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Autore: Sunight    20/06/2013    2 recensioni
Tony Stark non era mai stato un tipo particolarmente empatico o attento al prossimo
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le dovute eccezioni
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E poi c’era questo momento
Genere: Comico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Bruce Banner/Hulk, Natasha Romanoff/Vedova Nera, Steve Rogers/Captain America, Thor, Tony Stark/Iron Man
Note: Otherverse | Avvertimenti: nessuno
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Tony Stark non era mai stato un tipo particolarmente empatico o attento al prossimo.
Insomma, era proprietario di un impero multimiliardario, costruiva cose eccezionali, dialogava di come costruire le suddette cose con Bruce e di come gestire il suddetto impero con Pepper, si divertiva a far impazzire Fury e, nel tempo libero, salvava il mondo! Nessuno poteva lamentarsi del fatto che la sua coscienza fosse stata zittita, più o meno a 15 anni, da mille altre cose … e poi c’era Pepper che (tra le altre cose) gli faceva da grillo parlante e metteva una pezza alle sue indelicatezze.
Certo, c’erano le dovute eccezioni … come quando si era ritrovato in quella dannata grotta in Afghanistan, Pepper stessa (certo, magari quando l’aveva vista precipitare da 60 metri in mezzo alle fiamme non si era disperato dal dolore ma, ehi! Era sotto attacco! Stava cercando di eliminare di mezzo l’ennesimo pazzo criminale con i complessi d’inferiorità, non c’era tempo di mettersi a piangere! Che poi la presunta-morta-non-tanto-morta abbia fatto il suo lavoro, come al solito, era un’altra storia … ).
E poi c’era questo momento, ed il fatto che si fosse perso in un monologo mentale con se stesso era dovuto al suo cervello iperattivo, non alla mancanza di partecipazione ed un pizzico di preoccupazione per quello che stava accadendo oltre la porta davanti a lui. Porta oltre la quale si era asserragliato Steve da un numero preoccupante di minuti.
Tony si azzardò a bussare
«Tutto bene là dentro, Cap?»
Lo raggiunse un rantolo e una serie di rumori piuttosto inquietanti, che lo fecero saltare sul posto … non per paura, Tony Stark, Iron Man, non aveva paura, era solo … sorpreso, ecco! Sì! Non se li aspettava!
Si guardò l’orologio e sospirò, mentre Natasha compariva nel corridoio, si fermava accanto a lui e inarcava un sopracciglio all’ennesimo rantolo.
«Credo che chiamerò Coulson. Immagino voglia dare l’ultimo saluto al capitano.»
Se ne andò ignorando completamente la statua di sale che un tempo fu Tony Stark, genio, miliardario, playboy, filantropo, che non si era minimamente accorto del suo arrivo e non accorgersi dell’arrivo di una super spia assassina che può ucciderti con una forcina NON È PIACEVOLE.
Nel giro di un paio di minuti si sentì lo scroscio dello sciacquone e Steve riemerse dal bagno, tanto pallido e tirato da sembrare tornato a prima del siero … e Tony le aveva viste, le foto prima dell’overdose di steroidi, e a confronto sembrava più sano quel cosino mingherlino dell’attuale versione.
«Steve! Stai un po’ meglio?»
Dal corridoio da cui era svanita la Vedova era emerso un Bruce Banner con aria professionale, partecipe delle sofferenze del super soldato e fiduciosa al contempo (Tony si chiese come diamine fosse possibile tentando, inutilmente, di imitarlo)
Il capitano tentò un debole sorriso per poi avviarsi verso il salottino con una mano sulla pancia e reggendosi al muro …
… chiaramente non tenendo conto delle dimensioni imbarazzanti dei corridoi della Stark Tower, dato che a metà strada, giusto mentre Thor faceva la sua comparsa con un gran sventolare di mantello, si ritrovò costretto a correre di nuovo verso il bagno.
Tony si chiese se e in che modo la comparsa di Thor fosse collegata al nuovo scatto del capitano.
«Miei fidi compagni!»
Iniziò Thor con l’espressione più melodrammaticamente contrita del suo vasto repertorio di espressioni melodrammatiche.
«Dunque le condizioni del valente capitano non sono andate migliorando … vi sono speranze di una sua pronta guarigione?»
Mentre Bruce si era fatto avanti rassicurando il gigante biondo che, tutto sommato, non c’era motivo di temere per la vita del suo miglior compagno di scazzottate midgardiano, Tony stava riflettendo se quei funghi tossici che gli avevano regalato spacciandoli per porcini fossero finiti in pattumiera o nel tegame della cena di Cap di ieri …
« … e quindi con il suo particolare metabolismo potrebbe volerci un po’ di più per la guarigione, nulla di preoccupante se continuerà a reintegrare i sali persi.»
Si era perso la spiegazione ma dalla faccia di Thor poteva intuire fosse stata molto scientifica. Sogghignò (la fase di umana partecipazione al dolore altrui si era conclusa) e mise un braccio attorno alle spalle del dio con aria confidenziale.
«Tranquillo Point Break, riavrai presto il tuo compagni di giochi!»
«Comunque continuo a non capire come si a possibile che venga la diarrea a STEVE! Cosa mai può aver mangiato che il suo metabolismo ultrarapido non possa aver già eliminato?»
Tony si girò verso il dottore con l’aria più innocente che poteva assumere (nota anche come: faccia da schiaffi)
«Qualcosa di ultratossico?»
Banner lo guardò dubbioso.
«Tu ne sai qualcosa, non è vero?»
Il miliardario assunse un aria drammaticamente ferita.
«Come puoi così crudelmente accusarmi di aver attentato alla vita del nostro “valente capitano”! Questo è un colpo basso! Mai sarei capace di un così efferato crimine! Dovresti saperlo! Come mio analista sei…»
«NO! Fermo! – il dottore si massaggiò la radice del naso, dopo un profondo sospiro – Non ricominciare con questa storia dell’analista, non voglio sapere altro! Vado a preparare un integratore per il capitano … »
Detto questo se ne andò verso la cucina.
«Amico Tony … »
Stark si era completamente dimenticato del biondone.
« … non hai proprio idea di cosa può aver causato tale malessere al capitano?»
«Proprio no, amico mio … proprio no.»
 














 

 


 

«Signori, il direttore Fury a chiesto l’intervento dei Vendicatori come supporto al Baxter Building.
Sembra che il Dottro Doom abbia preso i Fantastici 4 in ostaggio»
Tony sogghignò.
«Digli che arriviamo subito Jarvis!»
In bagno, Steve gemette.
 

 




Bene, esordisco in questo fandom con la più grossa idiozia che la mia mente potesse partorire!
Ignoro se esistano funghi velenosi (molto velenosi) che possano essere spacciati per porcini, chiaramente “l’effetto” causato sul povero Steve è una licenza poetica dovuta all’imprevedibilità causata dal siero.
Il titolo è la conseguenza della perdita di ispirazione.
Dovrebbe far ridere … se non fa ridere spero faccia almeno sorridere XD
Sunight
  
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