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Autore: LoStregatto    20/06/2013    4 recensioni
!!!STORIA IN FASE DI REVISIONE!!!
Dal capitolo 1:
Londra non era mai stata una città sicura e tranquilla. E anche se nessuno lo vedeva o  fingeva la loro inesistenza, ogni giorno crimini e ingiustizie di ogni genere venivano commessi tra quelle vie e strade ora bagnate dalla pioggia. 
Dal capitolo 4:
" E’ proprio strana la vita” pensò con finta ironia il ragazzo. "Questa mattina ero il Conte Phnatomhive: capo di una delle famiglie più ricche ed importanti d’Inghilterra ed ora sto fuggendo come un fuorilegge. Braccato da un uomo che cerca di uccidermi per un motivo che nemmeno conosco e per di più sono accompagnato da quello che una volta era il mio peggior nemico."
I nostri due protagonisti si troveranno ad affrontare un pericolo molto più forte dei precedenti, ma in loro  aiuto accoreranno due misteriosi personaggi dal passato oscuro e misterioso, ma legato indissolubilmente a quello dei due ragazzi.
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La storia è ambientata dopo la 2 serie dell'anime e Alois non è morto. Ci saranno molti riferimenti a fatti e situazioni presenti nel manga.
Genere: Avventura, Azione, Mistero | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Alois Trancy, Altri personaggi, Ciel Phantomhive
Note: What if? | Avvertimenti: nessuno
Capitoli:
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Damned Souls


Capitolo 1
 
 
 
                        Inghilterra,Londra 1890
La pioggia cadeva monotona sui tetti di Londra;grigia capitale inglese. Le strade erano deserte e inanimate.Le persone preferivano rimanevano chiuse in casa,al sicuro.
La popolazione era ancora scossa dallo spaventoso caso di Jack the Ripper, nonostante fossero passati quasi 1 anno dalla sua risoluzione.Molti credevano che prima o poi gli orribili omicidi che avevano piegato Londra sarebbero ricominciati e mandavano avanti la loro esistenza con questa paura.
Ma la vita della gente era andata inesorabilmente avanti;opaca,fredda come la loro città e tutti cercavano di dimenticare,di tornare alla normalità e riacquistare  la quotidiana tranquillità di tutti i giorni.
Ma Londra non era mai stata una città sicura e tranquilla  e anche se nessuno lo vedeva o  fingeva la loro inesistenza ogni giorno crimini e ingiustizie di ogni genere venivano commessi tra quelle vie e strade ora bagnate dalla pioggia.
 
