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Autore: RainySky    20/06/2013    2 recensioni
[The Last of Us]
E' l'ultimo viaggio di andata che Joel porterà a termine.
Salverà Ellie, le chiederà scusa per essere stato un completo coglione ed insieme torneranno a casa.
Joel, da solo, contro le Luci ed una morte quasi assicurata.
Tutto quello che prova e che ha nascosto.
Ellie è come una figlia ormai.
[SPOILER NELLA STORIA NON LEGGERE SE NON AVETE FINITO IL GIOCO]
Genere: Avventura, Drammatico, Suspence | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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C’è stato un tempo in cui l’uomo poteva girare per città, in cui poteva fare passeggiate nei boschi senza dover temere i propri simili.
C’era un tempo in cui gli uomini non uccidevano uomini, a quel tempo ci si aiutava, si cercava sempre di dare una mano al prossimo.
Come è possibile che tutto sia cambiato in poche ore, quello sventurato giorno di vent’anni fa.
Questo fottuto mondo mi ha strappato ciò che di più caro avevo: la mia piccola Sarah – uccisa da un soldato mentre cercavamo di metterci in salvo, e Tess, la mia compagna di avventure e follie, Dio solo sa quanti clicker abbiamo ucciso insieme io e lei o quanti runner abbiamo fregato, ma, anche lei, fu uccisa da dei soldati per coprire la fuga mia e di Ellie. In ogni caso non sarebbe potuta rimanere con noi, l’avevano morsa.
Odio ammetterlo ma anche un vecchio cuore solitario come me prova rimorsi.
Non c’è un alba per quest’era, non c’è tramonto a questo massacro.
Nessuno sa quanti saremo fra qualche anno ad essere sopravvissuti, nessuno sa se i morti continueranno ad aumentare insieme con gli zombie, nessuno sa, se come la piccola Ellie, ci sia qualcun’altro di immune all’infezione.
 
Avevo visto morire troppe persone, troppi amici, troppi familiari. Avevo ucciso a mia volta delle persone come cacciatore.
Eppure qualcosa mi portò a provare sentimenti paterni che pensavo non avrei mai più sentito dopo la morte della mia piccola.
Ellie era importante, non solo per il suo essere immune. In qualche modo avevo sempre visto in lei una parte di Sarah, si assomigliano molto, sicuramente sarebbero state grandi amiche.
 
Avevamo lasciato Boston per portare Ellie alle Luci, ma ora che ci siamo arrivati ?
Sospettavo che Marlene stesse dicendo una marea di cazzate. Trovare un vaccino non è così semplice, ed ora mi vengono a dire che per salvare l’umanità, Ellie deve morire.
A cosa serve un vaccino, quando il peggior nemico dell’uomo è diventato l’uomo stesso e non gli infetti ?
Nel mio viaggio da Boston fino a all’ospedale dove stazionavano le Luci avevo ucciso più infetti io che un’ intera armata – altro punto che va a favore del mio essere solitario.
Se dobbiamo pensarci, un gruppo di clicker è più debole di un branco di 10 cacciatori. Senza dimenticarci della caccia spietata da parte dei loro blindati, nelle strade di una cittadina, per uccidere i Turisti.
 
Ellie non deve morire.
Non può.
Non lo permetterò.
 
Non importa più se questo mi porterà ad uccidere le Luci stesse, o Marlene. Non avrei potuto permettere a nessuno di portarmi via quella ragazzina.
Dopotutto, da un altro punto di vista glielo dovevo, mi aveva salvato quell’inverno. Ricordo ancora la disgustosa sensazione del sangue in bocca, posso ancora sentire quel pezzo di ferro appuntito conficcato nella mia carne se  chiudo gli occhi. Eravamo in trappola, circondati, e solo Ellie poteva combattere, io a malapena riuscivo a trascinarmi fuori dalle stanze.
Mi aveva letteralmente salvato il culo.
Ora toccava a me.
 
