e poi andiamo a prendere dei ricambi per le penne 'cattura colori' e poi magari affittiamo i jet cart che ci sono al piano automobilistico ed elettronica! Mikami ci stai?"
"Ehm,... sì dai. Oggi non ho niente da fare, vengo volientieri."
"Bene, allora dico agli altri due che ci sei."
 Nell'ora di educazione fisica, nel campo di atletica...
 "Allora ragazzi, oggi giocheremo a palla avvelenata, mettetevi i vostri jet turbo che poi si comincia!"
 Durante il gioco...
 "Passa la palla!"
"Passa!"
"Qui!"  
Mikami vedendo la palla in volo, si fionda su di essa non accorgendosi che un altro ragazzo stava facendo lo stesso... 
"Mikami, attenda!"
"Eh?!"
 Sentendo quell'urlo di avvertimento la ragazza si fermò e il ragazzo che andava verso la sua stessa traiettoria non riuscì a fermarsi in tempo e così ...
BADABOOM!
 Il jet turbo del ragazzo smise di funzionare e questo precipita. La prof, per preucauzione, si era messa pure lei il jet e quindi lo accese per recuperare il ragazzo in volo. La lezione a quel punto fu sospesa.
Più tardi, Mikami fu convocata in aula insegnanti, per parlare col coordinatore di classe.
 "Buon giorno signorina Yizuto."
"Salve professore:"
"Lei sa perchè l'ho convocata?"
"Forse."
"Bene, l'ho convocata per l'incidente che ha causato9 nell'ora di educazione fisica. So che non l'avrà fatto apposta, almeno spero. Guardando la sua scheda scolastica vedo che è una brava alunna."
"Mi scusi tanto, non era mia intenzione."
"Lo so, ma le devo dare dare comunque una punizione perchè ha messo in pericolo la vita di un suo compagno. Quindi, questo pomeriggio , lei starà a scuola a riordinare la classe."
"Ok, e mi scusi di nuovo."
 Mikami si inchina al prof e esce dall'aula insegnanti. Ritornando in classe, i suoi compagni, incuriositi, le domandano cosa le avessero dettto e lei con aria affranta, dice che per punizione di chè era successo, nell'ora precedente, sarebbe rimasta a scuola a riordina la classe. La sua amica si avvicina al suo banco...
 "E quindi... oggi non potrai venire."
"Mi sa proprio di no. Anche se facessi in fretta, il tempo rimasto lo spenderei per arrivare da voi. Mi dispiace..."
"Ok, ma stai tranquilla, tanto sappiamo che non l'hai fatto apposta, e anche Kaido-Kun non se le è presa."
"Ah ok. Ero preoccupata per lui, ma non avevo il coraggio di andargli a fare le mie scuse. Mi avrà presa per una maleducata e per una incompetente. Comunque ci tengo a fargli le mie scuse e grazie per avermelo detto, sei davvero un'amica d'oro."
"Allora la prossima volta ti chiamo e usciamo."
 Il prof entra e comincia la lezione. Al suono della campanella tutti si preparano ad andare a casa, meno Mikami. Così, i compagni la salutano...  
"Ciao Mikami, ci vediamo domani!"
"Ok, ciao ragazzi, buon pomeriggio. Divertitevi!"
 Mikami si reca al distribuitore delle bibite, nel corridoio del primo piano, e quando sta per rtitornare in classe, non appena si volta, si ritrova davanti il ragazzo, Kaido...
 "Ehm... Kaido-kun, io, io volevo, io volevo chiederti immensamente scus aper l'incidente di stamani."
 Si inchina
 "Eh... si, non ti preoccupare. So che non l'hai fatto apposta, comunque la prossima volta attenta,ok?"
  Il ragazzo sorrise
 "Sono davvero dispiaciuta! Stavolta ho fatto un bel pasticcio e per questo non sono potuta andare con i miei amici."
 Il ragazzo vede che la ragazza è davvero dispiaciuta e con l'intento di farla sorriderele fa una proposta...
 "Facciamo così, visto che oggi non sei potuta andare con i tuoi amici e siccome ti hanno punita per una cosa non volontaria, se vuoi, domani mi paghi una cioccolata calda, così ti fai perdonare, anche se l'ho già fatto, e in più esci."
"Ehm, va bene."
"Domani dopo scuola allora. Ciao!"
"Ciao!"
 Il giorno seguente i due uscirono. Ma quella non fu l'unica volta, perchè continuarono a farlo spesso. 

 

 FINE.
 

<Mary>