Film > Altro - Horror
Ricorda la storia  |      
Autore: Nisvlaia86    18/06/2013    0 recensioni
[Twilight]
Le Anime di Fuoco sono protettori del genere umano. Esse sono spiriti composti di fuoco che si insediano in un essere umano predestinato e ne vengono fuori solo alla morte dell'ospite. Phoenix è l'ultima anima di fuoco esistente, l'ultima di cinque.E' una Fenice scintillante che viene fuori da una giovane ragazza. Ha due fedeli compagni che non l'hanno mai abbadonata quando era in vita e che non l'abbandoneranno neanche durante il suo percorso di crescita come protettore. E oltre ai suoi fidi compagni avrà anche dei vampiri che hanno sempre aiutato le Aime di Fuoco e...i suoi fratelli sparsi per il mondo.
Genere: Horror | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: Cross-over | Avvertimenti: Incompiuta
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
PROLOGO
Il corridoio stretto e puzzolente accompagnava silenzioso l’uomo che a passo veloce lo percorreva.  Era in ritardo e poteva già sentire i pensieri di disappunto delle persone che lo stavano aspettando insinuarsi nella sua mente.  Purtroppo l’uomo non aveva potuto fare altrimenti: non poteva correre rischi,non quella sera. E i Volters,che di sicuro avevano intuito qualcosa, erano rimasti di vedetta,loro e i loro seguaci, fino a tardi. Neanche la Confusione Mentale era stata in grado di distorglierli dai loro intenti. Era stato costretto ad aspettare che non ci fosse più nessuno in giro, per poi uscire di soppiatto e avviarsi verso la Sala Delle Riunioni Segrete. L’uomo si chiedeva come avessero fatto gli altri a riunirsi senza farsi vedere dagli occhi rapaci dei Volters.
Più si avvicinava  alla Sala delle Riunioni Segrete più i pensieri dei suoi compagni si facevano nitidi e definiti. Li sentiva come pungiglioni minacciosi conficcarsi nella sua Mente. Sbuffò e girò lo stipite della porta ormai aperta ed entrò nella Sala Delle Riunioni Segrete. Erano tutti là,come aveva ben sentito nei suoi pensieri.
Sospirò e li guardò tutti in faccia: il Saggio Draco,la Giovane e unica donna Lupus, il Forte Leo, il Coraggioso Equus. Lo squadrarono,come se non fosse in grado di percepire ogni singolo loro pensiero.
- Scusate il ritardo,ragazzi- si scusò l’uomo chinando il capo semi calvo.
- Meno male che ti scusi apertamente,Phoenix- disse accigliato Draco il Saggio:- se non fossimo in grado di leggere nel pensiero avremmo pensato che ci avevi dato buca perché avevi paura. Anche se questa dannata assemblea l’hai promossa tu … -
- Mi scuso ancora ragazzi- rincarò Phoenix, il Potente:- ma i Volters hanno stretto il giro di guardie. Credo abbiano capito che ci stiamo trovando segretamente. In fondo ci conoscono da millenni-
- Risparmiaci le scuse- disse secca Lupus, la Giovane:- hai indetto una Riunione urgente,muoviamoci a concludere, prima che se ne accorgono davvero.  Giadis sa leggere nel pensiero-
- Bene,allora- iniziò Phoenix prendendo posto alla tavola rotonda:- come vi ho già detto il Tempo sta arrivando,velocemente- i quattro annuirono:- dunque ben presto noi dovremmo sparire, e lasciare il posto alle Nuove Anime Di Fuoco. Purtroppo,siamo molto lontani dal compimento dei nostri obbiettivi. Giusto Lupus?- la ragazza annuì. Era lei che si occupava sempre di mettersi in  contatto con Gli Ordini Superiori. E sapeva che il Vero Compito delle Anime di Fuoco era compito solo per metà. Ma purtroppo non toccava a loro terminare l’opera.
- E sappiamo anche che fin quando saremo legati ai Volters,le Anime di Fuoco non potranno MAI compiere al loro dovere fino in fondo. Quindi ho decido di riunirci tutti oggi,per parlare della Nostra Dipendenza- le Quattro Anime di Fuoco lo guardarono sgranando gli occhi.
- Spiegati meglio,Phoenix- esclamò Leo guardando con gli occhi sgranati l’uomo. Phoenix annuì
- Non possiamo permettere che altre generazioni di Anime di Fuoco restino imprigionati coi Volters:dobbiamo ribellarci, fare in modo che il Patto venga distrutto- restò in silenzio. Tutti gli altri sapevano benissimo cosa volesse intendere.
- Sei impazzito,spero- disse Draco:- ribellarsi ai Volters,rompere il Patto,vorrebbe dire interrompere una Lunga Tradizione. È una cosa…inaudita! Mai successa!!- Phoenix annuì con una calma eccessiva,dato quello che stava per succedere.
- Sì signori,lo so. Ma credo che noi Anime Di Fuoco siamo nate per compiere  un dovere, e non possiamo farlo se restiamo legati ai Volters. Dunque,chi appoggia la mia iniziativa?- l’uomo si guardò intorno. I volti dei membri delle Anime di Fuoco erano anche fin troppo trasparenti,non serviva saper leggere nel pensiero,per poter capire ciò che stavano pensando.
“Sei un pazzo” stava pensando Lupus,guardandolo con occhi sospettosi e di rimprovero “Hai intenzione di condannarci a morte certa tutti quanti?Siamo più forti di loro,ma ci conoscono bene”.
Draco invece aveva un’aria anche fin troppo austera “ Non servirà a nulla batterci,solo rovinare le generazioni future di Anime di Fuoco. Come ti è saltato in mente?” Equus sembrava quello più incline ad assecondare l’idea,benché avesse comunque paura “Prima o poi bisognerà compiere i nostri doveri,ma come facciamo? In fondo conoscono tutti i nostri punti deboli,e sono molti più di noi” Leo era incuriosito “Potrebbe essere la fine di una lunga e ingiusta schiavitù. Siamo Anime,quindi siamo liberi, dobbiamo essere liberi. Ma come si fa?” Phoenix annuì come se i suoi compagni avessero parlato uno per uno.
- So che andare contro abitudini millenarie sarà difficile. In ogni caso voglio tentare. Anche da solo. Queste,signori miei, son le mie ultime parole!- ora la mente di Phoenix venne assalita da pensieri increduli. “ Hai dunque deciso di farti ammazzare in via definitiva?” esclamò Lupus sgranando gli occhi.  Phoenix alzò una mano.
- Prima che assaliate la mia mente, voglio rispondere a tutte le vostre domande. Sì,se il prezzo da pagare sarà la mia vita lo farò comunque. Se non sarete con me allora sarà solo la Fenice a essere libera dai Volters,altrimenti saremo di nuovo un gruppo in grado di risvegliare … -
- Non dire stupidaggini- intervenì Lupus:- lo sanno tutti che il Grifo non viene ricostruito da secoli …. Non ci siamo riusciti noi e non ci riuscirà più nessuno. Come puoi essere così ingenuo? Non otterrai nulla con questa tua rivoluzione, testone di una Fenice,solo farti ammazzare e mettere nei guai noi- si voltò verso Draco il Saggio:- diglielo anche tu- l’anziano guardò Phoenix dritto negli occhi. “Sei così sicuro di quello che stai facendo?” l’uomo annuì.
- Amico mio, io e te siamo i più vecchi e quelli che han combattuto più di tutti. Sai che ho ragione e che solo così potremmo finalmente liberare anche le Anime di Fuoco da ciò che le lega al loro destino. D’altronde, nessuno vorrebbe fare la vita delle Anime di fuoco,anche se è piena di privilegi. Concordi?-
- Draco non vorrai … - Lupus lo guardava speranzosa ma indignata. “E’ un folle,non dargli retta” Draco scosse la testa.
- Amico mio,concordo pienamente con te. Credo che sia ora di porre fine a questa sofferenza- Phoenix sorrise.  Lupus lo guardò stupefatta.
- Ma .. cosa?- si voltò digrignando i denti verso Leo. “Io mi fido di lui”disse rivolto alla ragazza “se lo dice,immagino sappia quello che sta facendo” sorrise a Phoenix:- Io ci sto. Diamogli una bella lezione!- Equus anticipò Lupus,prima che lei lo guardasse infondendogli i suoi pensieri di odio.
- Ci sto anche io. So che sai quello che stai facendo,Vecchio Mio- sorrise a Phoenix. Lupus digrignò i denti indignata.
- Ma voi siete tutti scemi!!- urlò sull’orlo dell’esasperazione.
- Ebbene,cara Lupus- disse Phoenix guardandola con compassione:- se vorrai tirarti indietro nessuno ti serberà rancore- la ragazza guardò tutti quanti con gli occhi che dall’azzurro stavano diventando rossi,segno che stava perdendo il controllo. I suoi capelli ramati stavano assumendo sempre più il colore intenso e focoso della trasformazione. Mandò un urlo di rabbia,misto fra l’urlo di attacco e un urlo umano, guardando tutti con disprezzo. I componenti delle Anime di Fuoco la guardavano senza fare nulla. Leo la compativa, Equus le intimava telepaticamente di calmarsi,Draco lanciava che si sfogasse e Phoenix aspettava una risposta. Sapeva che essendo una femmina e anche molto giovane, aveva solo 19 anni, sarebbe stata la più difficile da convincere. Ma sapeva che in fondo,trovatasi da sola,alla fine avrebbe accettato anche lei. aspettò saggiamente che finisse di sfogarsi e quando vide che gli occhi tornavano al colore originale,con la calma che lo caratterizzava, le chiese:- Ebbene Lupus, decidi di mollare? Non vuoi unirti a noi?- la ragazza respirava affannosamente,cercando di controllare la sua ira. Piano piano il fuoco che le fuoriusciva dalle braccia si chetò fino a scomparire, e ben presto la ragazza tornò normale.
- Non posso lasciarvi da sola, sono l’unica che sa gestire il tempo. Dunque, sarò dei vostri. Facciamo sta cazzata, in fondo sono stufa anche io, di questa schiavitù- Phoenix sorrise.
- Ebbene abbiamo la sentenza. Attaccheremo i Volters e ci libereremo delle loro catene per garantire alle Prossime Generazioni un futuro di libertà e di risultati. Prima però- l’uomo si portò al petto una mano scheletrica:- dobbiamo assicurarci che ci saranno,delle generazioni future- la mano entrò nel cuore e il taglio che si formò in mezzo alle vesti rosse prese fuoco. Gli altri membri annuirono e fecero lo stesso gesto di Phoenix. Gli occhi dell’uomo scintillarono fino a diventare due fiamme, estrasse la mano da sotto la toga rossa e ne estrasse una fiamma viva che gli avviluppava la mano. Tutti e quattro gli altri membri delle Anime di Fuoco fecero lo stesso gesto di Phoenix, e nelle loro mani si avviluppava la stessa fiamma viva.
- Bene signori- esclamò Phoenix:- le Anime di Fuoco sono ora libere di volare via a far nascere altre Anime che come noi avranno il dovere di proteggere l’Umanità. Speriamo che la nostra missione vada a buon fine!- i cinque membri si avvicinarono unendo le cinque fiamme che aumentarono il loro crepitare unendosi in una sola grandissima fiamma che si ingrandì sempre di più per poi assottigliarsi all’improvviso e sparire nello spazio.
- Bene- esclamò Phoenix:- ora,organizziamoci per l’attacco- “Speriamo vada tutto come deve” pensò “Ora starà a voi,compiere ciò che noi non abbiamo potuto fare,Piccole Nuove Anime di Fuoco”.
 
CAPITOLO UNO
Ansia, nervosismo. Paura,incertezza. E adesso? E se sbaglio percorso? E se cado? E dai smettila, cogliona. Cosa vuoi che sia? Ne hai fatte tante di gare. Si certo,ma non erano i regionali. Mamma mia ormai avrei dovuto farci il callo all’ansia,invece sono qua più agitata che mai. Mi rigiro sul letto sperando che cambiare posizione mi possa in qualche modo far prendere sonno. Inutile. O fa troppo caldo,o fa troppo freddo,o mi fanno male le ginocchia,o sono scomoda. Non c’è proprio verso di riaddormentarsi. Tanto fra un ora suona la sveglia. Però che brutto non dormire. Prima di una gara bisognerebbe riposarsi,essere in forma. Eppure sembra che il mio fisico non abbia bisogno di riposarsi. Maledetta Adrenalina!!! L’urlo agghiacciante della sveglia mi fa sollevare di soprassalto. È già passata un’ora? Accidenti,meno male. Sollevo la tapparella di camera mia, fuori è ancora buio,non entra più luce di quanta ce ne fosse prima,a parte la luce arancione dei lampioni di strada. Accendo al volo le luci di camera mia e mi chiudo in bagno. Il volto che ricambia il mio sguardo ha del terrificante: capelli ammassati in un groviglio spaventoso,stile Medusa, la faccia pallida e le occhiaie che colorano la mia faccia di viola. Come cominciare bene una giornata di gara! Mi riassetto il più possibile, torno in camera mia per infilarmi la divisa da concorso, afferro la borsa con tutto l’occorrente ed esco fuori di casa. Mia mamma, svegliata dalla sveglia, m urla:- Non cadere,mi raccomando- - Si mamma- le rispondo toccandomi la tetta sinistra con la mano destra. La scaramanzia ci vuole sempre, anche se ci credo poco. Salgo in macchina e per prima cosa mando la radio. Le note di Nightshift riempiono l’abitacolo della mia Lancia Dedra, dandomi un piccolo spiraglio di tranquillità. Mi stendo sul sedile e respiro profondamente. “Andrà tutto bene” mi dico “non succederà niente. Andrà tutto bene come è sempre andata”. Sento i muscoli della schiena che si rilassano,e piano piano la calma che prende il sopravvento sull’Adrenalina. Che sarà mai? È solo una gara,come tante altre. Sospiro liberandomi di tutta l’ansia residua e accendo il motore. “Si va a vincere”. In maneggio c’è il solito silenzio. Quel silenzio che c’è la mattina,tranquillo,rilassante, carico di aspettativa ma allo stesso tempo pieno di tranquillità. È quel clima cosi disteso che mi da la calma necessaria ad affrontare ogni gara. Le mie compagne di squadra,Caterina e Alice,sono pronte come me e i nostri cavalli,Will,Maraschino e Cocteau. Stiamo solo aspettando di caricare i cavalli per partire. Stranamente Aurelio p in orario,di solito bisogna sempre chiamarlo due o tre volte per tirarlo giù dal letto e dirgli di muoversi. Siamo in fibrillazione, anche se siamo tranquille. È la prima volta che ci capita una gara di una certa importanza e non riusciamo a non ridere istericamente. Sembriamo delle ragazzine alla prima gara,cosa che è vera per Alice,ma io e Caterina siamo già adulte. Carichiamo una alla volta i cavalli sul van,ignari dell’importanza della gara,per loro è solo un giorno come tanti altri,solo che si lavora in un altro campo. Salgo in cabina insieme a Caterina,tutte e due eccitatissime della cosa. - Che figata,che figata- Esclama Caterina - Sì, davvero- enfatizzo io. Aurelio,il mio istruttore, si accende una sigaretta mentre accende il motore e siamo pronti per partire:destinazione:Centro Ippico L’Elefantino,sede dei Campionati Regionali Cavalli. Sono super elettrizzata,non risento affatto della nottata passata praticamente in bianco. Come arriviamo al campo riusciamo a fare le cose con abbastanza calma,il campo prova,preparare i cavalli, prepararci noi. Cominciare a salire in sella in attesa del nostro turno. Sento un’energia che non è normale. Mi sento nel pieno della forma e non vedo l’ora di entrare in campo. Come va,va,l’importante è essere qua,ora. Il percorso non è difficile,ci sono una paio di trappole ma non è niente di impossibile. Io e Will ne abbiamo passate di peggiori. Come primo giorno non c’è proprio male,però. Quando entriamo in campo prova mi ritrovo nella solita condizione pre- gara: non sento più niente. Siamo solo io e Will,io e la sua forza,la sua forza e la mia coscienza. Non ci sono gli altri cavalli,ci siamo solo io e lui. Lui e io. Arriva il momento di entrare in campo. E ci siamo. Sento il cuore che batte all’impazzata,il respiro si mozza, la gola si chiude. Sento quasi un sentore di panico ma lo scaccio via subito. Riguardo il percorso e ripasso mentalmente i consigli di Aurelio,mentre guardo come il concorrente prima di me affronta il percorso. Ora mi sembra molto più difficile. Ultimo ripasso mentale e poi la giuria annuncia il mio nome come prossimo concorrente. Guardo i primi ostacoli focalizzando come dovrò affrontarli. Allungo il braccio e abbasso la testa per salutare la giuria. La campana in risposta al saluto mi indica che ora di cominciare il mio percorso. Porto in circolo Will e lo spingo al galoppo. Lui obbediente galoppa e con un’indicazione mia delle spalle lo porto sul primo ostacolo,verticale. Andato. Continuo a mantenere un’andatura sostenuta ma non fuori controllo,ci dirigiamo sul secondo ostacolo,oxer. Andato. Will non ha problemi,lo sento forte sotto di me, la sua spinta di schiena è come al solito anche fin troppo forte per me. Non ha problemi a superare gli ostacoli e ascolta diligentemente quello che gli ordino io. Siamo un binomio perfetto,questo sarà un altro netto,anche se non posso dirlo fino all’ultimo ostacolo. Passiamo il terzo,il quarto. Sul cinque e il sei c’è una piccola trappola,una lunga linea di oxer difficile da gestire. Ma non c’è problema. Non per me e Will. Curva secca a sinistra,passo davanti alla giuria. Ora c’è la gabbia. Will raddrizza le orecchie,io mi preparo ad affrontarla. – Coraggio Will- gli sussurrò e con lo sperone lo stimolo ad aprire la falcata. Ci avviciniamo sempre di più ai due ostacoli consecutivi. Non possiamo sbagliare o ci faremo male. All’improvviso però sento un qualcosa di strano nella sella. Che cos’è? Sembra quasi uno scricchiolio. Ma come? Da dove proviene? Cerco di non pensarci o potrei finire male in gabbia. Will ha percepito la mia indecisione si è messo sull’attenti. Lo rassicuro e siamo pronti ad affrontare il primo elemento della gabbia. Ma proprio siamo in aria sento un crack preoccupante e un urlo agghiacciante. Subito dopo, un lampo di luce accecante.
CAPITOLO II

Ora però rivedo la gabbia. Non è successo nulla, Will fa un tempo di galoppo in mezzo ai due ostacoli e di nuovo spicca un salto per superare il secondo elemento della gabbia. Bene, ne siamo usciti bene.
Mi avvio verso l’ottavo ostacolo,non sento più lo strano scricchiolio,posso finire con tranquillità il percorso.
Ma passando per la staccionata mi rendo conto che non sento proprio più niente. Ma non è la solita sensazione di irrealtà e silenzio che c’è ogni volta che un binomio fa il suo percorso. Non sento più la voce di Aurelio, non sento più neanche il vento nelle orecchie. Che sta succedendo? Fermo Will e mi guardo intorno.  Non si muove una foglia. Vedo i volti della gente bloccati e sfocati. Ma che sta succedendo? Sembra quasi che si sia fermato il tempo.  Scendo da cavallo e ancora mi guardo in giro.
Ma come è possibile? O meglio,è reale tutto questo? No, non può essere. Ma allora perché io e Will siamo gli unici a muoversi. Mi giro verso il mio cavallo. E per poco non mi metto a urlare.
Al posto del mio baietto,alto e snello, vedo un cavallone bianco dal muso lunghissimo. Credo che quel muso li non lo dimenticherò mai. Quel muso che mi è stato tanto vicino per ben due anni e che ormai esiste solo nei miei sogni e ricordi. Quel cavallo … quel gran cavallo bianco, è Vianus. Il mio primo cavallo. Il secondo cavallo che ho visto morire.
Avrei pagato per poter rivedere Vianus anche solo una volta,ma ora che questa opportunità mi si pone davanti,vorrei non averla mai desiderata. Se lui si trova li,significa che io sono con lui. Ovvero, che sono morta.
Mi viene da piangere anche se so che i morti non piangono.  Allora perché sento le lacrime calde che mi rigano il volto,se sono morta?
“ Non sei morta” sento nella mia testa.
- Chi parla?- chiedo perplessa. Vianus si è avvicinato a me,il suo lungo muso candido è ora vicino alle mie mani.
“Non sto parlando,o meglio,non come intendi tu. Comunico con te tramite il pensiero. Sei un essere umano, non possiamo parlare,ma io ti capisco. Come quando ti capivo,quando ero vivo” allungo una mano e vedo che posso accarezzare il muso del mio grigione. “ Si, mi puoi toccare. Di nuovo” mi sento le lacrime su tutto il volto. “ Non preoccuparti. Non sei morta,ma poco ci manca”
- Beh non male come incoraggiamento,Brutta Bestia- cerco di sorridere anche se sapere che sto per morire non è che sia il massimo della vita.
“Non sentivo quel nominativo da mesi …”
- Patato son felice di vederti,ma un po’ meno di essere qua. Che succede? Perché ti vedo?-
“ Non vedi solo lui”un’altra voce nella mia testa. Mi volto stupita e quel che vedo è ancora più sconvolgente di Vianus. Un grosso cane nero si sta avvicinando a me. Mi sento mancare il fiato,anche se so che non posso respirare.  
“ Come stai,come sei cresciuta?”. È Morgan. Il mio cane. Il mio primo e unico cane. Morto di tumore quando avevo 8 anni.
- Oh mio Dio- mi sento uscire dalla bocca:- ma … che sta succedendo? Che ci fate voi qua?-
“ E’ una cosa un po’ difficile da spiegare” dice Vianus “ Allora Morgan, non è morta?” il cagnone scuote la testa. “ No, è in coma. Non sta benissimo ma dato il suo potere può risorgere tranquillamente”.
- Ragazzi- chiedo io sempre più sconcertata:- che sta succedendo? Sono in coma? Perché? Io stavo gareggiando … che è successo?- il cane e il cavallo si scambiano un’occhiata.
“ Conviene prima farle vedere cosa è successo,poi spiegarle tutto” dice Vianus a Morgan. Il mio cane annuisce e vedo i suoi grandi occhi diventare verde cupo. A un certo punto vedo il campo ostacoli animarsi. Sento le grida della gente, vedo io e Will che ci stiamo avvicinando alla gabbia.  Era tutto perfetto,non capisco cosa possa essere andato storto. Poi vedo Will che si alza in volo sul primo elemento della gabbia. E subito vedo il sottopancia che si lacera. Un colpo secco. E io che neanche mi rendo conto di non avere più la sella sotto il sedere e … non appena Will atterrà mi vedo finire sul secondo elemento della gabbia. Di testa. Si alza un urlo dagli spettatori, Will salta il secondo elemento,non si è accorto che non sono più in sella. Se ne accorge subito dopo e viene a cercarmi. Io che non mi sono mossa. Vedo le tute arancione fosforescenti dei soccorritori che corrono in campo con la barella. Non mi muovo. Che mi sia rotta qualcosa? No, ho battuto fortemente la testa. Ho perso conoscenza. Ora posso sentire bene anche la botta alla testa. Faccio due passi verso la gabbia. Vianus e Morgan mi seguono.
Arrivo in mezzo alla gabbia e mi vedo. La sensazione di vedersi da fuori è terribile. Un ginocchio è piegato in maniera irregolare, molto probabilmente è rotto. Il che significa:rogne. Ma la cosa più sconvolgente è il resto. Ho il busto appoggiato all’ostacolo,gli occhi chiusi. Commozione cerebrale. Non respiro. Sono immobile. Sento un peso al petto e per riflesso mi sento mancare il respiro.
I soccorritori mi circondano. Fuori dal campo sento confusione. Arriva anche Aurelio che vedendo che non mi muovo si allontana,mortalmente pallido in faccia. Sento piangere. Sento gridare. C’è scompiglio. L’ambulanza entra in campo.
“ Ora basta,può bastare”. Vedo tutte le facce mischiarsi in un vortice indistinto. Mi ritrovo in un tunnel di luce,io,Vianus e Morgan.Non c’è più niente.
Mi sento angosciata. Se non sono morta perché non respiravo?
“ Forte commozione cerebrale. Sei in coma,i medici non sanno se ti sveglierai” Morgan ha captato la mia angoscia. Mi volto verso il mio cane. Le mie poche conoscenze di medicina mi suggeriscono che ho poche speranze.
“ No, dipende tutto da te”dice Vianus.
“ E poi non puoi morire” aggiunge Morgan.
- Perché? Sono un essere umano,come tutti gli altri. Posso morire,e questa botta ha tutte le carte in regola per essere una botta mortale-
“ Non sei un essere umano” afferma Vianus . lo guardo perplessa. Come può essere possibile?
“ Sei quella che gli Umani chiamano Creature Delle Favole, anche se le Favole sono solo percezioni degli scrittori di una Realtà che esiste davvero. Comunque, tu fai parte di quel mondo”
- Come sarebbe a dire? Perché non me ne sono mai accorta?-
“ Perché le Anime di Fuoco, quello che tu sei, vengono fuori quando l’essere umano ospite muore. Ma in questo caso non so che succede. Perché se ti trovi qua, e riesci ancora a percepire te stessa,significa che non sei ancora morta! Strana questa cosa,non sapevamo che puoi trasformarti in Anima di Fuoco anche da Non morta”spiega Morgan
-Ragazzi,non vi capisco- esclamo io sempre più confusa.
“ E’ una storia un po’ complicata” dice Vianus “In pratica fino ad adesso quello che sei,quello che sei davvero, è vissuto intrappolato nel corpo da umano che l’ha protetta,fino ad adesso. Non ne sappiamo molto sulle Anime di fuoco, sappiamo solo che esistono da millenni e ogni secolo si incarnano in un umano e ne escono fuori alla morte di esso. Noi abbiamo il compito di condurti da chi potrà spiegarti meglio quello che sei e insegnarti a usare i tuoi poteri”
- Poteri?- esclamo sempre più stupefatta:- perché io … ho dei poteri? –
“esattamente” dice Morgan: “ Dei poteri in grado di salvare il Mondo, o se non altro l’Umano dalle forze del Male. Non sei l’unica,tranquilla, siete in cinque. Tu sei Phoenix, la Fenice” mentre lo dice vedo che dalle mie mani escono delle lingue di fuoco.
- Che … cosa?- il fuoco aumenta l’intensità. “ Non ti agitare” mi intima Vianus “ Non è niente di grave. È solo la tua Natura che sta venendo fuori”
“ Vianus” Morgan si intromette nella conversazione “Meglio se la portiamo da chi di dovere. Noi non possiamo fare nulla”
“ Già,a quanto pare non abbiamo tutto il tempo che pensavamo. Potrebbe risvegliarsi e non avere imparato nulla” Vianus si avvicina a me “ Sali in sella, Phoenix. E tieniti stretta”.
Obbedisco al mio ex compagno di cavalcate ma ancora non capisco. Che sta succedendo, perché sono qua? Perché sono io un’Anima di fuoco? Non faccio in tempo a formulare queste domande che mi sento trasportare verso l’alto. Poi,vedo solo un vortice scuro che ruota intorno a me.