 
Residenza Phantomhive,1891
 
 Tutto procedeva tranquillo e nella normalità:il conte era  nel suo ufficio a contemplare  il resoconti delle vendite mensili della sua compagnia,i domestici svolgevano il loro lavoro diligentemente e in silenzio.
Tutto faceva pensare che quella fosse una normale mattinata alla residenza di una delle più rispettate famiglie di Londra se non fosse stato per…
-Ciel,Ciel,CIEL!- Un urlo risuonò per la villa propagandosi in tutte le stanze mentre il persona che lo aveva emesso correva instancabile per tutti i lunghi corridoi della magione.
Quando finalmente trovò la stanza che cercava vi fece irruzione spalancando la porta.
Subito si avvicinò con impazienza alla scrivania posta all’ altro lato della camera e sbatté con forza le mani sul ripiano nel tentativo di attirare l’attenzione della figura  dall’altro lato della scrivania.
La persona seduta al tavolo non fece trasparire nessun fastidio provocato dal gesto del giovane e rimase indifferente davanti all’altro;ma ad un attenta osservazione si poteva notare quanto Ciel stesse tentando di trattenersi:infatti una vena pulsava pericolosamente sulla fronte del ragazzo,segno del suo nervosismo e all’ingresso del conte aveva stretto con tanta forza il foglio che aveva in mano da poterlo quasi stracciare,immaginando che al posto del documento ci fosse il collo del biondo ragazzo davanti a lui.
Ma nonostante questo appariva tranquillo e controllato agli occhi dell’ altro.
-Che cosa vuoi,Alois?Non vedi che sto lavorando!-,Chiese con tono indifferente senza distogliere gli occhi dai documenti posti sulla scrivania. Alois parve ancora più infastidito dalla reazione di Ciel e con fare teatrale alzò gli occhi al cielo.
-E’ proprio questo il problema,Ciel!tu lavori sempre e io mi annoio!non potremmo fare qualcosa,qualsiasi cosa,una volta tanto?-.Manmano che parlava la sua voce aveva assunto un tono di voce sempre più implorante; Ciel pensò che stava diventando proprio  un bravo attore ma non si lasciò minimamente intenerire dagli occhioni color cielo con cui l’altro lo stava guardando convinto di poterlo convincere.
-Te  l’ho già detto e ripetuto Alois!Io devo lavorare ma tu puoi fare quello che più ti aggrada a patto di non incendiare mezza residenza come l’ultima volta-. Il conte Phantomhive lasciò trasparire un certo fastidio nella voce al ricordo dell’ “incidente” provocato dal conte Trancy nemmeno una settimana prima.
Alois fece uno sbuffo teatrale e diede mostra di una delle sue espressioni più drammatiche;-Ma Ciel!Non penserai davvero che io l’abbia fatto di proposito vero?E poi sai che era un incidente;io volevo solo prepararmi un thé !”
Ormai Ciel era ai limiti della sopportazione tanto da domandarsi perché quando lo aveva trafitto con la spada non fosse morto e cosa lo avesse spinto a salvarlo da Claude quando tentò di ucciderlo.
-Potevi chiedere a Sebastian!Ho un maggiordomo per qualcosa!-Ormai anche Ciel stava urlando e si stava appunto chiedendo dove fosse in questo momento il demone e perché  non intervenisse per portare via il biondo.
Alois sentendo il nome del maggiordomo fece una faccia disgustata; -Ah no,non pensarci nemmeno!Io a quel corvaccio del malaugurio del tuo demone non rivolgo nemmeno la parola!-.
Ora fu il turno di Ciel di alzare gli occhi al cielo;-Ti devo forse ricordare che e’ stato quel “corvaccio del malaugurio”  a salvarti la vita quella notte?!-Alois non si fece scoraggiare e continuò con il suo discorso:-Ma solo perché tu glielo avevi ordinato,altrimenti non avrebbe alzato un dito-.
Ciel era ormai stufo di quel discorso con il biondo fece cadere nuovamente lo sguardo ai vari documenti  sperando che il conte se ne andasse lasciandolo così al suo lavoro.
Purtroppo il biondo non desistette e con uno scatto fulmineo della mano stappo a Ciel i documenti che stava esaminando.
-La smetti di ignorarmi!Odio quando le persone mi ignorano e tu lo stai facendo!-Sbraitò il conte Trancy.
Ciel ormai aveva rinunciato totalmente all’ idea di dedicarsi hai numerosi documenti e con un sospiro rassegnato alzò gli occhi su Alois; -E sentiamo, cosa dovrei fare?Io il mio lavoro ce l’ho e tu invece l’unica cosa che sai fare è lamentarti quando invece dovresti essermi grato per il fatto che ti permetta di vivere alla residenza- Alois era sempre più irritato dai discorsi del conte Phantomhive tanto che riprese ad urlare -Ma io continuo ad annoiarmi e l’unica persona nell’ intera residenza che sfiori i limiti della decenza sei tu perciò proponi qualcosa da fare altrimenti non ti lascerò più in pace!-
A Ciel scoppiava la testa ma piuttosto di sentire le lamentele di Alois tutto il pomeriggio si sarebbe inventato qualcosa,qualsiasi cosa.
-Devo recarmi a Londra per affari questo pomeriggio,vieni con me?-il conte Phantomhive aveva proposto la prima cosa che gli era venuta i mente per calmare il biondo e poi non si fidava a lasciare Alois alla residenza solo con quegli incapaci dei suoi dipendenti mentre lui e Sebastian erano a Londra.
Alois sentendo la proposta di Ciel esultò tutto felice battendo le mano come un bambino in un negozio di giocattoli -Davvero!?E quando partiamo?- il conte non si fece contagiare dall’entusiasmo del biondo e impassibile rispose:-Immediatamente!-
I due conti lasciarono la stanza diretti al grande atrio dove Sebastian gli stava aspettando. Scese le scale presero i loro mantelli e si diressero all’entrata ma una strana piega degli eventi non gli avrebbe mai fatto attraversare quella porta.
 
