Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama
Ricorda la storia  |      
Autore: Craggy    21/06/2013    7 recensioni
Non c'è amore senza spine, si sa. Ma se le spine ti trafiggono il cuore, c'è una sola scelta. Anzi, forse ce ne sono due, ma dipende solo dal tuo grado di disperazione.
*********************
Storia tragica, molto. Ma chi mi conosce sa che io e le storie tragiche viviamo in simbiosi...
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Gwen
Note: AU | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Contesto generale
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A
Ingenua. Ecco come mi sentivo. Come una scolaretta alle prime armi che si prende una cotta per il fighetto di turno. Non ero molto più intelligente di lei.
Il fatto che io non uscissi con il primo che passa non aveva impedito ai miei stupidi ormoni di rovinarmi la vita.

Sono Gwen, ma penso che sappiate tutti chi sono; qualche mese fa ero piuttosto nota, avevo partecipato ad "A Tutto Reality", le prime tre stagioni. Il mio primo amore nacque proprio al campo Wawanaqua, tra i pasti disgustosi di Chef e le sfide assurde di Chris.

Il suo nome era Trent. Era il ragazzo più dolce del mondo, non penso che amerò mai qualcuno come quel chitarrista. Detto così fa tanto hippy, ma vi posso assicurare che non avevamo niente a che vedere con i figli dei fiori.
Anzi, avevamo programmato che, una volta giunti all'età giusta, ci saremmo sposati. Parlavamo spesso del nostro futuro. Ed eravamo sempre insieme, io mi vedevo sempre insieme a Trent.

Ma poi, come succede a tutte le adolescenti (ci scommetto il mio smalto nero), l'ho lasciato con la scusa di "prendersi una pausa". La verità era che avevo paura: la sua fissazione con il numero nove mi spaventava.
Infine, nella terza stagione mi innamorai di Duncan. E per lui tradì l'amicizia di Courtney che, con tutti i suoi difetti, è stata una delle amiche più care che io abbia mai avuto. Per lui avevo rinunciato al milione: non ero stupida, sapevo che a partire dal momento in cui le nostre labbra si erano incontrate, avevo i minuti contati. E infatti... venni eliminata in Australia, anche se per un pelo.

Forse ci avete visto sullo yacht, all'inizio della quarta stagione. E' stata anche l'ultima volta che l'ho visto. Doveva partire per un lungo viaggio, mi disse. Io gli credevo, perché avrei dovuto dubitare del mio fidanzato?

Ingenua.
Tre giorni dopo lo vidi in un bar, assieme a quella che, sospetto, fosse la sua nuova fiamma. Lo lascia intimandogli di non farsi vedere mai più, o gli avrei fatto ingoiare i piercing e la cresta. Non si oppose e fece le valigie. Ma io piansi comunque, piansi tutte le lacrime che un essere umano possa versare.

Tornò dopo molti anni. Era esattamente uguale: stesso sguardo, stessa voce, stesse bugie. Quando me lo trovai sulla porta di casa, rimasi senza parole: cosa voleva da me? Mi buttò le braccia al collo, dicendomi che aveva sbagliato e aveva capito che voleva solo me.

Volevo chiudergli la porta in faccia, invece la spalancai e lo baciai. Ci sposammo. Io ero felicissima, e i primi tempi era tutto rose e fiori. I primi tempi. Non capivo come mai facesse così tanti viaggi, finché una telefonata da una certa Kate non mi fece aprire gli occhi.

Soldi. Mi aveva sposata per prendere la dote e svignarsela con Kate. Non gliene parlai neanche, non avrei saputo cosa dire. Uscii una notte. Da sola. Volevo solo pensare, riflettere per capire cosa dovevo fare.
Avevo già sofferto troppo a causa di Duncan, ma mi avrebbe fatto troppo male vederlo con un’altra.
Alzai lo sguardo e osservai la luna. E poi capii. C’era un’unica soluzione, un solo modo per poter far felici tutti. Dovevo solo farmi da parte definitivamente.
Vi starete chiedendo perché vi racconto tutto questo: in fondo, a voi cosa potrebbe interessare? Ma lo faccio per voi, perché non mi giudichiate.
Perché capiate cosa mi ha spinto a gettarmi da questa scogliera.


__________________________ UNA SETTIMANA DOPO__________________________
“Ehy, guarda! C’è un cadavere qui!”. I due poliziotti si avvicinarono precipitosamente al corpo senza vita. Lo girarono, in modo da poter vedere bene la faccia. “Ma è una ragazza! Non le darei più di 25 anni”. “La corrente deve aver trascinato il corpo fino a questa spiaggia. È incredibile come si sia riuscito a conservare!”. Uno si mise quindi a scattare foto, mentre l’altro chiamava la centrale perché mandasse la scientifica.
Dopo l’ultimo flash, l’agente addetto alle foto si fermò un attimo per studiare meglio il volto della giovane; aveva come un presentimento … Vide i capelli, blu e verdi. E realizzò.
“Tutto ok amico? Sembra che tu abbia visto un fantasma!”. Il secondo si riscosse. “Hai chiamato la centrale, Tony?”. “Ma certo! Poverina però, chissà che motivo aveva per suicidarsi. È senz’altro carina, avrebbe avuto una vita lunga davanti a sé, e di certo non le mancavano gli ammiratori…”, disse Tony.
Poi riprese:”Dai Duncan, torniamo in centro”.
L’uomo chiamato Duncan voltò le spalle al corpo senza vita, mentre la scientifica lo copriva con un telone; chissà a cosa stava pensando.



ANGOLO ASSASSINA/AUTRICE
Sì, avete capito bene: ho fatto suicidare Gwen. E non sto male, né sono impazzita. Credo. Solo che, avendo finito gli esami, ho molto tempo libero, quindi vi rompo le scatole posto FF.
Spero che la apprezzerete (improbabile) e che magari forse se vi va potreste in teoria lasciare una recensione.
E sì, andrò a costituirmi al più presto, non preoccupatevi.
craggy99
  
Leggi le 7 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Fumetti/Cartoni americani > A tutto reality/Total Drama / Vai alla pagina dell'autore: Craggy