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Autore: elfin emrys    19/06/2013    2 recensioni
[Iniziai a scrivere questa storia due anni fa, subito dopo aver visto la puntata dell'anime con Ophelia. Non avevo mai letto il manga. Successivamente, alcune cose fra l'opera originale e questa fanfiction hanno cominciato a assomigliarsi, alcune idee erano molto simili se non le stesse... Tuttavia ho mantenuto la trama che mi ero prefissata come era in origine. Spero vi piaccia.]
Boccheggiò, si strinse e si piegò in due, ma ciò non provocò altro che numerose e forti fitte che gli percorsero il corpo arrivando fin dentro alle ossa.
Genere: Angst, Avventura, Guerra | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Raki
Note: OOC, What if? | Avvertimenti: Spoiler!, Tematiche delicate
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Raki del Risveglio

 

Capitolo uno

-Claire?

La Claymore sembrava avanzare verso di lui, sorridendo. I suoi occhi lo guardavano fisso, lo studiavano e lo rassicuravano. Raki corse verso di lei, buttandosi fra le sue braccia con le lacrime agli occhi. La ragazza sorrise ancora di più, poggiandogli una mano sul capo. Lui alzò lo sguardo. La Claymore avvicinò il proprio viso al suo: un bacio.

Non c'era Ophelia a seguirli, non c'era alcun pericolo per il quale si sarebbero dovuti separare, c'era solo il buio e Claire che, luminosa, si allontanava da lui che, tendendo ancora le braccia verso di lei, la pregava di restare.

Ma lei scuoteva la testa.

La Claymore prese la propria spada e la porse verso di lui dalla parte dell'elsa, guardandolo vacillare quando la prese in mano. La bionda gli mise bene le mani sul manico dell'arma, per poi cominciare a sbiadire lentamente, ad andare lontano, lontano da lui.

Raki la guardava andarsene, di nuovo.

La spada era pesante e non riusciva a sollevarla: era solo un ragazzino. Ma non avrebbe permesso che toccasse terra.

E Claire spariva, si estinguevano la sua forma e i suoi colori, fino a essere inghiottita per sempre nel buio.

Di nuovo.

Qual è il tuo nome?”

-Claire!

E' inutile che te lo dica...”

-Claire!

...Te lo scorderesti subito...”

Raki aprì gli occhi. Il Sole stava sorgendo, illuminando con i suoi raggi il paesaggio circostante che era umido e selvatico. Il ragazzo alzò lo sguardo, stiracchiandosi. Gli animali si stavano svegliando mentre alcuni andavano a dormire per riuscire di notte. La foresta sembrava risorgere sotto lo sguardo del cielo che si schiariva e diventava di un bell'azzurro tinto leggermente di rosso e rosa.

Raki si alzò velocemente, prendendo la Claymore e avvolgendola con della stoffa legandola a sé con delle corde. Quando Claire era morta, il ragazzo aveva preso la spada con sé: col tempo aveva imparato a usarla, a sapere come essere veloce e silenzioso, cacciatore spietato e invincibile.

Il ragazzo si passò una mano fra i capelli castani, stiracchiandosi un po'. Doveva preparare le sue cose: doveva passare per le montagne a est. Sospirò, mettendo le proprie poche cose nello zaino che portava sempre con sé. Sistemò meglio la grande coperta fatta di pelle che aveva comprato con i soldi che si era guadagnato facendo da assistente al medico del villaggio dove stava prima. Coprì le ceneri rimaste dal fuoco che aveva acceso con delle foglie in modo che si mimetizzasse col sottobosco e tolse tutte le pietre che ci aveva messo intorno buttandole di qua e di là a caso in maniera che fossero messe in maniera naturale.

Alzò lo sguardo verso le montagne: là viveva un risvegliato molto potente e forse avrebbe incontrato delle Streghe dagli Occhi d'Argento sul suo cammino. Se fosse stato fortunato, sarebbe riuscito a trovare la carcassa del mostro in tempo.

Raki prese un foglio da una tasca su cui era disegnato un corpo umano. Accanto ad alcune parti del corpo c'erano delle scritte che aveva fatto lui: Padre Vincent, il sacerdote di Rabona, era stato talmente buono da insegnargli molte cose.

Cominciò a camminare.

Per ore seguì un sentiero creato dai commercianti dei vari villaggi per comunicare con gli altri mercati, ma poi aveva cambiato strada, infiltrandosi nel bosco per fare più in fretta. Delle Claymore mentre lui stava camminando, probabilmente, erano già in viaggio per uccidere il demone e lui non avrebbe perso l'occasione. Le Cacciatrici dagli Occhi d'Argento l'avrebbero involontariamente aiutato: non solo Raki non avrebbe incontrato pericoli lungo la strada, ma gli sarebbe stato servito su un piatto d'argento la cosa che desiderava di più al mondo.

La vendetta.

 

 

-Dovete dirmi il vostro nome, il vostro rango e quanta esperienza avete con i risvegliati. Io sono Anniex del Vortice, numero 7 e ho lottato contro i risvegliati altre cinque volte.