 
CAPITOLO III

Quando sto riuscendo a capire cosa sta succedendo il vortice si dissolve e vedo sfrecciare davanti a me una fitta vegetazione di alberi e arbusti. Sento i movimenti di Vianus tipici del cavallo al galoppo e mi rendo conto che stiamo galoppando in una radura. Cosa avrei dato per poter cavalcare ancora Vianus,e ora non mi sembra vero di poterlo fare di nuovo. Sento risorgere l’emozione delle sue falcate pesanti che pestavano il terreno,il vento nelle orecchie,i muscoli scattanti che si muovono sotto di me, i posteriori potenti che spingono. Se non sapessi di essere un’anima,così come Vianus, penserei di essere tornata a quando il mio cavallone era vivo. Non posso capire però come possa provare le stesse sensazioni che proverei se fossi viva.
D’un tratto Vianus si ferma. Vedo che siamo in mezzo a una radura,in un bosco,anche se non capisco bene DOVE siamo. Non mi sembra di essere ancora in Italia. Gli alberi sono troppo fitti e gli spazi troppo aperti.
“ Non siamo in Italia” dice Morgan mentre smonto da Vianus “Siamo a Derry, nel Maine,Stati Uniti. Qua,proprio davanti a te, risiede una famiglia di vampiri in grado di chiarire tutti i tuoi dubbi”.
- Vampiri?- chiedo io perplessa:- che cosa centrano?- non faccio in tempo a formulare la domanda che sento una forte scossa provenire da dentro di me.
- Ma .. cosa- sento il mio corpo che si surriscalda e dentro di me sento come un forte odio che cresce. Ma che mi succede? “ Si sta trasformando” esclama preoccupato Vianus: “ Ma non siamo così vicini,e dovrebbe sentire che sono buoni, come mai?” anche Morgan è stupito e si guarda in giro spaventato.
- Siamo tutti soli soletti,eh?- sento sibilare sulla mia spalla. Mi volto terrorizzata. Davanti a me ho un uomo. Ha gli occhi rossi e la pelle gelida. Due canini minacciosi sporgono fuori dalle labbra e il suo sguardo è a dir poco famelico. Dentro di me so che non è un umano ma nella mia testa compare a caratteri infuocati e carichi di odio:Vampiro. Non che non l’avrei riconosciuto, dati tutti i romanzi sul genere che ho letto, e non sono neanche stupita di poter constatare che i vampiri esistano sul serio, ma le cose che mi stupiscono sono due:
- Come fa a vedermi se tecnicamente sono un’anima?
- Da dove arriva questa forza? Perché provo tutto quest’odio verso i vampiri?
Non ho tempo di interrogarmi oltre. Sento come un’esplosione venire dal mio corpo e vedo lingue infuocate andare verso il mio nemico che mi guarda ora con aria terrorizzata.
Dalla mia bocca esce un ruggito strano,disumano che mette in fuga il mio aggressore. Non so cosa sto facendo,quello che mi spinge ad agire è solo l’istinto. Vorrei fermarmi e cercare di capire se non altro cosa sta succedendo ma non riesco a fermare la bestia che c’è in me: con un balzo sono sul vampiro che si era messo già in fuga e lo atterro. Sento delle grida disperate provenire dal mio nemico e questo non fa che accrescere la mia rabbia.
Senza che io possa controllarmi in qualche modo addento il collo del vampiro con una forza di cui non ero a conoscenza affondo le mascelle nei muscoli sentendo un crack agghiacciante. Il vampiro continua a dimenarsi un po’ con gli arti che prendono fuoco,poi piano piano si tranquillizza fino a non muoversi più. Mi rendo conto del motivo di questa calma improvvisa: nella mia bocca c’è la sua testa. Una parte di me si sente invasa dalla nausea,l’altra invece si sente famelica  e bramosa di divorare quella testa nemica, e senza che io riesca a fermarla,anche obbligandomi a non farlo con tutta la mia forza, quell’essere strano che si è impossessato di me ingoia con una certa soddisfazione la testa rompendola come se fosse una noce di cocco.
Non appena capisco che ho fatto fuori il nemico,l’essere che mi ha posseduta svanisce. Io mi sento totalmente senza forza e mi lascio cadere sul corpo del vampiro che ancora brucia sotto di me.
“ Hai visto?” Morgan si avvicina a me. Sento il suo muso sulla mia spalla. Non ho la forza di girarmi.
“ Sì,è incredibile. Non pensavo fosse così….”
“ Non pensavate .. cosa?” non riesco neanche a parlare,solo la mente da un qualche segno di attività.
Morgan mi annusa “ Niente,non preoccuparti. Ora andiamo a chiamare aiuto” non ce n’è bisogno. Sento chiaramente una presenza che si sta avvicinando. Il mostro che alberga dentro di me si sta infiammando,ma non ho più energia ne per trattenerlo ne per farlo uscire. È un altro vampiro,sento il Mostro che lo grida a gran voce, ma è diverso da quell’altro.
- Oh mio Dio- esclama il vampiro chinandosi su di me. Il Mostro sta cercando l’energia per uscire.
“Calmati” esclama Vianus:” E’ quello che ti deve istruire. Non è un nemico” la voce del mio cavallo mi tranquillizza. L’ultimo scampolo di energia va via e di colpo,il buio.


Come faccio a essere stanca,spossata e senza energia se tecnicamente non vivo? Tutte queste domande mi svegliano dallo stato di incoscienza in cui ero piombata. Riapro gli occhi sentendo ogni singolo mio muscolo che in teoria dovrebbe essere incorporeo dolermi come se avessi montato per ore e ore.
“ Le Anime Di Fuoco sono dei Non Morti” spiega Vianus,che ha percepito le mie perplessità “un po’ come i vampiri. Si chiamano Anime ma sono del tutto corporee, anche se il tuo reale corpo è in un lettino d’ospedale” scuoto la testa per riprendermi. Mi seno tutti i muscoli bloccati.
Il vampiro che mi aveva soccorsa nel bosco entra in camera. Lo riconosco dai suoi pensieri, è entrato per vedere se mi sia ripresa.
- Bene- mi sorride:- vedo che ti sei svegliata- sento in me la stessa sensazione che ho provato nel bosco:una forte scossa e il corpo che si incendia. Percepisco il suo battito cardiaco immobile e sento che si ciba di sangue. È un vampiro,questo è fin troppo chiaro. È come se avesse un’insegna che gli lampeggia sopra la testa:pallido,magro, occhi strani,lineamenti bellissimi. Eppure c’è qualcosa in lui di diverso. Sento il Mostro che alberga dentro di me che ribolle di odio, ma in maniera diversa. La mia mente non so perché vaga nei suoi pensieri, lo sto scandagliando come una macchina a raggi X.  Non l’ho voluto io,credo sia il Mostro che sta lavorando in maniera indipendente. Non aveva fatto così con il Vampiro che mi aveva assalita. Forse perché quel Vampiro mi aveva colta di sorpresa,o forse perché il Mostro ha trovato qualcosa di diverso,in quest’altro Vampiro.
Riesco a capire chi sia senza neanche chiedergli niente, posso sentire ogni suo pensiero. Nonostante ciò,il Vampiro mi sorride ed esclama:
- So che mi stai leggendo nel pensiero,ma voglio comunque presentarmi. Mi chiamo Charles e come il tuo Spirito di Anima di Fuoco avrà ben capito sono un vampiro- mi sento esplodere al pronunciare quel nome.
- Calmati,cerca di controllarti- ci sto provando,penso mentre il Mostro dentro di me ribolle inviperito. Vorrebbe saltare addosso a quel rifiuto e farlo a pezzi :- è normale per un’Anima Di Fuoco provare repulsione per noi Vampiri,siete nate per proteggere l’Umanità da quelli come me, e da qualsiasi creatura possa essere un pericolo per l’Uomo. Ma tu ora devi controllarti e ascoltarmi-
- Ci sto provando- esclamo tendendo ogni singolo muscolo nel tentativo di tenere a bada il Mostro che vuole uscire:- ma è più forte di me- vedo già i punti deboli di Charles. È un bersaglio anche fin troppo facile. “ Concentrati su ciò che ti sto dicendo” Charles comunica con me col pensiero. Come fa costui a conoscere tutti i miei poteri? “Non pensare alla tua energia che cresce,concentrati su ciò che ti sto dicendo” annuisco per fargli capire che mi è arrivato il messaggio e con un grande sforzo riesco a ricacciare il Mostro nell’antro oscuro del mio essere. Non so quanto riuscirò a tenerlo li, so solo che sta scalpitando come un cavallo impazzito e aspetta solo un piccolo passo falso per uscire.
- Molto bene- sorride Charles. Vianus e Morgan mi osservano in silenzio. Da quando è entrato il vampiro non hanno aperto bocca. Ascoltano e guardano in religioso silenzio. Non so se Charles può vederli,ma da quel che vedo nella sua mente mi sembra proprio di no:- se non  altro hai carattere. Ne ho viste tante di Anime di Fuoco, e molte non erano in grado di controllarsi così bene,subito dopo la trasformazione-
- Scusa se ti interrompo- dico io sforzandomi ancora di più. Noto che parlare è uno sforzo per me,che abbassa le mie difese verso il Mostro che si sente offeso da quel Vampiro che conosce tutti i suoi segreti. Lo so,lo vedo bene che Charles conosce chi sono e cosa alberga dentro di me. Lo leggo molto bene nelle sue memorie. Per me è come leggere un libro:- ma potresti evitare i complimenti e spiegarmi subito che mi succede e cos’è tutta questa faccenda delle Anime di fuoco? Sai,quella che tu chiami Anima non è facile da tenere a bada,non ancora,almeno- Charles annuisce con calma.
- Ok. Comunque,come ti ripeto,io sono Charles,sono un Vampiro ma son molto diverso dai Vampiri che la Tua specie caccia da sempre. Io non mi nutro di sangue umano,bensì di sangue animale. Mi sono nutrito di sangue umano,per tanti anni. Ero uno dei Volters, la famiglia di vampiri italiani che governa su tutti i vampiri del mondo e ne tutela il segreto con gli umani. Ma per spiegarti per bene chi sono io e come faccio a sapere cosa sei tu, devo spiegarti chi sei tu- nella sua mente comincio a vedere delle immagini ben precise. Una famiglia di vampiri vestiti con abiti di altri tempi. Li riconosco per la pelle chiara e gli occhi rossi. Quelli sono Vampiri. Vampiri autentici,Succhia Uomini. Il Mostro dentro di me si accende e con una scossa potente rischia di rompere la barriera che ho creato per contenerlo.  Con un altro sforzo ricaccio la Bestia dove l’avevo mandata e cerco di ascoltare Charles.
- Tu fai parte delle Anime di Fuoco. Le Anime di Fuoco sono esseri nati dal Fuoco,sono esemplari antichissimi,derivano dalla Preistoria, da quando infatti l’uomo preistorico scoprì il fuoco per riscaldarsi ma soprattutto per tenersi lontano gli animali feroci. Più l’uomo progrediva più i Nemici dell’Uomo diventavano pericolosi e diversi. Dai semplici animali, si passavano a creature sempre più complesse,fino ad arrivare agli attuali nemici:Vampiri,Draghi,Alieni,Licantropi e sicuramente ce ne sono altri,ma io ho avuto a che fare solo con queste specie- non sta mentendo. Non mi sta raccontando favolette. Rivivo nei suoi pensieri le sue battaglie,rivedo coi suoi occhi le Creature che avevo studiato a scuola o di cui avevo letto nei libri di mitologia. Dunque, tutti questi Esseri esistono davvero … e mi chiedo come possa stupirmi di ciò visto che parlo con due fantasmi e io stesso sono una Creatura Irreale.
- Quindi voi proteggete l’Uomo da tutti i suoi nemici. Siete nate dal Fuoco e di Fuoco siete fatte. Siete Cinque, e avete le sembianze di cinque animali: il Leone,il Cavallo,il Drago,il Lupo e la Fenice. Ciascuna di voi ha dei poteri comuni: sapete leggere nel pensiero e siete in grado di confondere una mente,ovvero,potete imporre i vostri pensieri,potete far fare a chiunque quello che volete. Ad esempio,se state cacciando un Vampiro potete obbligarlo a scappare in un punto che non gli lascia scampo. Inoltre potete incendiare tutto e tutti semplicemente con il contatto. E siccome il Fuoco è il principale nemico della maggior parte dei Nemici,siete gli esseri più potenti che esistano. Inoltre,tutti e cinque siete in grado di diventare invisibili e silenziosi. Poi ciascuno di voi ha un potere che lo caratterizza. Il Leone è in grado di muovere gli oggetti col pensiero, il Cavallo corre più veloce di un aereo e all’occorrenza può anche volare,è inoltre in grado di immobilizzare chiunque col pensiero, il Lupo è in grado di gestire il tempo, può interromperlo quando gli pare  farlo scorrere più veloce possibile. È anche in grado di riportare indietro il tempo. Il Drago assume dimensioni enormi o piccolissime e può impossessarsi di altri corpi che non siano i suoi. Per ultima la Fenice,che è la specie che rappresenti tu, è in grado di assumere le sembianze delle altre anime ma non i loro poteri.
- Le Anime di Fuoco esistono da sempre ma sono appunto Anime. Normalmente uno non sa di essere un’Anima di fuoco finché non muore. Quando si muore la parte spirituale di noi,quella che tu dici che stai tenendo a bada,viene fuori. Nel caso delle Anime di Fuoco al momento della morte umana c’è la rinascita dell’Anima. Un po’ come i Vampiri,insomma- sento qualcosa che si muove. La Fenice non è molto contenta di essere paragonata a un Vampiro.
- Io però,non sono morta- esclamo. Charles mi guarda perplesso:- in che senso?- mi chiede. Io scuoto le spalle:- mi hanno detto che sono in coma,con una forte commozione cerebrale,ma non morta- Charles aggrotta la fronte.
- Strano,molto strano. Deve essere una qualche evoluzione,non ne avevo mai sentito parlare. In ogni caso, non chiedermi che cosa determina un Umano dal diventare un Anima di Fuoco perché il motivo vero non lo conosco,probabilmente è una cosa casuale. So solo,perché l’ho visto fare una volta, che le Anime di Fuoco non sono Eterne. Hanno delle Missioni da compiere, e una volta compiute svaniscono. Prima di farlo però, esiste all’interno di ogni Anima di Fuoco una specie di … oddio non saprei come descriverlo,essendo un medico potrei dirti che è una specie di Ovocita che viene lasciato nell’Aria e che va a inseminare una donna incinta. Ti ripeto,non ne conosco il criterio, ma più o meno dovrebbe avvenire così. So per certo che ci sono dei canoni, per la formazione del Gruppo delle Anime di fuoco: sono cinque, e devono essere:un giovane, non più vecchio dei vent’anni,un anziano, un uomo maturo, una ragazza e un ragazzo di colore. Una cosa che non mi è del tutto chiara ma che credo che sia così,che per determinare la formazione del quinquetto le Anime di fuoco,che vivono nell’Uomo,vengano fuori e facciano in modo che l’uomo muoia, o,come nel tuo caso, sia in condizioni di incoscienza permanente, per venire fuori e mantenere questa scala. So per certo che le Anime di Fuoco hanno più o meno un ciclo di 100 anni. Io ho visto tre generazioni di anime di fuoco, e non tutte duravano cento anni. Credo dipenda anche dal compimento o meno della Missione a loro adibita-
- E quale sarebbe la mia?- chiedo. Non so per quanto riuscirò a parlare così tranquillamente con Charles. Sto cominciando a stancarmi e la Fenice lo sa.
- Questo non lo so. Nessuno sa quali siano le Vostre Missioni se non voi stessi. So come gestire un’Anima di Fuoco proprio perché i Volters le hanno sfruttate per controllare i Vampiri per secoli. Sai,essendo esseri così potenti i Volters stabilirono un patto: le Anime di fuoco svolgevano i loro compiti,salvaguardando gli Umani,ma i Volters le usavano come meglio volevano. Infatti cento anni fa si ribellarono e si liberano dal dominio dei Vampiri. Credo però che ora siano sparsi per il Mondo, e che tu debba andarli a cercare-
- Ok- sorrido:- lo farò- non faccio in tempo a dirlo. La Fenice è stufa di aspettare e le mie difese crollano.  Vedo solo il viso tranquillo di Charles mentre mi avvento su di lui e subito dopo sento un freddo gelido che paralizza ogni mio muscolo.
CAPITOLO IV

Mi sento bloccata. I miei muscoli sembrano essersi vaporizzati,li sento gelidi e immobili,non riesco a muovermi. Che cosa è  successo? Perché mi son sentita paralizzata? E’ forse stato l’effetto postumo della trasformazione?
“ No” Vianus è al capezzale del mio letto,proprio di fronte a me “le Anime di Fuoco sono si molto potenti e quasi impossibili da sconfiggere,ma hanno un punto debole che nessuno conosce tranne i Volters, ed è stata la loro arma per anni per tenervi sotto controllo:l’acqua”scuoto la testa. Mi rendo conto solo ora che il motivo per cui mi sento immobilizzata è perché sono legata al mio letto. Ma con la forza che dovrebbe avere un’Anima di Fuoco, capace di staccare una testa a un vampiro senza il minimo sforzo, non dovrei essere in grado di liberarmi da queste cinture? Poi guardo meglio e capisco perché mi sento congelata:le cinture sono bagnate abbondantemente.
- Come fai a sapere queste cose Vianus?-
“ Le diceva Charles mentre ti legavano. Vuole insegnarti a controllare il tuo potere,non preoccuparti”
- Ma lui non può vedervi,vero?- il mio cavallo scuote la testa “No, ma noi possiamo vedere e percepire lui e la sua famiglia. Sono una bella famiglia di Vampiri Vegetariani. Charles sarà in grado di addestrarti molto meglio di me o Morgan” solo adesso mi rendo conto che il mio cane non c’è.
- Dov’è Morgan?- chiedo. “E’ con i Vampiri,se sanno qualcosa che non dicono lo vuole sapere per tenerci informati”
- Bene- mi sento a pezzi. Tral’altro ho anche un forte mal di testa. Mi sento bombardare dai pensieri dei vampiri e il Mostro vorrebbe uscire ma l’acqua delle cinghie glielo impedisce:- visto che non posso muovermi ne fare niente- dico rivolta al mio cavallo:- tanto vale che parliamo un po’ io e te. È un bel po’ che non lo facciamo-
“Non sai quanto ho aspettato questo momento” afferma Vianus avvicinando il suo grande muso bianco alla mia mano. Non lo posso sentire realmente, ma sento come una frescura piacevole.
- Non dirlo a me- vorrei piangere:- mi sei mancato cosi tanto … quando ripensavo a tutte quelle che abbiamo passato mi sentivo stringere il cuore. Anche se c’erano gli altri cavalli,Will,Cerena,Veronica,io ti avevo sempre nel cuore. Son davvero contenta di poterti rivedere … -
“ In realtà non ci siamo mai divisi. Devi sapere che noi animali di affezione quando moriamo veniamo risucchiati in un vortice che ci porta sulla luna. Dopo un certo periodo di tempo,di solito non più di qualche settimana, torniamo sulla Terra,al fianco del nostro padrone. Ne ho avuti tanti io di padroni,ma l’ultima e la più importante sei stata tu. Mi sentivo perso quando non ti ho vista per tutto quel tempo,quando sei andata via e non sei più tornata se non dopo tantissimo”
- Tre mesi- lo interrompo:- quando sono stata in America. Mi sei mancato,e ti sognavo spesso. Una volta ho sognato che eri morto. Son stata malissimo quel giorno … -
“Avevi sognato che ero morto?” Vianus sembra perplesso “Quindi …. Lo avevi previsto?” scuoto la testa.
- Non lo so. Mi capita a volte di fare un sogno che in qualche modo si realizza. Oppure di fantasticare su situazioni che poi si realizzano,cose così insomma- il mio cavallo mi guarda ancora più perplesso. “ Questo è veramente strano … non mi sembrava di averne sentito parlare, quando sono stato informato del fatto che tu fossi un’Anima di Fuoco …” ora sono io ad essere stupita.
- Perché? Qualcuno vi ha informati della mia natura?-
“ Beh per forza. Se no come avremmo fatto a sapere quello che sei? Il compito di noi animali d’affezione resta quello che avevamo in vita:sorvegliare e proteggere voi Umani. Non sapete badare a voi stessi,avete continuamente bisogno di qualcuno che vi sostenga e vi aiuti. Noi pet non possiamo fare molto in vita,ma se siamo davvero legati a una persona possiamo fare molto dopo. Prima di morire scelsi per te Will, lo conoscevo da un po’ e sapevo che sarebbe stato giusto per te. Infatti ho fatto e sto facendo di tutto perché lui sia tuo, e solo tuo. State bene insieme, e i risultati si sono visti!”
- Già, Will- sospiro:- chissà come starà … quanto mi manca pure lui … - Vianus annuisce. “Quindi quando sono morto ho incontrato anche Morgan al tuo fianco. Forse è lui il tuo Vero Angelo Custode,d’altronde ti conosce da quando sei nata, e il suo compito è sempre stato quello di proteggerti. È stato lui che ha fatto in modo che da quella brutta caduta risolvessi solo una frattura al braccio. Abbiamo sempre fatto in modo che non ti succedesse nulla di troppo brutto, e infatti così è stato. Un giorno io e Morgan eravamo in Camera Tua e tu dormivi. D’un tratto è entrata una Fenice Infuocata e ci ha detto:- Voi siete i protettori di questa ragazza?- io non capivo,Morgan ha subito risposto:-Sì,tu chi sei?che vuoi da lei?-
- Sono un’Anima di Fuoco,mi chiamo Phoenix e albergo dentro la vostra Protetta. Non chiedetemi perché proprio lei,non sono il custode dell’Ordine Supremo, so solo chi mi ha mandato qua e so che devo svolgere una missione. Purtroppo per fare ciò la Vostra protetta dovrà morire,ma siccome subirà una rinascita,sotto altre spoglie,voi dovrete istruirla. Dovrete dirle chi è cosa rappresenta,dovrete dirle perché,pur essendo morta, ha le stesse sensazioni corporee  di quando era viva. Ma la cosa più importante è che dovrete portarla da Charles,a Derry,nel Maine perché deve essere addestrata. Avrà un grande potere e da quel che posso sentire, è un’Anima di Fuoco molto potente. Starà a voi darle la prima istruzione, poi penserà a tutto Charles. La dovrete comunque affiancare nel suo viaggio e nella sua missione. Ricordatevi che restate i suoi Protettori- e così ci ha spiegato tutto. Poi è tornata dentro di te. Ecco perché sapevamo già cosa eri e cosa dovevamo fare” annuisco. Sapere che Vianus e Morgan mi sono sempre stati vicini,anche quando non potevo vederli mi rende felice. Anche se in cuor mio sapevo che loro erano sempre accanto a me,saperlo rendeva tutto diverso.
“Si sarà ripresa?” sento bene il pensiero di Charles. Sta entrando in camera. Non è solo,ci sono altri due Vampiri con lui e come lui. La Fenice ringhia indispettita,ma non può fare nient’altro. Morgan entra attraverso la porta. “ Ah,sei sveglia. Stanno arrivando”
- Si, lo so- comunico al mio cagnone. Un attimo dopo si apre la porta e vedo i tre Vampiri. Charles accompagnato da un ragazzo alto dai capelli del colore del bronzo e una ragazza non molto alta con la faccia da pazza.
- Bene,vedo che sei sveglia- sento i pensieri degli altri due che mi scrutano incuriositi:- è ora di cominciare il suo allenamento-

CAPITOLO V

I tre vampiri mi guardano un po’ stupiti un po’ affascinati. Sento i loro pensieri che affollano la mia mente.
“ Ha l’aria molto combattiva” pensa la vampira continuando a sorridermi. “Aveva ragione Charles, è molto potente” pensa invece il vampiro coi capelli color bronzo. Charles mi sorride:
-    Questi sono i miei figli,Phoenix- dice indicando i due vampiri:- mi aiuteranno ad addestrarti. Lui è Edgar- e indica il vampiro coi capelli color bronzo che educatamente inclina la testa in segno di saluto:- e lei è Iris- la vampira mi sorride amichevolmente.
-    Piacere di conoscervi- esclamo con grande fatica:- io sono Phoenix,quella che cercherà di uccidervi- sorrido cercando di rendermi simpatica. Le loro menti dicono che sono Vampiri buoni, posso fidarmi di loro. Voglio quindi essere gentile e amichevole. Edgar sorride,Iris fa una piccola risata
-    Non ci avevi detto che fosse simpatica- dice rivolta al padre. Charles fa un sorriso sghembo:- Per ora dobbiamo solo pensare ad addestrarla partendo dai fondamentali. Phoenix loro mi aiuteranno a controllarti,Edgar sa leggere nel pensiero e Iris prevede il futuro in base alle tue scelte, sapremo come reagirai e quando non riuscirai più a trattenere la tua Anima di Fuoco- Charles si avvicina cautamente a me e mi libera dalle cinture. Nonostante il mio corpo non sia più immobilizzato,non riesco a muovermi: il mio corpo è tutto bagnato, e l’acqua blocca nettamente i miei muscoli.
-    È completamente immobilizzata- esclama Edgar:- non corriamo rischi,per ora- si rivolge a Iris che annuisce. Sento la Fenice dentro di me che si agita debolmente. Non sembra aver nessuna voglia di uscire.
-    Bene Phoenix,allora possiamo cominciare. Ti anticipo subito che per te sarà molto,molto doloroso, ma questo è l’unico modo che abbiamo per controllare l’Anima di Fuoco e per insegnare a te come gestirla. Quando avrai il pieno controllo della tua forza,allora potrai muoverti senza problemi e non dovremo più imprigionarti con l’acqua- vedo che prende un panno e delicatamente mi asciuga il braccio destro. Sento un po’ di sensibilità riaffiorare e la Fenice che comincia a riprendere forza.  
“ Rilassati” la voce di Edgar rimbomba nelle mie orecchie: “ Concentrati solo su quello che dice Charles,a null’altro” respiro profondamente e cerco di eseguire l’ordine. La Fenice protesta ma torna al suo posto. È troppo debole per andare contro la mia volontà. Il braccio ora è totalmente asciutto.
-    Stai attento Charles- esclama Iris:- l’attacco è imminente- il vampiro annuisce:- Phoenix cerca di rilassarti e concentrarti solo su quello che dico io- annuisco. Non capisco perché Iris sia preoccupata: la Fenice brontola dentro di me ma non ha proprio la forza di uscire.
-    Ora … cerca di far uscire l’Anima di Fuoco- lo guardo sbigottita:- Scusa?-lui annuisce:- Si, devi farla uscire ma … devi cercare di concentrarla sulla tua mano. Ti ripeto,so che sarà doloroso ma soprattutto difficile,ma devi farlo. Per aiutarti posso solo dirti di farla uscire,dalle questa possibilità ma allo stesso tempo trattienila in modo che non esploda:devi creare una fiammella sulla tua mano. Questo è il primo importantissimo esercizio che devi fare per imparare a controllare la tua forza. Quando imparerai a farlo,saremo a metà dell’opera. Ora … fai quello che ti dico- il mio braccio destro è quasi del tutto asciutto, e la Fenice sta prendendo forza. “ Fai come ti dice” Vianus. Non l’ho sentito parlare da quando sono entrati i vampiri: “ Ti aiuteremo io e Morgan, ma fai come ti dice. Lo sai che puoi fidarti” “Sì” gli dico per fargli capire che ho capito. Richiamo la Fenice che pare perplessa e le lascio via libera. Sento che è ancora debole ma è pronta a uscire. Cerco di concentrare tutte le mie forze sul braccio in modo da incanalare la Fenice che sentendo che c’è un punto sicuro d’uscita sta riprendendo sempre più forza. Troppa forza. Vedo gli occhi di Edgar spalancarsi e Iris prendere in mano una bottiglia piena d’acqua. “No” penso concentrando tutte le mie energie sulla Fenice “No, fermati. Sono io che comando, io e basta” con uno sforzo terribile riesco ad acquietarla. Fisso il palmo della mia mano che ora brucia come il fuoco in modo che sia li,che deve andare la Fenice. Sento un’altra forza che mi aiuta a tenere la Fenice che si dimena indignata: sono Vianus e Morgan. Eccola,sta arrivando, sta per uscire. Il braccio mi fa male per lo sforzo e perché è ancora bagnato,ma il fuoco che lo sta percorrendo lo sta in parte asciugando. Sento che sta per esplodere.
“ Calmati” dice Edgar: “ Te la stai cavando bene,manca poco,trattienila” mi sforzo ancora e vedo delle fiamme uscirmi dal palmo della mano, “Bene” penso. La Fenice è contenta:finalmente ha trovato un canale da dove uscire. Sulla mia mano compare una grossa fiamma rosso vivo.
-    Ora controllati- esclama Charles che ha seguito in silenzio il mio lavoro:- è questo il momento di controllare l’Anima di Fuoco perché ora che è riuscita a uscire non gli basterà restare sul palmo della tua mano- infatti la fiamma si sta ingrandendo. Sento lingue di fuoco su tutto il braccio segno che il potere dell’Anima di Fuoco si sta espandendo a tutto il mio corpo:mi sto trasformando di nuovo. “NO” urlo dentro di me e contraendo i muscoli vedo la fiamma deperire leggermente.
-    Ottimo- esclama sorridendo Charles:- stai già riuscendo a controllarla. Continua così,falla diminuire ancora- sorrido benché abbia tutti i muscoli contratti dallo sforzo. Con un altro sforzo cerco di ricacciare ancora un po’ indietro la Fenice che sta riprendendo forza. Il mio corpo si sta asciugando. “No,stai indietro” la fiamma diminuisce ancora “Bene,hai capito” penso soddisfatta. Ma basta questa minima distrazione a farmi perdere il controllo e la forza. Sento la Fenice esplodere e abbattere tutte le mie difese. Vedo il volto calmo di Charles e mi preoccupo “Scappa” riesco a dirgli col pensiero. Perché Edgar e Iris non intervengono? Stringo i denti e tento di richiamare la Fenice. Sento il calore diminuire e la Fenice arretrare ma ancora non riesco a rimandarla indietro. Charles non si muove e ormai la Fenice sta acquisendo sempre più forza. Stringo ancora e la Fenice arretra di nuovo,ma non ce la faccio più:è più forte di me. L’espressione di Charles non muta, e di nuovo sento il dolore agghiacciante dell’acqua che viene cosparsa su di me. Ma stavolta non perdo i sensi. O meglio,entro in uno stato di semi catalessi,giusto per sentire Charles che si piega su di me, mi accarezza la faccia e dice:- Perfetto, sei stata davvero molto brava. Ora riposati,più tardi continueremo-

