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Autore: pickupalltears    21/06/2013    5 recensioni
-Signorina lei si deve calmare!-
[...]
-Il tenente Jonas è morto per la patria!-
-Cazzate! Sono tutte cazzate!-
Genere: Malinconico, Sentimentale, Triste | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Joe Jonas, Nick Jonas, Nuovo personaggio
Note: AU, OOC | Avvertimenti: nessuno
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a Martina, non so neanche io perché
ma volevo dedicarla a lei


Ricordo perfettamente quando lo incontrai: era un martedì mattina, ero seduta ad un tavolino di un bar del centro di New York e stavo sfogliando un giornale scandalistico. Aspettavo in silenzio che la Jane, la cameriera, portasse le nostre ordinazioni. I due piccioncini che mi facevano compagnia erano impegnati in un'intensa conversazione sull'ultimo CD dei Coldplay. Cioè, loro non sapevano di essere "piccioncini" ma presto lo sarebbero diventati, ne ero sicura, sarebbe bastato guardarli attentamente per qualche secondo. Charlotte mi aveva detto di essere interessata a Nicholas ma custodivo preziosamente questo segreto, non volevo che la mia migliore amica mi uccidesse. 
Mi soffermai su una foto degli One Direction, famosa boy band del momento, e ammirai i cinque ragazzi. Dovevo ammettere di trovarli tutti estremamente attraenti ma i riccioli di uno mi colpirono. E quegli occhi verdi, Dio mi ci sarei persa dentro volentieri.
-Credo che questo Harry sia la mia celebrity crush, sì- esclamai convinta, attirando l'attenzione dei miei amici.
Charlie diede un'occhiata a ciò che indicavo, una foto che ritraeva appunto il ragazzo. La bionda annuì velocemente, segno che approvava la mia scelta. Nick invece mi guardava alquanto sconvolto e io ridacchiai divertita notandolo.
-E guarda i suoi ricci, aww!-
-Ti ricordo che anche io li ho, eppure non hai fatto tutte queste storie quando ci siamo conosciuti- affermò passandosi una mano tra i capelli, fingendosi offeso.
La prima volta che vidi Nick fu all'età di undici anni; ero appena entrata nella biblioteca della scuola quando notai una testolina spuntare dalla sezione 'classici'. Ricordo perfettamente di aver pensato "Quel ragazzo ha bisogno di me". Così mi ero avvicinata a lui e mi ero presentata, senza alcun segno di timidezza. Da quel momento non lo avevo più lasciato in pace; inizialmente lui mi aveva trovata fastidiosa ma poi, conoscendomi meglio, si era affezionato.
-E invece sono qui con te Nicholas, dovrebbe bastarti!- esclamai divertita, trattenendo le risate. Charlotte ci guardò confusa, non era abituata a vederci insieme e spesso ci comportavamo in modo strano.
Le campanelle appese alla porta tintinnarono segnalando l'ingresso di in nuovo cliente. Alzai la testa curiosa, mi piaceva osservare le persone che entravano e tentare di indovinare la loro storia.
-Oh Signore, penso di essermi innamorata! Lottie guarda che figo è appena entrato- mormorai alla mia amica dandole una leggera gomitata per attirare la sua attenzione.
Charlie si sporse verso la porta per vederlo meglio e poi ridacchiò divertita, -Perdonami Nick ma quello lì è perfino più bello di te- sentenziò infine.
Il riccio sbuffò e si voltò per osservare il ragazzo.
-Non ci posso credere!- esclamò e corse incontro allo sconosciuto, più felice che mai.
-Ma che diavolo fa? Perché devo averlo io il migliore amico stupido...?- borbottai infastidita mentre Charlotte mi dava una pacca sulla spalla per consolarmi.
Continuammo ad osservare i due che parlavano come vecchi amici che non si vedevano da decenni.
Qualche minuto dopo Nick tornò al nostro tavolo seguito dal ragazzo; era poco più alto del riccio, corti capelli neri e portava un paio di occhiali da sole.
-Ragazze lui è Joseph, mio fratello.-
-È il tuo cosa?!- urlai sconvolta e tutto il locale puntò gli occhi su di noi, alquanto infastiditi.
-Spence datti una calmata e controllati- mi riprese Lottie per poi porgere la mano a Joseph e presentarsi.
-Non mi calmo per niente! Perché non mi hai mai raccontato di lui Nick? Cazzo ci conosciamo da dieci anni!- 
Vidi lo sguardo del mio migliore amico farsi carico di sensi di colpa così mi addolcii un poco. Mi schiarii la voce imbarazzata e dissi -Ne parliamo più tardi, sappilo. Comunque io sono Spencer.-
-È un piacere conoscervi ragazze- affermò sorridendo -Nick mi racconta spesso di voi e quando mia madre mi ha detto che si trovava qui con voi non ho resistito a fargli una sorpresa!-
Lo guardai confusa, continuavo a non capire perché non l'avessi mai conosciuto.
-Ha vissuto a New York fino a qualche anno fa, poi si è arruolato- chiarì finalmente Nick.
Sorrisi sorpresa, non mi sarei mai aspettata che uno dei Jonas potesse intraprendere una carriera simile.

