FIN!KIN CASTIEL (Prima parte)


*Al mio risveglio mi ritrovai su una spiaggia, sentivo l'acqua salmastra del mare carezzarmi la pelle, non ricordavo molto cosa era successo. Provai ad alzarmi, ma non sentivo più le gambe, infatti, al loro posto c'era una lunga coda nera dai riflessi azzurrognoli. Che cosa mi era successo? Da non molto lontano scorsi la figura di Dean e Sam, così cercai di attirare la loro attenzione.*
-Eccoti finalmente! Ma....cosa ti è successo?
*Chiese Dean, gli risposi.*
-Non lo so...
*Tutti e due mi presero e mi trasportarono nella grande macchina nero spendente, cui teneva molto Dean. Dopo non poco tempo arrivammo al nostro "rifugio" e lì mi stesi sul divano morbido color cannella. Doveva essere stato un sortilegio, magari di una strega, o forse era stata proprio lei, Yashmir, una mia vecchia conoscenza. Anni fa, prima che Dio mi ordinasse di salvare dalla perdizione Dean, per sbaglio, le feci una grande disgrazia e lei pensava ancora che fosse accaduto tutto per colpa mia. Iniziava a fare caldo, infatti eravamo in estate, ed anche a mancarmi il respiro, sentivo come se l'aria non servisse a nulla, come se fosse acqua. Dean passò vicino a me e gli dissi.*
-Dean, per favore, potresti portarmi dell'acqua?
*Credo che Dean capisse subito ciò che volevo intendere e mi rispose.*
-Che ne dici se ti porto nella vasca da bagno?
*Annuii. Arrivato lì riuscii subito a respirare molto meglio. Ero diventato una specie di pesce? Mi ricordai che questa strega aveva un negozio non lontano da qui, forse potevamo arrivarci e chiederle questo favore, anche se sicuramente non avrebbe accettato. Spiegai tutto a Dean che venne subito da me, ma lui disse che dovevo rimanere a casa per non finire ancor di più nei guai. Odio quando Dean se ne va e mi lascia solo, per me è come un tuffo al cuore, tengo molto a lui e pensare che sarebbe andato da quella strega mi metteva ansia e paura. Pensai a fondo e mi venne un'idea. Avrei potuto usare la vecchia sedia a rotelle di Bobby per raggiungerli in tempo e fargli cambiare idea. Così con tutte le mie forze uscì dalla vasca e mi sedetti su quella sedia. Era gelata, più fredda di un ghiacciolo stesso, ma mi serviva, dovevo resistere ed avrei raggiunto Dean e Sam. Mi legai per bene sperando di non cadere e arrivai appena in tempo vicino l'auto. Vidi Dean che stava per entrare e dissi.*
-Dean, Sam, vi prego, portatemi con voi!