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Autore: Evan Wolf    19/06/2013    0 recensioni
…la notte, la più desiderata notte passò in fretta, troppo in fretta, ma ciò fu un bene, con tutte le volte che aveva desiderato passare del tempo con lui, non le sarebbe piaciuto di certo passarlo tutto nell’ incoscienza del sonno...
Questa è la continuazione della doppia one-shot "a fan dream" e prende inizio dal risveglio di Miriam, che qualche ora prima ha vissuto e realizzato il suo sogno più grande.
Genere: Fluff, Generale, Romantico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Georg Listing, Nuovo personaggio, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Le luci si abbassano, la voce introduttiva segna l’ inizio di quello che sarà un grande spettacolo che resterà per sempre nei cuori di tutti quelli che con tanto amore e speranza hanno atteso quel momento..
 
L’ entrata in scena è maestosa… lo spettacolo stupendo, Eleonora e Miriam gridano fin dal primo istante, niente sembra essere cambiato dal concerto a Roma, la passione è la stessa, la gioia è la stessa, infinita, l’ emozione fa tremare come sempre.
Tutti cantano una dopo l’ altra quelle che sono le tracce che fin a quel giorno li hanno accompagnati ogni momento delle loro vita. I concerti sono sempre emozioni irrinunciabili.
Ma, in effetti, qualcosa di diverso c’è..qualcosa che è condivisa segretamente dai cuori di una giovane ragazza bruna della prima fila e del giovane musicista che sta impegnandosi al massimo come sempre per dare il suo contributo alla riuscita di uno show indimenticabile. Ed è quando i loro occhi si guadano che tutto raggiunge il massimo della perfezione e dell armonia. Certo nessuno degli altri 15.000 presenti in quel posto lo sa, ad eccezione dei 2 giovani e pochissimi altri privilegiati.
 
È così che 120 minuti ,15 canzoni e altrettante dediche, 2 pause, 4 assoli, 2bis
e 899.999 coriandoli dopo, come per tutte le cose, anche le più meravigliose, cala il sipario. La magia dei riflettori appena spenti continua a vivere e impressionare i cuori che quella sera hanno condiviso il sogno di 4 giovani tedeschi che sono riusciti dove pochi o nessun altro prima loro pari era riuscito, e che soprattutto, vivono e fanno vivere il proprio sogno a chi li segue.
 
 
 
 
 
-         È stato magnifocooooooo!
-         SONO stato magnifico!
-         Siamo stati magnifici!!! Si correggono a turno Bill, Tom e Gustav.
-         Tu non esprimi la tua opinione Georg? Gli chiede Eleonora che, insieme a Miriam è già nel backstage, nelle sale che avevano occupato appena prima del concerto, dove sta per avere luogo il primo cin cin della serata.
-         Oh certo - le sorride il bel bassista - voi siete magnifiche!
-         ahahah grazie!! 
Eleonora si trova ormai molto a suo agio con loro, con ”i ragazzi” come si sta abituando a chiamarli.
-         ma soprattutto tu!! - un bacio raggiunge l’angolo della bocca di Mimi ancora tremante e senza voce dallo sforzo.
-         ohh grazie! - Dice rauca dando due compi di tosse
-         Hai gridato parecchio eh?? - Dice Bill - potrei insegnarti le tecniche giuste per non sforzare la voce.
-         sono uno straccio! - Georg si “butta” su una poltrona e reclina il capo sulla spalliera socchiudendo gli occhi, la sua mano dà un colpo al petto di Tom, seduto accanto a lui, che prontamente gli offre una sigaretta. Eleonora guarda Miriam con sguardo complice, lei risponde prontamente un’altrettanto complice alzata di sopracciglia.
 
 
 
I ragazzi adesso sono impegnati con lo staff e il management nella discussione riguardo i movimenti del giorno seguente, previsioni e bilanci del tour, questioni tecniche ed altro.
Le ragazze vengono accompagnate direttamente in albergo, dove possono dedicarsi ad una bella doccia rigenerante e raccontarsi e confrontare le emozioni e sensazioni della serata. Ormai si è instaurata anche una solidale amicizia tra le due ragazze, che stanno condividendo l’esperienza più inaspettata, sperata e meravigliosa che avessero fino ad oggi sognato; inoltre Miriam ha da raccontare il breve confronto avuto appena prima dello show. Eleonora resta colpita dalle parole del ragazzo, e Mimi lo è ancora di più.
 
È già notte fonda, mimi è imbarazzata poichè non sa come comportarsi, se Georg fosse già stato lì sarebbe stato diverso, ma non era ancora arrivato, allora cosa fare? Addormentarsi prima del suo arrivo era fuori questione... allora aspettarlo sveglia?
 
-         Tu provaci – suggerisce Eleonora – se ti addormenti, magari poi ti svegli per il rumore o la luce e sei pure più riposata!!  Ahahah!
-         Eleee…ahah e poiiii, in ogni caso, sarà distrutto! – dice Miriam, continuando l’insinuazione.
-         e tu lo costruisci!
-         Sì, e cos’è un lego??
-         No, non lo devi mica legare!
-         siii certo!! Come sei allegra questa sera!
ahah scusa è il sonno… io infatti ora mi ritiro! Mi vado a preparare, chissà che non trovo la forza e il coraggio di andare a rompere le scatole ai Kaulitz e a Gustav, per parlare ancora un po’ con loro! Il nostro sogno sta per concludersi! – dice la bionda, con uno sguardo malinconico – magari li convinco a lasciarmi il loro numero, o il contatto facebook!
 
