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Autore: z3cca    22/06/2013    3 recensioni
Insegnare a qualcuno le buone maniere è sempre complesso, figurarsi se si tratta di una plebea tutt'altro che aggraziata... Se poi questa plebea non ha la minima intenzione di collaborare siamo messi bene! E' il caso di Chiaki, semplice ragazza che per una serie di strani eventi si ritrova a dover apprendere le buone maniere da Tamaki e dal resto del club. E' il caso di dire: che la fortuna li assista!
Genere: Comico, Demenziale, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Haruhi Fujioka, Kyoya Ohtori, Nuovo personaggio, Tamaki Suoh, Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Capitolo 5: Il primo argomento del corso: brillando come un vampiro (di Twilight) tra i banchi di scuola


Qui parla l'autrice: perdonate il ritardo, si, non aggiorno da più di un annoe edovevo avvertirvi, tuttavia prima ho avuto gli esami di maturità, poi i laoretti estivi... l'università, il blocco dello scrittore... insomma un casino! Lo so che non sono scuse plausibili, ma è così, e se non vi va bene non me ne frega un capello. Insomma... è difficile scrivere, pensavo fosse più semplice... tsk... Lamentele a parte, probabilmente nel capitolo che ho scritto a rate (un pezzo l'anno scorso e uno quest'anno) probabilmente non avrò raggiunto l'obiettivo che mi ero riproposta, ma pazienza... essendo passato del tempo dall'idea originale era anche ovvio, no? Si? No? Vabbè... Mh... ammetto che non mi convince molto come è uscito... lo volevo fare più comico e demenziale e invece è così... così... Così! Spero comunque sia gradito. Anticipo le mie scuse se troverete orrori grammaticali, nel giro di qualche settimana provvederò a fare una revisione non solo di questo ma di tutti i capitoli (lo avrei fatto prima ma ero impegnata... e lo farei ora, ma a stento dormo a causa dello stress per gli esami, siate clementi, ve ne prego! *pianto isterico*). Con ciò è tutto, grazie dell'attenzione e buon proseguimento di serata!
 

Le ore più lunghe della mia vita, ecco cosa furono! Eppure parlando di ore dal punto di vista cronologico esse erano... Che ne so, ad occhio e croce non più di due o forse tre. Invece quella massa brillantosa di damerini in pregiati vestiti indiani mi fecero sopportare quelle ore infernali come fossero secoli. Da una parte avevo l'alieno che continuava a brillare e lanciare sdolcinatezze a destra e a manca con un "aaaahw" effetto boomerang in ritorno. Se scrutavo un pochino più in là, nella parte più isolata del salone potevo distintamente vedere un'aura inquietante avvolgere il poker-face, che se Piccolo fosse stato qui avrebbe urlato "Ha un'aura potentissima!" per poi scappare a gambe levate urlando come una checca isterica "lalalalalalala...". Il turlupinatore era scomparso, anzi, era in una postazione dove io non potevo vederlo, tanto era circondato da ragazze.

(Che peccato, vero? E dillo che vorresti mollare questi due davanti a te, prendere delle cesoie e tagliare i capelli alle principessine che gli fanno il filo, tanto sei gelosa!)

<< Taci! Io non sono gelosa! >>

(Ma se non gli togli gli occhi di dosso da quando i gemelli hanno tentato di denudarlo per mettergli un vestito indiano, oltretutto da ragazza!)

<< Mi stavo solo preoccupando del fatto che in questo club si sfiora sempre il limite dell'indecenza! Insomma... Mi chiedo come sia possibile che sia ancora aperto se fanno sempre così! >> dissi sbuffando.

(Certo certo, e quella bava alla bocca che ti stava uscendo tipo fiume Nilo nel periodo di piena era tutta una mia immaginazione...)

<< Ma mi pare anche ovvio che è tutta una tua immaginazione! Sei una stupida voce che si è insinuata nella mia testa! Tu stessa sei frutto della mia immaginazione! >>

(Ah, piovono offese allora! Ma se il massimo della tua fantasia è pensare a cosa mangerai a pranzo! Senza di me tu non saresti nulla!)