Il silenzio che si era instaurato tra i due fratelli era quasi inquietante; Joe era concentrato sulla strada come mai nella sua vita e Nick si limitava a fissare fuori dal finestrino, tamburellando le dita sul ginocchio destro.
-Allora...- cominciò il maggiore -tu e la bruna, eh?-
Il riccio si voltò sconvolto verso Joe, cosa intendeva?
L'altro sbuffò, il fratellino era sempre stato un po' lento nel comprendere le questioni d'amore.
-Insomma, è la tua ragazza? Uscite? Scopate? Siete amici? Che ne so Nick!-
Nicholas scoppiò a ridere divertito, era sempre lo stesso e finalmente aveva capito dove volesse andare a parare.
-No Joe, tranquillo, puoi partire alla conquista- gli comunicò tra una risata e l'altra.
Joseph sorrise, contento di essere tornato a casa. 
Era pronto a riacquistare il rapporto con il fratello e, soprattutto, a conoscere meglio quella Spencer. Aveva un qualcosa di speciale che lo attirava, lo attirava parecchio.

Quando aprii la porta del mio appartamento e vidi Nick che mi fissava dispiaciuto non riuscii a non sorridere.
Mi spostai leggermente per farlo entrare e lui si accomodò immediatamente sul piccolo divano al centro del salotto.
Prese un profondo respiro e cominciò a parlare.
-Scusami Spence, davvero, non era mia intenzione tenerti nascosta una parte della mia vita.-
Sorrisi ancora, era sempre stato molto premuroso nei miei confronti e anche questa volta l'aveva dimostrato a pieno.
-Tranquillo Jerry mi è già passata e poi sono sicura che tu abbia una spiegazione per questa omissione, quindi parla e raccontami tutto.-
-Quando noi ci siamo conosciuti Joe era già a New York da alcuni parenti, tornò nel periodo natalizio proprio quando tu eri in vacanza con i tuoi a Dubai. Ricordi?- Annuii lievemente e lui continuò con il racconto. -E poi, beh, dopo le feste è accaduto tutto così in fretta e io non volevo farti soffrire ancora. Conoscere un altro pezzo della mia famiglia non mi sembrava opportuno.-
L'incidente.
Poco dopo capodanno una terribile perdita aveva afflitto la famiglia Jonas: Kevin, il maggiore, e Frankie, il minore, erano morti a causa di un incidente.
Cosa c'entrassi io? 
Ero presente in quel momento, io ero in macchina con loro, io ero viva e loro due no.
Mi ero sentita colpevole dell'accaduto fino a poco tempo prima e quella sensazione non esitava a lasciarmi neanche un momento.
Istintivamente abbracciai Nick, avevo bisogno di lui.
-Scusami- mormorai e lo percepii sorridere.
-Non è colpa tua Spencer, ricordalo sempre- affermò convinto.