Quando mi riprendo vedo il muso di Vianus fisso su di me che aspetta il mio risveglio. “Tutto bene?” mi chiede. – Sì- esclamo:- tranquillo. Mi sto già riprendendo. Quanto è passato?-
-    Un paio d’ore- è Charles. Perché non avevo percepito la sua presenza? Lui mi sorride.
-    Complimenti. È davvero la prima volta che vedo un’Anima di Fuoco con così tanto autocontrollo. Ancora un piccolo sforzo e l’avresti richiamata del tutto- la Fenice sobbalza. Accorgendosi anche lei del vampiro si è ridestata. Come mai fa così fatica a svegliarsi,adesso? Perché non ha percepito la presenza del vampiro?
-    Ti stai facendo molte domande,vero?- mi chiede Charles sempre sorridendomi affabile:- Sì- borbotto:- come fai a saperlo?anche tu leggi nel pensiero?- scuote la testa.
-    No, basta guardarti in faccia per capire tutto- fa una piccola risata:- sembri un punto interrogativo!- sorrido pure io. La Fenice invece non sembra molto contenta della presa in giro. La calmo subito. Il mio fisico è a pezzi,ma la mia mente lavora anche fin troppo.
-    Comunque si, mi sto facendo tante domande. Mi chiedo come mai non sia riuscita a captare i tuoi pensieri, mi chiedo perché anche l’Anima di Fuoco non ti abbia percepito. Questo,mi sto chiedendo- Charles mi guarda facendo intercorrere un attimo di silenzio come se stesse riflettendo sulla risposta. Poi annuisce come se avesse trovato lo spunto e dice:- Probabilmente perché tutti questi getti d’acqua hanno inibito un po’ i tuoi poteri e un po’ anche la Tua Anima di Fuoco. Può essere. Comunque vedo che riesci a gestire bene, il tuo potere. Guardati: un’altra cosa di cui non ti sei accorta è che sei completamente libera- sbatto gli occhi e mi guardo intorno. È vero: non sono più legata al mio letto. E la cosa che mi stupisce ancora di più è che il mio corpo non è bagnato. Solo il braccio è avvolto in un panno ma per il resto,sono completamente asciutta. Sono spiazzata.
-    Accidenti- sussurro spaesata:- com’è possibile? Tu sei qua … - di colpo sento in me l’Anima di Fuoco che si sveglia del tutto: anche lei si è accorta di non essere più bloccata dalle cinghie imbevute di acqua ed è pronta a uscire. Sento il suo stimolo scattante e la rimando subito indietro. Non è forte,non come prima.
-    Le tue barriere si stanno rafforzando- mi spiega Charles:- devi essere stata una persona dal carattere molto forte,capace di controllare le tue emozioni. Ti sei resa conto di essere libera e ancora non mi hai assalito, è notevole- mi sorride:- come la senti?- cerco di capire in che stato sia la Fenice. La sento arrabbiata,ma la sento in mio pugno.
-    È pronta a uscire ma per adesso non è in grado di abbattere le mie difese. Non è che è solo debole?- Charles ride:- Sei libera dalle cinghie da due ore, ha avuto tutto il tempo di riprendersi. No, semplicemente ora riesci a tenerla a bada. Ma il problema adesso non è quello:ora dobbiamo riuscire a controllarla una volta che decidi di farla uscire. Aspettami qua, vado a chiamare Edgar e Iris- si alza ed esce, lasciandomi sola a cercare di capire la situazione. Se riesco a tenerla rinchiusa in un angolo recondito della mia mente, allora riuscirò anche a gestirla quando le dirò di uscire. “No” risponde Morgan nella mia mente “ non è cosi semplice. Ora riesci a creare una barriera,ma una volta che la Fenice esce, non ha più le tue barriere. Quindi non è cosi facile come lo è adesso,controllarla. Credo che il completo controllo dell’Anima di Fuoco non lo avrai mai,quando si avvicinerà un nemico a te, lo capterai subito e la Fenice cercherà di uscire. Starà alle tue abilità,richiamarla e usarla come vuoi tu” lo guardo stupefatta. È la,accucciato in un angolo che mi guarda. “Come fai a sapere tutte queste cose?” gli chiedo. “E’ stato molto coi vampiri, durante i momenti in cui eri incosciente” mi spiega Vianus al posto di Morgan “ ha potuto captare tutte le loro conversazioni su come addestrarti e su come sfruttare il tuo potere. Te l’avevo detto,no?” annuisco. Sento dei pensieri che si stanno avvicinando, Charles e i suoi figli stanno arrivando. Un attimo dopo entrano nella mia camera. Iris mi sorride raggiante,Edgar mi fissa studiandomi.
-    Bene Phoenix, riproviamo quello che abbiamo interrotto due ore fa. Ora ti dico solo che sarà molto più facile perché non sei più bagnata, quello che voglio chiederti adesso è: quando vedi che il fuoco si sta concentrando sul tuo palmo,richiama la Fenice il più possibile:lei sarà libera dalle tue barriere e vorrà uscire, tu concentrati in modo da creare una barriera esterna, e richiamala più possibile. Questa,sarà una fase ancora più difficile della prima, anche se ho già potuto notare che hai molto autocontrollo e molta volontà. Bene- lancia uno sguardo ai figli che annuiscono:- Cominciamo- annuisco anche io e comincio a liberare la Fenice. Lei inizialmente pare perplessa,ma quando sente che sto liberando tutte le barriere che ho messo per tenerla a bada si risveglia e comincia a uscire. Sento subito che vorrebbe uscire come ha fatto col vampiro nel bosco e con Charles la prima volta, vorrebbe prendere possesso di tutto il mio corpo per liberare tutta la sua forza, ma concentrandomi intensamente riesco a incanalarla verso il braccio destro. Questo è ancora umido, quindi la Fenice cerca di evitarlo,ma riesco a obbligarla a passare per quel canale. Sento le vene,le arterie,i tendini e i muscoli infuocarsi. Sento che è debole ma sta acquisendo piano piano potere e percorre come un serpente infuocato tutto il mio braccio. Eccola, sento che sta per uscire e solo adesso metto un blocco. La Fenice ruggisce indignata ma obbedisce. Dalla mia mano cominciano a uscire delle piccole fiamme.
-    Incredibile- sento sibilare Edgar. Errore: mi sono distratta. La Fenice lo sente e cerca subito di prendere il sopravento. La mia mano esplode in una fiammata gigantesca.
-    Attento- esclama Edgar:- sta perdendo il controllo-
-    Shhh- lo ferma Iris:- non succederà niente, non la distare- infatti riesco a richiamare la Fenice. Charles rimane in silenzio. La fiamma sta diminuendo impercettibilmente, la Fenice protesta ma continua ad arretrare.  Pian piano sul mio palmo si vede solo una piccola fiamma che arde rigogliosa.
-    Bravissima- mi sorride Charles. Non lo ascolto. La Fenice sta prendendo sempre più potere e ora sta cercando di sottrarsi al mio controllo. “ No” sibilo al mostro “resta qua,devi fare quello che ti dico io” mi scappa un attimo ma la recupero subito. I vampiri possono vedere la mia battaglia perché la fiamma sul mio palmo continua ad aumentare e a diminuire. È una lotta che continua. La Fenice vuole sopraffarmi ma io sono più dura. È come quando montavo Vianus: era sempre una lotta a chi era più duro: lui voleva sbattermi giù perché non voleva lavorare,io volevo fargli capire che ero io che comandavo e che lui doveva solo ascoltarmi.  Sento il mio cavallo sorridere. Ha captato i miei pensieri. Io cerco di continuare a concentrarmi,la Fenice è sempre più forte a discapito mio che mi sto indebolendo.
“ Continua così” mi comunica Charles,cercando di evitare di distrarmi con la voce: “ Cerca di prevaricarla. Quando riuscirai ad avere una fiamma costante ti darò altre istruzioni” “Ok” rispondo e continuo a lottare. Non vuole mollare. È davvero una forza immane, se fossi umana avrei già perso. Ma non ho mai mollato se non quando non ce la facevo più “Sono stata in sella a cavalli più indisciplinati di te” intimo alla Fenice che per ripicca mi da un forte scossone sollevando di molto la fiammata. “Non credere di farla franca” ogni singolo muscolo del mio corpo è contratto. Il braccio è ormai del tutto asciutto e ora la Fenice è quasi al massimo della sua potenza. È proprio come un cavallo,sa che con un gesto potrebbe distruggermi,spazzare come niente la mia volontà, ma sa che lei ha la forza fisica,io quella mentale. È stupita dal fatto che non riesca più a sopraffarmi come le prime volte, e questo è forse l’unico punto a favore che ho. È incredibile come pensi a questa forza che fa parte di me come a qualcosa di corporeo, come a un cavallo,per l’appunto. E non so neanche perché in questo momento mi vengano in mente gli insegnamenti del mio istruttore: se sei in assetto,il cavallo può sgroppare e giocare quanto vuole, ma non riuscirà mai a tirarti giù e tu non farai nessuna fatica. Già. Forse è la mia posizione che è sbagliata. Forse sto concentrando troppo le mie forze quando sarebbe usare solo i muscoli del braccio. Mi sembra impossibile perché la Fenice è veramente troppo forte e non so come potrei contrastarla con un solo braccio,ma tanto non ho niente da perdere. Mi sto allenando,sto provando. Sto sperimentando. Al massimo mi prenderò un’altra secchiata d’acqua.  Stacco il braccio dal mio corpo. Rilasso tutto il resto dei miei muscoli e contraggo ogni piccolo centimetro del mio braccio destro. L’unica parte di me che si sta sforzando è il braccio e ora la forza della Fenice mi appare inferiore. Sento il mostro che esprime un moto di disappunto,ma continua ad arretrare e ben presto ogni sua ribellione è cessata,ora obbedisce come un cagnolino ai miei comandi. Il braccio mi fa terribilmente male e risento di tutto lo sforzo che ho fatto, ma mi sento sollevata. Sorrido stancamente e vedo che anche Charles,Iris ed Edgar fanno lo stesso.
-    Ottimo lavoro. Hai superato brillantemente una fase importante del controllo dell’Anima di Fuoco-
-    Già- sorrido distrutta. Troppo. Le forze mi abbandonano e la Fenice riprende energia e mi sovrasta. “ Merda” penso e racimolando le ultime energie e la richiamo. Questa continua a ribellarsi,e le basta un piccolo scossone per abbattere tutta la mia volontà. Sento una secchiata d’acqua, subito dopo perdo i sensi.
-    Ottimo lavoro comunque- apro gli occhi. Il braccio mi fa male come se fosse attraversato da milioni di lame di ghiaccio. Quanto sono stata svenuta?
-    Pochi minuti- risponde Edgar:- stai prendendo forza anche tu. Complimenti. E soprattutto complimenti per la tua tattica, non pensavo che si potessero applicare concetti così diversi anche in questo caso- gli sorrido debolmente. Lui può leggermi nel pensiero come io posso fare con lui. Avrà visto tutti i miei ricordi riguardanti l’equitazione e di come io li abbia applicati.
-    Invece sono la stessa cosa- esclamo sorridendo:- e a quanto pare ha funzionato, anche se in piccola parte-
-    È già tantissimo- afferma Charles porgendomi una tavoletta di cioccolato. Lo guardo perplessa. Lui insiste:- devi recuperare energie. Non assimilerai come un essere umano ma è comunque una fonte di energia,come per noi lo è il sangue- sento un moto di ribellione provenire dalla Fenice ma la ignoro e divoro la barretta. Charles ha davvero ragione: il cioccolato fa subito effetto su di me. Con gli studi che ho fatto da viva so per certo che prima che un alimento faccia effetto ci vuole almeno il parziale assorbimento dello stomaco, mentre invece sento il cioccolato già in circolo e sento tutti i miei muscoli che piano piano riprendono energia e anche la Fenice è pronta a tornare a combattere.
-    Se sei pronta- mi dice Charles:- continuiamo- inghiotto l’ultimo pezzo di cioccolato e annuisco.
-    Bene,ora dopo che avrai concentrato l’Anima di Fuoco sulla mano, cerca di dividere il potere dell’Anima di Fuoco anche sul braccio sinistro-

Non so quanto tempo sia passato. Tanto,tantissimo. Non riesco a capire il tempo che passa perché i vampiri non dormono e io sono sempre al buio. Mi riposo solo quando perdo conoscenza per lo sforzo o per l’acqua che mi viene gettata addosso. Ogni volta che mi risveglio o chiacchiero con Morgan e Vianus, o mi alleno. Charles mi sta marcando stretta, ancora faccio fatica a spartire il potere dell’Anima di fuoco senza che prenda il sopravvento. Ma ogni volta io trovo i suoi punti deboli e mi rafforzo, e così fa lei. Charles è convinto che arriveremo a un accordo. Charles dice che è già un grandissimo traguardo riuscire a controllarmi quando sono in loro presenza,anche se le cose si complicheranno quando mi presenterà gli altri membri della sua famiglia. Vianus mi dice che è un po’ come il rapporto che si instaura tra cavallo e cavaliere: infondo io e questo potere dobbiamo convivere,tanto vale conoscerci per bene per poi sapersi interpretare per collaborare. Quando non ci sono i vampiri mi esercito per i fatti miei. Riesco a controllare bene la Fenice senza i vampiri che la stimolano a uscire nella sua interezza, ma è comunque un modo per capire come posso dominarla in tutto e per tutto senza utilizzare troppo le mie energie.
E sono qua, chiusa in questa camera buia, con la compagnia dei miei pet che mi esercito a fare uscire la Fenice sul mio palmo,e d’un tratto sento una presenza diversa dagli altri vampiri. Sento dei pensieri provenienti da una persona diversa,sempre un vampiro,ma non è ne Iris,ne Charles ne Edgar. Sembra molto giovane. Non riesco a interrogarmi oltre perché piomba in camera. Mi ritrovo faccia a faccia con una giovane vampira. Apparentemente non ha che 15 anni, ma la mia mente la sta già scandagliando: non è proprio una vampira. È un misto. Strano. Come un ibrido inspiegabile. Sento il suo cuore battere e il sangue fluire nelle sue vene. Mi rendo conto che il motivo per cui la Fenice resta immobile è perché non riesco a capire se sia una specie pericolosa o no. Pongo subito delle barriere perché sento che l’attacco è imminente. Anche perché ho ancora una fiamma sulla mano destra. La ragazza mi guarda incuriosita. Sa che sono in casa ma non le è mai stato permesso entrare in camera mia. Sicurezza.
Le sorrido amichevole. – Ciao- sorrido richiamando la Fenice e bloccandola nel suo angolo:- come ti chiami? Io sono Phoenix- so benissimo come si chiama, ma sento che è anche un po’ intimorita. Mi guarda sempre scrutandomi poi mi sorride. È molto coraggiosa.
-    Mi chiamo Nancy, sono contenta di conoscerti,finalmente- sento apprensione e paura da qualcuno che sta salendo le scale. Alzo lo sguardo e vedo un’altra vampira che arriva preoccupata in camera e mi guarda dritta negli occhi. La Fenice non ha bisogno di scandagliare troppo: ha capito che è una vampira, e tral’altro non è come gli altri:non è una succhiatrice di uomini ma neanche in pace col mondo come gli altri. Vorrebbe uscire e farla a pezzi per evitare che ripensi alla sua dieta. La blocco subito. La vampira continua a guardarmi preoccupata e abbraccia la ragazza.
-    Stai lontana da mia figlia- vedo che anche lei ha un potere: può creare uno scudo. E anche molto potente. Del tipo che le mie fiamme non le farebbero molto se la dovessi attaccare. Ma come ormai ho capito, una capacità fantastica delle Anime di Fuoco è quella di essere in grado di vedere i punti di forza e i punti deboli dei propri avversari. So già dove potrei colpire ma cerco di trattenermi.
-    Ciao- le dico cercando di rassicurarla. Non serve a niente,visto che abbraccia più forte la vampira giovane:- non volevo farle niente, tranquilla. Stavamo facendo conoscenza- sorrido cercando ancora di distendere l’atmosfera.
-    È vero mamma- esclama Nancy:- volevo solo conoscerla. Non mi fa niente- cerca di divincolarsi.
-    Lascia stare Nancy- esclama la vampira.
-    Non ti preoccupare Rebecca- dice Iris che ci ha raggiunti:- ormai Phoenix riesce a controllarsi- mi sorride. È vero. La Fenice ora resta confinata nel suo angolo ringhiando,ma non riesce minimamente a rompere le mie difese. Arrivano anche Charles ed Edgar.
-    Perfetto- mi sorride Charles:- a quanto pare,possiamo passare alla fase due dell’allenamento. Ne sono felice-


CAPITOLO VI

La seconda parte dell’allenamento consiste nel gestire la Fenice durante la trasformazione completa. E questo non posso certo farlo nella mia stanzetta buia. Dopo non so quanto tempo,esco alla luce del sole. Non è come quando guarisci da una lunga malattia che ti senti i muscoli indolenziti e intirizziti dall’immobilità e la luce del sole ti scalda le ossa. Non provo più di queste sensazioni,ma uscire allo scoperto è comunque confortante per me. Sento le mie energie raddoppiare, i miei poteri farsi più sensibili. Ora sono in grado di captare ogni singolo pensiero della famiglia di vampiri. Vianus e Morgan non sono più presenze evanescenti ma sono presenza corporee, benché solo io possa vederli.
-    Bene Phoenix- mi sorride Charles:- ora posso finalmente presentarti tutta la mia famiglia al completo- e mi accompagna da una vampira coi capelli rossi e l’aria molto materna.
-    Lei è mia moglie Emily- mi sorride e io ricambio. Non ha nessun tipo di potere. Vedo che è la più pacifica e innocua della famiglia, ed è anche il suo punto di forza,nessuno ha la sua sensibilità. Non ha mia succhiato sangue umano. Sorrido all’idea,la Fenice è completamente spenta.
-    Piacere di conoscerti,Phoenix. Mi faceva strano sapere che qualcuno è in casa e non potergli neanche stringere la mano- sorrido in risposta. Charles avrà deciso di presentarmi  i componenti della famiglia in ordine di potere. Probabilmente teme ancora le mie reazioni:- Il piacere è tutto mio Emily- sorrido alla vampira:- vedo che sei una perfetta donna di casa,spero al più presto di poter ammirare il tuo lavoro- lei china il capo come ringraziamento.
-    Sei anche ben educata. Ne son contenta-
-    Bene Phoenix, loro invece sono Rita e Emanuel, altri due miei figli- Charles mi presenta una coppia di vampiri, una bionda,alta,molto bella. Una ex donna di alto rango dei primi del novecento, quella che ai miei giorni sarebbe una smorfiosetta. Mi squadra da capo a piedi e fa una smorfia.  Emanuel invece è un ragazzone robusto e molto gioviale:- Piacere Phoenix, non ho mai combattuto contro un’Anima di Fuoco, sarà divertente- sorrido:- Piacere mio ragazzi- Charles mi porta davanti la vampira Rebecca e Nancy:- Loro le hai già conosciute. Sono Rebecca e Nancy, le nuove della famiglia- Rebecca mi sorride un po’ imbarazzata:- Ciao Phoenix .. scusa per ieri, ma ero un po’ preoccupata,Charles dice che ancora non sei in grado di controllarti,e ci ha anche detto che siete i nostri principali nemici … Nancy è mia figlia e .. – la interrompo:- Non ti preoccupare Rebecca- sorrido:- ti capisco,anche io avrei paura di me se sapessi che potrei ucciderti con il minimo sforzo- mi sorride. Rivolgo il mio sguardo a Nancy che mi guarda ancora incuriosita:- Noi ci siamo già conosciute signorina- le sorrido e lei mi risponde sorridendo. Si avvicina un ragazzotto a petto nudo. È diverso dagli altri e la reazione della Fenice è di sorpresa. Non è un vampiro. È un qualcosa che si avvicina a un licantropo, ma non è esattamente così. Non è cattivo, sto scandagliando i suoi pensieri e vedo che è un po’ come me: un protettore degli esseri umani. Gli sorrido.
-    Piacere sono … -
-    Phoenix,lo so. Non si parla d’altro ultimamente- mi sta scrutando. Non sa se fidarsi o meno di me. Percepisco l’intenso legame che ha con Nancy,la mezza vampira. E la cosa mi sembra molto strana:- Io sono Jack, piacere- allunga una mano e la stringo. La sua pelle è calda e la sua stretta forte.
-    Piacere Jack- rispondo. Anche Edgar si avvicina e mi fa un cenno in saluto.
-    E ora ti presento gli ultimi componenti della mia famiglia- Charles mi porta da un’altra coppia. Stavolta sono vampiri. Una è Iris che mi abbraccia. La Fenice non è molto contenta di ciò e risponde ringhiando, ma la ignoro. L’altro vampiro stuzzica molto i miei sensi. Appartiene alla famiglia, si certo, si nutre di sangue animale come tutti gli altri,ma noto un’ostilità recondita. Non è sempre stato così:era un vampiro vero, tempo fa, e dei più feroci. Sento la sua malignità recondita e sento che sto per perdere il controllo. Ma cerco di resistere. Ha anche lui un potere che però su di me non ha alcun effetto. E lo vedo sulla sua espressione stupita:ha visto che mi stavo irrigidendo e voleva calmarmi,ma non ci è riuscito. Istintivamente fa un passo indietro anche se so che anche lui mi sta studiando attentamente.
-    Phoenix- Charles mi distoglie dal mio attento studio. Cerco di concentrarmi su di lui anche se non smetto di guardare il vampiro che ho davanti:- lui è Josh- mi dice. Annuisco. Josh sorride timidamente:- è il penultimo componente della nostra famiglia. Fa ancora fatica ad abituarsi al sangue animale-
-    Noto- commento freddamente.
-    Con lui avrai molto a che fare, sarà quello con cui dovrai controllarti di più,sarà il nostro metro per insegnarti il controllo dell’Anima di Fuoco- annuisco. La Fenice è in tripudio. Sto già pensando a come attaccarlo. È un abile stratega, lo vedo nei suoi pensieri,perché anche lui sta studiando un modo per schivarmi. Ma è inutile.
-    Charles .. – Iris sa che sto per attaccare. Il vampiro capo annuisce e mi porta via in modo che anche la mia attenzione sia distolta.
-    Quello che devi fare ora- comincia a spiegare Charles:- è di trasformarti. Ovvero,devi tirare fuori tutto il potere della Fenice in modo che tutto il tuo corpo si trasformi,e poi però,e questo sarà il compito più difficile, dovrai controllarti. Il tuo primo istinto sarà di attaccare, ma tu cerca di controllarti, come hai imparato. Va bene?- annuisco:- Ci proverò- esclamo.
-    Bene, cominciamo. Tutti ai propri posti. Phoenix,sappi che se perderai il controllo .. –
-    Mi farete la doccia- sorrido. Charles annuisce.
-    Bene, cominciamo-
Mi concentro sulla Fenice che è pronta a uscire. Abbatto tutte le difese che la confinano nel suo angolo in modo che possa uscire e mi sento subito pervadere tutto il corpo di un calore intenso che una volta arrivato all’esterno esplode. Un po’ come quando sono stata aggredita da un inconsapevole vampiro. Un po’ come sento ogni volta che faccio uscire la Fenice. Sento le mie braccia scomparire per fare posto alle ali infuocare, sento le gambe accorciarsi e i piedi aprirsi in artigli. Dalla parte caudale della mia schiena esce una lunga coda che si apre a frusta. Il mio collo si allunga e così la mia faccia. I miei capelli diventano le creste infuocate:mi sono trasformata. Ora sono una Fenice allo stato puro. Spalanco le ali e spicco il volo. Ora non siamo più due entità che combattono:siamo una cosa sola. Un po’ come cavallo e cavaliere una volta raggiunto il giusto feeling. Mi libro alta in cielo e guardo le persone sotto di me. Sento molto bene le loro sensazioni e per quanto io voglia attaccare sto cercando di trattenermi. È un grosso sforzo ma ora riesco a contrastare la parte bestiale di me. Continuo a volteggiare guardando tutti dall’alto. “Molto bene, continua così Phoenix” dice Charles nella mia testa. D’un tratto però lo sento. Eccolo. Lo rivedo. Josh è proprio sotto di me. È stupito che non l’abbia ancora attaccato. Fai bene ad essere stupito,perché è proprio adesso che sei più vulnerabile. Sento l’acquolina in bocca. E la parte cosciente di me si rende conto che si, potrei anche nutrirmi dei normali nutrienti umani,ma sono le creature maligne il mio vero apporto alimentare. Ecco la furia infuocata,ecco che si affaccia il mostro che io devo controllare. Viro. Mi rendo conto che mi sono abbassata di molto.
-    Stiamo attenti- dice Edgar:- è pronta ad attaccare- eh no. Non adesso che siete tutti pronti. No,non devo proprio attaccare. Cerco di portarmi più in alto. Non mi ero accorta di essermi abbassata. Però sento ancora i pensieri di Josh. Accidenti adesso si sono allarmati. Aspetta, ma io posso confondere sia Edgar che Iris, così non potrebbero prevedere le mie mosse. Accidenti,che scema a non pensarci prima. In fondo che male potrei fare? Attacco una sanguisuga e basta, solo per divertirmi un po’. Mi concentro. Ecco,ora percepisco bene Edgar. La sua mente è in mio pugno. Sento ribellione,difesa, ma è tutto inutile, abbatto come niente la sua debole resistenza e modifico i suoi pensieri. Lo rilasso,non sto pensando di attaccare, mi sto controllando. Ora è il momento di Iris. Eccola anche lei. Come immaginavo ha previsto perfettamente il mio attacco ma è solo riuscita a comunicarlo a Edgar. No,non succederà nulla, stai tranquilla. Modifico la sua previsione. E ora,a noi due Josh. Devo essere veloce, non mi deve vedere nessuno. Lo individuo,lo punto, e in un attimo sono su di lui. Vedo il suo volto avvicinarsi pericolosamente.
-    Phoenix, riprendi il controllo- mi urla Charles. No, non stavolta. Voglio divertirmi. Qualcuno sta prendendo l’acqua. Percepisco esattamente da dove sta arrivando, Emily. Viro verso l’alto proprio mentre il getto arriva. Come ho fatto a non prevederli prima, quando ero nella stanzina?
-    Sta mutando- esclama Rebecca. Infatti sento che la mia conformazione sta cambiando, le ali stanno sparendo, la coda si allunga e il muso si appiattisce e sento le zampe posteriori allungarsi e le ali sono diventate due zampe anteriori. La cresta diventa una criniera: sono un leone infuocato e potente. Con due balzi mi avvento su Josh. Rebecca ha attuato lo scudo,quindi il mio attacco sarebbe vano. Porto la mia mente su di lei per farle dissolvere la difesa. In quel momento però, una massa fulva mi è addosso e mi fa cadere e mi fa rotolare di fianco. Quando mi rialzo sto per affrontare il mio aggressore ma non faccio a tempo perché un getto d’acqua mi investe e perdo conoscenza.
Quando riapro gli occhi sono nella mia stanzetta non più buia ma con tutte le finestre aperte. Mi sento dolorante ma non è niente di grave. Non sono legata, il mio corpo è quasi del tutto asciutto. Mi sto riprendendo.
“Stavi per attaccare Josh” esclama Morgan: “Se la sono vista davvero brutta,hai eluso tutte le loro difese come se niente fosse. Sei ancora più potente di quanto si aspettassero,ora staranno ancora più guardinghi” annuisco. “Volevo divertirmi un po’” spiego al mio cane “ non ero arrabbiata,solo affamata,e volevo un po’ sperimentare di cosa fossi in grado” . “ Molto più di quanto tu possa pensare” alzo la testa perplessa. Non erano ne Morgan ne Vianus. Era Edgar.
-    Edgar?- scendo dal letto:- dove sei?- “Giu,a pian terreno. Esci dalla tua stanza e vieni,ti stiamo aspettando” rimango perplessa. Non mi hanno mai invitata a scendere. Si fidano forse così tanto? In fondo stavo quasi per uccidere uno di loro. “Fai come ti dice” dice Vianus “non si fidano pienamente ma sanno che nella tua forma umana puoi controllarti” apro la porta della camera seguita dai miei protettori e scendo le scale.
Mi ritrovo in un ampio salone dove tutta la famiglia di vampiri mi sta aspettando. Emily mi viene incontro con una tazza di cioccolata.
-    Prendi- mi sorride:- ti aiuterà a riprendere tutte le tue forze- le sorrido per ringraziarla e prendo posto in mezzo ai vampiri. È veramente strano come non senta nessun impulso provenire dalla Fenice, neanche con Josh che mi guarda guardingo e sospettoso. “Semplicemente quando sei nella tua forma umana riesci a creare barriere più forti di quando ti trasformi” mi spiega Edgar “ ora non c’è niente da temere, ormai siete una cosa sola,non più due cose separate”
-    Grazie- mormoro. Poi guardo Charles:- Per questo vi fidate di me al punto da accettarmi tra voi?-
-    Esattamente- sorride:- tral’altro abbiamo capito che sei molto più forte di quanto pensassi. E ho capito che ho fatto un grosso errore:non posso insegnarti a controllarti,è normale che sei così esuberante, adesso, che sei appena nata,diciamo così. Però posso insegnarti a combattere,e sapendo qual è il tuo punto debole,sapremo anche come bloccarti quando esagererai. In fondo io devo insegnarti a combattere, non a sopprimere quello che sei. Quello imparerai a farlo con l’esperienza. Dunque, ho deciso che cambieremo allenamento-
CAPITOLO VII