-Io sono Selena, numero 13 e non ho nessuna esperienza con i risvegliati.

-Io sono Margaret, numero 20 e ho altre due battaglie contro dei risvegliati alle spalle.

-Io sono Winry, numero 30 e ho un'esperienza contro i risvegliati.

Le Claymore si guardarono attentamente, cercando una nell'altra un momento di cedimento per cominciare a competere. Un cenno che non avvenne. Anniex, alta e bella, aveva i tratti appuntiti di chi è controllato e riflessivo, posato e affascinante. La numero 13, ancora più bella, aveva i lunghissimi capelli legati in una coda alta con un nastro argentato. La terza ragazza, Margaret, non era attraente come le altre, ma aveva un aspetto calmo e giovane, le labbra leggermente piegate in un sorriso perenne. La numero 30, la più bella fra tutte e quattro, aveva i capelli bianchi e delle lunghe orecchie a punta. Quest'ultima sembrava fredda e introversa, di poche parole, seria e immobile come una statua.

-Io ho il rango più alto e mi è stato assegnato il compito di farvi da leader. Vi informerò su cosa dobbiamo fare: dovremo combattere contro un risvegliato. E' molto potente, fortunatamente ultimamente si è ferito e sarà più facile da battere.

Le altre annuirono.

-Si trova su quelle montagne, ad est.

-Sì.

Improvvisamente si sentì un fruscio di foglie: le Claymore erano andate incontro all'oggetto della loro missione.

 

 

Raki tirò su la Claymore. Aveva fatto il più velocemente possibile: sperava che avesse fatto in tempo. Il villaggio al di là delle montagne distava pochi chilometri e non aveva incontrato le Streghe dagli Occhi d'Argento né aveva trovato il cadavere del demone.

Le speranze si stavano mano a mano affievolendo.

Raki continuava a camminare velocemente, nonostante il caldo lo affaticasse e la strada fosse piena di ostacoli. Si scompigliò i capelli con una mano, mentre con l'altra si reggeva alle rocce del muro di pietra nel punto in cui il sentiero, già sottile, si faceva ancora più stretto. Davanti a sé poteva vedere da lontano le case del paesino. Il ragazzo sbuffò: non aveva trovato niente e non poteva fare una perlustrazione perchè sarebbe già stato troppo tardi.

Raki alzò lo sguardo al cielo: aveva camminato senza mai fermarsi per molto tempo, quasi tutto il giorno. Il ragazzo vide improvvisamente un altro sentiero sotto quello su cui stava andando. Saltò dall'alto verso la stradina, cercando di evitare i rovi e le spine. Quando i suoi piedi furono saldi a terra, alzò il capo, guardandosi intorno.

Improvvisamente un odore di cadavere gli riempì le narici, facendogli storcere il naso. Era molto vicino: era di un morto fresco, probabilmente con ancora il sangue che colava dalle carni. Il fetore si fece più forte mano a mano che avanzava. Raki guardò davanti a sé e sorrise: il risvegliato!

Il cuore del ragazzo cominciò a battere forte, subito estrasse dallo zaino un foglio con sopra il disegno di un corpo umano e la coperta di pelle. Raki sorrise mentre con un coltello tagliava delle parti del corpo del risvegliato, mettendone del sangue in una bottiglia. Il ragazzo sorrise soddisfatto buttando il cadavere tra le rocce sotto il sentiero e passando per la strada evitando accuratamente le pozze di sangue.

Il suo cuore pulsava ancora d'emozione.

Raki guardò la strada che mancava: nel villaggio alla fine di quel sentiero lo aspettava un medico famosissimo, il più abile di tutto il continente.

Lui l'avrebbe aiutato.

Si guardò riflesso in una pozza si sangue. Il colore scuro dei suoi occhi e dei suoi capelli era vivo e intenso. Ma non lo sarebbe stato ancora per molto.

 

 

Note di Elfin:

Non ripeterò tutto quello che ho detto nella presentazione, preciso solo. Come detto, ho mantenuto tutto uguale a come avevo immaginato all'inizio, tuttavia alcune cose sono uguali a quelle del manga. Convergenza di idee. per questo ho messo l'avviso di Spoiler. Comunque non è nulla di voluto appositamente. Anche se alcune cose sono parecchio inquietanti XD

Ho messo fra gli avvertimenti "Tematiche delicate" per motivi che potete facilmente immaginare. Ho creato appositamente per questa storia 47 Claymore diverse, con nomi ed eventuali soprannomi, se sono più difesa o attacco (quindi le loro capacità), le tecniche che usano, alcune di esse hanno la propria storia, le vedremo man mano che andremo avanti. E' stato un lavorone, però alla fine sono soddisfatta ^-^ Quindi, all'interno dei loro ricordi ci sono moltissimi avvenimenti (violenza, non-con e robetta varia).

Spero che la storia vi piaccia. In ogni caso, sapete che la continuerò, vero? XD Ma non vi posso assicurare un aggiornamento veloce e indolore, per ora.

Kiss

   
 
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