-Tutto questo sarà troppo imbarazzante- mi lamentai appena mettemmo piede nell'enorme luna park.
Joe ridacchiò, -perché mai Spence?-
Sbuffai, nessuno mi capiva. Avevo scelto i miei amici in un modo estremamente sbagliato.
-E dai Joe, li vedi? Quei due non si scolleranno neanche per mezzo secondo!- esclamai sconsolata indicando Charlie e Nick davanti a noi. Stavano tranquillamente passeggiando cercando accuratamente di non sfiorarsi ma sapevamo tutti benissimo che si sarebbero solo voluti saltare addosso.
-Continuo a non trovare il problema- mi fece notare lui.
Alzai gli occhi al cielo irritata, mossi la mano in segno di lasciar perdere e Joe riprese a ridere.
-Piantala Joseph!-
Lui si fermò immediatamente, un po' impaurito. -Hai il ciclo bruna? Se è così dimmelo subito che sto zitto.-
Finsi una risata e mi diressi velocemente verso il carrellino dello zucchero filato.
-Offro io!- esclamò Joe.
-Lecchino- sibilai e poi gli concessi un sorriso.

Sapevo che sarebbe stato imbarazzante, ne ero certa.
Mi trovavo in macchina con Joe, poco prima mi aveva obbligata a farmi accompagnare a casa. Probabilmente pensava che io avessi tredici anni e non riuscissi a camminare da sola.
C'era silenzio e la tensione si poteva percepire senza alcuno sforzo; non comprendevo affatto la situazione. Spesso mi sentivo a disagio in sua presenza e il suo sguardo mi metteva in soggezione, non riuscivo a osservarlo per per più di tre secondi.
Inquietante.
-Joe davvero non c'è bisogno che mi porti fin sotto casa...- sussurrai, sperando che accettasse.
Lui sorrise e posò gli occhi su di me per qualche istante, -Non se ne parla proprio.-
Per la prima volta nella mia vita non ebbi la forza e la voglia di controbattere, non volevo discutere all'una di notte.
-Secondo te si sono baciati?- chiesi curiosa.
Joe ci pensò su per un po', -Uhm probabile, l'intenzione di Nick era quella.-
Lanciai un urlo, ero felicissima. I miei migliori amici insieme, non poteva esserci nulla di più bello.
-Qualcosa mi suggerisce che sei contenta- mormorò divertito e io annuii animatamente.
-Guarda siamo arrivati!- esclamai e lui rise per il mio entusiasmo.
La tensione era sparita e c'era un'aria tranquilla tra di noi, mi piaceva.
Mi fermai davanti alla porta di casa e alzai lo sguardo per incontrare i suoi occhi. Erano probabilmente gli occhi più belli che avessi mai visto; anzi, togliamo pure il probabilmente. 
Erano di un nocciola così intenso...
Spencer! Basta.
Mi schiarii la voce e sorrisi, -Grazie Joe. E' stato stranamente piacevole questo pomeriggio- gli dissi prendendolo in giro.
Lui annuì e sorrise a sua volta. Si dondolò da un piede all'altro imbarazzato, sembrava che volesse dire qualcosa.
-Devo farti una domanda.-
-Spara!- esclamai curiosa.
-Posso baciarti?-

-Signorina lei si deve calmare!-
Ma questa gente ce l'aveva un minimo di cervello?
La situazione in casa Jonas stava degenerando quel giorno.
Il funerale era iniziato da pochi minuti e io avevo già avuto il primo crollo. Avevamo passato una settimana orribile; io e Nick avevamo quasi fatto a gara a chi piangesse di più. Non avevo lasciato la sua stanza per neanche un momento: solo noi due e una scorta annuale di fazzoletti.
Ci eravamo perfino rifiutati di accettare le visite di Charlotte, la quale però, aveva capito perfettamente la situazione e non aveva insistito.
-Io non mi calmo! E' tutta colpa vostra! Voi avete lasciato che tutto ciò capitasse!- urlai con quel poco di forza che mi era rimasta in corpo.
Lunedì mattina il mondo mi era crollato sotto i piedi, senza che io potessi minimamente prevederlo.
-Il tenente Jonas è morto per la patria!-
-Cazzate! Sono tutte cazzate!-
-Ci dispiace per la sua perdita signorina...- mormorò timidamente un ragazzo che non avevo notato fino a quel momento.
-Uscite da questa camera- ordinai con voce flebile.
Immediatamente sentii le braccia di Nick che mi stringevano fortemente a sé.
 
 
Il cimitero è sempre stato un posto che mi incute parecchia paura ma ho imparato ad abituarmi e ormai mi ritengo di casa.
Vago velocemente tra le numerose lapidi finché non trovo la sua.

