Austin & Ally, 'Ｒｅｄ × Ｗａｔｅｒ' di _Littles

Red Water
{spesso i brutti ricordi sono la causa delle nostre paure}

"Papi!"

"Tranquilla Ally, tranquilla."

"Ma è bagnata!"

"Sì, si lo è."

"Ma perché è rossa e non celeste?"

"... tranquilla Ally, tranquilla."
"Papà?"

☼☼☼

Era la solita giornata per Ally al Sonic Boom. C'era da pulire gli strumenti e servire i clienti, e come sempre, il papà della ragazza controllava ogni minimo risparmio che riuscivano a fare. Il negozio era diventato meno 'noioso' per Ally da quando Austin e Dez erano entrati nella sua vita, poiché i ragazzi avevano mille cose per la testa da fare in quel negozio, pazze o meno, riuscivano sempre a scassare qualcosa, e le vittime maggiori erano i violini. Stranamente, però, da qualche tempo non facevano più pazzie, e questo poteva significare una sola cosa, che erano cresciuti. In ogni modo, la vita di Ally era cambiata in tutti i modi: era riuscita a combattere la sua paura per esibirsi, e aveva anche un contratto per stessa casa discografica di Austin. Quindi, mentre prima era solo la Squadra Austin, ora era la Squadra Austin e Ally. Anche se' era una felicità assurda per tutti sapere che anche Ally finalmente poteva mostrare a tutti il suo grande talento, era anche un lavoro in più per tutti; Dez doveva riuscire a creare video per entrambi, Trish doveva occuparsi di due grande cantanti, Ally doveva riuscire a scrive canzoni per se' stessa e, con l'aiuto del ragazzo, canzoni anche per Austin. Ma per adesso, nessuno se ne importava. Ally stava servendo un cliente, Dez si era di nuovo incastrato la testa nella Tuba e Austin cercava in tutti i modi di liberarlo. Trish, invece, stava al suo lavoro "momentaneo". Quando Ally finì di servire il cliente, andò dai due amici e chiese, con il suo tono più strano (il solito tono che usava quando si trattava di Dez e le sue diavolerie): - Avete bisogno di un'aiutino? -

- Auch! Dannazione Dez, da quando la tua testa è così grande? - Disse Austin col fiato corto per via dello sforzo che stava impiegando per aiutare l'amico. Ally alzò gli occhi al cielo e prese l'altra gamba di Dez e iniziò a tirare anche lei. Dopo vari minuti, Dez scivolò via dalla Tuba, quasi volando e andò a finire sul piano, vicino le scale mentre Austin e Ally caddero a terra. Trish, intanto, entrò tutta contenta.

- Indovinate chi... - Si fermò prima di notare che il bancone era vuoto e sul piano giaceva un Dez stravolto. Per un attimo rimase lì, a fissare il poverino sul piano che cercava di alzarsi. Poi scosse la testa e cercò Ally e Austin, che giacevano a terra, stremati e col fiatone.

- Sono felice di annunciarvi che io, Trish, vostra amica/manager, è riuscita a darvi un weekend libero per andare in spiaggia! - Urlò appena intravide Austin e Ally. I due saltarono in piedi felici e corsero ad abbracciare l'amica.

- Sono così felice, finalmente! Ci voleva con questo caldo asfissiante! - Disse Austin staccandosi subito dall'abbraccio poiché stava diventando troppo caldo. Fece una corsetta verso l'amico che cercava ancora di scendere.

- Hai sentito cosa ha detto Trish, Dez? Si va in spiaggia! -

- Si che ho sentito. Accidenti non riesco ad alzarmi! - Brontolò il ragazzo. Austin testò il problema per poi fare una faccia disperata.

- Dez, ti sei incastrato la maglia nel piano! Dammi la mano... -

***

- Ally questa è la quarta volta che svieni, devi entrare in acqua! - Disse Trish appena l'amica aprì gli occhi.

- Ho detto di no, Trish. - Disse per la centesima volta Ally. - Odio l'acqua.

- Come si fa ad odiare l'acqua!? Ti fa rinfrescare, ti fa sentire libero! - Disse Austin con il suo sorrisetto da bambino. Ally sorrise di rimando. Non resisteva a quel ragazzo, soprattutto ai suoi sorrisi.

- Ragazzi, davvero non ce la faccio. - Disse Ally mettendosi la mano in testa che tolse subito poiché era bollente. Austin gli prese la mano.

- Ally, così ti prenderai un'insolazione! -

- Mi sa che me la sono già presa... - Borbottò lei. Trish scosse la testa.