-    Bene,ora,trasformati- mi esorta Charles. Annuisco e libero la Fenice. Subito mi trasformo in Fenice e mi preparo ad attaccare. Josh mi guarda studiandomi. Son settimane che ci alleniamo,ormai io conosco lui come lui conosce me. Ma riesco sempre a trovare un punto debole e lui riesce ad eludermi. Alle volte.
Il tempo è passato, non abbiamo smesso un attimo di allenarci. Non ho sempre attaccato Josh, ho concentrato le mie forze su tutta la famiglia. Ormai conosco molto bene quello che sono e riesco a gestirlo nel migliore dei modi. Ho capito come usare le mie armi,come e quando tirarle fuori. So esattamente quando posso trasformarmi in Fenice,quando in cavallo,quando in leone,in lupo i in drago. Ho capito che oltre a saper leggere molto bene nel pensiero riesco anche a modificarlo a mio piacere. Posso inoltre diventare invisibile, e solo Edgar sa come trovarmi,quando attacco silenziosa nell’invisibilità. So essere veloce e confondere il mio odore. Una cosa che ho scoperto sempre nel mio costante allenamento, è che sono in grado di trasformarmi anche in animali veri. In particolare prediligo la forma di lupo.
Ormai non ho più problemi a controllare la mia forza. Mi è successo molto raramente di perdere il controllo. Charles è molto soddisfatto.
-    I tuoi progressi sono stati davvero grandissimi,e anche molto molto rapidi- si congratula il vampiro mentre io mi mangio una bella bistecca intera dopo un lungo e duro allenamento:- devo dire che sei quasi del tutto formata, ormai. Tra non molto sarai libera di andare a cercare i tuoi fratelli- mi interrompo.
-    Come,scusa?- chiedo stupita.
-    Beh,sarai libera di andare a cercare i tuoi fratelli,le altre Anime di Fuoco,ti ricordi?- scavo nella memoria e annuisco.
-    Sì, ma pensavo che li avrei potuti incontrare stando qua … alla fine,dovremo ritrovarci e poi … come farò a ritrovarli?-
-    Beh voi Anime di Fuoco siete legate da una forza grandissima, al momento giusto e nel posto giusto vi attirerete come cariche opposte.  Però vi dovete cercare. Devi sapere Phoenix, che le Anime di Fuoco sono sparse per il mondo, ciascuno di voi rappresenta un continente. Per esempio,tu sei nata in Italia, quindi rappresenti l’Europa.  Stando qui al massimo potrai ritrovare Lupus, che se non sbaglio non è lontano da qui,anche se si sposta. Come ti ripeto,uno dei vostri compiti è quello di difendere l’essere umano dai suoi nemici sovranaturali. E quindi restate nel vostro continente d’origine finché non vi ritrovate tutti e cinque. Lupus rappresenta l’America, Draco l’Asia,Equus l’Africa, e Leo l’Australia. Dovrai andarli a cercare,e solo allora potrete sapere qual è la vostra missione- abbasso la testa. Mi dispiace abbandonare quel posto. Ormai mi ci sono affezionata. Ora che la Fenice è completamente in mano mia sono sempre insieme alla famiglia di vampiri, vado a caccia con loro,gioco con Nancy e Jack, parlo di scienza con Charles, ho legato molto con Edgar e Rebecca. Sono molto affiatata con Iris con cui esco a fare shopping quando non mi alleno, aiuto Emily in cucina. Gioco alla lotta con Emanuel. L’unica con cui non ho mai legato molto è Rita, ma ci sopportiamo,lei non crea problemi a me e io non ne creo a lei.
-    Non sarei mai stata nessuno,se non ci fossi stato tu- dico:- ti sono veramente grata e spero di poter tornare,qualche volta- Charles sorride:
-    Sarai sempre la benvenuta. La tua generazione di Anime di fuoco è stata la più simpatica e socievole che io abbia mai avuto. Le altre generazioni non hanno avuto modo di conoscere tutta la mia famiglia, ma capivo che non avevano nessun interesse ad avere rapporti superiori al semplice addestramento con noi vampiri. Erano prigionieri e volevano avere a che fare per il minor tempo possibile con noi vampiri,quindi con voi è stato divertente e molto piacevole lavorare-
-    Aspetta- lo fermo:- mi stai dicendo che io … sono l’ultima delle Anime di fuoco di questa generazione?- annuisce.
-    Sì,mancavi solo tu. E ce ne hai messo di tempo a uscire, evidentemente la Fenice non trovava qualcuno di adatto. L’ultimo che ho allenato è stato Draco una ventina di anni fa. Il più vecchio,stranamente,è Equus, che si è trasformato per primo 100 anni fa esatti. È buffo che sia lui il più vecchio visto che ha le sembianze di un ragazzino di 10 anni- 10 anni?? Accidenti,è morto giovanissimo. Poverino,non ha potuto apprezzare niente della vita. Gli anni più belli,i più combattuti, le soddisfazioni della vita. Non ha potuto vedere nulla. Ed è stato il primo ad affrontare solo il marcio.
-    Che hai? Ti sei rabbuiata .. – scuoto la testa.
-    Nulla Charles. Solo,pensavo che … Equus non ha visto niente della vita. È morto così giovane e ha avuto il carico peggiore senza averlo conosciuto da vivo- Charles mi fa un sorriso sghembo.
-    È un tipino molto vivace. Non credo sia così triste di non aver vissuto la propria vita, in fondo ha visto tutto e più di quanto avrebbe fatto in una vita normale. E poi,ha preso molto bene il fatto di essere un protettore-
-    È quello di colore? Hai detto che protegge l’Africa … -
-    No, rappresenta il più giovane. È sudafricano,ma della specie bianca. Quello di colore per contro è Lupus,i suoi genitori erano afro americani. Ma è inutile che sto a raccontarti tutto,li conoscerai quando uscirai di qui. Ora pensiamo solo a completare il tuo allenamento- annuisco e finisco la mia carne.  “Quindi stiamo per uscire di qui” annuisco a Vianus “Sì,ma voi non avete finito il vostro compito? Non avete ancora finito?” chiedo. “Finiremo quando TU finirai o morirai del tutto” mi spiega Morgan “E ti seguiremo ovunque,nella ricerca dei tuoi fratelli, nel compimento della tua missione, noi ci saremo sempre” “ E cercheremo di aiutarti,in tutto” sorrido. “Grazie ragazzi”.

-    Tutto qui quello che sai fare, Fenice?- mi apostrofa Jack puntandomi minaccioso. È nella sua forma di lupo, e ci stiamo allenando.

-    Non mi sottovalutare,Lupo- lo minaccio e intanto divento invisibile:- adesso come la metti?- Jack si guarda in giro drizzando le orecchie per captare ogni singolo movimento delle mie ali infuocate. Non sa che all’occorrenza sono nella forma di lupo di fuoco,proprio come lui. Mi avvicino di soppiatto intrappolando la sua mente nella mia,di modo che non possa neanche percepirmi.

-    Tutto inutile,Fenice- esclama e salta di lato proprio mentre mi sto preparando ad attaccare:- ormai ti conosco troppo bene- ride e mi salta addosso prendendomi in pieno.

-    Brutto cane rognoso- rido mentre ci rotoliamo nell’erba dandoci finte zampate. D’un tratto però sento qualcosa che si smuove dentro di me. Sento come un fastidio che si sta intensificando. Scanso Jack e mi raddrizzo per aver e ogni singolo senso in attesa per capire cosa sta succedendo.

-    Tutto bene Phoenix?- mi chiede Jack.

-    Shhh- gli intimo. Ho le orecchie in fermento, e ora posso captare dei pensieri. Si sta avvicinando. Lo posso sentire molto bene. È molto ambizioso,sa che sta cacciando in un terreno molto fertile. Ringhio di sdegno. È un vampiro,della peggior specie.

-    Tutto bene Phonix?- mi richiede Jack che è tornato umano avvicinandosi a me. Scuoto la testa

-    Si sta avvicinando un vampiro-sibilo concentrandomi sui pensieri del vampiro per collocarlo. Jack drizza le orecchie come me.  La smorfia che vedo sul suo volto lupino è simile a quello che sto pensando io:sanguisuga. Non può sentire i suoi pensieri come me, ma ne sente l’odore, la presenza. Gli lancio un’occhiata d’intesa che lui carpisce subito e insieme ci gettiamo all’inseguimento. Mi trasformo in cavallo per avere il beneficio di una velocità superiore. Jack è veloce, se fossi sotto forma di Fenice potrebbe eguagliarmi, ma il cavallo è l’Anima di fuoco più veloce in assoluto. Galoppo veloce vedendo il paesaggio che saettando  ai miei occhi diventa un miscuglio di ombre verdi e marroni. Mi fido dei miei sensi e lascio che il collegamento col vampiro mi guidi. Sento che è più vicino. Si sta muovendo anche lui con la velocità tipica dei vampiri,ma non può essere più veloce di me o di Jack. Forse percepisce lui per la percezione e istinto di sopravvivenza dei vampiri, ma non può di certo percepire me. Sento Jack dietro di me, cerco di distanziarlo per non far credere al vampiro che gli siamo vicini. Ora posso captare bene i suoi pensieri e li tengo sotto controllo in modo che io sappia se riesce a percepire me.  Sente Jack  ed è in allarme,ma non sa che io sono molto più vicino a lui di chiunque altro. Allungo ancora rendendomi conto che non sto ancora correndo al massimo delle mie energie e ora posso anche vederlo. Corre il poveraccio,non sa che gli sono terribilmente vicina. Salto in modo da scavalcarlo e mi trasformo in drago. Ora posso vedere la sua brutta faccia proprio di fronte a me. La sua espressione da prima è incredula, poi terrorizzata. Si volta scivolando e cerca di scappare dall’altra parte ma con un piccolo balzo gli sbarro la strada di nuovo. Vorrebbe invertire di nuovo la rotta ma con la coda da drago lo blocco. Sa benissimo che non  può scavalcarmi,anche perché mi basterebbe ingrandire di poco la coda,o far partire una fiammata da incenerirlo. Non ha mai visto un’Anima di Fuoco, ma come tutti i vampiri sa chi siamo e sa quanto siamo letali per loro. Un po’ come gli esseri umani sanno che gli animali possono ucciderli come e quando vogliono.
Il vampiro si guarda intorno terrorizzato. Non sa cosa fare ma sa per certo che morirà.
“Esattamente” Gli intimo avvicinando il mio muso da drago tanto che posso vedere la sua pelle liscia priva di pori. “Morirai ma in fondo non sarà una grande perdita,tu sei già morto,ora non servi a nulla” ho imparato che quando son trasformata riesco a comunicare solo col pensiero. Il vampiro si accascia rassegnato continuando a fissare le fiamme che escono dal mio muso. “Sei uno scarto della Natura,non meriti di vivere. Provochi solo sofferenza a chi non ti ha fatto niente, questo è solo il prezzo che devi pagare per aver scelto di vivere per sempre” – Cosa vuoi da me- mi grida disperato il vampiro:- sono una creatura come te, vivo come posso e mi cibo come un animale si ciba di altri animali- “Non bestemmiare” ringhio spruzzando fuoco: “ Quelle sono creature normali,naturali,volute dalla natura. Tu sei contro natura e invece di startene in un cantuccio a rimuginare sulla tua vita schifosa provochi altra sofferenza. Non sei degno di continuare a vivere” Jack si sta avvicinando velocemente. Potrei far fuori la sanguisuga in un momento e la furia cieca dell’Anima di fuoco vorrebbe fare proprio così,ma io voglio un po’ divertirmi. Noto uno strano sadismo dentro me. Voglio giocare un po’ con la preda come farebbe un gatto col topo prima di dargli il colpo di grazia. Non ho potuto ammazzare fino ad adesso,ora che posso farlo voglio godermi il momento. E so che anche Jack vuole divertirsi un po’. Lo sento arrivare e dopo poco vedo il suo pelo fulvo uscire fuori dalla vegetazione. Avvista il vampiro e ringhia soddisfatto. Lo vedo e gli sorrido complice: “ E’ ora di pagare per tutto il male che hai fatto” gli sibilo e con una vampata lo allontano da me.  Jack ha subito capito le mie intenzioni:gli è addosso. Il vampiro urla di dolore e cerca disperatamente di combattere col lupo che a zannate lo fa a pezzi. Quando ormai non è altro che un mucchio di pezzi sconnessi che continua a urlare sotto forma di Fenice sono su di lui e mi fondo col suo corpo che smette di agitarsi mentre le mie fiamme lo divorano dandomi uno strano senso di appagamento e sazietà. Torno alla forma umana e mi volto verso Jack, tornato anche lui umano.
-    Complimenti fratello- gli ammicco e ci scambiamo un pugno di fratellanza:- bel lavoro di squadra- lui mi sorride soddisfatto:- Certo che ti diverti a giocare con le prede. Hai aspettato il mio arrivo per farlo fuori. Sei piena di odio fino al midollo,non ho mai visto un’Anima di fuoco come te-
-    Davvero?- esclamo:- non ne so il motivo,solo mi divertiva vederlo tremare come una foglia- rido e scambio una pacca col mio compare mentre ci avviamo a tornare a casa.
“Neanche io ho mai visto tanta aggressività!” mi volto perplessa. Anche Jack l’ha sentito quindi non si tratta ne di Morgan ne di Vianus,anche perché non li vedo con me. Veniva da dietro gli alberi.
-    Chi è?- chiedo lanciando la mente in cerca di qualcuno che possa nascondersi fra gli alberi. Non sento nessuno. Chi può essere? E,soprattutto,come ha fatto a comunicare con me e Jack? Le mie risposte trovano subito una risposta: dal folto degli alberi esce un lupo di fuoco. Lo guardo incredula:è Lupus,un’altra Anima di Fuoco. Mi sento accendere dalla gioia. Non avrei mai immaginato di incontrare un mio compare così presto.
-    Tu sei … - balbetto indicandolo. Lui annuisce prima che io possa fare qualsiasi altra cosa. Di sicuro sa chi sono,mi ha visto all’azione e mi legge nel pensiero. “Sì,sono Lupus,sorella Phoenix. Son contento di averti al fine trovato, anche se ormai avevamo perso la speranza tutti quanti” mi sento pervadere da una grande gioia. Non l’ho mai visto ma è come se lo conoscessi da anni. So che forma aveva quando era vivo,so tutto di come è morto e dei suoi poteri. Lo leggo come se stessi leggendo un libro aperto. Mi inginocchio per abbracciarlo sapendo che le sue fiamme non mi farebbero nulla. Mi stupisco di come non assuma la sua forma da umano. “Non posso” esclama “Non posso trasformarmi davanti a lui” e indica Jack col muso infuocato “ anche se lo conosco bene. Come stai Jackino?”
-    Non chiamarmi cosi palla di pelo bruciacchiata- scherza Jack:- comunque sto benone, da quant’è che non ci vediamo? 30 anni?50?- “52 esatti cane bastardo. Ahahahha. Avete tirato su anche la mia sorellina,dunque”
-    Sì, è una bella bestia- sorride Jack:- e anche molto forte,come vedi- “è normale. All’inizio siamo tutti molto forti, ma il nostro vero potere viene fuori col tempo” si volta verso di me “Phoenix vedo che sei molto forte e sei anche molto triste perché sei appena morta. Posso capirti perché nessuno di noi voleva morire, ma sappi che il nostro compito è molto importante e dovresti sentirtene onorata,anche se questo ha significato il tuo sacrificio” annuisco. Non avevo mai pensato a questo aspetto,ma ora che Lupus me lo fa notare capisco che ha ragione. Lui scodinzola: “Sorellina,ti stavamo tutti quanti aspettando con ansia, ma non sei ancora pronta a unirti a noi. Di a Charles che è il momento di farti leggere le Scritture di Fuoco,lui sa a cosa mi riferisco,poi,quando sarai pronta,verrò a prenderti e ci riuniremo coi nostri fratelli. So quale sarà il tuo compito,ma prima voglio che tu sia pronta. Quando sarà il momento giusto,ci ritroveremo”
-    Si,fratello mio- gli dico stringendolo ancora più forte:- sento già di volerti anche fin troppo bene.  Non vedo l’ora di ritrovarci e fare fuori altre sanguisughe insieme- Lupus scuote la testa “Imparerai che ci sono esseri ben peggiori dei vampiri. Non sei che all’inizio del cammino di un’Anima di Fuoco” si rivolge a Jack: “ Porta i miei saluti a Charles,amico mio. Digli che mi farò vivo qualche volta,soprattutto per vedere come va con Phoenix. Buona fortuna sorellina,ci vediamo Jack” detto questo con ampi balzi scompare di nuovo nella vegetazione. Percepisco ancora la sua presenza ma sento che si sta allontanando sempre di più. Sento che fra me e lui si è già instaurata quella forza di cui mi parlava Charles. “ Ci vediamo presto,fratello mio” gli dico. Poi mi volto verso Jack:
-    Beh,è ora di rientrare- annuisce e si trasforma in lupo.

CAPITOLO XI

-    Oh che bello- esclama Charles dopo che gli ho raccontato tutto l’accaduto:- finalmente hai potuto dare sfogo a tutta la tua forza- annuisco.
-    Sì,ed è stato molto divertente-
-    Dovevate vederla- esclama Jack che ha fra le braccia Nancy:- si divertiva a insultare il vampiro mentre mi aspettava, poi me l’ha lasciato per giocarci un po’. Come se fosse un giocattolo- sorrido compiaciuta. Edgar mi guarda con una nota di rimprovero.
-    Non è un gioco,Phoenix- mi ammonisce:- stai comunque giustiziando delle creature,non è come quando ci alleniamo fra di noi-
-    Ma lasciala- esclama esuberante Iris:- non c’è nulla di male a divertirsi un po’- mi lancia un’occhiata complice. Le sorrido riconoscente. So che non la pensa esattamente così, in fondo sto facendo fuori componenti della sua specie,e per quanto non approvi la loro dieta,sono comunque suoi simili. Ma sa anche che è nella mia natura levare di mezzo chi fa del male all’uomo,e cerca di appoggiarmi,per quel che può.
-    Hai ragione Edgar- esclamo:- ma volevo … solo vedere fin quanto sarei stata in grado di controllare la mia furia-
-    Sei una grande Phoenix- esclama sorridente Nancy facendo il segno del pollice alzato:- lo sapevo che eri una tosta! Wow- sorrido a Nancy.
-    Beh a quanto pare è ora che tu impari qualcosa di più su chi sei e su chi sono le creature con cui devi combattere- esclama Charles:- quando ero nei Volters avevo dato un’occhiata a queste scritture per curiosità,non avrei mai immaginato che un giorno ne sarei stato il custode assoluto- sparisce per le scale. Resto sola con il resto della famiglia. Emily mi sorride.
-    Così tra poco ci dovrai lasciare anche tu- sembra molto dispiaciuta:- ci stavamo abituando alla tua presenza, anche se non sei la prima. Ma è sempre brutto quando qualcuno esce dalla nostra famiglia dopo che ne ha fatto parte per un po’-
-    Non ti preoccupare Emily- le dico:- tornerò presto a trovarvi- Charles torna nel soggiorno con un tomo enorme in mano. Sembra quasi che faccia fatica pure lui a sollevarlo.
-    Ecco qua. Queste sono le Scritture di Fuoco. Qua è spiegato tutto sulle Anime di Fuoco,chi siete,da dove venite e cosa dovete fare. E ci sono tutte le creature vostre nemiche,quelle che dovete affrontare per salvaguardare l’uomo.  Sono spiegate le procedure di uccisione e ci sono anche tutte le testimonianze dei vostri padri fino ad adesso. Ovviamente non basterà leggere qua,dovrai applicare quello che impari sul campo,ma per quello dovremo uscire,girare e sicuramente in qualcosa ci imbatteremo,c’è sempre qualche forza oscura,qualche creatura che si aggira da queste parti. Tieniti in contatto con Lupus,lui ne vede tutti i giorni e magari ti indica dove puoi trovarne qualcuna. Non potrai ovviamente incontrarle tutte,anche perché molte di queste creature non sono presenti qua in America, ma almeno ti farai un’idea di chi o cosa andrai a combattere. Una volta finito tutto sarai libera di andare in cerca dei tuoi fratelli- vedo un sorriso triste sul suo volto:- e questa cosa non ti piace molto,vero Charles?- gli chiedo. Lui mi rivolge un sorriso triste
-    Te l’ho detto, mi sono affezionato a voi,e anche se so che presto ci rivedremo tutti, mi mancherai,come mi mancano i tuoi fratelli. Da studioso quale sono mi piace avere a che fare con forme diverse di creature, ma da quando ho tirato in piedi questa famiglia che ha sempre dei nuovi componenti,tendo ad affezionarmi a tutti coloro che ci entrano e ci stanno anche solo per qualche mese,ma, questa è la vita,dobbiamo andare avanti. Io ho accettato un compito, e ora ne pago le conseguenze- se non sapessi per certo che i vampiri non piangono,avrei pensato di vedere una lacrima scendere dagli occhi del mio addestratore.

Nei giorni successivi mi immergo quasi del tutto nella lettura delle Scritture di Fuoco. Posso così apprendere l’origine di noi Anime di Fuoco,come siamo venute fuori dal fuoco per proteggere l’uomo,grazie a una preghiera e ad un incantesimo che ci ha reso corporee.  La storia che mi ha raccontata in breve Charles è scritta su tre capitoli del grosso tomo, in lettere antiche e sbiadite,quasi fosse stata scritta da una penna stilografica e risalente a tempi antichissimi. Posso apprendere sulla teoria quello che ho già appreso con la pratica:le Anime di Fuoco vagano per il mondo in cerca di un corpo che le possa ospitare. Normalmente scelgono persone che rassomiglino un po’ all’Anima di Fuoco come carattere. Equus è una persona esuberante,generosa e molto sensibile di animo. Draco è il saggio,il sapiente e il più potente. Lupus è colui che è in contatto con gli Ordini Superiori,una sorta di scritture,o di entità superiori alle Anime di Fuoco,che decidono quale siano le missioni da compiere per ogni generazione. Non siamo creature divine,anzi,siamo più che mai creature volute dall’uomo,ma abbiamo comunque un qualcosa di superiore ed etereo che ci governa. Lupus deve quindi essere coscienzioso e un po’ introverso,il più calmo e paziente di tutti. È colui che instrada tutti noi. Ed è l’impressione che ho avuto quando ho conosciuto il primo dei miei fratelli. Leo è quello forte e coraggioso,l’impavido,quello che si butta nella mischia quando tutti si tirano indietro. E poi arrivo a Phoenix. Vedo una grossa aquila completamente infuocata e con le ali spiegate disegnata a fianco della descrizione. Vedo il becco spalancato,gli artigli forti e la coda dipartita in tante altre code dorate. Non mi sono mai guardata allo specchio,quando mi trasformo, ma posso identificarmi in quell’essere affascinante. Accarezzo la copertina. La Fenice è sempre stato il mio animale fantastico preferito. Probabilmente sapevo cosa e chi sarei diventata,cosa albergava dentro di me. Continuo a leggere. “Phoenix è il leader. Quello su cui tutti fanno affidamento. Non è più potente degli altri ma è quello con più ragione di tutti. Colui che davanti a una bivio sa dove andare. Non esistono capi,all’interno delle Anime di Fuoco, ma c’è comunque sempre qualcuno su cui si fa affidamento. E quel qualcuno,è proprio colui che rappresenta la Fenice. Il suo potere è quello di sapersi trasformare nelle altre Anime di Fuoco e anche in animali reali per nascondersi”. “Un’Anima di Fuoco infatti,non può mai farsi vedere nella sua forma umana davanti altri umani o creature. Può mostrarsi nella sua vera forma di Anima di Fuoco solo quando sta attaccando. L’unico caso in cui un’Anima di Fuoco può diventare umana,è solo quando si trova davanti a qualcuno che ha stabilito un patto con essa”. Cosa vorrebbe dire? Cerco febbrilmente qualcosa che riguardi l’argomento e dopo tutta la storia trovo un capitoletto che spiega come un’Anima di fuoco stipula un patto con un essere umano o con qualsiasi altra creatura. E trovo tutta la storia dei Volters,quella che Charles mi ha raccontato a pezzi.  Anche in questo capitolo non è spiegato molto,ma mi rimanda alla storia delle Anime di Fuoco. Decido che forse non dovrei saltare queste parti. Torno a leggere da dove avevo interrotto.
Apprendo così come in origine le Anime di Fuoco erano esseri voluti soltanto per sconfiggere le tenebre e gli animali feroci. La loro unica missione era quella di salvaguardare l’uomo,e nient’altro. Con l’incivilimento però i nemici dell’uomo aumentarono e le Anime di Fuoco non sempre riuscivano a fronteggiare da sole la quantità di mostri spesso creati dall’uomo stesso che continuavano ad aumentare ed aumentare.  Così vennero fondati gli Ordini Superiori in modo che le Anime di Fuoco fossero in grado di organizzarsi e sapere quale sarebbe stato il loro compito e fossero in grado di riunirsi e combattere insieme le avversità e i nemici.  Lessi di battaglie fra le Anime di Fuoco e ogni tipo di divinità che io avessi studiato a scuola o di cui avevo letto nei romanzetti fantasy che amavo tanto quando ero in vita.
Notai che le Anime di Fuoco più gloriose erano state forgiate nel ‘600,durante l’Inquisizione,gli anni in cui la Magia Nera e le creature malvagie dilagavano. Fu allora che gli umani sancirono il primo patto con le Anime di Fuoco. Fino ad allora non era mai successo. E fu la prima volta che le Anime di Fuoco si riunirono. Come mi aveva già spiegato Charles, le Anime di Fuoco gestiscono e si prendono cura del continente in cui nascono. Esiste ed è sempre esistito un legame fra di loro,ma non hanno mai lavorato insieme come fecero in quegl’anni.  Per ogni generazione c’era una descrizione ben dettagliata dei componenti delle Anime di Fuoco con tanto di ritratto. I componenti di quella generazione erano descritti come i più eroici e potenti mai esistiti. Li osservai e li studiai uno a uno. Equus è l’anziano, Leo il ragazzo di colore,  Draco la ragazza,Lupus il ragazzo e Phoenix il più giovane. Guardo attentamente colui che aveva rappresentato la mia Anima di Fuoco:un ragazzino biondo,dagl’intensi occhi azzurri. Mi stupisco  di vedere che anche lui rappresentava l’Europa. Continuo a leggere,presa da una forte voglia di conoscere a fondo la storia di quello che sono.
Le Anime di Fuoco stipularono il Patto di Fuoco,e finalmente posso apprendere come si stipula un patto: il rappresentante delle Anime di Fuoco, in quel caso fu Leo, stringe la mano di colui che vuole l’alleanza con le Anime di Fuoco giurando di dare protezione all’uomo e al suo gruppo di persone,che può rappresentare anche tutta l’umanità, in cambio del compimento dei voti e delle missioni assegnate alle Anime di Fuoco. È un vincolo indissolubile che non viene spezzato neanche con la morte di colui che ha stipulato il patto insieme all’Anima di Fuoco. Il patto si rompe quando il motivo per cui è stato stipulato viene portato a termine.  Il patto si sigilla con la Lingua di Fuoco emanata dall’Anima di Fuoco interessata e che attraversa le due mani intrecciate. L’unico motivo per sciogliere il patto prima che sia stato portato a termine l’obbiettivo,è che l’Anima di Fuoco morda a sangue colui con cui aveva stretto il patto. Altrimenti,resterà legato ad esso finché non compirà il suo dovere.  Questa è una cosa che mi affascina molto.
Quella generazione di Anime di Fuoco fu gloriosa perché fu l’unica,fino ad adesso,a essere in grado di comporre il Grifo. Mi rabbuio. Che cos’è il Grifo? Nella pagina dopo vedo un dipinto di una strana creatura. Uno strano,gigantesco animale infuocato con la faccia da Fenice,il torso e la coda da Leone,le ali di Drago, le zampe anteriori del Lupo e quelle posteriori di Cavallo. Sembra un ibrido di tutte le Anime di Fuoco. La spiegazione viene subito dopo. Il Grifo è proprio un insieme delle cinque Anime di Fuoco. E’ un essere superiore anche al nostro potere perché possiede tutti i poteri che ci caratterizzano. È l’essere più potente che esista,in grado di spazzare via come niente qualsiasi forma malvagia. Chi riesce a comporlo,ne mantiene le caratteristiche,quindi un po’ dei poteri dei propri compagni. Diventare Grifo è però molto complesso. Nessuno ci era mai riuscito fino ad allora e nessuno ci riuscì più negli anni avvenire.
Il motivo per cui si forma un Grifo,chi è in grado di costruirlo,è ancora ignoto. Pare,dato il contesto storico in cui avvenne questa fusione, che le Anime di Fuoco riescano a comporre un Grifo in situazioni disperate,ovvero quando neanche le forze congiunte delle Anime di Fuoco possano bastare a vincere. Per questo quella Generazione venne considerata la più gloriosa in assoluto. Grazie al Grifo tutte le forze oscure vennero sconfitte e arginate per decine di anni.
Nel secolo successivo però una famiglia di vampiri molto crudele,i Volters,si interessò molto alla potenza delle Anime di Fuoco. Il rappresentante di allora era Equus che parve molto scettico dallo stipulare un patto con una famiglia nemica dell’uomo,ma Eris, il capo vampiro, gli disse che il loro compito era semplicemente quello di mantenere segreta l’identità dei vampiri e di tutte le creature nemiche dell’uomo. Eris disse che loro cacciavano e uccidevano ogni forma malvagia o troppo appariscente di creature che minacciavano l’uomo. E non erano in grado di farlo senza l’aiuto delle Anime di Fuoco. Eris e i suoi fratelli,Caio e Tito,giurarono che in cambio dei loro servigi le avrebbero lasciate libere di compiere i loro doveri,ma dovevano comunque mantenersi alla corte vampiresca. Non gli disse che da li fino ai primi del ‘900 le Anime di Fuoco sarebbero state trattate come bestie schiave e che questa condizione le avrebbe ridotte a una vita molto più breve,tant’è che furono tante le generazioni che non duravano più di 30 anni. Finché non si arrivò all’ultima generazione,quella proprio dei primi del ‘900. Le scritture dicono che un giorno le Ultime Anime di Fuoco si riunirono per decidere la loro rivoluzione. Mi viene da sorridere leggendo che fu proprio Phoenix a voler scatenare la rivolta. E,come leader del gruppo,venne appoggiato da tutti.
La battaglia si compì di notte,alle Anime di fuoco non bastava mordere Eris o gli altri componenti dei Volters: dovevano distruggerli. Il patto era stato fatto con l’inganno e nessun patto prevede schiavitù assoluta.  Inoltre,essendo un patto fra creature magiche, non c’era un solo rappresentante dei Volters,ma tutti coloro che egli stesso aveva trasformato. Fu una guerra dura,sanguinosa ma alla fine il potere delle Anime di Fuoco prevalse e benché rimase in vita solo Phoenix,che dette il colpo di grazia a Eris, da allora il patto venne cancellato,consentendo,alla nuova generazione,cioè la mia,la libertà di adempiere ai compiti degli Ordini Superiori, cosa che non era stata possibile durante la schiavitù coi Volters.
Le pagine della storia delle Anime si interrompe,ma ci sono ancora pagine bianche. Le pagine che dovremo scrivere io e i miei fratelli. Sospiro e vedo che ci sono ancora delle sezioni da leggere. Vado avanti con la lettura. Ma da quant’è che sto leggendo? “Due giorni” mi risponde Vianus vicino al mio letto. Ero talmente presa dalla narrazione che mi sono dimenticata anche di nutrirmi,benché come Anima di Fuoco,non ne sento il bisogno. Continuo a leggere. Arrivo alla parte dove si spiegano per bene i poteri delle Anime di Fuoco. E i suoi punti deboli.
“Un’Anima di fuoco non ha nemici. È in grado di sopperire a ogni attacco,di qualsiasi natura. È immune a tutti i tipi di veleno. Esiste un solo veleno che può immobilizzare temporaneamente un’Anima di fuoco,ma non può certo ucciderla o avere qualsiasi effetto su di essa. Non esiste creatura oscura e malvagia che un’Anima di Fuoco non possa uccidere. Gli unici esseri in grado di tenere testa a queste creature sono solo i Demoni. I Demoni riescono ad eludere il controllo delle Anime di Fuoco, e sono in grado di bloccarle e di annullarne i poteri. Questi però,sono gli unici in grado di essere dannosi. Nessuno può uccidere un’Anima di fuoco. Il peggior nemico,l’unico che può in qualche modo immobilizzare del tutto o comunque bloccare,fino alla perdita dei sensi un’Anima di Fuoco,è l’acqua. Può essere letale,l’acqua, ma soltanto se l’Anima di Fuoco oltre a essere bagnata da capo a piedi venga anche riempita,nel vero senso della parola,deve quindi ingerire dell’acqua, allora si,che potrebbe morire. Se invece l’acqua colpisce un solo arto dell’Anima di fuoco, essa allora si vede bloccata nei propri poteri”. Dei poteri dell’acqua ne ho sentito l’effetto sulla mia stessa pelle. Passo alla parte,piuttosto cospicua, dei nemici delle Anime di Fuoco. Leggo tutto,dalle caratteristiche di riconoscimento di ogni singola creatura oscura a come combatterla. Noto che sono contemplati anche i fantasmi. Mi volto verso Vianus e Morgan.
“Come fate a essere pericolosi,voi fantasmi?”
“Non noi” mi risponde Morgan: “ Ci sono i fantasmi neri che sono malvagi. Quelli che son morti pieni di rancore, e che quindi se la prendono coi vivi. Phoenix,ovunque c’è del male,anche nell’uomo” di questo non ne sono sorpresa. Vedo che ho finito di leggere il grosso tomo. Come a leggermi nel pensiero Charles entra in camera mia.
-    Edgar mi ha detto che hai finito- mi sorride:- forse avrai fame … -

