Fanfic su artisti musicali > Justin Bieber
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Autore: _alevia_    22/06/2013    3 recensioni
E' il sogno di ogni ragazza quello di incontrare il proprio principe azzurro durante una festa, magari dopo aver ballato un romantico lento. Ciò non accade però ad Evelyn, che in un giorno qualunque incontra casualmente un misterioso giovane dagli occhi color del miele che le ruba il cuore senza che lei neanche se ne accorga. Quello che non sa è che la sua vita sta per cambiare radicalmente e che sulla sua strada d'ora in avanti si staglieranno innumerevoli ostacoli, come la scelta che dovrà compiere. Ma scoprirà mai il legame di sangue, nascosto in un passato sepolto perchè troppo doloroso, che unisce Dan, il suo migliore amico a volte troppo misterioso, e Justin?
Saaaaaaalve! Mi raccomando: passate,leggete e recensite!!! fate sapere ciò che pensate e date taaaanti tanti consigli. ;)
xx
Genere: Avventura, Sentimentale, Thriller | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Chaz , Justin Bieber, Nuovo personaggio
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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 I’m not like the rest
Evelyn’s Pov:
"Hey biona!"disse una voce alle mie spalle,non una qualunque;quella voce l’avrei riconosciuta fra mille:dietro di me c’era il mio migliore amico,il mio fratello acquisito,l’unico che fosse in grado di comprendermi realmente. Io e Dan eravamo amici oramai da tre anni ed ero sicura di conoscerlo bene come le mie tasche;sapevo di ogni sua cotta,ogni sua brutta figura,dei suoi desideri e delle sue aspirazioni. Ero addirittura stata l’unica ad avere il permesso di guardare la voglia che aveva dietro al collo,di cui si vergognava enormemente.
"Hey scemo! Lo sai che non mi devi chiamare così! Io NON SONO BIONDA. Tutti sanno che sono castana con i riflessi biondi." risposi con un falso tono rabbioso.
"Certo,certo,mi ero quasi convinto che con l’estate le tue fisse sarebbero sparite,che scemo!"e rise di gusto per la sua osservazione ironica.
"Ma che spiritoso!" dissi acida,alzandomi sulle punte per colpirlo alla testa e per poi scompigliare i suoi capelli color dell’ambra.
Ovviamente, come io sapevo tutto di lui,lui conosceva ogni minimo dettaglio di me.
In realtà un lato della sua vita mi era ancora oscuro;ogni qualvolta che veniva menzionata la famiglia infatti si richiudeva in se stesso e diventava scontroso e taciturno. Non era mai stato permesso a nessuno di entrare in casa sue e ad essere sinceri non avevo neanche idea di dove abitasse. In ogni caso,col tempo avevo imparato ad evitare l’argomento,nonostante a volte non riuscissi a trattenermi né tantomeno a controllarmi … e allora erano dolori. Odiavo litigare con lui.
Suonò la campanella e ci dirigemmo in classe; prima che la lezione iniziasse però Dan mi chiese:
"Hey Eve,questa sera vieni alla festa di Loockwood? È alle 7 a casa sua,ti aspetto lì."
"Certo che vengo,ci vediamo là" sussurrai in risposta proprio nel momento in cui il prof entrava in classe.
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Justin’s Pov:
" Allora sei pronto? Guarda che se non ti sbrighi me ne vado da solo alla festa. Non vorrai mica che gli altri ci scoprano!" dissi a Chaz, fermandomi sulla porta e controllando che non ci fosse nessuno.
"Justin, sono il tuo migliore amico, non ti lascerei ma da solo. Con tutte quelle pollastrelle che ci sono poi! E non vorrei neanche che arrivassi ad unna rissa con quel pallone gonfiato di Loockwood" e ridacchiò.
Uscimmo dalla palazzina senza fare il minimo rumore e per fortuna Dimitri e gli altri non ci videro. L’ultima volta che avevamo tentato la fuga per andare ad una festa eravamo stati smascherati prima ancora di lasciare il quartiere, ed eravamo stati in seguito tenuti segregati senza neanche poter andare a sgranchirci le gambe. La prima volta che avevo visto Dimitri ,nel giorno più brutto della mia vita, lui era stato per me come un’ancora di salvezza e l’emblema della speranza. Era stato lui ad informarmi della morte dei miei genitori e di mio fratello minore, quando avevo solo sei anni e da quel giorno in poi mi aveva preso sotto la sua ala protettrice e mi aveva allenato a combattere insieme a Chaz. Non avevo ricordi nitidi di quella notte,ma solo immagini frammentarie, perlopiù riguardanti l’arrivo di Dimitri. 