<< Ah si?!? Scommetto che se non mi rompi per le prossime ore io non solo sopravviverò a possibili catastrofi ambientali che sono attirare da me come orsi col miele, ma riuscirò anche a conquistare Haru-kun! >>

(Haru-kun? Tsk! Questa è proprio bella! E va bene, scommessa accettata! Io me ne starò tutta buona, tranquilla, carina e coccolosa come un pinguino... E tu dovrai sopravvivere senza me per il resto della giornata. Se riuscirai sparirò forever and ever, altrimenti diventerai la mia schiavetta... E insieme conquisteremo il mondo! Bwahahah!!!)

<< Non sapevo di avere una voce invasata in testa... Comunque... Ci sto! Affare fatto! >> dissi schiaffandomi una mano in fronte per firmare il nostro patto. Il tutto osservata dalle principessine del club che si stavano seriamente chiedendo se fossi stata liberata da un manicomio.

<< Allora ho detto a Kaoru: la prossima volta aprirò io quella scatola per te, fratellino. Non posso permettere che queste delicate mani si rovinino con del cartone di infimo livello. >>

<< Hikaru! N-non raccontare questi episodi, mi metterai in imbarazzo davanti a tutte queste principesse. >>

<< Oh, Kaoru, quando ti imbarazzi sei sempre più carino... e non sto raccontando nessuno dei nostri episodi compromettenti... >> disse Hikaru facendo una specie di sorrisetto furbo seguito da uno sguardo ammiccante, mentre Kaoru lo spinse via imbarazzato e fintamente offeso per quell'allusione. Il gemello lo riprese per la vita avvicinandosi a lui e...

CENSURATO! Mi si arricciarono i capelli a quell'assurda visione. Si stavano baciando,ancora, e non pareva neanche tanto casto come il precedente. Da una scala da uno a dieci di cui uno è il bacio sulla guancia e dieci è la limonata direi che sarebbe apparso tra il sette e l'otto. Ovviamente non potevo vedere bene quanto il loro bacio fosse casto, dato che mi erano appena saltate addosso tre leggiadre principesse di un peso compreso tra i 60 e gli 80 chili l'una. Tutto questo solo per avere un posto in prima fila a quell'osceno spettacolino, che nelle ultime ore si era ripetuto si e no una ventina di volte. Io, ovviamente, essendo posta proprio di fronte a loro , venivo investita dalle principessine come fossi invisibile. La mia colonna vertebrale aveva preso, ormai, la forma dei loro petti.

<< Mi... >> sussurrai.

Tutti mi stavano ignorando, un pochino perchè ero comunque rimasta immobile senza rivolgere agli altri neanche mezza parola ed un pochino perchè la scena del bacio alla “Uccelli di rovo” doveva ancora concludersi.

<< Mi... >>

Proprio in quel momento i due si scollarono l'un l'altro e le principesse ritrassero i loro colli come fossero delle tartarughe.

<< Mi... >>

A quel punto, dato che le acque si erano finalmente acquietate, riuscirono a percepire la mia flebile voce.

<< Mi... >>

Mi alzai di colpo poggiando rozzamente un piede sul tavolino davanti a me su cui erano poggiate le tazze col thè ed un piatto con del curry pan. Alle mie spalle percepivo del calore, come se avessero appena acceso un falò. Ero imbestialita. La mia ira pervadeva la scena attorno a me creando vortici di fuoco, o forse erano gli addetti agli effetti speciali che avevano costruito in pochi secondi uno schermo dietro di me che richiamava l'effetto fuoco. Poco importava, ero troppo arrabbiata per ragionare sulle cose assurde che potevano accadere alle mie spalle.

<< MI STATE FACENDO GIRARE LE BOCCE! Voi, stupidi gatti siamesi, mi avete stufata! Sono venti, e ripeto VENTI, volte che avete ripetuto questa scena, non ne posso più! Le vostre fan mi hanno rotto le spalle nel tentativo di guardarvi da vicino! Perchè non potete avere delle seguaci meno esagitate e con seni più piatti? Placate il vostro testosterone, per l'amore degli dei, qui c'è chi sta morendo a causa vostra! >>

I due rossi mi riguardarono sorridendo, pareva quasi che avessi fatto loro un complimento a vederli così. In seguito si alzarono ponendosi uno da un lato e uno dall'altro circondandomi.