Miriam si ritrova sola in camera senza aver deciso cosa fare e con un improvviso senso di nostalgia, preoccupazione e ansia per il distacco annunciato da Eleonora. Eppure qualche ora prima nel suo intimo confronto con Georg, lui le aveva fatto dimenticare la loro imminente separazione. In questo momento non riesce più a capire se il pensiero che sarebbero rimasti “insieme” come – per quanto sia difficile da concepire – coppia sia qualcosa da ritenere vera o un vaneggiamento della sua fantasia.
Per fortuna Miriam non ha molto tempo a disposizione per perdersi in quei pensieri malinconici e un po’ dolorisi, infatti era trascorso molto tempo dal momento in cui eravano arrivate in albergo, tra doccia, chiacchiere e congedi.
La porta si apre..
-         Che ci fai ancora in piedi!! – esclama Georg ridendo col tono autoritario.
-         CHI…ahh sei tu... mi hai spaventata! - si porta una mano al petto -  pure tu sei in piedi!
-         Stimmt, ich bin todmüde, setzen wir uns (è vero, sono stanco morto, sediamoci) - le sorride avvicinandosi..
-         Ohh,, come sei??
-         non mi hai capito? Non ci credo.
-         Oh si ti ho capito, ma mi piace come lo dici...- sorride – ti fa un musetto così carino quando dici “müde”, quante foto tue ho con questa espressione…
-         ahhh allora sei una fanatica che colleziona foto su foto… proprio pazza di me - i suoi occhi sono piuttosto pieni di gioia, per lui era importante scoprire di contare così tnt per lei.
-         Le ho tutte, Georg!
-         potrebbe essere inquietante sai?
-         oh beh...posso capire il tuo punto di vista, ma resti cosi? O ti cambi magari? – dice Miriam vedendolo con i vestiti  del concerto addosso, che di certo non sono in ottime condizioni.
-         oh..uff...sto tornando. - entra in bagno, l’acqua scorre forte, e in poco tempo è di nuovo in camera, profumando l’ aria della sua forte essenza.
-         eccoci qui, tutti belli puliti e profumati, sei contenta? - aggiunge con la sua aria da bambino che Mimi adora, sedendosi sul letto, con la schiena appoggiata alla testiera e le gambe distese.
-         sei proprio dolce in viso...lo sai? – gli dice lei, avvicinandosi e prendendo la stessa posizione accanto a lui.
-         sul serio? – Georg si passa le mani sul viso e poi sugli occhi stanchi – non la pensa come te la maggior parte della gente, ho letto che di me dicono che sembro sempre incazzato.
-         E per fortuna non hai letto la tua descrizione su noncilopedia – dice Miriam un po’ tra sé e sé.
-         Nonci-chè? – chiede Georg.
-         Niente… non è importante. – gli sorride incoraggiante.
-         Ok, e tu sai cos’è davvero dolce invece?
-         Cosa? – chiede lei, aspettandosi un complimento.
-         Il modo in cui mi abbracci e mi fai appoggiare a te per farmi riposare…
E dicendo queste parole, lentamente scivola tra le sue braccia, poggiandole la testa sul grembo, da dove Miriam inizia a passargli le mani tra i capelli.
-         Mimi.. – Georg apre gli occhi socchiusi dalla dolcezza delle coccole, trovandosi quelli di lei a breve distanza direttamente sopra la sua faccia. Si imbambola per un istante, poi scrolla la testa - non riesco a pensare...
-         A cosa Georg? – Miriam sente l’ansia di poco prima tornare ad opprimerle il petto.
-         Non può essere…perché?
-         Chi non può? Cosa? Tesoro che hai? - lo stringe forte al suo petto scivolando sotto di lui e posando delicata una mano sulla sua fronte; Georg si stringe in quell’ abbraccio e sussurra:
-         finire cosi... non ha senso…perdere tutto adesso, non posso…come possiamo fare? Io ti voglio!
-         Oh davve… - non ha il tempo di concludere l’esclamazione di sorpresa perchè un bacio la raggiunge e le ferma le parole in gola,
La bacia, giocando con le sue labbra, sfiorandole un orecchio, intrecciando poi le dita nei suoi capelli:
-         ti voglio, e non posso lasciarti andare domani, non possiamo lasciare le cose così, devi dirmi se per te è lo stesso!
-         ohhh. Io, io sono… non so che dire... certo è lo stesso per me!
-         ti sto chiedendo, Mimi… di restare con me...
Georg interpreta male l’esitazione di Miriam, dovuta al grande stupore per la sua dichiarazione e aggiunge con uno sguardo carico di passione:
-         Non può finire qui, ora… io ti... non posso perderti prima ancora di averti trovata.
Lo sguardo di Georg ora è tenero, innamorato e pensieroso, Miriam lo guarda stupefatta, risponde ai suoi baci che la riscaldano dentro, si assaporano, quasi a voltersi imprimere il loro reciproco ricordo, in quel momento in cui temono di non potersi più incontrare domani… il discorso resta sospeso, interrotto dai dolci baci che meglio di qualsiasi altra risposta, esprimono il pensiero di entrambi: si amano e non vogliono certo rinunciare l’uno all’altro domani.
Georg le passa una mano sul viso, sono distesi, su un fianco, faccia a faccia, non possono smettere di guardarsi negli occhi e scoprirvi ognuno il bisogno dell’altro.
Si addormentano così, nella scoperta del loro nuovo dolce sentimento.
 
  
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