“ci si aspetta di tutto ma non si è mai preparati”   
 
Una raffica di proiettili cadde contro i due conti e fu schivata solo grazie a  Sebastian che,con uno scatto permesso dai suoi poteri di demone,si frappose tra i due e i colpi di arma da fuoco e li deviò con i suoi coltelli.
Deviati i colpi prese i due conti e con un agile scatto andarono a ripararsi dietro ad una colonna del salone.
Ciel diede subito voce alla domanda che tutti si stavano porgendo:-Ma che diavolo sono?E soprattutto cosa vogliono da noi?”; Alois stressato cercava di vedere la situazione da dietro la colonna ma senza grandi risultati,-Questo non mi pare il momento di fare domande Ciel!Pensa piuttosto a come fare per salvarci la pelle!-.Il conte odiava essere contraddetto ma in questo caso il biondo aveva ragione!
Intanto Sebastian cercava di contrastare gli uomini che erano entrati nella residenza ma stranamente senza molto successo. Ormai era chiaro che gli individui non fossero normali esseri umani ma creature sovrannaturali come il maggiordomo.
Sebastian respingeva i colpo degli avversari con facilità ma questi non desistevano e continuavano a colpirlo. In poco tempo il maggiordomo avrebbe potuto uccidere tutti gli avversari ma ad un certo punto la situazione si capovolse.
Sebastian fu colpito al petto da un colpo cha a differenza degli altri lo lasciò senza fiato per parecchi secondi per poi farlo cadere a terra.
Nello stesso instante Ciel non poté trattenere un  gemito di dolore a causa di una forte fitta all’ occhio dove era impresso il sigillo del patto con il demone. Immediatamente si andò a coprire la parte lesa con la mano tentando di alleviare il bruciore ma senza grande successo.
I due conti erano così sbalorditi dalla scena appena svolta che inconsciamente si sporsero fuori dal loro nascondiglio dietro la colonna per osservare meglio l’accaduto.
Ciel era completamente basito;mai,in nessun caso Sebastian era stato soprafatto con una tale velocità da un loro avversario,per giunta senza un apparente utilizzo di nessun arma demoniaca o sovrannaturale.Nemmeno nello scontro con Claude,il demone ragno,si era mostrato così in difficoltà. Anzi,non aveva proprio fatto trasparire nessuna preoccupazione per lo scontro in atto ed era rimasto impassibile fino alla sua conclusione.Adesso invece,per il conte Phantomhive vederlo in seria difficoltà era qualcosa che lo lasciava sbalordito e sorpreso ma sopratutto spaventato.
Alois nonostante fosse anche lui molto sorpreso dalla particolare piega degli eventi,faceva vagare lo sguardo per la stanza in cerca di altri eventuali nemici.
Gli avversari approfittarono della posizione nettamente scoperta dei due conti per colpirli nuovamente ma i colpi andarono a vuoto in quanto il conte Trancy trascino Ciel  fuori dalla loro traiettoria,diretto nuovamente al riparo;i due si misero a correre verso un riparo ma la loro corsa fu bloccata da un esplosione che gli fece arrestare in mezzo al salone.
Improvvisamente tutti gli spari si arrestarono;Ciel e Alois rimasero immobili al centro dell’atrio non sapendo cosa sarebbe successo di lì a poco.
Dall’ ombra apparve un uomo e lentamente cominciò ad avvicinarsi ai due ragazzi che rimanevano immobili.Era un uomo sui 30 anni e indossava un mantello scuro che copriva tutta la sua figura.
Quando fu a qualche metro di distanza dai due conti,che lo scrutavano con espressione seria e impassibile,si fermò e fece un teatrale inchino,del tutto fuori luogo data la situazione.
-Conte Phantomhive, Conte Trancy! Quale onore, finalmente ci incontriamo-. Nonostante le parole appena pronunciate il suo tono di voce era freddo e sembrava prendersi gioco dei due ragazzi.   
Ciel mantenne un espressione impassibile e rispose con  freddezza:-Che cosa vuoi da noi?-. L’ uomo allora proruppe in una risata beffarda.-Cari conti,da voi non voglio nulla di particolare ma mi servite per arrivare al mio scopo-.
Ora fu Alois a parlare,usando lo stesso tono di Ciel: -E a che cosa ti serviamo?Sono proprio curioso di saperlo-.L’uomo allora gli osservò con sguardo sadico prima di rivelare:-Da voi voglio solo la vostra morte!-
Dopo questa rivelazione da sotto il mantello tirò fuori un spada che era rimasta  celata nel suo fodero e la alzo verso i due conti scattando simultaneamente verso di loro.I due ragazzi rimasero immobili ormai consci del loro inevitabile destino.
La spada era quasi calata su di loro quando un colpo di proiettile fece deviare la lama. L’uomo sorpreso fece saettare lo sguardo per la sala in cerca della persona che aveva fatto partire il colpo e quando la trovò,seminascosta sopra la scalinata,sul suo volto comparve un’espressione di profondo fastidio.
La figura con un agile scatto abbandono la sua posizione in penombra per atterrare al centro dalla sala e svelare a tutti il suo volto.Sollevato lo sguardo puntò un fioretto al volto dell’ uomo.
  
  
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