<< Chiaki-hime... non deve essere in imbarazzo. L'amore fraterno è uno degli spettacoli più apprezzati dalle fanciulle >>

<< Non capisco tanta avversione... eppure... chi non proverebbe per il proprio gemello un sentimento così forte? >>

<< IO! >> risposi salendo sul tavolino << Sono stata a sufficienza in presenza vostra! Ho il segno dei reggiseni delle vostre fan sulla schiena a causa delle vostre pomiciate, e un mal di testa colossale per gli urli delle ragazze provocati fal biondo glitterato! Ho fame! Ho sonno! E la divisa mi fa schifo! >>

Senza accorgermene iniziai a piagnucolare. Tutto lo stress accumulato in quei due giorni si stava pian piano facendo spazio al di fuori di me. Ero in uno stato pietoso, con i capelli che parevano una matassa informe, puzzavo di cibo e avevo la divisa sporca del pranzo che non avevo mangiato e di terriccio. Volevo solo tornare a casa, nella MIA casa, dal mio amato letto e dalla mia scorta segreta di cioccolatini. Era forse chiedere troppo?

 

(So che non devo intromettermi a causa della scommessa, però... Sai che c'è chi ucciderebbe per essere circondata da gnoccoloni del genere? Sul serio, a parte i loro modi assurdi, che detto tra me e te anche tu non sei da meno, sono talmene fighi che lascerei passare le loro stranezze e una bot...)

Taci! Siamo nel bollino verde! E non sono in vena di fare discorsi pornografici in un momento del genere. Specie con te! Io non parlo con le coscienze che mi trattano male!

 

Tirai su col naso mentre mi si riempivano gli occhi di lacrime. Stavo facendo di sicuro la parte della cretina, ma non mi importava, tanto ormai tutti avevano capito com'ero, quindi mi avrebbero preso in giro a prescindere. L'intero club si voltò verso me rimanendo in silenzio, persino Kyouya smise di scrivere sul proprio quaderno della morte. Ormai ero in lacrime, e con esse persi anche le mie lenti a contatto, tanto per stare sul tema “sfiga”. Singhiozzando mi voltai alla mia destra. Qualcuno mi aveva preso con tocco gentile la mano. Era stato il mio principe azzurro, Haruhi. Mi strofinai gli occhi con la manica continuando a tirare pateticamente su col naso gli enormi moccioloni verdastri che volevano sgusciare fuori.

<< Chiaki, scendi dal tavolino, per favore... potresti farti male... >> disse accennando un sorriso.

Ancora una volta si stava preoccupando per me, il suo gesto gentile mi fece battere forte il cuore. Mai nessuno mi aveva trattata con così tanta gentilezza. Nonostante in un solo giorno l'avevo investito più di una volta, lo avevo spaventato e quasi sofficato, lui era carino con me.

<< Quei tavolini arrivano direttamente dall'India, sono stati intagliati da un famoso scultore... Se li anche solo graffierai con le tue scarpe sarà un vero guaio >> la voce glaciale di mr. Psicopatico-easy mi fece tornare sulla terra.

Stavo in lacrime, davanti a tutti e lui che faceva? Mi rimproverava! Che essere insensibile! Mi dava ai nervi anche più dei gemelli, e loro si erano impegnati parecchio per farmi girare le ovaie!

<< TACI! Quanta poca umanità hai, stupido occhialuto! Me ne sbatto del tuo tavolino! >> irritata dalla reazione di Kyouya gli risposi imbufalita battendo i piedi sul tavolo e facendo cadere a terra tutto ciò che vi era posto sopra. Che errore! Kyouya si alzò di scatto poggiando con un sonoro tonfo il suo quaderno. In segno di sfida continuai a battere i piedi sul tavolo. Si, volevo farlo arrabbiare, volevo spostargli il sistema nervoso tanto quanto lui e i suoi bizzarri amici avevano fatto con me. Un luccichio a dir poco inquietante gli attraversò gli occhi, ma la mia cecità non mi permise di vederlo, tanto che continuai ad istigarlo come l'idiota che sono.

<< Per quanto mi riguarda ci ballo la tarantella sul tuo amato tavolo! Vuoi vedere? >> dissi improvvisando qualche passetto di danza e rischiando di fare un brutto capitombolo a terra più di una volta.