Joseph Adam Jonas
08.15.1989 - 03.12.2019
Figlio, fratello e valoroso militare

-Fanculo l'esercito- mormoro. Quell'incisione mi faceva arrabbiare ogni volta di più; non ho mai sopportato quel finto buonismo.
Mi sistemo i capelli e sorrido. -Ciao amore- dico ad alta voce e una ventata di aria fresca mi arriva in volto.
Il mio sorriso si fa più acceso, Joe mi accoglie così ogni singola volta.
Accarezzo i fiori nelle mie mani e li poso sulla tomba.
-Mi manchi, lo sai?- chiedo.
-Certo che lo sai, te lo dico tutti i giorni.-
Mi concedo una breve risata che viene immediatamente sostituita dalla lacrime. 
Le asciugo velocemente, non voglio che lui mi veda così. 
Joe vuole che io sia felice, che io rida e lo ricordi sempre con un sorriso.
-Oggi sono cinque anni che non ci sei più- mormoro -Una parte di me vorrebbe dimenticare, andare avanti e crearsi una nuova vita. Ma non posso, e non voglio. Io sono ancora così innamorata, Joseph. Non passa un momento in cui io non pensi a te. Avrei davvero voluto vivere fino a cent'anni con te, come ci eravamo promessi. Lo ricordi?-
Prendo un profondo respiro e continuo, -Hai mai tentato di immaginare quanto sarebbero stati belli i nostri bambini? Io sì. Con i tuoi bellissimi occhi, i miei capelli e la tua voce celestiale. Magari avrebbero formato una band e fatto sold out in tutto il mondo con un tour mondiale. Mi manca sentirti cantare. Mi manca ogni singola cosa di te.-
Sento dei passi dietro di me, probabilmente Nick ha visto il messaggio e mi sta raggiungendo.
Infatti dopo qualche secondo il suo profumo mi pervade totalmente, il riccio si siede a fianco a me, prende la mia mano e la stringe fra le sue.
-Ehi Joe- sussurra con tutta la dolcezza che possiede in corpo.
-Ho paura di non farcela senza di lui, sto male Nicky. Sto malissimo.-
E' la prima volta che lo confesso; questo pensiero è fisso nella mia testa da qualche mese ormai ma cerco di non farci molto caso.
-Spencer non ci provare neanche. Tu hai me ed io ho te, non sei sola. Credi davvero che Joe voglia questo?-
Sospiro e mi appoggio al mio migliore amico, che è anche l'unico ricordo rimasto del mio fidanzato.
-Avete lo stesso profumo- mormoro e vedo le labbra del riccio curvarsi in un sorriso, il primo da non so quanto tempo.
Mi sposto di poco e lo fisso intensamente negli occhi, -Non privarmi mai più della tua risata, è la cosa più bella al mondo. Promettilo Nick.-
-Prometto Spence.-
L'ennesima folata di vento ci scompiglia i capelli: Joe approva la nostra promessa ed è felice per noi.







Buona sera!
Allora sto postando alle 00.18, domani devo essere a scuola alle otto e mezza ma va bene. 
Volevo togliermi questa schifezzina dal computer lol.
E' una delle mie solite os scritte di getto, senza alcun senso logico.
Chiedo scusa a Kev e Frankie per averli miseramente uccisi ma non volevo lasciarli da parte e allo stesso tempo non sapevo dove infilarli, quindi è stata la prima cosa che mi è balzata per la testa.
L'idea di Joe come militare mi frullava nel cervello da un po' e infatti eccola qui!
Non so perché io abbia ammazzato praticamente tutti alla fine ma non prendetela come una preferenza verso Nicolino lol.
Spero si capisca che i protagonisti sono quattro: Nick, Joe, Spencer e Charlotte, quest'ultima ha tipo mille soprannomi ma va bene dai. 
Spencer è un tipo alquanto strano e vorrei poter dire che mi somiglia ma non è proprio così. Il nome invece è preso dal mio adorato personaggio di Pretty Little Liars (Spencer/Troian I love u so much!)
Ah, la citazione su Harry Styles non è volontaria (wtf?) è solo che in questo periodo sono taanto presa da lui, più del solito. (maledetta Larry Stylinson!)

Spero che vi sia piaciuta, magari lasciate un recensione (anche piccola piccola, io apprezzo comunque uu).

Love you all babies :)
Un grandissimo bacio, 
vostra Eli.
  
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