CAPITOLO X

-    Sono più veloce io … ahahahhaha- Nancy si prende gioco di me. Sorrido e mi trasformo in cavallo da lupo che ero. E ora chi ride? Le do facilmente dieci falcate.
-    Ma noooo!- esclama facendo l’indispettita:- così non vale!- mi volto e trasformandomi in un simpatico cucciolone non infuocato le salto addosso lavandole la faccia. “Mi provochi … e io rispondo” le dico continuando a leccarle la faccia. Lei ride divertita.
-    Accidenti Phoenix- esclama mentre mi tolgo da sopra e mi ritrasformo in umana:- non sai come sentirò la tua mancanza … - mi guarda col broncio da bambina.
-    Anche tu mi mancherai,piccolina- sospiro. Ormai sono pronta.
Dopo essermi letta tutte le Scritture di Fuoco, insieme a Charles o a Edgar o con qualcun altro mi sono esercitata molto. Riuscivamo sempre a trovare qualcuno che si aggirasse furtivo dalle parti di Derry o all’interno nel Maine. Una preda perfetta, spesso vampiri, mi era capitato qualche licantropo con cui anche Jack si era divertito:- Questi esseri non son degni di far parte della mia famiglia- diceva sprezzante quando contemplavamo le carcasse che lentamente si disfacevano sotto le mie fiamme.
Mi ero imbattuta anche in qualche strega. Era spesso Lupus che mi chiamava e mi diceva di occuparmi di qualche creatura che si aggirasse nel Maine,mentre lui era impegnato in altri Stati.
Un giorno ero in camera mia a parlare con Rebecca della sua vita da umana, quando sento qualcuno che mi chiama nella mia testa: “ Phoenix?” raddrizzo le orecchie. Riesco a individuare da dove arriva colui che mi sta chiamando. È Lupus. È lontano,per questo faccio fatica a trovarlo. “Sì?” esclamo “Dimmi?che succede?”
-    Phoenix tutto bene?- mi chiede Rebecca:- hai percepito qualcuno?- scuoto la testa.
-    È Lupus che si sta mettendo in comunicazione con me. Aspetta- “ Ci sono Lupus” affermo.
“ Bene. Ascoltami molto bene,son ben lontano dal Maine, mi trovo in California” non posso fare a meno di non pensare a quando ho trascorso un periodo in California,quando ero viva. Sospiro. “Lascia stare i ricordi” mi ammonisce mio fratello “ è una cosa seria. Devi raggiungermi,ho bisogno del tuo aiuto. Da queste parti si concentrano le peggiori forze maligne, e non sempre sono in grado di  gestirle da solo. Devi raggiungermi,subito” annuisco. “Dimmi esattamente dove ti trovi”.
“ Los Angeles” annuisco. Sapevo che non era una città sicura. “Arrivo subito Lupus. Mi porto qualcuno?”
“No, al massimo i tuoi amici fantasmi,ci saranno di aiuto. Non portarti né Charles e la sua famiglia né i lupi,per loro è troppo pericoloso”
“ Ok,ma di cosa si tratta?”
“Te lo spiegherò quando sarai qua. Non perdere altro tempo ora e vola qua”
“Arrivo subito,fratello!”.
Mi alzo dal letto e guardo Rebecca:- Perdonami- le dico:- Lupus mi ha chiamata, è urgente. Si trova in California e mi ha detto di raggiungerlo al più presto- Rebecca mi guarda preoccupata:
-    Oddio che è successo? Ti serve aiuto?- scuoto la testa.
-    No, mi ha detto di non coinvolgervi. Devo scappare. Di a Charles che torno appena ho finito- non faccio in tempo a uscire dalla finestra che sono già trasformata in Fenice. “Vianus,Morgan,venite con me. Lupus dice che potreste esserci utili”
“Sì,abbiamo sentito” esclama Vianus già al mio fianco. “Si parte” esclama Morgan. Mi alzo in volo su nel cielo e con facilità divento invisibile. Il viaggio è lungo ma con la mia velocità posso arrivare in California in un lampo. Mi vien da sorridere al pensiero che avrei dato non so cosa per poterlo fare,quando ero viva, e non avrei mai immaginato che l’avrei fatto per davvero, un giorno,benché non fossi più viva, o quasi.
Non appena riesco a percepire la presenza di Lupus più vicina mi abbasso: siamo arrivati in California. Mi abbasso e cerco di captare i suoi pensieri per poter vedere dove sia.  E arrivo in una vecchia fabbrica abbandonata. “Posto perfetto fratello” penso mentre entro “Chi ci può vedere qua?”
-    Cinquant’anni sotto queste spoglie ti fan diventare scaltro e in grado di trovare qualsiasi buco per nasconderti- mi arriva una voce limpida,di ragazzo. Mi poso su un barile arrugginito e mi trasformo in umana. E Lupus mi compare. Nella sua forma umana. Un negretto che avrà si è no 19 anni,più alto di me di neanche una spanna e dall’aria simpatica. La cosa che noto subito lampante è che è vestito esattamente come me, con una maglietta bianca e rossa e i pantaloni rosso fuoco, e che ha gli occhi rossi.
-    Lupus- grido. Finalmente lo vedo nella sua forma umana. Non l’ho più visto dal nostro primo incontro. Sentivo solo i suoi messaggi mentali ma non l’ho mai più rivisto. Ed è di certo la prima volta che lo vedo in forma umana. Gli salto addosso felice di vederlo come se lo conoscessi da sempre.
-    Ehi sorellina, anche io son contento di vederti- esclama stringendomi:- ma non pensavo avessi questo effetto su di te!-
-    Non ne hai idea Lupus- esclamo:- è come se ti conoscessi da sempre, mi sei mancato tantissimo-
-    Anche tu mi sei mancata Phoenix. Non sai quanto ti abbiamo aspettata,io e gli altri. Ma per fortuna sei arrivata,fortunatamente,non troppo tardi- ci sciogliamo dall’abbraccio:- Non sai quante cose ho da chiederti … -
-    Lo so,ma ora non è il momento. Devo spiegarti cosa dobbiamo fare e abbiamo già pochissimo tempo- annuisco obbediente.
-    Dimmi tutto,sono tutta orecchi- ci sediamo per terra.
-    Hai letto le Scritture di Fuoco,vero?-
-    Si,dalla prima all’ultima pagina-
-    Quindi saprai che ci sono tanti nemici che noi dobbiamo fronteggiare. Fino ad adesso ho voluto tenerti in allenamento, farti conoscere un po’ i nostri nemici più semplici,farti divertire,ecco,ma come ben sai,non siamo invincibili- annuisco.
-    Sì,non possiamo toccare l’acqua nella maniera più assoluta e coloro che possono crearci qualche problema sono i Demoni-
-    Ecco,proprio di loro, ci dobbiamo occupare- annuisce Lupus:- c’è n’è uno,qua da queste parti, molto molto forte contro cui più volte ho avuto a che fare e più volte ho avuto la  peggio. Non posso fronteggiarlo da solo e nonostante lo stia seguendo ovunque vada, continua a seminare terrore e non ne vuole sapere di andarsene. Purtroppo sono tempi molto duri per tutti noi,ci stiamo preparando a qualcosa di veramente terribile e se non fossi arrivata tu non avremmo saputo che fare. Forse saremmo venuti a cercarti,non so come, perché le Anime di Fuoco non si riconoscono se non sono ancora uscite, ma l’avremmo fatto.
-    Per questa missione ho cercato di chiamare gli altri fratelli, il più vicino era Leo, ma è troppo impegnato anche lui. Dobbiamo controllare anche l’Europa,adesso … - abbasso lo sguardo. Per forza,chi dovrebbe controllare l’Europa non è ancora pronta per farlo …
-    Non sentirti in colpa- mi dice mio fratello:- sarebbe peggio se tu non fossi uscita. E poi dovremmo tamponare l’Europa anche quando sarai pronta-
-    Perché?- chiedo stupita.
-    Lo saprai,ora dobbiamo concentrarci su questo demone. So che non sai sulla pratica come si fa, ma non preoccuparti,ci sarò io a instradarti su tutto. Sappi solo che è molto potente. Faremo fatica,ma in due sarà già più facile. Come ben sai,i Demoni si impossessano degli esseri umani- annuisco
-    E sono in grado di eludere i nostri poteri:non riusciamo a riconoscerli finché non si manifestano apertamente con il colore degli occhi. Tral’altro sono molto furbi. Quando sanno che per loro è finita escono dal corpo ospite e vanno a invaderne un altro. Questo è Garver, un Demone molto molto bastardo. Lo riconosci perché ha gli occhi gialli, la sua peculiarità è che i suoi patti non consistono nel rubare le anime umane dopo 10 anni,ma di impossessarsi dei loro futuri figli per farne un esercito. Presta molta attenzione perché ti servirà per il futuro- annuisco anche se non capisco.
-    Va fermato Phoenix, sono trent’anni che gira in cerca del suo esercito e nessuno,ripeto nessuno riesce a fermarlo. Ci ho provato io in tutti i modi,e purtroppo o scappava o mi soprafaceva sul campo gettandomi addosso dell’acqua. Ora,tu sai sulla carta come si uccide un demone?- annuisco.
-    Sì … sulle Scritture di Fuoco  c’è scritto che bisogna imprigionarli e succhiare via l’Anima Nera dal corpo umano. Non c’è scritto però che noi possiamo distruggerli,solo scacciarli e rimandarli all’Inferno- Lupus annuisce.
-    È vero,questo è quello che riuscivano a fare i Nostri Padri. Noi ci siamo evoluti. Trent’anni fa io e Equus ci imbattemmo in un demone molto forte.  Aveva dato a entrambi dei grossi grattacapi e tral’altro a quei tempi eravamo le uniche Anime di fuoco già addestrate, Leo era ancora da Charles. Non sapevamo più che fare, anche perché era molto furbo. E noi non potevamo certo seguire solo lui. Così abbiamo deciso di contattare anche Leo. Ci siamo ritrovati da Charles e abbiamo studiato da capo a piedi le Scritture di Fuoco concentrandoci sui Demoni. E abbiamo capito che forse un modo per fermarli c’era.
-    Abbiamo preso con noi Leo,perché un aiuto serve sempre e ci siamo messi sulle tracce del demone. Quando l’abbiamo trovato per prima cosa lo abbiamo accerchiato. Poi Equus lo ha immobilizzato con il pensiero e Leo lo ha legato con delle corde imbevute di acqua santa.  Credimi,non è stato per nulla facile,i Demoni sanno colpirci nei punti giusti e ci sanno immobilizzare. Fortunatamente eravamo in tre e io sono in grado di gestire il tempo. Però mentre fermo il tempo deve essere un’altra Anima di Fuoco ad agire. E questo non sempre era facile. Non riusciamo a leggere nel pensiero dei Demoni, quindi non possiamo prevedere le loro mosse. E con Leo inesperto è stata dura,credimi. Anche se ci ha comunque dato una grande mano. Comunque alla fine,una volta immobilizzato del tutto il Demone,io gli sono saltato addosso e gli ho succhiato via l’Anima Nera, obbligandolo a uscire fuori. Quando è uscita Equus si è fiondata su di essa e si fuso in un miscuglio di fuoco e anima nera. Alla fine c’è stato un lampo di luce:il Demone è stato ucciso. Equus era a pezzi,ma ce l’avevamo fatta-
-    E quindi?- esclamo io:- noi siamo in due,dovremmo cavarcela lo stesso?- Lupus annuisce.
-    Esattamente. So di chiederti molto,ma credimi,se non fosse più che necessario per il tuo futuro, non te lo chiederei-
-    Ma mi vuoi spiegare cos’è questa storia del mio futuro? Qual è il mio futuro?-
-    Shhh- Lupus mi zittisce con una mano. Vedo che è in ascolto.
-    Sta arrivando- mi sento bruciare. Segno che la Fenice ha captato qualcosa,e così anche Lupus.
-    È proprio lui,sento la sua puzza- in effetti un odore strano lo percepisco pure io. Un odore come di uova marce e carne in putrefazione. Lo sento lontano, il Demone è lontano ma si sta avvicinando. Ha ragione Lupus:la sua è una puzza.  È l’odore del male. Alzo la testa e vedo che anche mio fratello mi sta guardando dritto in faccia.
-    Dobbiamo andare. Non c’è più tempo.  Sorella,so che sei molto forte. Ascolta ciò che ti dico e aiutami a sconfiggerlo. Io e te possiamo farcela, lo sento.  So che non sarà facile, sei in grado di controllarti ma non ancora del tutto. Devi solo ascoltarmi. Di ai tuoi amici fantasmi di seguirci,ci serviranno qualora non riuscissimo a immobilizzarlo. Loro possono momentaneamente combattere internamente i Demoni,e immobilizzarli giusto il tempo per attaccarli. Ora andiamo, abbiamo un demone da uccidere- mi fa l’occhiolino e si trasforma in Lupo. Annuisco e mi trasformo in Fenice. “Vianus,Morgan”
“Siamo qui”
“Venite con noi,ci servirete” volo al fianco di Lupus che si è lanciato in piena luce. Non appena incontriamo la civiltà diventiamo trasparenti entrambi. Continuiamo a correre e io seguo mio fratello.  
Ci fiondiamo fuori sotto il sole californiano. Sento la puzza avvicinarsi e il mio istinto di Anima di fuoco farsi sempre più forte. Il demone è vicino. Vedo mio fratello dall’alto che corre ad ampie falcate. Lo seguo a bassa quota. Devo seguire quello che mi dice,sa quello che fa. “Phoenix” mi chiama “appena vediamo il Demone, tu ti metti alle sue spalle e io davanti. Per prima cosa dobbiamo fargli capire che siamo qua per ucciderlo,e siamo in due. Poi, di a uno dei tuoi amici di impossessarsi e nel frattempo io cercherò di immobilizzare il tempo. L’unica cosa che dobbiamo evitare è che apra la bocca e si liberi dell’anima Nera,capito?”
“ Sì” annuisco “ma se è più veloce di noi? Se capisce le nostre intenzioni?”Lupus resta in silenzio.
“Spero non succeda. Non può leggerci nel pensiero, ma è molto veloce. Dobbiamo essere veloci,tutto qua. Se vedi che mi dilungo sulle chiacchiere, lo faccio per dare tempo ai tuoi amici di agire. Mi raccomando. Quando poi bloccherò il tempo ti dirò cosa fare, ci sei?”
“ Si”
“Bene, speriamo in bene”. Sento la puzza avvicinarsi sempre di più. Ormai è vicino. Ma lui sa che noi ci siamo? Charles mi ha detto che noi Anime di Fuoco siamo in grado di nascondere il nostro odore, ma se i Demoni eludono tutti i nostri poteri…
“Si,sa che ci stiamo avvicinando” spiega Lupus “e sa anche che sono io. Ormai conosce me e il mio odore, e su di te che è un po’ perplesso, ma a Garvier piacciono molto le sfide. Vuole conoscerti per divertirsi un po’, peccato che non sa cosa lo stia aspettando. I Demoni sono molto superbi” annuisco.  Lupus fa un balzo e subito posso vedere il Demone. È di spalle e mio fratello gli si materializza davanti con le zanne infuocate sfoderate. Io sento le mie scendere. È vero,non posso leggere nel pensiero di questa creatura, ma la sua puzza è inconfondibile: Demone,e la sua aura è di quelle più potenti. Eseguo gli ordini di mio fratello e mi posizione alle sue spalle trasformandomi a mia  volta in lupo e mostrando bene le mie zanne.
-    Bene, bene- ghigna il Demone squadrando Lupus:- così ci rivediamo,caro cane bruciacchiato-
“Ti conviene non fare lo spiritoso” esclama Lupus mostrando ancora di più i denti “come ben sai ora non sono solo” il Demone si volta e vede me,ancora sotto forma di lupo. “No spazzatura ambulante, non è solo” ringhio.
-    Ma bene- ride il demone:- non sapevo esistessero due Lupus-
“Non scherzare” lo ammonisco e mi ritramuto in fenice: “Io sono Phoenix, il tuo peggiore incubo”
“Ora non esagerare” mi intima Lupus. Probabilmente riesce a comunicare anche solo con me senza che il Demone possa sentirlo.
-    Ma molto bene- Garvier si mette a ridere e ora posso vedere che i suoi occhi cambiano colore e diventano di un giallo paglierino. Senza pupille, l’iride si dilata a tutta la cornea:- così gli animaletti bruciacchiati adesso sono due. Ahahahha – mi sento ribollire. Come si permette di prenderci in giro? Vorrei partire e conficcargli il becco nel collo. Vedo bene l’Anima Nera che pompa nelle carotidi ora ben in rilievo. Stupido,non si espone così il collo. Mando un verso minaccioso. “Fermati Phoenix” Lupus mi blocca “non fare cose azzardate. Lascialo a me, tu concentrati sulla vena,fra poco dovrai entrare in azione,ma SOLO,quando te lo dico io!” mi ritraggo cercando di mandare indietro la mia furia. Lupus aveva ragione, è ancora molto difficile per me trattenermi. Arretro ancora per evitare di perdere il controllo. Garvier mi guarda sfidandomi.
-    Una giovincella. Tu devi essere l’ultima arrivata … si,ho sentito molto parlare di te- il suo ghigno di scherno mi fa venire voglia di saltargli addosso. Vuoi vedere cosa fa l’ultima arrivata. Il ringhio di Lupus mi distoglie dal fissargli la vena che pulsa un liquido nero.
“ Sa farti a polpette come e quando vuole” dice mio fratello. Garvier si volta verso di lui
-    Ehi cagnolino,hai paura di sentirti in ombra?- “Preparati. Quando ti faccio un cenno con l’orecchio di a uno dei due di impossessarti di Garvier” annuisco. Rimango nella mia forma di Fenice sbattendo le ali per restare in aria. Ho come l’impressione che Garvier sappia già tutto. Ci sta solo prendendo in giro. “Morgan,Vianus,siete in grado di entrare in quel corpo?”
“ Nessuno di noi l’ha mai fatto” dice Morgan alle mie spalle “ ma possiamo provarci” Vianus si avvicina a Garvier “Non ti preoccupare,non deve essere così difficile” bene.
“Non ti preoccupare Garvier” Lupus sta cercando di distrarre Garvier. Non sono sicura ma devo fidarmi di mio fratello. “come posso essere più in ombra di quanto tu non mi metta con la tua insulsa anima marcia”
-    Siamo spiritosi oggi. Ti vedo baldanzoso,che hai lupacchiotto?- “La consapevolezza che ti farò a pezzi” muove un orecchio. È un movimento impercettibile,quasi un fremito. Garvier non ci ha fatto caso perché continua a parlare ma io si. Faccio un cenno a Vianus che con un balzo sparisce all’interno della persona che Garvier sta possedendo. Garvier lancia un grido di sorpresa e comincia a contorcersi.
“ Cosa ti dicevo,ombrucola da due soldi” lo sfida. Tira indietro le orecchie e abbassa la testa.
-    Ne hai di strada da fare,ragazzino- esclama Garvier ancora in preda alle convulsioni,ma in un attimo si libera di Vianus che viene lanciato lontano. Non ho tempo di vedere dove sia finito perché subito dopo con un gesto della mano Garvier lancia come un’onda d’urto che scaraventa lontano Lupus che uggiola dal dolore. “NO” penso. Ma non ho il tempo di fare ne pensare nient’altro:Garvier si volta verso di me e io ho giusto il tempo di diventare invisibile. Vedo i suoi occhi gialli furiosi che mi cercano dilatando le narici. Mi alzo in volo.
-    È inutile che scappi,uccellino- dice scrutando l’oscurità e annusando l’aria come un lupo in cerca della sua preda :. Puoi anche essere invisibile ma non puoi scappare al mio naso. La tua puzza si sente molto ma molto bene- mi libro ancora un po’ in volo. Cerco disperatamente di manipolare la sua mente ma è un errore.
-    No carina, non puoi confondermi- gira la testa e vedo i suoi occhi puntati nei miei. Non mi vede ma sa benissimo che sono li. Ma dov’è Lupus?  Perché non interviene. Volo cercando di distogliere lo sguardo del Demone. Appena in tempo. Vedo l’onda d’urto passarmi a pochi passi dalle piume infuocate. Non posso scappare. No. Mio fratello è in difficoltà e Garvier lo ammazzerà. E probabilmente ammazzerà anche a me ma almeno ci avrò provato. Non mi sono mai tirata indietro,neanche quando ero viva. Anche a costo di non adempiere ai miei compiti, devo fare qualcosa. “E va bene parassita” dico atterrando e tornando visibile sotto forma di leone “ hai voglia di divertirti,ora ti faccio vedere cosa sono in grado di fare le novelline” non faccio in tempo ne a dire ne a pensare niente. Garvier mi punta una mano contro e subito sento tutti i muscoli paralizzati.
-    Una piccola passerotta coraggiosa. Non c’è che dire,hai fegato- sono sotto la sua morsa,non posso fare niente. “Lupus dove sei?stai bene” nessuna risposta.
-    Mi sa che il tuo amichetto non potrà risponderti per un bel po’- cosa posso fare? Sono completamente immobile. Come se un libro si aprisse davanti a me vedo le pagine delle Scritture di Fuoco,alla voce Demoni. “Sono in grado di controllare sia gli umani che noi Anime di fuoco. La loro morsa è d’acciaio,impossibile sottrarsi ad essa” perché mi vengono in mente queste cose? Tral’altro non mi aiuta proprio saperlo. D’un tratto però vedo Garvier in preda alle convulsioni e sento la morsa d’acciaio sciogliersi. Mi libero subito e mi trasformo in Fenice per evitare che torni all’attacco. “Muoviti Phoenix” è Morgan. Sento la sua voce forzata “ Non riuscirò a trattenerlo per molto”Gravier si dimena in una danza angosciante e al quanto macabra. Ora sembra percorso da una serie di scariche elettriche. Il mio cane mi sta aiutando. Non posso perdere altro tempo. Mi fiondo in picchiata sul corpo di Garvier e non bisogna neanche che metta a fuoco la vena: vedo subito l’Anima Nera che pompa e ci infilo il becco. Il collo dell’uomo va a fuoco e Garvier manda un urlo agghiacciante mentre la sua Anima viene risucchiata dal mio becco. Mi sento tutta bruciare,soprattutto dove  l’anima sta risalendo. Mi sento percossa da scosse ma non devo mollare:Garvier non è ancora uscito del tutto dal corpo. So che non posso lasciare incompiuta l’opera e continuo ad aspirare finché non sento che tutto il mio corpo è incandescente e percosso da scosse.
“Lascialo andare Phoenix” sento qualcuno,ma in questo momento non riesco a capire chi sia. Stacco il becco dal collo e alzo la testa spalancando la bocca. Un fumo nero e denso ne esce e il mio corpo pare rilassarsi. Solo quando lo vedo del tutto uscito sento piano piano che sto tornando alla forma umana,segno che il mio attacco è finito. Mi sento a pezzi. Sento che i sensi stanno per lasciarmi e guardo il fumo che si allontana. Di colpo un lampo rosso: Lupus è saltato nel fumo e ora vedo un miscuglio di rosso e nero che si avvita su se stesso,poi un ultimo lampo giallo,accecante, poi,di nuovo il cielo,libero,senza niente.
- Phoenix- un volto preoccupato si affaccia nel mio campo visivo. È Lupus. Ora i suoi occhi sono del colore del cioccolato al latte:- stai bene?- annuisco.
-  Un po’ stanca fratello. Dove eri finito?- scuote la testa e mi aiuta ad alzarmi
- Te l’avevo detto che era veramente forte, ma non avrei mai pensato che sarebbe stato in grado di schivare il mio attacco temporale.  Tu tutto bene?- annuisco.
- Sì … beh diciamo che non è che mi succeda tutti i giorni di allenarmi così. Se non fosse stato per Morgan .. – un momento … dove sono i miei amici? Mi guardo intorno cercandoli disperatamente. “Non ti preoccupare” Vianus esce dall’ombra. Ha l’aria molto stanca e in groppa porta Morgan “Impossessarsi di un corpo comporta un gran dispendio di energie,per noi fantasmi. Ma non preoccuparti,staremo bene” mi alzo goffamente da terra. Mi sento tutti i muscoli a pezzi.
-  Lupus,ma dov’eri finito?-
- Garvier mi aveva immobilizzato e scacciato via, ho battuto la testa ma mi sono ripreso non appena ho visto che ti eri fiondata su di lui. Ottimo lavoro sorellina,sapevo che avrei sempre potuto contare su di te. Ora vieni,andiamo a mangiare qualcosa per riprenderci-