“Mi hai sentito ? Alzati ho detto.”
Marlene aveva ordinato alle Luci di cacciarmi fuori dalla struttura e portarmi il più lontano possibile; uccidermi, nel caso avessi tentato qualcosa.
 
Ero ancora troppo scosso dalle sue parole per connettere cosa stesse succedendo.
Marlene.
Ellie.
Le Luci.
Vaccino.
Mi alzai a fatica e mi avviai fuori dalla porta, sotto gli insulti costanti del soldato e le sue menate del calcio della pistola sulla mia nuca. Sospirando guardai indietro verso di lui, il quale fece semplicemente un verso “Cosa cazzo fai? Muoviti”
“Dimmi solo da che parte.”
Indicò la mia destra, e così feci. Tentai di seguire ancora per alcuni istanti il corridoio prima di perdere le staffe: ogni minuto che passavo in questa farsa era un minuto sprecato nel tentativo di salvare Ellie.
Il soldato cercò di menarmi di nuovo il calcio in testa, ma ovviamente, uno come me di riflessi pronti ne aveva e colsi il soldato in contropiede.
La pistola sparò il suo colpo ed il rumore risuonò per diversi secondi nel complesso, attirando tutti gli altri soldati.
Dovetti aggirarli di corsa, cercando anche di essere silenzioso.
 
Infine arrivai, raggiunsi la sala dove si sarebbe svolta l’intera operazione.
Potevo udire il fastidioso “bip” dei macchinari tenuti per controllare il battito cardiaco della piccoletta. Che cazzo gli fregava poi, l’avrebbero uccisa loro.
 
Entrai di prepotenza nella sala e tutti i dottori si girarono a guardarmi.

“Cosa cazzo ci fa lui qui?” esclamò uno dei dottori fissandomi e tirando fuori la pistola – era l’ultimo dei miei problemi, il mio sguardo era rivolto ad Ellie.
Mi avvicinai, trascinando i piedi sul pavimento tanto mi sentivo pesante a quella visione.
Ellie.
“Cristo..”
“Non te la lasceremo prendere! Lei è la nostra salvezza, ci salverà tutti quanti. E’ il nostro futuro”.
Non avrei sentito più una sola di quelle parole, presi la Revolver è sparai dritto in testa al dottore che fino a quel momento aveva parlato.
Prima lui.
Poi l’altro che si era rannicchiato contro la porta.
“NO! Tu bastardo animale!” urlò la dottoressa, si teneva la testa fra le mani ed era scossa da forti convulsi.
Non avevo tempo per badare a lei.
Mi avvicinai al lettino. Ellie era in trance, le droghe che i dottori le avevano somministrato di sicuro facevano effetto.
 
“Forza piccola, forza. Ti porterò via da qui. Ora ce ne andiamo.”
La presi in braccio, ma in un attimo me ne accorsi.
 
Eravamo braccati dai soldati, su ogni lato.
 
 
 
Quanto lontano si può spingere l’egoismo degli uomini e quanto in là si può spingere la violenza.
Quanto siamo pronti a sacrificare per fare il bene comune e quanto non saremo mai in grado di cedere, nemmeno se ne dipendesse la morte di migliaia di persone?
Quanto l’arroganza degli uomini è arrivata a pensare di poter decidere il destino altrui.
Non importa quanto grave sia la situazione in cui ci si trova, non importa quanto lontano ci si è spinti se si è dalla parte del GIUSTO.
 
Sono arrivato fino a qui perchè ho trovato Ellie, perchè ho avuto lei al mio fianco per tutto questo tempo e non ho intenzione di lasciarla andare ad una morte senza senso.
 
In qualche modo, un giorno, quando tutto in noi sembra spento, allora in quel momento lo troveremo.
Troveremo qualcosa per cui combattere, per cui vale la pena di vivere.
Ancora una volta.
 
 
 
 
Una nuova alba,
L’ultimo viaggio.
Joel
  
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