In seguito all’allenamento eravamo entrati entrambi a far parte della sua gang, nonostante non avessimo ancora partecipato attivamente alle azioni; comunque ci esercitavamo insieme agli altri a sparare in un magazzino della periferia, come un piccolo poligono per noi, abbastanza lontano da evitare sguardi indiscreti.
Quando arrivammo alla festa si era già fatto buio e il cortile della casa era pieno di macchine, tanto da costringere Chaz a cercare un parcheggio più lontano, mentre io decisi di entrare subito. Una volta dentro mi ritrovai circondato da una marea di ragazzi: alcuni ammassati negli angoli più remoti in cerca di un po’ di privacy,altri che ballavano in maniera sfrenata e altri ancora che già sbandavano per la recente sbronza. Mi diressi, o meglio fui trascinato, al tavolo dei rinfreschi, dove presi qualcosa da bere nel mentre che aspettavo l’arrivo del mio amico. Mi girai per andare nuovamente verso la porta ma mi scontrai con una ragazza sui sedici anni con i capelli biondi,abbastanza minuta e probabilmente in cerca di qualcuno.
"Hey bionda, attenta a dove vai!"le dissi scostandola,ma facendo ciò mi accorsi di averle macchiato il vestito con la mia bevanda e mi preparai a scusarmi per evitare rogne.
"Come mi ha chiamata,scusa?!?Ti sembro per caso bionda?E piuttosto, stai attento a dove metti i piedi,imbranato." rispose con tono acido.
Era sicura di stare bene? Cosa importava che fosse bionda o meno, non si era minimamente preoccupato della macchia che si stava allargando sul suo vestito a vista d’occhio.
"Comunque hai per caso visto il mio amico? È alto poco più di me ed ha i capelli castano chiari, si chiama Dan." chiese poi,tornando più calma.
Dan.
Questo nome risvegliò qualcosa dentro di me, un passato doloroso ormai sepolto e perso nel tempo, fatti che avevo preferito dimenticare e che d’un tratto tornarono a galla: ero solito nominare molte volte quel nome nella giornata,così tanto tempo fa, e mio fratello minore veniva sempre; come quando correvamo al parco a giocare e fingevamo di essere calciatori professionisti.
Ma quei giorni erano ormai passati, e non sarebbero mai più tornati.
"Dan." sussurrai shockato.
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Evelyn’s Pov
Il ragazzo dai capelli color  miele mi osservò come se fossi uno strano essere venuto da un altro pianeta; era come se la scoperta del nome del mio amico avesse rivoluzionato la sua giornata, se non addirittura la sua intera esistenza.
"Si" confermai"L’hai per caso visto? Mi aveva dato appuntamento qui,ma non l’ho ancora trovato" spiegai poi.
"No,scusa ma non l’ho visto. Ah,e mi dispiace per il tuo vestito. Ecco, tieni questo per coprirti." disse, sfilandosi la felpa nera che aveva addosso e rimanendo in canottiera: quest’ultima era bianca e aderente e ad onestamente non lasciava molto spazio alla fantasia per indovinare quale fosse la sua forma fisica, arrivava fin sotto al cavallo dei pantaloni neri e larghi che portava.
"No,non ce n’è bisogn.." provai a dire, ma mi interruppe bruscamente.
"Tienila tu;ti dico che non ci sono problemi" e fece più pressione sulle mie spalle perché non riuscissi a sfilarmi l’indumento che mi aveva passato e che mi stava enorme.
Rimanemmo a fissarci fino a quando un ragazzo leggermente più alto del mio “cavaliere tenebroso” gli picchiettò sul braccio e lo fece voltare.
"Justin ci hanno beccati,dobbiamo tornare alla base" gli sussurrò all’orecchio, e poi disse a voce più alta "Mi dispiace dolcezza, so che avevate appena iniziato a divertirvi ma ora come ora abbiamo un piccolo contrattempo,alla prossima" e mi strizzò l’occhio.
Il biondo invece, quello che era stato chiamato Justin, senza rivolgermi uno sguardo  seguì il suo amico;nel momento in cui mi volse le spalle però riuscii ad intravedere sul suo collo rimasto scoperto una familiare voglia … ma no, doveva essere stata la mia immaginazione.
Non poteva essere.
 
  
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