CAPITOLO XI

Dietro una bella tazza di cioccolata calda sento i miei muscoli che si riprendono. Lupus mi guarda come se studiasse come bevo e quando ricambio il suo sguardo sorride.
-    Tu non ti rinforzi?- chiedo. Scuote la testa.
-    Sono abituato ormai a questi sforzi,e anche tu ci farai l’abitudine. Questione di allenamento,e prima di lasciarti andare dovremo allenarci ancora parecchio,io e te- annuisco e continuo a sorseggiare la cioccolata. I miei muscoli si sciolgono e si rilassano.
-    Posso farti una domanda,adesso?- Lupus annuisce.
-    Ora abbiamo un po’ più tempo ma non so quanto potrò risponderti. Ah,te lo dico subito: non fare domande sul tuo futuro- ingoio rumorosamente. Volevo giusto fargli quella domanda, ma ne avevo un’altra in serbo.
-    Perché adesso i tuoi occhi sono color cioccolato e prima erano rossi?- sorride mostrandomi una serie di denti bianchissimi in contrasto con la sua pelle nera.
-    È il colore che assumiamo noi quando stiamo per attaccare o c’è in giro una presenza nemica. Dopo riassumiamo il colore originale degli occhi,quello … che avevamo in vita … - annuisco
-    Quindi tu avevi gli occhi .. color del cioccolato al latte?- annuisce divertito.
-    Esatto. E tu? Come li avevi?- lo guardo perplessa.
-    Scusa,ma non dovresti vederlo?- scuote la testa e si alza. Va presso uno scatolone e torna con uno specchio in mano:
-    Le Anime di Fuoco neonate mantengono il colore dell’attacco:occhi rossi e capelli rossi. Non dirmi che non ti sei mai specchiata!- scuoto la testa.
-    No, non ci ho mai pensato. Pensavo di avere … lo stesso aspetto che avevo quand’ero umana … - Lupus scuote la testa e mi porge lo specchio:
-    Solo dopo tanto allenamento riprendiamo il nostro aspetto iniziale. Tral’altro però,esseri umani e creature magiche ci vedranno sempre con l’aspetto delle Anime di Fuoco. Ecco,guarda come sei ora- mi guardo nello specchio.  E se non fossi sicura che le mie mani stessero reggendo l’oggetto, direi che quella nello specchio non posso essere io. Nella maniera più assoluta. Vedo il volto di una ragazza che somiglia vagamente a com’ero da viva:viso rotondo,occhi grandi,fronte ampia,labbra larghe. Ma i capelli …. Quelli non sono i miei.  I miei capelli sono ricci,crespi,indomabili e assai noiosi da tenere,di un castano mogano. Questi invece .. sono lisci,rossi,con sfumature biondastre sulle punte. Come li ho sempre voluti.
-    Siamo come vorremmo essere,sorellina. Appariamo,così come abbiamo sempre voluto,almeno in parte- esclama Lupus:- volevi i capelli così,li hai sempre voluti. Ebbene, così sono nei tuoi pensieri,quindi nella tua anima- annuisco. Guardo ancora il mio riflesso nello specchio. Anche gli occhi non sono i miei. O meglio,la grandezza è quella,ma questi occhi … sono rossi,rosso fuoco contornati di un giallo acceso.  Sembrano lanciare fiamme. Le pupille ci sono,e sono le mie,ma le iridi no.
-    Io … io ho gli occhi marrone, marrone scuro- dico a mio fratello:- però hai detto che quelli torneranno?- Lupus annuisce.
-    Sì,fra un po’- distolgo lo sguardo dallo specchio che mi ha come ipnotizzata.
-    Tu hai desiderato di essere così? Ma com’eri in vita?-
-    Così come mi vedi. Sono sempre stato un gran Narciso,mi piaccio così come sono,anche se non è stato facile in quegli anni essere nero in America e sentirsi nero.  Ma mio padre era un guerrigliero e mi diceva sempre,a me e ai miei fratelli: “Siamo ciò che siamo. La gente ci deve accettare così come siamo,i nostri cuori sono rossi così come i loro,non è il colore della pelle che ci diversifica da loro,siamo tutti uguali” grandissima persona,mio padre. Lo adoravo- Lupus sospira. Vedo il suo sguardo farsi sognante e malinconico. Ormai i suoi genitori saranno morti, gli farà male avere quei ricordi. Vorrei tanto sapere come è morto.
-    Non ci provare sorella- esclama lui rispondendo ai miei pensieri:- noi Anime di Fuoco non ci interroghiamo mai sul nostro passato,su chi eravamo. Siamo qua e basta,abbiamo un compito e dobbiamo portarlo a termine. Le Anime di fuoco non provano sentimenti come l’amore,l’odio,la nostalgia e cose così. Siamo solo arrabbiati con chi cerca di distruggere il genere umano. E facciamo di tutto per impedirlo-
-    Noi non proviamo sentimenti?- Lupus scuote la testa.
-    No. Tu adesso provi ancora qualcosa ma perché la tua parte umana è ancora viva. Ma ben presto anche tu la perderai. Siamo protettori,non abbiamo tempo di compatire nessuno. Anche perché resterà molto poco tempo ancora perché qualcuno provi sentimenti- lo guardo stranita. Cosa vuole intendere? Ma vedo subito delle immagini nella sua testa. Fuoco. Distruzione. Corpi abbandonati. L’Apocalisse. Sbarro gli occhi terrorizzata.
-    Quindi … è vero? I maya avevano ragione? Tra breve ci sarà l’Apocalisse?- Lupus annuisce grevemente
-    Sì, proprio così. Per questo ti stavamo aspettando con ansia, l’Apocalisse arriverà tra breve e noi non siamo preparati ad affrontarla.  Ci batteremo fino all’ultimo se sarà necessario, ma senza di te non sapremo che fare. Ora che sei finalmente arrivata, dobbiamo decidere il da farsi. Sei ancora troppo giovane e troppo inesperta per poterti affidare un incarico simile,anche se siamo tutti uniti, ma non abbiamo più tempo. Dovremo trovarci e decidere,ma questo dopo che ti avrò fatta combattere ancora un po’- sono stupefatta. Dunque, è questa la nostra missione?
-    È questa la nostra missione?- esclamo guardando negli occhi di Lupus:- l’Apocalisse .. dobbiamo sventare l’Apocalisse? – Lupus annuisce.
-    Gli ordini mi sono stati comunicati appena ti sei rivelata. Siamo tutti molto preoccupati ma faremo l’impossibile-
-    Dipende … tutto da me- è un sogno. Questo è tutto un sogno dovuto dal coma. Quando mi sveglierò non sarà successo niente,non sarà vero niente. Sono sempre stata molto fantasiosa,ora mi sveglio e vedrò che è stato tutto frutto di un sogno.
-    No- Lupus mi guarda con aria ancora più greve:- è tutto vero Phoenix. So che non riesci a crederci ma purtroppo è tutto reale. Non è così male essere un protettore,fidati di me. Sei molto coraggiosa, non tirarti indietro proprio ora!-annuisco ma sono ancora sconcertata. Lupus sospira.
-    Domani tornerai a casa,da Charles. In questi giorni ti chiamerò spesso e ben presto ti dirò di seguirmi fuori dall’America. È ora che tu conosca anche il resto delle Anime di fuoco- annuisco ancora persa nei miei pensieri. Lupus scuote la testa.
-    Non preoccuparti,fratellino- esclamo:- farò di tutto per darvi una mano. Non mi sono mai tirata indietro e mai lo farò. Ma … lascia che mi abitui all’idea che ciò di cui ho sempre letto nei romanzi sta per avverarsi. È un po’ ..-
-    Sconcertante,lo so. Ma avrai modo di abituarti- mi sorride lui.

Demone. Orribile,schifosissimo demone.  Sento la sua puzza pervadere tutta l’aria, mi viene quasi da vomitare. Ma non devo. Non posso distrarmi,Leo confida in me,tutti confidano in me. Lo sento,è Garvier, è lui. Ma non l’avevamo ucciso? No,non ho tempo per le domande. Devo distruggerlo,adesso. Mi avvicino piano,non devo farmi percepire.
Sta arrivando per saldare un patto. Le Anime di Fuoco non possono mettersi in mezzo se è stato fatto un patto fra un umano e un demone,ma possiamo comunque cercare di evitare che il patto si compia. I Demoni sono malvagi,per quanto leali siano i loro patti, non meritano di essere conclusi. Provocano solo morte agli umani,e noi questo lo dobbiamo impedire.  Mi avvicino alla camera di Steve. Eccolo, è la con Lilian. È con lei che ha stipulato il patto,maledizione. Un lampo. Solo un lampo accecante che ormai conosco. Per Lilian non c’è più niente da fare. Non sento più la sua presenza. Dannazione. Ma non tutto è perduto:Garvier vuole Steve. Non riesco a vederlo,la sua onda demoniaca ancora mi offusca la vista. Sento che sa che ci sono. Non mi ha riconosciuta,non potrebbe,anche se l’ho appena ucciso. Si avvicina alla culla, lo sento. E ora i miei sensi stanno tornando. Posso vederlo. Devo fermarlo,devo ….
-    Phoenix,svegliati!- sbarro gli occhi e mi tiro su di scatto. Lupus mi guardo stupito e preoccupato.
-    Lupus …- biascico:- un … un sogno… stavo sognando … -
-    So  benissimo cosa stavi sognando!- mio fratello è più stupito di me:- quello che non capisco è … come fai a saperlo? Come fai a prevedere ciò che dovrà succedere?- lo guardo perplessa.
-    Cosa stai dicendo?  Che io vedo nel futuro? Ma allora non abbiamo .. –
-    Sì, abbiamo ucciso Garvier ma … hai appena visto cosa succederà a … te. Cioè- Lupus deve avere notato la mia espressione perplessa:- è un po’ complicato da spiegare, ho bisogno di parlarne con Leo,Draco ed Equus.  Poi ti spiegherò tutto … -
-    Fratellino- esclamo,benché il mio tono sia minaccioso:- saresti così gentile da spiegarmi … qualcosa,adesso? Non tutto,solo qualcosa che mi chiarisca un po’ le idee … - Lupus mi guarda esitante. Sento che sta cercando di formulare una qualche scusa ma capendo che non può riuscirci sospira.
-    Sì,cioè,posso dirti solo alcune cose- si siede di fronte a me,con lo sguardo basso:- devi sapere, come hai già capito però,che ci stiamo preparando all’Apocalisse. Noi siamo solo in cinque e non possiamo farcela,da soli. Siamo molto forti,ma non onnipotenti e loro sono e saranno in tanti,eserciti su eserciti. Avremo bisogno di tante mani, e gli unici a poterci dare una mano sono … i Cacciatori- lo guardo incuriosita.
-    I .. Cacciatori?- ripeto cercando di capire. Annuisce.
-    Sì,umani … diciamo così .. speciali. Persone che sono in grado di sconfiggere e uccidere tutte le forze del male. Non sono molti,purtroppo,e sono anni che io e i miei fratelli cerchiamo qualcuno all’altezza di questo impegno. Quelli che veramente sono degni di questo incarico sono ancora meno di quanti ne disponiamo,e ci stiamo facendo in quattro per trovarli e addestrarli. Ma,come ti ripeto, non abbiamo molto tempo.  E questi Cacciatori non sono abbastanza pronti. Tral’altro,gli Ordini Superiori ci hanno assegnato dei Cacciatori specifici, ciascuno di noi ne ha un paio,da gestire e allenare. Ma per farlo,oltre a trovarli e a scoprire tutto di loro, ci occorrerebbe più tempo.  E quindi … -
-    E quindi cosa?- questa storia è più intricata di quanto pensassi. Per la prima volta Lupus alza lo sguardo e mi guarda dritto negli occhi:
-    Non posso parlartene, devo prima confrontarmi con gli altri fratelli. Tu continuerai l’allenamento, quando sarai pronta ci riuniremo!- mi sento invadere dalla rabbia. Sento esplodere i muscoli,segno che mi sto per trasformare.
-    Ma insomma:-Sbotto:- sono o non sono anche io un’Anima di Fuoco? Perché tutti questi misteri? Perché non sei chiaro subito? Perché mi tenute all’oscuro di tutto?-
“Calmati,Phoenix” è Morgan. Lupus mi guarda senza muovere un muscolo. Io sono invasa dalle fiamme, sento le zanne che sono cresciute. Ansimo per trattenere la rabbia,ma so che non è facile. La Fenice è molto,molto arrabbiata.
-    Sorellina sappi che io vorrei dirti tutto. Hai ragione,sei un’Anima di fuoco anche tu,ma non sei ancora pronta. Tu devi solo continuare il tuo allenamento e basta,al resto penseremo noi,non temere. Resterai in contatto con me, quando faremo chiarezza su tutto ti contatteremo e anche tu farai parte del consiglio. Ma non sei ancora abbastanza forte!- Touchè.
-    Scusami- sospira:- ma è la verità. Ascolta … non vogliamo discriminarti ma tu sarai colei .. –
-    Che prende tutte le decisioni,lo so, ho letto le Scritture di Fuoco-
-    Ebbene- annuisce Lupus:- come tale devi essere pronta,allenata e forte. Per farti capire cosa voglio dire: ora, cosa riesci a percepire?- lo guardo perplessa.
-    Come?-
-    Ascolta. Ascolta tutti i pensieri di questa città,di questo Stato,di questa Nazione. Tutti. Voglio sapere cosa percepisci-
-    Ok- raddrizzo le orecchie e comincio a captare tutti i pensieri intorno a me.  All’inizio sentivo un vociare continuo e mi dava fastidio,non riuscivo a concentrarmi,soprattutto quando Charles mi portò fuori di casa la prima volta. Ma ora riesco anche a zittire tutte le voci che ho intorno, e posso concentrarmi su una sola. Ma poi,se mi metto ad ascoltare l’aria, posso arrivare a captare voci a migliaia e migliaia di chilometri.
È come se ci fosse un cerchio che parte dalla mia testa e si allunga. E si allunga e si allunga. Non so esattamente dove sono ma dalle differenze di dialetto posso pensare che sto ascoltando i pensieri di mezza America. Allunga ancora il cerchio e sento anche l’inflessione nordica,tipica di New York e quella spagnola, del Messico.  Cerco di allargare ancora il cerchio ma arrivo ai confini col Canada e con l’Honduras.  Se mi sforzo, sento fitte massacranti alla testa. Alzo lo sguardo e guardo Lupus che mi sta osservando.
-    Riesci a sentire qualcuno dei nostri fratelli?- chiede soltanto. Provo a concentrarmi ancora ma non avverto nessuna presenza di Anima di fuoco. Neanche se mi sforzo ancora un po’ e ascolto per bene tutti i pensieri che mi scivolano nella mente. Scuoto la testa. Lupus imita il gesto.
-    Certo. Non puoi riuscirci. A me riesce del tutto naturale ascoltare tutti i pensieri del mondo senza neanche concentrarmi.  E inoltre,appena i miei fratelli vogliono mettersi in comunicazione con me, ci riescono senza il minimo sforzo,e così io con loro,e con te. Non hai ancora l’esperienza e la forza necessarie per  ampliare il tuo raggio di ascolto, sei sulla buona strada ma sei ancora indietro. Non possiamo ancora inserirti fra noi se non riusciamo neanche a comunicare con te a parte me, perché sono nel tuo raggio d’azione.  Phoenix,devi fidarti di me e dei tuoi fratelli,allora saremo e sarai invincibile,ma devi fare quello che ti diciamo senza fare troppe domande!- abbasso la testa. Mi sento impotente, umiliata e imbarazzata. Lupus ha ragione. Non posso essere così presuntuosa di poter accodarmi subito a loro. Sono solo pochi mesi che sono diventata un’Anima di fuoco e anche se ho sconfitto qualche feccia mi credo già super potente. Non devo essere frettolosa, anche se è tardi,come dice Lupus.
-    Brava sorellina- sorride mio fratello:- comunque,volevo chiederti: riesci davvero a prevedere il futuro? Ti è mai successo,quando eri viva?- lo guardo stupita poi mi metto a pensare. Si, me l’aveva chiesto anche Vianus,non appena era successo l’incidente.
-    Beh, mi capitava di fantasticare su alcune cose che poi si avveravano,in maniera più o meno somigliante. Esempio:sognavo di fare il tirocinio in America, e così è stato. A volte mi capitava di fare una sorta di sogno premonitore, avevo sognato la morte di una nonna della mia migliore amica, ma cose così- Lupus annuisce pensieroso. Ha tantissime domande da farmi e tanti dubbi da chiarire, lo vedo,i suoi pensieri sono anche fin troppo chiari.
-    Beh è strano. Solo io posso gestire il tempo,nessuno prevede il futuro-
-    Lo so- sussurro:- comunque è la prima volta che mi capita, da quando sono … una Fenice-
-    Beh potrebbe comunque essere un vantaggio. Comunque Phoenix, è ora di tornare a casa, il nostro lavoro è appena cominciato!-

CAPITOLO XII

La feccia è la, lo sento. Crede di essere solo ma non sa che lo sto seguendo da circa mezz’ora. Non può sentirmi ne percepirmi,è un novellino,non sa ancora quali sono i suoi nemici. Per questo sono sola, sotto forma di lupo, che lo seguo di soppiatto.  È talmente giovane che non sa neanche come controllare i suoi pensieri che mi martellano il cervello.
“ Sei sicura,Phoenix?” Edgar mi ha voluto seguire. Vuole vedere anche lui come si distrugge un Demone. “Sì” gli dico “Fidati di me e fai come ti ho detto. Vedrai che sarà divertente!” mi avvicino ancora un po’. Non posso gestire i suoi pensieri ma sta andando proprio dove voglio io. “Peccato,amico mio” penso avvicinandomi “eri così contento di essere diventato un succhia anime … ti durerà ancora per poco”.  Ci stiamo recando proprio dove Edgar è appostato.
“Ed,ora. Esci” il mio amico vampiro esce fuori con le zanne sguainate. Il Demone lo guarda sorpreso. Sento la sua mente che ricerca quella creatura, e lo vedo sorridere.
-    Ehi Amico- sorride:- perché questa aggressività?  Sono nel tuo territorio? Scusa,me ne vado subito. Volevo solo vedere come se la passano gli umani da queste parti … -
-    Ma hai sbagliato,questo è il nostro territorio- ringhia Edgar mostrando ancora di più le zanne. Gli occhi rossi,pronti a combattere.
-    Ehi ehi- il demone alza le mani in segno di resa:- stai tranquillo,do un’occhiata e me ne vado,non cercherò di impadronirmi del tuo territorio..-
“ Eh no Amico” esco dall’ombra mostrando le mie zanne da comune lupo “Qui ti sbagli. Tu non fai niente e non vai da nessuna parte”  il Demone si volta verso di me. Vedo la sua espressione perplessa che piano piano diventa spaventata. Vede le fiamme uscire da me,vede i miei occhi infuocati. Ora può sentire anche il mio odore. E ha paura. Una fottuta paura da Demone novellino.  Non sa che potrebbe scaraventarmi ovunque con un semplice gesto, sa solo che sono il suo peggior nemico. Mostro ancora i denti e tutto il mio corpo prende fuoco dando spazio al Lupo di Fuoco. Vedo le fiamme riflettersi negli occhi neri come la pece del Demone, vedo la paura disegnarsi al loro interno. Il Demone vorrebbe scappare ma Edgar lo afferra per le braccia bloccandolo con un ruggito minaccioso.
-    Ehi ragazzi, non ho fatto niente … -
“Certo che l’hai fatto” esclamo rabbiosa: “Esisti … hai lasciato la tua vita da umano per l’immortalità” sfodero i denti e gli salto al collo. Il Demone urla disperato ma questo non fa che rafforzare la presa di Edgar e il mio affondo deciso nella carne del collo che cede come burro. L’Anima Nera scivola dentro di me riempiendomi di bruciori che ormai ho imparato a sopportare. Quando sento che è uscita tutta dal corpo dell’uomo la lancio in aria. Mi trasformo in Fenice e ci salto dentro. Ho capito solo ora cosa prova il mio fratello Lupus: il bruciore aumenta, ma tu con gli artigli arpioni l’Anima finché il fuoco non la pervade tutta distruggendola. Il lampo giallo che ho visto quella volta in California era l’Anima Nera che moriva. Apro gli artigli ormai diventati mano:il Demone è stato distrutto.
-    Ottimo lavoro- esclama Edgar lasciando andare il corpo vuoto del ragazzo che purtroppo è morto.
-    Sei stanca?- scuoto la testa. Non sono stanca ma non ho ancora le forze necessarie per alzarmi o parlare. Sono migliorata,ma ancora faccio fatica  a riprendermi.
“Tutto a posto Ed” gli comunico col pensiero: “Ma se mi dai una mano ad alzarmi e mi porti a prendere una cioccolata sono più contenta” gli sorrido.
-    Ok,messaggio ricevuto- mi aiuta a sollevarmi sostenendomi per un braccio e ci avviamo verso la più vicina caffetteria.
Come al solito sento di colpo lo sfinimento che mi assale e anche se ormai riesco a non svenire e più o meno a stare in piedi ho ancora da allenarmi parecchio. Lupus purtroppo lo vedo sempre di rado, mi dice che è sempre impegnato,che i nemici aumentano e con l’avvicinarsi dell’Apocalisse diventano anche più cattivi. Io ed Edgar troviamo una caffetteria non molto lontano da li e ci sediamo. Il cameriere ci guarda perplesso.
-    Va tutto bene?- chiede guardando soprattutto me:- posso fare qualcosa per voi? Devo chiamare un’ambulanza?-
-    No amico- esclamo staccandomi da Edgar. Ho un po’ ripreso le energie:- portaci solo due belle cioccolate con panna. Grazie- Edgar mi guarda sorridendo.
-    Recuperi in fretta- ci avviamo verso un tavolo libero vicino alla finestra. Io zoppico ancora un po’ ma sto recuperando le energie. Combattere con i Demoni è la cosa più sfiancante che esista.  Ho combattuto un po’ di creature,ma nessuno batte i Demoni.
-    Spiegami una cosa- mi chiede Edgar:- davvero tu e le altre Anime di Fuoco sconfiggerete l’Apocalisse?- mi stringo nelle spalle.
-    Non lo so. So che la nostra missione è di cercare di sventarla. Evitare che provochi più morti possibili .. cose così. Non è certo detto che riusciremo a vincerla .. –
-    E tu .. ti senti pronta? Insomma, abbiamo parlato molto in questi mesi e da quel che mi dicevi, non sei molto dalla parte dell’uomo. Insomma, secondo una tua visione è giusto che il genere umano debba essere distrutto- arrivano le cioccolate. Il cameriere le posizione davanti a noi. Io prima di rispondere ad Edgar mi avvento sulla mia cioccolata bevendola quasi tutta in un solo sorso. Quando ero umana aspettavo prima un po’,per paura di ustionarmi,e mi divertivo a mangiucchiarmi la panna e fare in modo che la montagna bianca freddasse la dolce bevanda. Ora invece sono io che scotto in confronto alla cioccolata. Subito sento il cioccolato che si diffonde nel mio organismo ridandomi subito energia.
-    Sì,hai ragione- esclamo:- ho sempre pensato che il genere umano dovesse andare distrutto. Odio gli umani,mi fanno schifo per come hanno ridotto la natura e per come trattano gli animali. E ora che non sono più umana non ci metterei nulla a distruggerli io stessa. Ma non è questo il punto. Il fatto è … che se la Fenice ha scelto me come una dei cinque protettori dell’Uomo, significa che in fondo il mio genere mi piace,che non è poi così male. E che dovrò fare di tutto per salvare gli Esseri Umani. Quindi, se questa è la mia Missione da Anima di Fuoco,dovrò portarla a termine,io e i miei fratelli- finisco la prima cioccolata e anche se mi sono quasi del tutto ripresa afferro quella che sta davanti ad Edgar e gli do una lunga sorsata.
-    Iris ha già visto l’Apocalisse- Edgar si è oscurato in volto. Vedo nei suoi pensieri quello che ha potuto vedere Iris: lo stesso che ha visto Lupus. Annuisco.
-    Sì,sarà terribile. Per questo le Anime di Fuoco vogliono che sia al massimo. Dovremmo essere tutti al top, e avremmo bisogno di altri alleati. Non sarà facile, ma dovremmo comunque provarci-
-    Beh per  quel che vale- so già cosa vuole dirmi,ma lascio che lo esprima:- ne abbiamo parlato molto,da quando Lupus ti ha presa con se, e abbiamo deciso che se voi avrete bisogno di alleati,noi saremo con voi- sorrido.
-    Si, lo so che sembra strano, ma anche noi eravamo umani e lo saremmo rimasti per tutta la vita,se avessimo potuto scegliere.  Non siamo certo forti come voi,ma sai perché abbiamo deciso di accompagnarti in tutte le tue missioni contro le varie creature?- annuisco. Certo che lo so:- noi saremo i primi ad allearci con voi. Quindi dobbiamo sapere a chi andiamo incontro- sorrido compiaciuta e finisco la seconda cioccolata. Ora sto davvero bene,ho ripreso completamente le mie forze.
-    Bene Fratellino, noi tutti sapevamo che potevamo contare su di voi. Se no perché mai vi sareste presi l’onere di addestrarci quando potremmo farvi fuori senza il minimo sforzo- Edgar mi sorride mostrandomi i denti.
-    Charles è sempre stato molto affascinato da voi Anime di Fuoco. Condivide le vostre lotte e tu sai bene quanto lui si senta in colpa di essere ciò che è. Come tutti noi- annuisco.
-    Non vi avremmo mai fatto del male,neanche da neonate. E tu lo sai. Le Anime di Fuoco hanno la capacità di leggere i pensieri sia presenti che passati. Quindi so che voi non avete mai fatto del male agli esseri umani- Edgar sorride. Ci alziamo,paghiamo e usciamo: è ora di tornare a casa. Mi trasformo in Fenice e volo in direzione di casa nostra,Edgar mi insegue correndo.
Non appena ci approssimiamo alla casa sento qualcosa che non va. Sento una presenza strana,che non ho mai sentito prima. Non è esattamente una creatura malvagia, ma le somiglia molto.
“Edgar,lo senti anche tu?”
“Che cosa?”
“C’è qualcuno a casa nostra,ma non riesco a capire cosa sia. Riesci a leggergli nel pensiero?” vedo la sua mente al lavoro. “No,non sento niente … chi è?”
“E’ un angelo” mi sussurra Vianus “non so cosa voglia, è poco fuori casa vostra,atterra. Credo voglia parlarti”
“Puoi leggere nella sua mente?”
“Si, non può percepire me,ma può percepire te” mi abbasso e ora la sua presenza è molto più forte. Ha lo stesso odore dei Demoni,ma c’è qualcosa di dolciastro,diverso. Seguo l’odore della nuova creatura e finalmente lo vedo. È un uomo di mezza età,dall’aria completamente umana ma la sua aura ha qualcosa di mistico. Non riesco a leggergli nel pensiero ma so che non è pericoloso. Sento ogni membra del mio corpo che dice “Angelo” e so soprattutto che non è quella la sua forma reale. Come i Demoni,per apparire a creature che non siano divine, deve incarnare un essere umano.  Assumo la mia forma umana,voglio parlarci a quattr’occhi. Edgar compare subito al mio fianco e vedo subito che è a disagio.
-    Sei tu,Phoenix delle Anime di fuoco?- mi chiede. I suoi occhi azzurri sono puntati sui miei. Neanche lui può leggermi nel pensiero ma può studiarmi attentamente.
-    Esattamente- dico senza distogliere lo sguardo. “Che cosa vuole? Chi è?” l’Angelo si volta verso Edgar,squadrandolo.
-    È un tuo amico?- vorrebbe distruggerlo,lo sento in ogni singola vibrazione della sua voce. “Edgar,vai a casa,subito. Ci penso io” il mio amico mi guarda stupito. Continuo a fissare l’Angelo. “Vai ti ho detto. Non ti preoccupare per me” mi rendo conto che sto stringendo i pugni. Non mi piace questo Angelo,mi inquieta. Edgar lancia un’occhiata all’individuo poi schizza via.
-    Strane compagnie,che hai-
-    Lascia stare Edgar,lui e la sua famiglia mi hanno addestrata- digrigno i denti e sento le zanne infuocate scendere. Ho come la sensazione che non sia del tutto sicuro,questo Angelo.
-    Non ti preoccupare. Non farò a loro nessun male, voglio solo parlare con te-  “Ascoltalo. Non farà niente” mi tranquillizza Morgan. Annuisco ma continuo a tenere sfoderate le zanne. La Fenice vorrebbe uscire e saltargli al collo,ma prima di agire d’istinto voglio vedere cosa vuole da me.
-    Credo che avremo molto a che fare,io e te- dice. Ha un tono di voce molto calmo.
-    Per quale motivo?- sento che la mia voce è più un ruggito che altro.
-    Perché il nostro destino è già segnato. Volevo conoscerti,prima di tutto quello che succederà. Vederti da giovane Anima di fuoco, tutti ti temono e ti temeranno ancora di più,a te e ai tuoi fratelli. Ma tu adesso devi farmi una promessa- si avvicina. Sfodero ancora di più le zanne.
-    Non faccio patti con nessuno Angelo, non finchè non mi daranno il permesso i miei fratelli-
-    Non ti preoccupare. Non devi fare alcun patto. Devi solo ascoltare quello che sto per dirti- drizzo le orecchie. Mi sto concentrando su quale potrebbe essere un suo punto debole. Il collo. Come i Demoni:- devi promettermi che qualsiasi cosa succeda, tu non mi attaccherai mai. Non posso permettermi di soccombere e so che contro di te potrei morire senza troppi indugi, ma tu,anzi voi,avrete bisogno di me. Voglio la tua parola, Anima di fuoco- lo guardo perplessa. Perché mai dovrei promettere una cosa simile? Continua a guardarmi fisso negli occhi. Il suo sguardo è autoritario,deciso,forte.
-    Non posso farti questa promessa,Angelo- scuoto la testa:- non ho idea di che rapporto avremo io e te, ma se tu porterai dolore agli esseri umani,o farai qualcosa per farlo,io dovrò punirti e all’occorrenza ammazzarti,anche se mi potresti essere utile- non so da dove siano uscite queste parole.  Sento uno strano presentimento dentro di me, ho come l’impressione che di costui non possa fidarmi.  “Si, non fidarti Phoenix” è una voce sconosciuta, che si sta avvicinando. Chi è? È Leo,un’Anima di Fuoco.
“Stai attenta Phoenix,non ascoltarlo. Vuole trarti in inganno” sta arrivando anche Lupus. Sono molto vicini. Sorrido sarcastica all’Angelo,anche lui pare aver captato i miei fratelli che si stanno avvicinando e vedo che si sta oscurando in volto.
-    Phoenix devi fidarti. Senza di me non potrete sventare l’Apocalisse, siete forti ma non abbastanza. E soprattutto non sai cosa succederà realmente, le percezioni di Lupus arrivano solo a un punto. Devi fidarti,dovete fidarvi- mi sento invadere dal fuoco della Fenice. Compaiono i miei fratelli nelle loro forme di Anime di Fuoco, Lupus alla mia destra e Leo alla mia sinistra. Avanza ringhiando verso l’Angelo che indietreggia di un passo.
“Lascia stare Phoenix,Castiel. Non approfittare del fatto che è una neonata”
-    Faccio ciò che è giusto per me, Leo- alza una mano puntandola verso mio fratello. Ringhio minacciosa. Sono ancora a metà fra l’essere umano e la trasformazione,ma sono pronta a trasformarmi per bloccare il nemico. Non so chi sia Leo,ma è un’Anima di Fuoco, quindi un mio fratello e va difeso. “Tranquilla Phoenix” esclama Lupus al mio fianco: “Leo sa quel che fa” annuisco.
“Tu lasciala stare, che quello che dovrà succedere succederà” ha le zanne sguainate, anche se dalla sua voce non si percepisce ne nervosismo ne rabbia. Solo una grandissima calma.
Angelo e Anima di Fuoco restano a squadrarsi per un po’. Probabilmente stanno comunicando privatamente con la mente, o si stanno solo studiando. Sta di fatto che  a un certo punto l’Angelo tira giu il braccio e sospira sconfitto.
-    E va bene, me ne vado- punta di nuovo i suoi occhi gelidi nei miei:- ci rivedremo molto presto Phoenix. Sappilo- il ruggito di Leo lo fa scomparire. Lupus si trasforma nella sua forma umana.
-    Un osso duro, stiamo attenti- il leone infuocato si trasforma in un uomo sulla quarantina dal viso segnato da profonde cicatrici e una benda nera sull’occhio destro.
-    Sì, dovremo stare attenti soprattutto quando Phoenix sarà in missione- io mi sono calmata e ora guardo ammirata il mio nuovo fratello.
-    Tu sei Leo … sono felice di conoscerti- mi avvicino e vorrei abbracciarlo. Leo mi sorride paterno.
-    Sì,sono Leo, sono il vostro rappresentante, mi occupo io di fare i patti e smistare i compiti. Sono anche colui che rappresenta l’anziano delle Anime di Fuoco di questa generazione. Lupus ti avrà di sicuro detto quanto ti abbiamo aspettata. Son veramente contento che alla fine sei uscita, non sapevamo che fare- Lupus mi passa un braccio intorno al collo.
-    È anche forte,come ti dicevo- esclama
-    Lo so,l’ho visto. Non è facile non cedere alle proposte angeliche,complimenti Phoenix- guarda mio fratello:- Lupus,credo che sia giunto il momento,come mi dicevi tu- guarda me e mi sorride. Deve aver notato la mia aria perplessa oltre alle mille domande che si affastellano nella mia mente.
-    Andiamo a farci una bella cioccolata? Charles è preoccupato quando ha visto arrivare Edgar così turbato, andiamo a rassicurarlo. E risponderò a tutte le tue domande, sorella- annuisco.
-    Come ben sai,non sono poche-
-    È venuto il momento che tu faccia realmente parte di questa famiglia Phoenix, quindi chiarirò ogni tuo dubbio- ci trasformiamo e ci incamminiamo verso la casa dei vampiri.