- Per fortuna no, svieni solo perché non reggi troppo calore. Ma copriti la testa, intelligente! Se no te la prendi di sicuro! -

Ally si mise subito il berretto e Trish andò al mare a cercare Dez, intento a ricercare la sua amata stella marina dell'estate precedente. Austin, intato, fissava Ally stendersi e chiudere gli occhi. Era così bella... Non avrebbero dovuto rompere, anche se sapeva benissimo il motivo: era troppo presto per un loro. Ma lui lo voleva lo stesso. Si erano dichiarati entrambi, e non potevano buttare queste dichiarazioni al vento. "Ora non è il momento di pensare a noi" pensò il ragazzo. "devo capire perché odia l'acqua, poiché, come si sa, Ally ha sempre un motivo." Così il ragazzo si stese vicino a lei. - Ally, perché odi l'acqua?

Silenzio. Non stava dormendo, perché lei se' dormiva potevi sentire dei respiri profondi. E ora non sentiva nulla. Lei sospirò.

- Non lo so'. -

- Andiamo Ally, non hai imparato nulla? Ti puoi sempre fidare di me. -

- Lo so', ma... -

- Ally, mi fa male vederti svenuta. Mi fa male vederti stare male. - Disse lui alzandosi a sedere per poi guadarla. Lei aveva imparato parecchio in questi anni con Austin. Gli aveva confessato tutte le sue paure. E ora doveva dirgli quella paura che l'aveva spinta sul serio, ad odiare andare in spiaggia. Quella che non aveva mai rivelato a nessuno poiché solo parlarne era troppo agghiacciante. Ma ora, stava d'avanti alla persona giusta. La persona che amava. Austin.

- Avevo cinque anni. Stavamo io, papà, mamma e un'amica di mia madre. Era tarda sera, e avevamo deciso di fare una bella gita in barca. Papà però si spinse un po' più lontano, e ci trovammo in un paesaggio bellissimo, l'acqua cristallina che rifletteva quel sole arancione favoloso. Dovevi vederlo Austin, magnifico.

Le luccicavano gli occhi, e Austin sorrise.

- Fino a che... fino a che non avvistammo qualcosa avvicinarsi. Inutile dirti, Austin, che dalla tua espressione ho capito perfettamente che tu hai capito. Era uno squalo. Io ero piccola, e fui la prima ad avvistarlo. Credevo fosse un delfino. Ma non capivo che era qualcosa di peggio, qualcosa che, come noi, si era spinta più avanti del suo limite. Papà corse subito a mettere in moto, ma lo squalo fu più veloce. Diede una testata alla barca, facendo cadere l'amica di mia madre in acqua... mia mamma le porse la mano, ma lo squalo fu il più veloce. All'improvviso l'acqua diventò tutta rossa... non vedevo più il celeste... ma solo rosso. Acqua rossa. - Scoppiò a piangere e Austin l'abbracciò subito. A parte i singhiozzi di Ally non sentì più nulla. Solo le ali delle farfalle sbattere nella sua pancia.

- Dai Ally, è tutto finito. - Disse sorridendo. Lui si alzò e prese Ally per le mani e la fece rialzare. La ragazza era confusa, ma non vedeva nulla a parte gli occhi del ragazzo. Lei era tranquilla, fino a che i suoi piedi non andarono a contatto con l'acqua. Lì sobbalzò e fece un salto e arretrò. Il ragazzo sorrise.

- Bellissima, hai solo un brutto ricordo dell'acqua. Ecco perché non la vuoi toccare. Ma io te lo farò scomparire, rimpiazzandolo con un bel ricordo. Però devi avere fiducia in me. - Disse portandola piano piano in acqua. La ragazza era rossa e seguiva lui come se fosse la sua ombra. Entrò in acqua fino alla vita e tremava, fino a che Austin non l'abbracciò.

- Visto? Ora ci sono io con te... - Diceva al suo orecchio. Lei si fece portare fino a sott'acqua, dove quando riaprì gli occhi si trovò nell'acqua. Blu, celeste... non se lo ricordava. Si ricordava solo due labbra umide toccare le sue, per poi non farle capire più nulla. Dopo quel ricordo, Ally iniziò ad amare l'acqua più di chiunque altro.

Piccolo Spazio!
Ecco lo spazio per me! Spero vi sia piaciuta questa cazzata a pensata da un mese! ;)
Ma come sempre, non è piena di felicità, ma almeno
questa finisce bene. Commentate e... baci. xD
_Littles_