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Autore: ziplineselena    19/06/2013    2 recensioni
Violetta aveva fatto un gran disastro, aveva bisogno di affetto, e una persona glielo darà, come i bei vecchi tempi.
La prima e ultima Leonetta che scriverò in vita mia xD
Ok, lo so che ora che sapete che è una leonetta, vi azzannerete su questa one shot, ma siate clementi, è la prima che scrivo su questa coppia (e lo ripeto, è anche l'ultima ahah).
La dedico a syontai, che con tutto quello che sta facendo per me nella sua fanfiction, è il minimo :)
Genere: Romantico, Sentimentale | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Leon, Violetta
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
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Ero seduta su una panchina nel parco, stavo scrivendo sul mio diario quello che era successo poco prima: ero allo studio, e stavo cantando con Francesca e Camilla una nuova canzone scritta da noi tre: "Codigo amistad". Adoro quella canzone, mi dà l'energia che non ho quando mi serve. Ad un tratto, vedo entrare l'ultima persona che volevo vedere in quel momento, la persona che in quel momento odiavo di più al mondo, la persona che mi aveva fatto soffrire per colpa di uno stupido amore non ricambiato. Si, era Diego. Quel ragazzo è strano, diceva di amarmi, che ero speciale per lui, che ero l'unica che lo aveva fatto sentire così diverso, e io, come una cretina, ci sono caduta dentro, fino a mettermi con lui è fare qualcosa che non dovevo fare. Dopo quel che è successo, mi ha mollata per mettersi con Ludmilla. Lo odiavo e lo odio ancora oggi, non lo potrò mai perdonare per quello che ha fatto. Mi ha preso una cosa che non potrò più avere indietro. Ma no! Non il primo bacio, ben di più... Quella sera ero fuori di me, non sapevo cosa stessi facendo, mi sentivo così libera, senza mio padre attorno. E io, Violetta Castillo, ora, sono diventata la "puttanella" dello studio On Beat per colpa di questa cretinata. Eh si, qualcuno deve averci scoperti (o forse già lo sapeva grazie a quello stronzo) e raccontato a tutta la scuola quel fatto. Comunque, dicevo, quella sera mi sentivo così libera che sono finita nel ritrovarmi nella casa di Diego, da soli, e il resto è storia... Io avevo già capito che era stata Ludmilla a raccontare tutto, perché quando l'ho vista baciarsi con Diego ormai ne ero certa. Me lo ritrovai davanti, Francesca e Camilla se ne uscirono dall'aula per lasciarci da soli (speravano in una mia riconciliazione con quello lì, ma io ero decisa a non accettare) e lui cominciò a pregarmi di perdonarlo, che era stata tutta colpa di Ludmilla, che era stata sua l'idea di tutto, ma io non gli credevo. La falsità gliela si leggeva in quegli occhi color verde scuro, un verde falso, ipocrita ed egoista. Gli dissi l'ennesimo "no", e uscii dallo studio con le lacrime agli occhi perché, non so come mai, quella storia mi fa stare comunque male. Me ne andai al parco, e quando trovai una panchina libera, mi ci sedetti sopra e cominciai a scrivere sul mio diario tutte le emozioni che provavo ogni volta che Diego si avvicinava a me. Erano emozioni ben distinte: provavo rabbia, ma non riuscivo a difendermi, perché io sentivo di amarlo ancora, in una piccola parte del mio cuore, ma non riuscivo a soffocare quello stupido sentimento... L'amore, ecco come si chiama. Non credevo di poterlo più provare dopo quella storia. Mentre scrivevo, vidi che una figura si stava sedendo accanto a me. Era un ragazzo. No, di nuovo Diego no, per favore. Ma non era lui, era un altro ragazzo, un ragazzo che mi aveva fatto stare bene per tanto tempo, ma anche male, per tanto altro tempo. Era Leon. Mi alzò il viso con la sua mano morbida, e mi abbracciò. Io, d'impulso, ricambiai l'abbraccio. Non so perché lo feci, ma in quel momento avevo bisogno di affetto, e Leon, sebbene non credevo fosse la persona giusta, me lo stava dando. Cominciai a piangere, e le mie lacrime bagnavano la sua camicia a quadri blu e rossa. Adoravo quella camicia. La indossava quando ci demmo il nostro primo bacio. Io quel bacio lo volevo dimenticare, dopo quello che mi fece con Lara, ma non ce la facevo. Lo amavo ancora, e credo che, infondo al mio cuore, lo amassi ancora. Sciolse quell'abbraccio che mi stava piacendo tanto, e mi fissò negli occhi. Quegli occhi verdi mi ricordavano Diego, ma quegli di Leon erano di un bel verde intenso che, al contrario di quegli di Diego, esprimevano amore, gentilezza e altruismo. Si stava avvicinando a me, e il mio cuore cominciò a battere forte. Non lo so cosa mi stesse succedendo ma, di sicuro, il mio amore per lui si stava risvegliando. Chiusi gli occhi, fino a sentire le sue labbra sulle mie. Quella sensazione era diversa da quella che provavo con Diego. Quella era solo passione, mentre quello che provo con Leon, era amore, amore a tutti gli effetti. Mi lasciai andare, e da un bacio dolce, si trasformò in qualcosa di diverso, ma che non aveva niente a che fare con il bacio che mi diedi con Diego. Quel bacio mi piaceva, e tanto anche.
  
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