I gemelli indietreggiarono appena, percependo il pericolo imminente. Se c'era una cosa che avevano imparato frequentando l'Host Club era: MAI IRRITARE LE PERSONE DALLA PRESSIONE BASSA.

Tamaki iniziò a mordersi nervosamente le unghie passando lo sguardo da me a Kyouya e da Kyouya a me, senza sosta. Come dargli torto? Mettersi tra me e il moro avrebbe significato scavarsi la tomba da solo, ma non farlo avrebbe scatenato una vera e propria guerra, senza contare che non poteva di certo lasciare una fanciulla, per quanto poco attraente e poco aggraziata ella potesse essere, tra le grinfie di un Kyouya furibondo. Conoscendolo avrebbe architettato l'omicidio della sventurata di turno e avrebbe fatto perdere ogni traccia del corpo della povera vittima, senza essere minimamente sospettato d'omicidio.

<< Kyouya, Chiaki-hime ha ragione, è solo un tavolino, una cosa di poco conto. L'importante è che non si faccia male cadendo, come ha detto Haruhi >> tentò di dire il biondo poggiando un braccio sulle spalle dell'amico ed emanando un'aura rosea e positiva per bilanciare la negativa che proveniva dal moro. In risposta il Kyouya voltò lentamente lo sguardo verso l'essere scintillante lanciandogli una delle occhiatacce più inquietanti del suo repertorio. Come prevedibile Tamaki si pietrificò dal terrore e finì in un cantuccio a piagnucolare qualcosa del tipo “Mamma non vuole bene a papà...”

La situazione stava precipitando, e neanche i tipi dell'amaro Lucano in groppa al loro aereo sarebbero mai riusciti a salvare la situazione e a portare in salvo l'antico tavolino dal mio dolce peso. Ci stavo letteralmente saltando sopra, come fosse un castello gonfiabile o un tappeto elastico.

 

AHAH! Finalmente mi faccio sentire! Non mi farò sottomettere da quello solo perchè ha la vista simile a quella di Ciclope di X-Men. No signore!

 

Mi sentivo decisamente potente, stavo sfidando il poker-face, l'essere più inquietante fino ad ora conosciuto, e non avevo paura! O almeno quello fu il mio ultimo pensiero prima di ritrovarmelo davanti agli occhi. Le sue pupille scure e il suo sguardo contratto a causa del nervosismo mi fecero gelare il sangue. Avevo appena trovato in me la stessa stupidità che era solita mandare Tamaki in un cantuccio isolato e buio a piagnucolare. In quel momento desideravo ardentemente raggiungere l'alieno a coltivare funghi, e non sapevo neanche perchè... tutto questo solo per un'occhiata.

<< Adesso calmiamoci... è il primo giorno di Chiaki, è nervosa... non c'è bisogno di arrabbiarsi così tanto, Kyouya. >> disse Haruhi cercando di placare l'animo del tipo inquietante.

Ancora una volta fu lui a salvarmi. Per uno strano motivo appena uscì quella frase dalle sue labbra il poker-face fece un lungo e sofferto sospiro togliendosi gli occhiali e sospirando appena per poi voltarsi lasciandomi stare e sussurrando un “Lascio passare solo per questa volta” ad Haruhi.

 

Il mio splendido principe mi ha salvata ancora! Nonostante è un turlupinatore è così... così...

(Carino? Gentile? Spontaneo? Femminile?)

 

Mentre Kyouya tornò a sedersi al proprio posto Haruhi mi invitò a scendere dal tavolino, per la seconda volta, e si offrì di scortarmi sino al bagno del club per potermi dare una sistemata. Dovevo avere proprio un aspetto tremendo. Senza pensarci due volte saltai giù dal tavolo seguendo il ragazzo come un bravo cagnolino in cerca di attenzioni, trattenendo tutta la mia gioia per non iniziare a brillare anche io, o in alternativa a scodinzolare.

<< Ecco, ti aspetto qui fuori, fai pure con calma >>

<< Non vai via, vero? Non voglio ritrovarmi sola con quei tipi assurdi, sono esseri pericolosi... >>

Il ragazzo sorrise leggermente divertito.

<< Si, hai ragione, sono strani a volte... ma sono tutti a posto. Sono molto gentili, non lasciarti ingannare dai loro atteggiamenti bizzarri. Ti troverai bene, vedrai... basta solo abituarsi. >> disse per rassicurarmi, anche se non pareva neanche lui tanto convinto delle proprie parole.