CAPITOLO XIII

-    Ragazzi- Charles ci apre la porta con aria molto preoccupata:- ero preoccupatissimo…Edgar è tornato preoccupato perché vi aveva visti con una creatura di cui non riconosceva le caratteristiche … va tutto bene?-
Leo sorride beffardo:- Charles,non ci conosci abbastanza dunque? Eppure hai addestrato tutti noi … siamo in tre,e si sa che non esiste creatura che noi non possiamo sconfiggere- il volto di Charles si rilassa subito,e le sue labbra si piegano in un sorriso.
-    Leo … che piacere rivederti,saran trent’anni che hai terminato il tuo addestramento- Leo si avvicina sorridendo a Charles.
-    Vecchio mio, mio caro maestro,come stai?- Charles sorride contento. Noto che sono vicini,ma non si toccano,ne si abbracciano.
-    Direi che non c’è male,caro Leo. Ho appena finito di addestrare la tua cara Sorella,è molto forte- Leo si volta verso di me compiaciuto. Rispondo con un sorriso timido.
-    Lo so,l’ho vista. Ha appena schivato un Angelo,carattere ne ha tanto- si volta verso Charles:- possiamo entrare?- Charles fa un gesto ampio verso la porta rimasta aperta,con fare ospitale:- Certamente,siete sempre i benvenuti voi!- Leo ci fa un cenno con la testa entriamo.
-    Charles si brucerebbe. Afferma Lupus. Mi volto verso di lui perplessa.
-    Come scusa?-
-    Sto rispondendo alla tua domanda di prima: Charles si brucerebbe se Leo lo abbracciasse. Ricordi le prime volte che avevi a che fare con loro? Che non riuscivi a controllarti e volevi divorarli?-
-    Sì- rispondo incerta:- sono vampiri, lo so che anche se sono “vegetariani”e non danneggiano l’uomo noi li riconosciamo come nemici,ma perché non possiamo toccarli- Lupus scrolla le spalle.
-    Per il semplice fatto che siamo il loro veleno. Siamo il veleno di tutte queste creature. Essendo fatti di fuoco diamo fuoco a tutto ciò che tocchiamo che ci è nemico. È anche un modo per riconoscere i nostri nemici:il contatto ci rivela che non sono umani o comunque non innocui. Così riusciamo anche a riconoscere i Demoni- lo guardo sconcertata.
-    Ci sono quindi tante cose che devo ancora imparare- Lupus scrolla le spalle.
-    Non le trovi scritte queste cose, le impari solo sul campo. E poi per moltissime cose ci siamo evoluti-
-    Evoluti?- esclamo stupefatta.
-    Sì, io ed Equus abbiamo sperimentato tante cose. Abbiamo visto che i nostri padri non avevano scoperto tantissime cose di noi, così ora siamo davvero più forti. Ma le imparerai col tempo. Ora Leo deve parlarti-
-    Esatto- siamo in casa,Leo si volta verso di me:- le spiegherai tutto più avanti,ne avrete di tempo per parlare- entriamo nell’ampio salone della casa.
-    Ciao ragazzi- Sorride estatica Emily guardando i nuovi arrivati:- sono molto contenta di avervi qui. Si vede che vorrebbe abbracciare tutti ma non può farlo.
-    Ciao Emily- esclama sorridente Lupus:- son molto contento di vederti,quanto tempo!-
-    È sempre un piacere vederti,Emily-
-    Anche per me ragazzi. Edgar mi ha detto che avete avuto un incontro … volete una cioccolata?- Leo si volta verso di noi.
-    Perché no,le tue cioccolate sono sempre bene accette- ci sediamo sul divano. Charles sale al piano di sopra, Emily lo segue dopo che ci ha preparato le cioccolate.
-    Bene Phoenix, Lupus mi ha detto che ormai conosci la maggior parte di creature nemiche dell’uomo e le sai combattere, soprattutto i Demoni,giusto?- guarda me e mio fratello per conferma, annuiamo entrambi.
-    Bene, Phoenix è giunto il momento che tu sappia tutto. Come già sai,la nostra Missione è sventare l’Apocalisse che, come avevano predetto i Maya, avverrà tra pochi mesi. Purtroppo tu sei ancora molto giovane e in questo momenti non ci daresti l’aiuto di cui necessitiamo. Sia ben chiaro,non che tu sia inutile- si chiarisce vedendo la mia espressione demoralizzata e captando i miei pensieri:- solo che dovremo fare ciò che è riuscito a una generazione soltanto.- alzo lo sguardo colpita. Lo vedo chiaro nei suoi pensieri, e il disegno che avevo visto nelle Scritture di Fuoco ora mi balza alla mente chiaro e limpido: il Grifo. Noi dovremo comporre il Grifo. Leo annuisce.
-    Esattamente. E da quel che ha potuto vedere Lupus,ci riusciremo,ma non adesso,non con te neonata. Abbiamo quindi un’unica scelta:mandarti indietro nel tempo- sgrano gli occhi. Posso capire che non scherza,i suoi pensieri anticipano la sua bocca. E posso vedere bene quale sarà il mio futuro.  Dovrò tornare indietro nel tempo, stringerò un patto con due Cacciatori e insieme a loro crescerò. E solo allora sarò pronta per unirmi alle Anime di Fuoco per governare l’Europa e sventare l’Apocalisse.
-    Si Phoenix,hai capito tutto. Quello che però devo spiegarti per bene è perché abbiamo scelto quei cacciatori.-
-    Credo sia irrilevante-
-    No, assolutamente. Quei ragazzi si chiamano David e Sean, sono i migliori in assoluto, e abbiamo assoluto bisogno che stiano dalla nostra parte. Loro … va beh li conoscerai tu stessa. Per ora Lupus ti farà incontrare gli altri due tuoi fratelli, Draco ed Equus, Draco governa l’Asia ed Equus l’Africa, poi ci ritroveremo in congresso e la ti rimanderemo indietro nel tempo. Lupus mi ha detto che prevedi il futuro .. –
-    Non è esatto- lo correggo:- mi è capitato,soprattutto quando ero in vita, di fare una sorta di sogni premonitori,e di fantasticare su cose che poi si avveravano,tutto qui. Non sono vere e proprie premonizioni … -
-    È comunque una cosa insolita,solo Lupus può prevedere il futuro-
-    Esatto. Ne ho parlato anche con Equus che non vede l’ora di conoscerti: questa è un’altra evoluzione interessante-
-    Lui ed Equus sono molto interessati al progresso di noi Anime di Fuoco. Hanno trovato un sacco di cose molto interessanti e soprattutto molto utili per noi. Vedrai, imparerai ancora più cose in questo breve viaggio con tuo fratello. Io però ora devo andare, c’è una rivolta di zombie assassini a Melbourne, hanno bisogno di me- Leo si avvicina a me e mi abbraccia forte.
-    Son contento di averti finalmente vista, e sono ancora più contento che sei all’altezza delle nostre aspettative- lo abbraccio a mia volta.
-    Son contenta di aver conosciuto un altro fratello- Leo si allontana,annuisce con aria greve e dice:- Mi raccomando Lupus, confido anche in te. Ci vediamo a Batislava fra due settimane. Non c’è più molto tempo- Lupus annuisce.  Leo si infuoca e in un istante è diventato un Leone Infuocato e corre via.
“ In Bocca al Lupo,Sorella” mi trasmette col pensiero “ricordati sempre per cosa sei nata” poi i suoi pensieri si allontanano sempre di più. Sento che si sta dirigendo con la classica velocità fulminea delle Anime di Fuoco verso l’Australia, come riuscirà ad arrivarci che non possiamo toccare l’acqua non lo so.
-    Tramite nave, se non passa Draco e lo porta in Australia- risponde Lupus.
-    Lui proprio non può volare?- gli chiedo. Scuote la testa.
-    No,ne io ne lui. Infatti di solito non ne abbiamo bisogno, ma in questi casi ci organizziamo, anche se spesso se io ho qualche difficoltà chiamo o Equus o Draco che possono volare. Ma in questo caso abbiamo visto che Castiel ti era alle costole, e siccome Leo è il nostro rappresentante,quindi colui che prende contatti con le altre creature, ho ritenuto opportuno convocare lui-
-    Ma questo Catiel- chiedo interessata. Ormai gli affari delle Anime di Fuoco sono anche i miei, voglio saperne sempre di più:- che voleva da me? E perché mi avete detto di stare attenta a lui e non fidarmi?- Lupus scuote la testa e resta in silenzio un attimo. So che ha gia la risposta,ma aspetto che lo faccia direttamente.
-    È un Angelo,come già sai.  Non posso dirti molto perché lo conoscerai molto bene durante la tua missione,sappi che ti troverai più volte a scontrarti con lui e i suoi seguaci  e sappi che non dovrai tirarti indietro. Leo ti ha detto di ricordarti per cosa sei nata,e voleva intendere che tu servi gli uomini,e se fai un patto devi mantenerlo anche a costo della vita. Succederà spesso,con David e Sean. E  Castiel lo sa, perché ricordati che quello che tu dovrai fare,sta già succedendo,ma col fatto che ti rimanderemo indietro nel tempo, le cose cambieranno. Gli Angeli sanno tutto, proprio perché sono creature Divine possono capire i nostri piani anche se le abbiamo studiate tutte per passare inosservati,ma loro ci hanno scoperti lo stesso.  Sanno che gli romperemo le uova nel paniere e più volte hanno cercato di fermare la tua rivelazione- corrugo la fronte.
-    Cioè? Sarei dovuta morire prima?- Lupus annuisce.
-    Noi Anime di Fuoco non possiamo indurre la morte dell’Umano che  ospita i nostri fratelli,possiamo indurre la morte solo a coloro che ospitiamo. Tu volevi uscire molto prima,rispetto a oggi, ma gli Angeli l’hanno impedito- non riesco a capire,quando sarei dovuta morire? Di colpo però un ricordo, che mi paralizza. Lupus annuisce.
-    L’incidente di due anni fa. Dovevi morire, gli Angeli lo impedirono deviando la tua caduta e procurandoti solo quella brutta frattura. La tua forza di volontà ha fatto il resto. Eri troppo forte anche come Umana, e gli Angeli lo sapevano- sono costernata.
-    Io non credo in Dio,avevo perso la fede tanti anni fa Lupus. Gli Angeli non ti sono vicini se tu hai fede,non è cosi per caso?- mio fratello scuote la testa.
-    Credimi Phoenix,non c’è niente di caritatevole in quelle creature. Fai bene a non credere a un Dio così come viene descritto nelle Sacre Scritture, o meglio,esiste ma fa soltanto il suo gioco. Lui e i suoi seguaci, non ti hanno fatto un favore salvandoti,hanno solo condannato l’umanità  e hanno obbligato noi ad arrivare a questa conclusione: quella di mandarti indietro nel tempo. Se ti fossi rivelata due anni fa sarebbe stato tutto più semplice- mi sembra davvero strano che qualcuno abbia sperato che io morissi. Ma mi rendo conto che ora non sono più umana e neanche Lupus lo è più.
-    Phoenix- mio fratello ora mi guarda dritta in faccia coi suoi occhi color del cioccolato:- non devi pensare che io abbia sperato che tu morissi, io ho sperato che tu nascessi. Non siamo più umani, non ci riguarda più quella vita. E poi c’è in ballo l’Umanità intera Phoenix, il genere a cui siamo appartenuti. Non devi più ragionare come Umana, sei un’Anima di Fuoco,ora. So che è presto,ma prima entri nell’ordine di idee, meglio è!-annuisco.
-    Si Lupus, ma non ho avuto tutta questa opportunità di entrare nell’ordine di idee che devo essere contenta di non essere più quella che ero, che non rivedrò molto probabilmente i miei amici, i miei genitori,i miei cavalli e non sarò più quello che ho tanto desiderato essere .. – mi interrompo. Sento negli occhi le lacrime che pungono e ho la vista appannata. Sento la faccia infuocarsi ancora di più e vorrei esplodere in un pianto. Non so da quanto tempo non provo una sensazione simile. Lupus un po’ mi capisce,un po’ è irritato,ma soprattutto è sorpreso. Vedo nei suoi pensieri lo sgomento di vedere un’Anima di Fuoco che piange.
-    Non è normale- afferma. Mi volto senza più nascondere le lacrime che ora scendono. Non c’è motivo di nascondermi,sa benissimo cosa provo:- le Anime di fuoco non piangono,ne provano nessun tipo di emozioni umane. Ormai dovresti aver abbandonato la tua parte umana, e mi chiedo come ciò non sia avvenuto- scuoto le spalle.
-    Non lo so- la mia voce è incrinata:- scusa, ma io ero molto felice della mia vita. Sono felice di essere qualcosa che salverà l’umanità,ma mi manca tutto-
-    Sì,lo so- esclama Lupus sempre più perplesso:- di quello non te ne libererai mai, ma devi fartene una ragione e continuare nella tua missione- vedo per un attimo i suoi ricordi,ma subito dopo questi spariscono.  È chiaro che non voglia rendermi partecipe della sua vita passata, a differenza mia, lui ha accettato la sua esistenza di protettore dell’Uomo. Io annuisco calmandomi. Lupus sorride.
-    Beh basta chiacchierare, è ora che saluti tutti, hai sentito Leo? Abbiamo solo due settimane e dobbiamo passare per l’Africa e l’Asia-


CAPITOLO XIV

Salutare la famiglia di Charles è straziante. Emily continua a raccomandarsi con noi,Nancy piange, Rebecca è commossa e dice che le mancherò. Edgar mi sorride senza dire niente. La nostra comunicazione è solo mentale.  Tutti mi salutano rattristati,compreso Josh che ora non mi fa più alcun effetto. Mi sento un groppo in gola,come sempre quando si saluta qualcuno che si sa non si rivedrà mai più. Riesco a voltarmi e trasformarmi solo quando Lupus mi strattona la maglietta e mi obbliga ad avviarci.
“Il distacco è sempre duro,sorella” mi dice Lupus mentre corriamo velocissimi verso l’Oceano Atlantico alla velocità della Luce : “Ma stai tranquilla che loro li rivedremo, non temere”
“Tranquillo Fratello” gli dico. Cerco di non pensare a niente sapendo che lui può leggermi ogni singolo pensiero.  Arriviamo all’Atlantico e scendo sulla terra affianco al mio fratellone. “Immagino sia troppo chiederti di portarmi in volo così,nelle sembianze di Fenice” dice Lupus. Sorrido: “Avevo già pensato di portarti sotto forma di Drago”
“Ben fatto Sorella” esclama lui giocoso. Il mio corpo si allunga e così anche il muso. Le zanne escono fuori in due serie affilate. Le ali diventano più grandi e le penne diventano dure e lisce. Il mio corpo si ricopre di squame infuocate.  In poco sono un Drago di lunghezza circa il doppio di mio fratello. Lupus sorride soddisfatto. “Sorellina,se non sapessi che sei tu ti scambierei per Draco” . sorrido soddisfatta “In sella,si volo Fratello” lui salta sulla mia groppa e io mi libro in volo,seguendo l’onda dei pensieri di Equus mi dirigo verso l’Africa,lui è la che ci sta aspettando. D’un tratto mi rendo conto che riesco a percepire ogni singolo pensiero di Lupus.
“ Si Sorella” sento un pensiero più forte degli altri diretto a me “ Le Anime di Fuoco possono leggere il pensiero,ma se stabiliscono un contatto con qualunque creatura,anche con gli esseri umani,riescono a percepire ogni singolo pensiero corrente e passato. Per questo fino ad adesso sia io che Leo abbiamo evitato di toccarti,perché avresti potuto scoprire tutto prima del tempo,anche se siamo in grado di creare dei blocchi per alcuni nostri pensieri o ricordi,blocchi che imparerai a distruggere col tempo. Anche gli umani ci riescono,e alcuni fanno delle barriere talmente forti che son terribilmente difficili da abbattere, e spesso non ci si riesce neanche. Tu sei molto forte,soprattutto col pensiero” vedo un muro nero,a un certo punto. Deve essere uno dei blocchi di mio fratello “Sì,è così” esclama Lupus “ per favore lascialo stare. Devi imparare anche tu a fartene, vedo che i tuoi sono molto fragili,ma comunque non li voglio toccare. Come vedi però,come tu leggi tutti i miei pensieri io posso leggere i tuoi. Il contatto è un’arma biunivoca, la nostra mente entra in quella degli altri e così la loro. Anche se dipende: se sei tu a stabilire il contatto l’altro riesce a vedere solo una parte dei tuoi pensieri,quelli correnti,e se non stai pensando a niente non riesce a vedere niente. Noi Anime di Fuoco conosciamo questa cosa e creiamo le giuste barriere. È utile anche per quando sono gli umani a stabilire un contatto con te, alcuni tentano di rompere i muri,ma se sono stati costruiti bene, non ci riescono. Riescono però a vedere la maggior parte dei tuoi pensieri. Quindi stai attenta a quando stabilisci un contatto,soprattutto con le creature nemiche. Non farlo almeno finchè non sarai in grado di creare dei muri abbastanza spessi da essere abbattuti da chiunque. È come se la tua mente entrasse nella mia e la mia nella tua. Non lo senti?” annuisco.
“Sento come qualcosa che sta esplorando tutti i miei ricordi e pensieri”
“E’ così. Col tempo imparerai a vedere così bene la mente che potrai vedere anche gli organi e sviluppando un po’ i poteri psichici sarai anche in grado di farli esplodere a tuo piacimento. Vedrai,questo breve periodo insieme a me ti servirà tantissimo per imparare tantissime cose nuove!”  discendo:siamo arrivati in Africa. Sento Equus che ormai è vicino e non vede l’ora di conoscermi.
È sotto forma umana e non appena vede le nostre sagome infuocate avvicinarsi un sorriso gli attraversa tutto il volto.
-    Wowwwwwwwwwwwwwwww non posso crederci!!! Finalmente conosco la mia Unica Sorella!! Accidenti!!- mi corre incontro e mi salta in braccio ancora prima che io abbia terminata la mia trasformazione.
-    Ciao Equus- lo saluto soffocata dal suo abbraccio. Ha la forma di un ragazzino piccolo,non più di dieci anni,occhi azzurri e capelli biondi, dall’aria vivace e giocosa. Non si direbbe essere il più vecchio di noi.
-    Oh mamma mia, non sai come sono felice di vederti finalmente dal vivo,accidenti! Non mi sembra vero,NON PUO’ ESSERE VERO!-
-    Fratellino va a finire che mi strangoli- gli dico. Lupus ci guarda sorridendo.
-    Non posso soffocarti,quindi lascia che ti stritoli per bene- mi dà un’ultima scrollata mentre mi accorgo che riesco a leggere molto poco dei suoi pensieri mentre lui mi ha quasi messa a nudo di tutti i miei segreti.
-    Ehi,sei deboluccia come testa, dovremo insegnarti molto- esclama liberandomi dalla sua stretta.
-    Sì, ma sai è già detto che riesce a mettere una parvenza di blocco ad alcuni suoi ricordi,Equus- dice Lupus:- in fondo si è rivelata pochi mesi fa, è già un grandissimo progresso il suo- il bambino mi scruta con i suoi grandi occhi azzurri.
-    Ha ancora gli occhi rossi. È molto giovane o molto incazzata-
-    Entrambe- esclamo io:- ma sulla seconda ci sto lavorando- Equus sorride.
-    Lupus non ha fatto che parlarmi di te, ultimamente. Mi ha detto che prevedi il futuro … è vero?- guardo il mio fratello di colore levando gli occhi al cielo. Lui sorride e scuote le spalle.
-    Non è esatto. Mi è capitato di fare dei sogni o delle fantasticherie che poi si sono realizzate,mi capitava quando ero viva. Una volta …-
-    Si lo so- esclama Equus:- il sogno che hai fatto quando avete sconfitto Garvier l’ho visto molto bene anche io- Equus mi osserva attentamente. Sento la sua mente scandagliare la mia. Lo blocco non appena arriva ai miei ricordi da viva.
-    Fratellino,le Anime di Fuoco non parlano del loro passato da vivi- gli sorrido beffarda.  Lui mi guarda un attimo sconcertato poi si rivolge a Lupus.
-    Le hai già insegnato a mettere dei blocchi?- Lupus scuote le spalle.
-    No,le ho solo detto che quelli che si era fatta erano troppo deboli!- Equus torna a guardare me,sbalordito. Io gli sorrido ancora beffarda.
-    Accidenti .. hai… una grandissima capacità ad imparare … ottimo. Segno che hai sempre avuto una volontà di ferro e un gran cuore. Molto bene, questo non fa che ,migliorare ancora di più le cose- ci volta le spalle e ci fa segno di seguirlo. Arriviamo a un casolare apparentemente disabitato, in mezzo al deserto del Sahara. È casa sua. Ci fa entrare nella baracca che però all’interno è ben arredata e ci offre due birre.
-    Non so se lo sai Sorellina- mi dice vedendo i miei pensieri confusi e disorientati:- ma la Birra ha le stesse proprietà della cioccolata per noi: ci tonifica e ci rida forza. Riesco a procurarmene diverse casse in tutte le missioni che mi capitano. Son sempre ben rifornito,è un vero toccasana-
-    Ah si?- esclamo sempre più stupita da questo mio nuovo fratello:- e questo è sempre frutto dei tuoi studi evolutivi?- annuisce orgoglioso.
-    Bando alle ciance ragazzi,starei qua le ore a parlare dei nostri progressi evolutivi,soprattutto perché per Phoenix sarebbe molto più veloce impararli,visto che ha ancora la mente fresca, ma … abbiamo un caso- io e Lupus lo guardiamo. Vediamo chiaramente che cosa ci aspetta: streghe. Streghe voodoo, le peggiori. Equus annuisce.
-    Phoenix hai la memoria più fresca della nostra:sai che contro di loro possiamo fare molto poco. Sono esseri umani che hanno fatto una scelta,e come ben sai,non possiamo influenzare le scelte e abbiamo poco potere sugli esseri umani- sospira dando un lungo sorso alla sua bottiglia. Mi fa strano vedere un ragazzino di dieci anni che beve birra, anche se qualcosa nel suo volto infantile ha assunto i tratti tipici di un adulto, tipici di chi ne ha passate parecchie.
-    Ovviamente finché io e il fratellino Lupus non ci siamo inventati un nuovo metodo- sorride complice con Lupus scolandosi la birra.
-    Vanno accerchiate?- esclamo io leggendo nella mente di Equus:- e .. squartate?-
-    Non essere superficiale,Sorella- mi apostrofa Equus:- non intendo squartate come pensi tu: la magia,una volta che una persona decide di ospitarla, si va a instaurare in qualche parte nel corpo. Ancora non ho capito esattamente dove, ma credo o nel cervello o nel cuore. In ogni caso il nostro compito è farla uscire di li: accerchiamo le stronzette in modo che mentre uno attacca se queste fan qualcosa gli altri si tengono pronti. Sono molto furbe,dobbiamo stare attenti-
-    Hai detto … che la magia si immagazzina da qualche parte? Nel cuore o nel cervello?- Equus mi guarda stupito,Lupus invece ha capito. Anche perché il mio cervello è già in movimento. Vecchi ricordi di fumetti sull’occulto,vecchi ricordi della mia vita da studentessa, vecchi ricordi dell’ultimo tirocinio.
-    Eri una ricercatrice?- mi chiede stupito Lupus. Annuisco.
-    Si,ma non è questo il punto. Mi stavo specializzando in neuroscienze e tempo fa ho letto qualcosa riguardo delle antiche credenze- continuo a rimuginare. Ora anche Equus può vedere ciò che sto rielaborando.
-    Sì, può essere quella- esclama annuendo.
-    Da cosa l’hai capito che poteva immagazzinarsi o nel cuore o nel cervello?- gli chiedo io. Equus alza un sopraciglio:- ora sei tu che mi stupisci sorellina:dove risiedono tutti i sentimenti?- da scienziato rispondo:- tutti nel cervello!-
-    Questo ti porta a dare una risposta giusta a quello che dobbiamo fare,ma cosa credono i comuni mortali a riguardo?- non c’è bisogno che aggiunga altro.
-    Ok. Ma ora pensi che io abbia ragione?- annuisce.
-    Sì, muoviamoci. Con l’Apocalisse nascente e con quel bastardo libero queste bastarde si sentono più forti. Andiamo- non mi serve guardare nella sua mente per capire che sta parlando del principe dei Diavoli:Lucifero.  Usciamo dalla baracca e ci trasformiamo tutti e tre. Nonostante Equus sia il più piccolo e più basso di tutti,da cavallo è il più alto e il più imponente, e la sua falcata elastica è di un’eleganza irreale. È molto più veloce di me e Lupus messi assieme ma ci lancia col pensiero indicazioni su dove dobbiamo andare. Lo seguiamo ciecamente fino a raggiungere la foresta. Troviamo una casa dall’aspetto piuttosto diroccato,più una baracca che una casa. So per certo che non siamo più nel Sahara ma non riesco a capire dove siamo esattamente. “Congo” esclama Equus “è la zona con maggior frequenza di queste bastarde” annuisco. Vedo nella sua mente tutti i dettagli che ci occorrono. Lupus è in ascolto quanto me. Non è la prima volta che abbiamo a che fare con le streghe,ma non abbiamo mai incontrato streghe voodoo, neanche Lupus nel periodo che ha trascorso solo con Equus. “Queste stronzette sono comparse solo negli ultimi 30 anni” spiega Equus. Restiamo acquattati dietro dei cespugli tenendo d’occhio la baracca. “Prima non avevano il coraggio di farsi vive. Sono in grado di prevedere il futuro,e quando hanno capito che sarebbero state ricompensate sono spuntate fuori come i funghi. È terribilmente difficile tenerle a bada, anche perché da queste parti la vita è piuttosto grama per una sola Anima di Fuoco. Comunque state attenti,ce ne sono due in casa, e dovremo essere abili a dividerle e attaccarne una per volta”. Sento il loro odore trasudare dalla baracca e ora sento anche i loro pensieri. Sanno che siamo da quelle parti e non sanno se uscire o meno.
“ le possiamo attaccare ora?” chiedo. Equus scuote la testa.
“ Sono estremamente furbe Phoenix, sanno che siamo qua anche se non sanno che le stiamo spiando nascosti. Hanno protetto la casa,noi non possiamo entrare,dobbiamo aspettare che escano”
“Ma se sanno che siamo qua non usciranno mai” Equus fa un sorrisetto.
“Non se diventiamo invisibili e manipoliamo un po’ la loro mente” afferma Lupus anticipando Equus.
“Ma loro conoscono i nostri poteri”
“Sì,ma non sono abbastanza forti da riuscire a sfuggire alla manipolazione. Dobbiamo però agire insieme, uno solo potrebbe non essere sufficiente” concentriamo le nostre menti. Ora posso percepire bene i pensieri di tutti e due i miei fratelli. È come se fossimo una sola mente,ma molto,molto forte.  Vedo le streghe come le ho viste prima e sento la loro paura, sanno che l’incantesimo può tenere noi fuori, ma sanno anche che può non essere sufficiente. Troviamo subito la più vulnerabile. Non è molto vecchia, ed è molto insicura. Ha paura. La sua mente è facile da possedere e dopo una lieve opposizione è nostra. La mente di Equus ci sovrasta ora. “lasciate fare a me fratelli” esclama “so come gestirle” io e Lupus cediamo il passo pur restando compatti. “Esci fuori” gli ordina Equus “Va tutto bene,non c’è più nessuno” la Strega si alza.
-    Sharem, che stai facendo?- la Strega accanto ha capito che qualcosa non va.
-    Niente, se ne sono andati- esclama con naturalezza l’altra Strega. Il vantaggio del potere della manipolazione è che chi viene manipolato non si sente comandato o manipolato,pensa che sia una sua iniziativa. La Strega che sta insieme a Sharem non sembra così sicura.
-    Sharem,lo sai che ti possono manipolare,resta qui per favore-
-    Ma smettila Sheila- la canzona la Strega posseduta:- è tutto ok- arriva sull’uscio della porta ed esce. Si guarda intorno. Percepisco dai suoi pensieri che non ci vede:- vedi? È tutto a posto-
“ORA” esclama Equus e in un lampo la Strega Sharem è immobilizzata. Lupus con un urlo di battaglia si avventa sulla prima mirando al cervello. La Strega Sheila urla e vorrebbe tornare dentro casa ma Equus la blocca subito “Dove credi di andare dolcezza?” la Strega resta immobilizzata con gli occhi che sprizzano terrore. “Coraggio Phoenix,è il tuo turno” intanto Lupus ha affondato le zanne infuocate nel cranio della Strega Sharem che ora non è più sotto il potere di Equus ma è comunque immobilizzata dalle zampe infuocate di Lupus che stanno arrivando dritte all’Epifisi. Io non mi faccio ripetere l’ordine: volo sull’altra Strega e tenendola ferma con le zampe affondo il becco nel cranio. La pelle non fuma come fa con i Demoni, ma sento le unghie affondare e la donna comincia a strillare. Un umano senza poteri non sarebbe così,a un umano noi non facciamo niente,col contatto. Affondo il becco finchè non sento il cervello, ora mi concentro alla ricerca dell’Epifisi, detta Ghiandola Pineale. La trova e l’afferro. La Strega urla ancora di più: un urlo agghiacciante,che va oltre il dolore, oltre la sofferenza. Tiro con forza sentendo pulsare di magia nera il pezzo di cervello che risiede nel mio becco. Lo inghiotto. La Strega si accascia. Non so cosa ne sarà dell’umana ma senza Epifisi temo avrà qualche problema con la differenza fra giorno e notte. Mi trasformo in umana e vedo che anche Lupus ha finito il suo lavoro. Equus,tornato ragazzino biondo e sbarazzino,ci guarda soddisfatto:- ottimo lavoro fratelli,ottimo lavoro di squadra. Siamo proprio un bel terzetto- sorrido e do il cinque a Lupus con fare complice.
-    Bravo fratellino-
-    Eh brava la nostra Sorellina- Equus si avvicina a noi e ci salta in braccio.
“ Ehi ragazzi” una voce rimbomba nelle nostre teste. È Draco. “Non posso aspettarvi in eterno,smettetela con queste manfrine e venite a darmi una mano. Sono in Inghilterra, e tra poco arriverà anche Leo. Vorrei aver finito,quando arriverà” Equus sospira.
-    Guasta feste. Ragazzi dobbiamo andare, sono giorni che Draco ha bisogno di una mano- avevo percepito il suo richiamo,in quei giorni:- ha un affare un po’ complesso e ha bisogno di noi. Festeggeremo tutti assieme- mi dice sorridendo. Un attimo dopo è un cavallo. Spalanca le ali e Lupus gli piomba in groppa. “Siamo pronti?” chiede a me. Io annuisco. Ci libriamo in volo e nel giro di un lampo stiamo sorvolando le coste dell’Inghilterra.

