Serie TV > Glee
Ricorda la storia  |      
Autore: _ruth    21/06/2013    0 recensioni
Kitty non era il genere di persona a cui piaceva mostrarsi vulnerabile, odiava essere in debito con le persone, la odiava perché era tutta colpa sua, la odiava perché a differenza di lei non si piaceva per niente, perché a differenza di Marley lei non aveva amici pronti a rincuorarla ad ogni difficoltà, ma in fondo le voleva bene perché sapeva che lei era lì per questo.
Genere: Introspettivo, Malinconico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Kitty Wilde, Marley Rose
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Storia partecipante al contest One sin for one word

 

Nickname: _ruth
Titolo: Not Alone
Fandom: Glee
Pacchetto scelto: Corallo (Gola-Brina)
Personaggi: Kitty, Marley
Rating: Verde
Genere: Malinconico, introspettivo
Avvertimenti: Missing Moments
Note dell'autore: Non pervenute

 

Not Alone

 

Un ultimo sguardo alla sua immagine riflessa la convinse che avvertire che non sarebbe andata fosse la cosa migliore, alzò la cornetta e compose il numero dell'amica che probabilmente era immersa nei preparativi della festa perché non rispose. Riprovò una seconda volta, ma invano, tornò allo specchio e pensò che magari con un vestito un po' meno aderente quei due o tre chili di troppo non sarebbero apparsi così evidenti. Così si cambiò per l'ennesima volta abito, ma non servì, perché li ritrovò ancora lì a fissarla.

Esasperata corse in bagno e provò ad auto infliggersi il vomito come era abituata a fare, ma non servì a far cambiare la situazione, era ingrassata, doveva accettarlo.

Dall'inizio delle vacanze di Natale aveva iniziato a mangiare in modo smisurato senza più vomitare dopo ogni pasto e piano piano era ingrassata, non sapeva a cosa dare la colpa, forse perché aveva paura di ammettere che non aveva scuse e che era per suo volere che era diventata così, perché contro ogni suo desiderio a lei piaceva mangiare.

Far parte delle Cheerios significa essere belle magre e popolari, per questo non aveva mai potuto mangiare come avrebbe voluto, ma inseguito agli ultimi eventi aveva convenuto di fare uno strappo alla regola. Era la ragazza più popolare della scuola, ma nonostante questo non aveva molti amici che si potessero definire tali, l'unica persona che aveva queste caratteristiche stava con l'unico ragazzo che, anche se non lo avrebbe mai ammesso, le piaceva.

Erano state delle vacanze davvero deprimenti, non era quasi mai uscita di casa, aveva passato le sue giornate spostandosi dal letto alla scrivania, e si sa quando ci si annoia e si è particolarmente depressi, l'unico sfogo è magiare, così giorno dopo giorno si era macchiata dell'unico vizio capitale che ancora non aveva sperimentato, dell'unico dal quale si era tenuta inesorabilmente alla larga, la gola.

Adesso però doveva fare i conti con il ritorno alla dura e inflessibile realtà.

Si allontanò dallo specchio e si buttò sul letto in preda alla disperazione, prese il telefono e mandò un messaggio a Marley per dirle che non sarebbe andata alla festa, dopo di che si addormentò distrutta dalla troppa tristezza.

Il mattino dopo il suo umore era completamente mutato, aveva realizzato che, come le insegnava il suo idolo Qinn Febray, continuare a compiangersi non l'avrebbe portata da nessuna parte, aveva ancora ben cinque giorni per ritornare alla sua forma smagliante e non poteva perdere tempo, quindi si alzò di buon ora e decise di andare a correre.

Indossò i pantaloni della tuta, una felpa e uscì di casa. Avrebbe fatto alcuni giri del parco vicino casa sua fino a quando le sua gambe avrebbero retto.

Così fece il giorno dopo e quello dopo ancora, non le importava se iniziava ad accusare la stanchezza fin dal primo giro o se aveva sempre fame, aveva già perso metà dei chili accumulati e sarebbe riuscita a perdere anche i rimanenti.

L'ultimo giorno prima della fine delle vacanze faceva davvero freddo, ma come ogni mattina uscì di buon ora e iniziò a correre, quando però imboccò il vialetto fuori da casa sua mise per sbaglio il piede su un grande lastrone di ghiaccio interamente ricoperto di brina e cascò a terra. Rimase per qualche secondo immobile, le faceva male la testa per la botta dovuta alla caduta e i suoi capelli erano pieni di fastidiosissima brina. Sarebbe voluta rimanere lì in eterno, non le importava del freddo, né di quello che la gente avrebbe pensato vedendola lì, in quel momento si vergognava solo di se stessa e della sua vita.

-Vuoi un mano?- Le ci volle un po' per riconoscere la voce, aprii gli occhi e vide la sagoma di Marley, che le si era parata davanti.

-No grazie, ce la faccio da sola.- Disse cercando di alzarsi, ma un dolore lancinante alla testa le impose di rimanere seduta.

-Dai ti do un mano.- E così facendo la tirò su e la fece sedere su una panchina.

Kitty non era il genere di persona a cui piaceva mostrarsi vulnerabile, odiava essere in debito con le persone, la odiava perché era tutta colpa sua, la odiava perché a differenza di lei non si piaceva per niente, perché a differenza di Marley lei non aveva amici pronti a rincuorarla ad ogni difficoltà, ma in fondo le voleva bene perché sapeva che lei era lì per questo.

 

 

 

  
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Serie TV > Glee / Vai alla pagina dell'autore: _ruth