Entrai in bagno col batticuore.

 

(Ah... la prima cotta di una ragazza... che cosa carina... allora, sei pronta a perdere la scommessa?)

Scherzi? Non vedi che sto andando a gonfie vele?

(Oh, certo... se per gonfie vele intendi: farti ammazzare dal tipo psicopatico e farti conoscere da tutta la scuola come quella strana che sale sui tavolini iniziando a piangere e minacciare gente a random sin dal primo giorno...)

Quelli sono dettagli privi di significato! Non vedi com'è gentile con me? Magari gli piaccio... magari ha avuto un colpo di fulmine come me!

(Se davvero lo ha avuto, ti assicuro che non è di fulmine, è un colpo di testa, e pure bello forte)

Sempre gentile, eh? Ma tu non dovevi startene zitta e buona sino alla fine della giornata?

(Ho provato, ma sei troppo stupida. Se ti lascio sola mi muori, e se muori non posso conquistare il mondo, e se non posso conquistare il mondo non posso comprarmi la fabbrica di Willy Wonka, e se non mi posso comprare la fabbrica di Willy Wonka, che senso ha la vita?)

Non so perchè ma per una volta sono d'accordo con te... ma solo per la fabbrica di cioccolato...

(Ma di solito le ragazze innamorate non mettono al primo posto il loro moroso?)

 

<< Ehi, sono innamorata, non un'idiota... prima di ogni cosa verrà sempre il cibo! >>

<< Uhm... Chiaki-chan, tutto bene? Ci stai mettendo tanto... ti senti male? >>

<< N-no no... >> dissi per poi borbottare << Maledetta me e il fatto che do ascolto alla vocina nella testa... >>

 

(Chiamami Prof.)

 

<< E certo, e io sono Mignolo... >>

 

(Oh, per essere idiota ogni tanto ti vengono idee decenti, che brava!)

 

Sbuffai sonoramente legandomi i capelli e decidendo di ignorare quello che la testa diceva.

 

(Sai, di solito si dovrebbe seguire quello che dice la testa, non ignorarla...)

 

<< Taci, preferisco seguire il cuore che te. Almeno lui sta zitto... >> borbottai.

 

(Solo perchè non lo faccio parlare. Vuoi sentirlo parlare? Hai un cuore con accento romano, sai?)

 

Mi tirai una sberla puntando l'indice contro lo specchio, nella direzione dove era riflessa la mia fronte.

<< La smetti di dire stupidaggini o devo fare una lobotomia? >>

 

(Oh! No no, niente lobotomia... però, che permalosa che sei. Io volevo solo essere utile)

 

<< Sono io a decidere quando sarà ora di ascoltare il cuore, e questo non è il momento. Adesso non posso ascoltare né te, né il cuore. Adesso devo solo capire come uscire da qui senza incappare ancora nell'allegra brigata scintillante. >>

<< Sei sicura che stai bene? Ti sento borbottare... vuoi che chiami un'infermiera? >>

<< N-no... sei gentile a preoccuparti Haru-kun... sto solo parlando col mio cervello. Normale amministrazione. Esco tra un attimo. >> balbettai, consapevole che dall'altro lato della porta avevo appena sconvolto e spaventato per l'ennesima volta un povero ragazzo innocente. Dubitavo altamente che si sarebbe mai abituato alle mie stranezze, tuttavia stava con i fenomeni da baraccone, quindi una flebile speranza di poterlo conquistare c'era ancora.

 

Basta! Adesso devo pensare a fuggire, l'amore può attendere!

 

Poggiai le mani sul lavandino fissando il mio riflesso e iniziando a riflettere. Di certo senza lenti a contatto non potevo stare a scuola, inoltre non avevo neanche gli occhiali con me. Avevo finalmente una scusa per lasciare prima quel purgatorio, una notizia buona dopo tanto. Mi dispiaceva non poter stare ancora con Haru-kun, ma se non mi allontanavo immediatamente da quel circo ambulante rischiavo una nuova crisi isterica. Il solo pensiero di dover continuare a rimanere lì a giocare, o meglio a guardar pomiciare, i gemelli mi faceva venire l'orticaria, e di certo la variante di stare tra il biondo e le principesse che tubavano allegramente non mi allettava come idea. L'alternativa di stare con Ciclope poi era fuori discussione, avrebbe potuto mettermi del veleno nel tè senza che io me ne accorgessi solo per averlo sfidato poco prima... che poi chissà perchè si era calmato subito al solo sentire la frase di Haru-kun. Ero certa che qualcosa mi sfuggiva, ma cosa?