CAPITOLO XV

Draco non si vede. Riusciamo a sentire i suoi pensieri ma lui non si fa vedere. Non è invisibile,non vuole esser scoperto. Io Lupus ed Equus ci troviamo in una radura verde, non c’è nessuno,si sentono solo i richiami degli uccelli.
-    Chissà che cosa avrà in mente- esclama Equus guardandosi intorno:- per mimetizzarsi così,sfuggendo anche alle nostri menti deve essere proprio molto preoccupato e impegnato. C’è qualcosa di grosso in ballo-
-    L’Inghilterra non è la patria di fate,folletti e satiri?- chiedo io ricordandomi le Scritture di fuoco e qualche ricordo di leggende leggiucchiate da viva.
-    L’Inghilterra è la patria di tante creature,malvagie e non. Ce ne sono talmente tante che alcune creature sono ancora sconosciute e alcune leggende sono ancora in sospeso-mi risponde Lupus:- comunque è davvero strano che hai ancora dei ricordi della tua vita umana. Ormai avresti dovuto dimenticare tutto-
-    Fratellino, lo sai che io non sono proprio morta,c’è ancora il mio corpo che è vivo- Lupus annuisce:- si, e la cosa è ancora più strana- Equus non da segni di essere interessato. Infatti non ci sta ascoltando.  Sta cercando Draco continuando a chiamarlo ma questo non risponde, ne si sente la sua presenza. Equus si sta preoccupando seriamente.
-    È stato lui a chiamarci e a guidarci,non vorrei che gli fosse successo qualcosa. Accidenti spero di no,non adesso. Lupus va indietro nel tempo,dobbiamo arrivare prima … - Equus non finisce di parlare. Davanti a noi si materializza un umano, ma non è umano. Lo sentiamo tutti e tre: è posseduto da qualcosa. La mia mente di Fenice scandaglia il nuovo arrivato ma non faccio in tempo a capire cos’è perché siamo tutti e tre trasformati. È sicuramente malvagio,i nostri sensi non si sbagliano mai. Io,Equus e Lupus ci mettiamo in posizione di difesa,mentre continuiamo a scandagliare l’uomo. Esso ci sorride beffardo e un’ombra bianca lucente gli attraversa gli occhi. Non è un demone,ne un angelo,ne nient’altro che io abbia mia visto.
-    Ancora Anime di Fuoco, ma siete ovunque- ci apostrofa sprezzante. Sento che anche gli altri lo stanno analizzando. Che cosa diavolo è? Attraverso Lupus vedo che riesce a individuare gli organi interni dell’uomo. E sulla colonna vertebrale c’è qualcosa. Non faccio in tempo ne a chiedermi cosa sia ne a capirlo: Draco si proietta davanti a noi con le zanne sguainate e un ruggito assordante che fa indietreggiare l’aggressore. Vediamo sul suo volto paura e sorpresa,e subito dopo l’uomo comincia a correre. Draco non gli lascia troppo spazio:gli è subito addosso e con i denti affonda nella colonna vertebrale strappando via quella cosa che avevamo visto che ora ha estratto dei tentacoli che si avvinghiano a Draco e gli succhiano l’energia. Lui però non molla e con i denti lo dilagna ma la cosa continua ad assorbire energia. È adesso che interviene Lupus e ferma il tempo in modo che Draco possa finire l’avversario. Una volta ingoiato tutto,Draco si trasforma in umano. È un ragazzo alto, ha pressappoco la mia età,ha una feretra con un arco sulle spalle e il volto di un giovane asiatico,i capelli lunghi sono raccolti di uno chignon da samurai. Si avvicina a noi ormai tornati umani sorridendo.
-    Grazie Lupus, sei stato tempestivo. Questi bastardi sono in grado di metterti in seria difficoltà per poi tornare a fare quello che facevano,accidenti a loro- si rivolge a me. E mi sorride.
-    Ciao Phoenix,finalmente ti conosco anche io- mi allunga la mano e io gliela stringo,anche se vorrei abbracciarlo.
-    Calma Sorella- esclama sempre sorridendo:- so che potresti abbattere le mie barriere come niente, quindi teniamoci a distanza-
-    Ehi Mostro- lo apostrofa Equus:- che ti è saltato in mente di usarci come esca?- Draco sorride e allarga le braccia. Equus gli piomba in braccio.
-    Scusate ragazzi, ma se no non sarei riuscito a metterlo in trappola,il bastardo-
-    Ehi Serpentone- scherza anche Lupus:- ti gira male quindi,da queste parti-
-    Anche a te,Cagnolino- ribatte Draco sollevando un sopraciglio:- ho sentito che solo adesso avete sconfitto Garvier- e guarda ancora me.
-    Sì,è stata dura ma Phoenix mi ha aiutato molto-
-    Scusate se interrompo il vostro scambio di affetti- dico io:- ma vi chiamate sempre con questi nomignoli?-
-    Certamente- ride Equus:- Draco è il Serpentone,Lupus è il Cagnolino,io sono il Ronzino,Leo è il Micetto e tu … - mi guarda inclinando la testa
-    La Colomba – ride Draco.
-    Ma smettila- affermo io scherzando. Si è creata una strana atmosfera di cameratismo e amicizia. Sembra che siamo sempre insieme, sembra che di queste avventure ne viviamo tutti i giorni. Sembriamo davvero una famiglia di fratelli un po’ speciali, e questo non può che farmi piacere.
-    Andiamo,vi porto nella mia umile baracca- esclama Draco:- devo spiegarvi con chi dobbiamo combattere. Leo arriverò tra un paio di giorni,aveva una questione da risolvere in Cina, e poi dovremo partire con la Missione,quindi abbiamo poco tempo-

Draco ci porge tre birre. Io e i miei fratelli accettiamo e sorseggiamo le bevande ,mentre il terzo mio fratello ci spiega a cosa andremo incontro.
-    Sono alieni,ragazzi- esclama Draco:- una strana specie, non se n’era mai sentito parlare. Avevo letto qualcosa nelle Scritture di Fuoco, ma son note che risalgono a centinaia di anni fa e non sono neanche troppo precise. Ho cercato di aggiornarmi ma non sono arrivato a molto, quello che ho imparato l’ho imparato solo combattendo, e sono mesi che questi vermiciattoli infestano la Terra- sospira scuotendo e abbassando la testa:- è un bene che ora siamo tutti e cinque, le Forze Del Male stanno aumentando,i sigilli stanno per essere spezzati tutti quanti e noi non possiamo combattere chi li sta spezzando,dobbiamo combattere i pericoli dell’Umanità,come ben sapete- annuiamo tutti e tre.
-    Comunque sono un tipo di alieno che si instaura all’interno dell’uomo. E’ una specie poco nota, sono piccoli e sembrano dei vermi, penetrano nella colonna vertebrale e prendono il totale controllo dell’essere umano. Spesso l’essere umano muore, dipende quanto il parassita sta la dentro. Sono in espansione,ma non è facile contenerli. Leo mi sta dando una mano ma si espandono a vista d’occhio-  mi passa veloce un flash nella mente. Un ricordo. Un libro che ho letto quando ero viva, di un’autrice che mi piaceva. Alieni che si insediano nella schiena e che prendono il totale controllo dell’umano. Sono identici a quelli che ha descritto Draco. “Sì,proprio quelli” dice Draco.
-    Phoenix come diavolo fai a ricordarti una cosa letta da viva? Son passati mesi da quando ti sei rivelata …. Come fai a mantenere ancora questi ricordi?- dice mio fratello in modo da farsi sentire. Scuoto le spalle.
-    È una teoria,ma quando mi sono rivelata io non sono morta realmente, sono in uno stato di coma ma sono ancora viva.  Per questo ho mantenuto la sensibilità umana!- Draco mi osserva indagando a fondo la mia mente dove io lo lascio indagare.
-    È una specie di mutazione,di evoluzione- esclama entusiasta Equus.
-    Sì ma concentriamoci su queste bestie,adesso- Lupus ci riporta ai nostri doveri:- come facciamo a combatterli,Draco?- Draco mi guarda ancora un po’ perplesso e poi scuote la testa:
-    Sì, cioe, l’unico modo di eradicarli è strapparli fuori a forza, vanno presi sulla colonna vertebrale e strappati via. Tranquilli, all’ospite non farete niente. State solo attenti che,come avete visto prima, hanno lunghi tentacoli che usano in caso di pericolo:quelli sono in grado di assorbire le nostre energie. Dobbiamo stare attenti a non farci prendere e soprattutto essere molto veloci. Se siamo in squadra lavoriamo meglio. Da queste parti ce n’è un gruppo bello gremito, li ho individuati qualche settimana fa e non sono ancora riuscito a farli fuori tutti. Son dei parassiti schifosi, dobbiamo agire al più presto. Anche perché Leo sta arrivando e volevo almeno finire questo lavoro, prima che Phoenix debba partire- ancora parlano de mio futuro senza che io possa capire cosa debba fare. Scaccio subito il pensiero prima che i miei fratelli si rendano conto dei miei dubbi.

Siamo appostati da ore. I bastardi non vogliono sapere di uscire da quell’accidenti di locale. Chissa cosa stanno facendo. “Staranno cercando qualcuno da contaminare” pensa Draco. Siamo tutti e quattro dotto forma di Anime di Fuoco, siamo invisibili per non farci riconoscere. Gli Alieni però sono fra le poche creature che non conoscono la nostra esistenza,questo è un punto a nostro vantaggio.
Sono circa in sei. Sono più di noi ma Draco è in grado di bloccarne due,Equus ne può immobilizzare uno mentre processa un altro e Lupus può in ogni caso fermare il tempo.  Stiamo cercando di convincerli a uscire. Draco sa su chi fare presa,è lui che si occupa di questo compito, io e gli altri aspettiamo.  “Non preoccupatevi ragazzi” esclama Draco nelle nostre menti “adesso escono. Sto solo cercando di fargli capire che è un’idea loro” vediamo nei pensieri degli alieni ciò che Draco gli sta inculcando.
Finalmente escono dal locale. “tenetevi pronti ragazzi” spiega Draco “attacchiamoli di soppiatto. Dobbiamo farli andare in una zona isolata, datemi una mano a manipolare le loro menti” usciamo piano tutti e quattro dal nostro nascondiglio e restiamo invisibili. Prendo di mira un alieno e in sincronia con gli altri modifico i pensieri dell’uomo di modo che si diriga dove ci ha detto Draco:nella radura dove ci siamo trovati. Così gli umani non ci vedranno in azione.
La mente dell’uomo che ho in pugno è assai facile da gestire,non come quella dei demoni. Vedo l’alieno al suo interno che pare avere un attimo di incredulità, ma docilmente lascia che io modifichi i suoi problemi. Come possono questi esserini dare cosi tanti problemi al mio fratellone? Li seguiamo mentre si addentrano nel bosco. Quando siamo sicuri di averli messi in trappola ci riveliamo.
“Siamo a piede libero,Vermiciattoli” li apostrofa Draco,il primo a uscire dall’invisibilità nella sua piena fiammeggiante forma da Drago con le zanne sguainate.  I sei uomini inizialmente sembrano sorpresi,ma poi vedo lo scherno dipingersi nei loro occhi.
-    Anime di Fuoco- sibila uno disgustato:- sei sempre in mezzo ai piedi. Che seccatura- Lupus è il secondo a rivelarsi. “Qualche problema,Amico?” mostra i denti affilati avvicinandosi pericolosamente.
-    Sono raddoppiate,perfetto. Come se non avessimo abbastanza problemi!- declama un altro uomo squadrando disgustato i miei fratelli. “No,caro parassita” esclama Equus rivelandosi nella sua possenza di stallone di fuoco “Triplicati,e voi siete in un grosso guaio” i tre fratelli si avvicinano minacciosi. Io non voglio rivelarmi. Voglio sfruttare l’effetto sorpresa il più possibile. “Phoenix sii prudente” mi suggerisce Draco “Non sottovalutarli,non sono cosi deboli come sembra. Cerchiamo di distrarli noi, tu attacca ma con cautela” eseguo gli ordini del mio fratello mentre loro accerchiano i sei alieni con fare minaccioso stringendoli in un cerchio.  Mi alzo in volo sorvolando i sei individui e lanciando la mente alla ricerca dei loro pensieri. Draco ha detto di essere prudente, devo ascoltarlo. È il più forte di tutti noi, se è lui il primo a dire di essere prudenti allora mi devo fidare. Sondo ogni singola mente. La cosa non è facile perché per sentire tutti i loro pensieri dovrei stabilire un contatto, e allora mi scoprirebbero. No,devo cercare di leggere nei loro pensieri anche senza stabilire un contatto diretto. Noto che le menti umane che possiedono sono quasi del tutto spente, gliele hanno succhiate fino all’ultimo,i parassiti. Digrigno i denti e continuo a sorvolarli. I miei fratelli continuano a prendere tempo,e gli alieni cercano di scappare ma vengono sempre ripresi.  “Phoenix cosa stai aspettando?” “Li sto analizzando per bene” e di colpo lo vedo. Vedo quei muri di cui mi parlava Lupus,quelli che gli uomini sanno creare e che non sono facili da distruggere. Forzo i muri,ma non riesco a entrare. Mi avvicino agli alieni. “Ragazzi state attenti” esclamo ai miei fratelli “questi hanno in mente qualcosa” forzo ancora il muro e sento che sta per cedere. Aveva ragione Draco: son terribilmente furbi questi alieni. Sanno che gli possiamo leggere nel pensiero e hanno creato delle barriere. Forzo ancora un po’ e il muro crolla. E vedo con orrore che loro ci conoscono,e ci conoscono anche fin troppo bene. E hanno un’arma in serbo. “RAGAZZI STATE ATTENTI” urlo delle loro menti, ma proprio mentre sia io che i miei fratelli ce ne rendiamo conto, l’alieno che dovrebbe essere il capo estrae una grossa tanica d’acqua con un rubinetto che apre e che spruzza acqua a fiotti. Riesco a salire in cielo ma i miei fratelli non sono abbastanza veloci: Equus viene preso in pieno e subito si trasforma nella sua forma umana e lo vedo dolorante accasciarsi. Draco si avventa sul capo che però indirizza il getto verso di lui prendendolo su un braccio. Anche lui torna umano tenendosi il braccio dolorante.
-    Così queste bestiacce hanno un aspetto umano,in fondo- sogghigna uno scagnozzo del capo alieno guardando i miei fratelli feriti con disprezzo. Draco li osserva tenendosi il braccio che pare trafitto da mille lame digrignando i denti infuocati.
-    Non crediate di farla franca solo perché siamo feriti- Lupus è rimasto nella sua forma di Anima di Fuoco e aggira i nemici che ora sono tutti forniti di bombolette piene d’acqua e minacciano i miei fratelli. Equus li guarda con odio ansimando. Io mi libro ancora in alto restando invisibile. Devo colpire il loro capo ma devo essere altrettanto sicura che non si accorga di me. “Phoenix io fermo il tempo” dice Lupus “Tu attacca, è l’unico modo, così li coglieremo davvero di sorpresa. “Ok Lupus,io sono pronta” il feeling che ho instaurato col primo dei miei fratelli è qualcosa di straordinario. Di colpo vedo il mondo fermarsi. Come se qualcuno avesse premuto un grande pulsante Pausa. Come quando son caduta picchiando la testa,quando sono andata in coma. E io mi sento trascinata dentro questo grandissimo fermo immagine. È il potere di Lupus. “Coraggio Phoenix” mi esorta: “Attacca” è la prima volta che Lupus usa il suo potere in mia presenza. Non aspetto un minuto di più,piego le ali sul corpo e mi fiondo in picchiata sul corpo dell’alieno capo mirando alla colonna vertebrale. Vedo la mente di Lupus che mi guida lungo la colonna cercando l’alieno. Affondo il becco fra la terza e la quarta vertebra e sento qualcosa di viscido e molliccio:è lui. Tiro con forza e sento che le mie fiamme stanno staccando il parassita dalla colonna. In quello stesso istante l’effetto fermo immagine svanisce e il vermiciattolo nero che stringo nel becco si anima:comincia a dimenarsi con furia sperando di sottrarsi alla mia forza ma senza riuscirci. Stringo piu forte sperando di poterlo rompere ma proprio in quel momenti i tentacoli neri si avventano su di me. Intorno a me sento stupore e agitazione,gli altri alieni si sono accorti del mio attacco e ora stanno cercando di togliermi dal loro capo: hanno le bottigliette in mano,se si avventano tutti su di me mi ammazzano. “Tranquilla Phoenix,non mollare la presa” Lupus si avventa sull’alieno più vicino a me. I tentacoli dell’alieno che continua a dimenarsi mi sono addosso e sento che mi sta prosciugando. Altri due complici vengono bloccati da Draco ed Equus benché siano ancora nelle loro forme umane. Non posso vederli bene all’azione perché sono intenta a uccidere l’alieno capo, ma vedo zanne infuocate sguainate e artigli neri lunghi almeno mezzo metro che affondano  senza pietà. Non ho mai visto artigli simili ma adesso non posso pensare a quello. L’alieno nel mio becco sta per cedere,ma anche le mie forze. E ci sono altri due alieni che si stanno per avventare su di me e non so come fermarli. Di colpo,un altro fermo immagine: sono di nuovo io,con il verme nero immobile,i tentacoli ora fermi addosso a me e gli altri due alieni con le bottigliette in mano. Vedo nuvolette di vapore:mi stavano spruzzando l’acqua. Mi stavano spruzzando dell’acqua addosso,Lupus li ha fermati appena in tempo. Devo agire prima che il potere di Lupus svanisca. Stringo forte il becco e stritolo con fare deciso il verme alieno sentendo il corpo spezzarsi sotto il mio becco di fuoco. Subito dopo mi alzo in volo proprio mentre l’effetto del potere svanisce e i due alieni si spruzzano addosso l’acqua. Sto per piombare loro addosso benché mi senta senza energie ma subito due lance si conficcano nelle gole dei due alieni sopravvissuti. È Leo. È venuto in nostro soccorso. Equus e Leo si avventano sui corpi esanimi degli ultimi due alieni e ancora sottoforma di umani strappano con gli artigli che avevo visto prima i due vermi alieni distruggendoli. Atterro e torno alla forma umana.
-    Per la miseria- esclamo sentendomi distrutta:- ci conoscevano anche fin troppo bene, pensavo che nessuno sapesse dei nostri poteri- Draco scuote la testa. Il suo braccio è tornato normale ma ancora ha la pelle di un rosso vivo.
-    Lucifero ha svelato tutti i segreti di chi è contro di lui,non abbiamo più segreti per nessuna dannatissima creatura malvagia. Non ci resta che trovare altri metodi per farli fuori tutti- Equus fa un sorrisino. Anche lui sta molto meglio.
-    Ed è per questo che in tutti questi anni io e Lupus abbiamo trovato un sacco di nuove strategie.  Come questo- alza la mano e vedo gli artigli neri uscire dalle sue mani. Spalanco gli occhi.
-    Accidenti … ma io non ci riesco- esclamo e alzo la mia mano fissandola pensando di fare uscire gli artigli. Sento una forte pressione e vedo le unghie diventare nere e allungarsi un po’. Equus ride.
-    Ci vuole tanto allenamento e tanta esperienza,l’abbiamo scoperto una volta io e Lupus, per caso. Sono artigli molto potenti,sono anti demone,anti angelo e anti qualsiasi cosa. Sono ancora più potenti del fuoco,fidati sorellina,quando imparerai a maneggiarli sarai ancora più forte,anche senza trasformarti-
-    Adesso basta ragazzi- esclama Leo:- vi avevo dato appuntamento a Batislava e siete ancora qua-
-    Scusa Leo- si giustifica Draco:- ma dovevo distruggere quei parassiti. E sai benissimo che da soli si può fare molto poco! – Leo non ribatte.
-    Andiamo,ho già preparato tutto.- annuiamo e ci trasformiamo. Io e Draco prendiamo in groppa Leo e Lupus. Destinazione:Batislava.

CAPITOLO XVI

Arriviamo in Serbia in un baleno. Leo ci conduce in un vecchio capanno abbandonato,in mezzo alla foresta. Entriamo e vediamo una tavola imbandita con carne fresca,birre a volontà e tanta cioccolata.
-    Sarete sconvolti-. Esclama:- ho pensato che qualcosa da mangiare potrebbe farvi bene- Lupus,Draco ed Equus si avventano sulla tavola ingozzandosi come veri animali. Li guardo sorridendo sentendo quanto son contenti e ristorati di avere qualcuno che bada a loro dopo la famiglia di Charles.
-    Tu non mangi?- mi chiede Leo sollevando un sopraciglio:- sarai quella più affamata di tutti, quell’alieno era molto forte e duro a morire- scuoto le spalle.
-    Si,ma credo che non avrei vita facile in questo momento, spero solo mi lascino qualcosa-
-    Tranquilla sorellina- esclama Lupus con la bocca piena e ricoperta di sangue:- ti salvo io qualcosa- rido. Anche Leo ride.
-    Lo farà-
-    Lo so-
-    Bene Phoenix,ora sei dentro le Anime di Fuoco a tutti gli effetti. E’ ora che anche tu prenda parte alle missioni e che sappia quale sarà il tuo compito in tutta questa missione- annuisco e riesco a prendere una zampa di coniglio che mi lancia Lupus. Effettivamente ho davvero bisogno di mangiare qualcosa:- come ti accennavo dovrai tornare indietro nel tempo. Io e Lupus ti accompagneremo dalla famiglia di questi due cacciatori. Dovrai crescere loro e stare vicino al padre,dovrai fare in modo che a loro non succeda nulla. O comunque,dovrai fare in modo che gli venga arrecato il danno minore. Ricordati che non potrai influenzare le loro scelte e il loro libero arbitrio sarà fuori dai tuoi poteri. Come dovrai istruire loro,loro istruiranno te. Crescerai e diventerai abbastanza forte cosi che un giorno potrai tornare con noi e fare quello che dovresti fare adesso:aiutarci a sconfiggere il male e l’Apocalisse. Contiamo molto su di te,Phoenix,e contiamo molto su di loro. Sarete la salvezza che il mondo aspetta,ma devi però sapere, che ci saranno cose e fatti che sono già avvenuti e che tu non potrai controllare. Lupus resterà il governatore dell’America,qualora dovessi aver bisogno di lui o di tutti noi verremmo subito,qualsiasi cosa noi stessimo facendo. Questi cacciatori valgono la vita di qualche umano,perché saranno loro a salvare il mondo- io ascolto mangiucchiando la mia zampa. Lupus e gli altri miei fratelli prendono posto vicino a noi,formando un cerchio. Hanno la bocca sporca di sangue e cioccolato,Lupus mi porge un piatto con una bistecca sanguinolenta e due cosce di pollo accompagnati da una birra ghiacciata. Lo afferro avventandomi sulle cosce di pollo. Mi sono accorta che ho davvero bisogno di riprendere energie. Leo continua  a parlare.
-    Io e Draco controlleremo l’Europa. Forse riusciremo ad evitare qualcosa che non siamo riusciti a evitare prima. Tu … sai cosa devi fare quindi. Per qualsiasi chiarimento,aiuto o confronto noi ci saremo. Ora riesci ad allargare la tua mente a tutto il mondo?- mi concentro come avevo fatto la prima volta che Lupus mi aveva detto fin dove ero in grado di leggere nel pensiero. Sento la mente allargarsi,oltrepassando i confini dell’Europa,scavalcando l’Asia e l’Africa,cavalcando le onde fino all’Australia, atterrando in America. Sento i pensieri di Charles e della sua famiglia che si chiedono come stia io e i miei fratelli.
-    Sì,Charles e la sua famiglia stanno bene. Gli alieni s stanno preparando a un altro assalto in Asia e Lucifero al momento si trova in Germania. Riesco a vedere tutto il mondo- Leo annuisce e guarda Lupus,che annuisce a sua volta. È il momento.
-    Solo una cosa,Leo- esclamo:- perché proprio io?Perché devo essere io a istruire dei cacciatori tornando indietro nel tempo?- Leo annuisce come se stesse ascoltando qualcuno. Forse proprio Lupus, ma non riesco a capirlo,tutti e tre gli altri miei fratelli stanno pensando a qualcosa.
-    Perché Gli Ordini Superiori hanno scelto te. Sei la più giovane,quella che ancora deve imparare, perché sembri essere molto forte e perché dovrai prendere molte decisioni,e tu sai che la Fenice è l’Anima di Fuoco a cui sono attribuite tutte le decisioni importanti. Quindi sei stata scelta tu-
-    Phoenix devi ricordarti una cosa- afferma Lupus:- sappi che Garvier è stato ucciso qua,nel futuro,ma allora sarà ancora vivo. E cercherà in tutti i modi di intercettare il tuo cammino,soprattutto perché gli interessa Sean,il più giovane dei cacciatori- lo guardo interrogativa.
-    E perché gli interessa?- Lupus scambia un’occhiata con Leo. Stavolta intercetto i pensieri e annuisco.
-    Ok. Ho capito. Quindi sarà vivo e vegeto e soprattutto con tanta voglia di continuare i suoi loschi piani,giusto?- Lupus annuisce.
-    Il futuro non può influenzare il passato!- annuisco. Ora sono pronta. Sento le menti di Equus,Leo e Draco che mi esortano e mi appoggiano. Per la terza volta dovrò dividermi da chi amo. Dalla mia famiglia. Ma so che ne incontrerò un’altra con cui vivrò e crescerò,e forse,potrò dire di essere a casa. Vedo tutto quello che è successo ai due cacciatori,come dovrò intervenire e come,e potrò aiutare, i miei fratelli me lo stanno trasmettendo in chiare immagini.
-    Sono pronta fratelli- esclamo. Leo mi sorride e si avvicina a me appoggiando una mano davanti a me. Appoggio la mia sulla sua. Draco ed Equus fanno la stessa cosa.
-    Mi mancherai sorellina,anche se abbiamo passato insieme solo due settimane-
-    Tranquillo Equus,torneremo a divertirci ancora- mi sorride con il suo sorriso da bambino di dieci che ancora non ha conosciuto niente del mondo.
-    Ok Lupus,procedi- Lupus si alza in piedi e si trasforma in lupo. Si avvicina al centro del cerchio,appiattisce le orecchie e poi,vedo solo un vortice indistinto di immagini. In quel momento mi chiedo dove siano finiti Vianus e Morgan,è da quando son partita insieme a Lupus che non li vedo più.
“Siamo qui e saremo sempre con te” è Vianus “E ti accompagneremo anche in questo viaggio. Se avrai bisogno di noi,ci saremo” stavolta è Morgan. Sorrido e lascio che il flusso temporale di Lupus mi risucchi.


  
Leggi le 0 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Film > Altro - Horror / Vai alla pagina dell'autore: Nisvlaia86