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Autore: Agente P    18/06/2013    5 recensioni
Silver non aveva mai conosciuto sua madre.
Non sapeva né che aspetto avesse, né quale fosse il suo nome.
Genere: Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Giovanni, Silver
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler! | Contesto: Videogioco
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Mother

 

Silver non aveva mai conosciuto sua madre.

Non sapeva né che aspetto avesse, né quale fosse il suo nome.

Ogni volta che aveva provato a chiedere qualcosa a suo padre lui aveva cambiato argomento o lo aveva semplicemente ignorato.

Una sera però era andato a sbirciare nel suo ufficio e l'aveva visto piangere guardando una foto.

Quando aveva provato a cercarla nei cassetti la mattina dopo era sparita e tutto quello che aveva guadagnato era stata una sfuriata di Giovanni.

Immaginare come potesse essere lo aiutava a sentirsi meno solo da piccolo.

Suo padre non aveva i capelli rossi, doveva averli presi per forza da lei, così come gli occhi.

Doveva essere dolce, doveva averlo a cuore.

Forse con lei avrebbe avuto una famiglia, o anche solo un genitore.

Giovanni poteva non fargli mancare nulla, ma non lo metteva mai al primo posto: prima di ogni cosa c'era il Team Rocket, poi le ricerche dei suoi scienziati, i progetti nelle altre regioni, la palestra...

Qualunque cosa era più importante di lui. Qualunque.

Per questo non gli rimaneva che rifugiarsi nella fantasia, nell'illusione che almeno ad uno dei suoi genitori importasse qualcosa di lui.

 


 

Col tempo si era convinto di una cosa: se sua madre non c'era era colpa di Giovanni.

Non pensava ad altro che a se stesso e alla sua organizzazione, non lasciava spazio per nient'altro.

Aveva cominciato a pensarlo quando lo aveva visto piangere di nascosto, mentre credeva di essere da solo, e ne aveva avuto la conferma quando era stato sconfitto da un ragazzino: Giovanni era un debole. Aveva preferito scappare piuttosto che lottare.

Non era altro che un codardo che si circondava di codardi per sentirsi coraggioso.

Doveva essere per questo che sua madre non c'era.

Ne era certo, se suo padre fosse stato forte lei sarebbe stata lì.

Per questo era sempre più fiero di non somigliargli fisicamente, era la prova lampante che lui non era come Giovanni. No, lui era forte.

 

 


Silver guardava l'acqua vorticosa della Tana del Drago. L'anziano lo aveva respinto, aveva criticato tutto il suo modo di pensare, di essere.

Era già la seconda volta che gli succedeva e questo, unito alle diverse sconfitte subite dal suo rivale, lo stava facendo riflettere.

Era forte come pensava o era come Giovanni?

Non sapeva darsi una risposta. Rimanere lì, senza fare niente, lo portò a pensare a sua madre.

Era da tanto che non lo faceva, da quando aveva deciso che se la sarebbe cavata da solo, sempre e comunque. Invece adesso non desiderava altro che lei fosse lì, anche solo sapere il suo nome o che aspetto avesse gli sarebbe bastato.

Voleva che lo confortasse, che lo aiutasse. Voleva non essere solo.

Guardò il suo riflesso e finalmente decise di vedere quello che si era rifiutato di ammettere per tanto tempo. I capelli rossi potevano benissimo essere di sua madre, ma gli occhi no.

Aveva gli stessi occhi di Giovanni, li aveva sempre avuti.

In fondo il suo inseguire quello che credeva forza l'aveva reso simile a lui: non aveva pensato ad altro che a se stesso, avevo messo tutto il resto in secondo piano.

Forse stava cominciando a capire cosa volesse dire essere forti.

Grazie mamma, grazie anche se non so chi sei, grazie anche se non so il tuo nome, grazie perchè l'unica cosa che so è che, in qualche modo, sei accanto a me.





Note dell'autrice:

Allora, non so bene come mi sia venuta l'idea per questa storia, è arrivata e basta, giusto perchè domani io non inizio la maturità.
Detto questo, spero si siano capiti i sentimenti e le riflessioni di Silver. E' un personaggio complesso e il suo rapporto con Giovanni definisce molto del suo carattere, della corazza che si è costruito e dell'idea del mondo che si è fatto.
E' un personaggio che non mi dispiace affatto e un rivale degno di nota (un bello stronzetto, ma degno di nota)

Solitamente preferisco usare i nomi giapponesi dei personaggi perchè li trovo più azzeccati (e in molti casi meno ridicoli) però con Giovanni ho deciso di tenere il nome inglese/italiano, sarà abitudine, sarà il fatto che Giovanni mi suona molto più boss di Sakaki, sarà tante cose, per stavolta ho deciso di fare così.


Bene, concludo queste note con un'invito (o una supplica anche xD) a chiunque legga di recensire, perché ci terrei molto ad avere un parere su questa OS.

Ora torno ad ansiarmi per la matura imminente D:

Giu :3

  
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