 

(Se ci pensi secondo me puoi arrivarci... Dai che ce la fai! Agito i pon pon per te!)

Se sai qualcosa che io non so, dillo subito e falla finita!

(Io so quello che sai tu, sono o non sono la tua coscienza?)

Che coscienza inutile!

(Potrei risponderti con un “che proprietaria idiota”)

Ecco, potresti.

(Guarda che l'ho fatto)

 

Tornai a sbuffare ancora. Stavo decisamente superando il limite, adesso mi prendevo in giro anche da sola. Mi voltai poggiando la mano sulla maniglia, intenta ad uscire dal bagno, ed appena aprii la porta mi ritrovai un muro davanti.

 

Ti prego basta! Non sono stata già abbastanza sballottata a destra e manca?

 

Alzai lo sguardo ritrovandomi mr. Faccioperderelaverginitàallefanciulleconlamiavocesensuale, e non solo lui. Attaccato alla sua schiena riuscii a notare anche un esserino che sprizzava pucciosità da tutti i pori, persino dalle narici del naso. Ma fossero stati solo loro due sarei stata di certo sollevata! Con due soli ostacoli è possibile fuggire, al maciste gli passi tra le gambe e il peluche umano te lo porti dietro finchè non ti mollava. Ma no, non erano soli! Dietro loro c'era l'intera Compagnia del Bordello. Evidentemente il mio principe aveva chiamato rinforzi vedendo che non riuscivo più dal bagno. Con fare molto seccato mi schiarii la gola. Avrei detto che me ne tornavo a casa, che lo volessero o meno, che le lezioni fossero finite o meno!

<< Me ne sto tornando a casa. Non provate a fermarmi o questa è la volta buona che... uhm... che... non so che cosa vi farò, ma vi assicuro che farò qualcosa! >>

I membri del club si guardarono leggermente perplessi. In effetti non sembrava affatto una minaccia, avevo fatto più paura prima mentre saltavo su quel dannato tavolino come fosse un materasso che lì davanti al bagno. Tamaki mi sorrise annuendo appena.

<< Come preferisce Chiaki-hime. Chiamo immediatamente l'autista per tornare a casa. Immagino sarà stanca, non è abituata alle attività pomeridiane, vero? Tuttavia qui sono obbligatorie, servono per dilettare gli studenti e per far dimenticare loro la dura vita dei ragazzi... >>

Eccolo che ripartiva con i suoi monologhi sul senso della vita alla Piero Angela. Alzai gli occhi al cielo esasperata.

 

Taci! Chiama quel maledetto autista, voglio solo tornare a casa a morire...

(...dormire...)

Dettagli.

 

Almeno si era offerto di lasciarmi andare, e se ero abbastanza fortunata magari lui continuava a rimanere nel Grande Bordello e io sarei riuscita a riposare un paio di orette... e perchè no, magari anche a corrompere l'autista per fermarsi in un chiosco di hotdog. Stavo ormai iniziando a gongolare tutta gioiosa che...

<< ...ed è per questo che torneremo prima a casa. Tutti insieme, faremo un pigiama party! Che cosa magnifica, i plebei li fanno sempre, l'ho letto nelle riviste per teenager plebee! >> continuò l'alieno ormai brillando più di una stella, tanto da costringere i membri del club a mettere gli occhiali da sole e la crema protezione 50.

<< ... >>

 

La mia è una domanda ricorrente... Perchè?


Chiedo ancora una volta perdono per aver postato in ritardo il capitolo, ed anticipo sin da ora che non riaggiornerò tanto presto, PERDONO! SCUSA! ROSA! POSA! (se continuo così mi becco una denuncia da Tiziano Ferro) Ringrazio con tutto il cuore chi mi segue e chi mi seguirà, non abbiate il timore di esprimere opinioni, anche negative... per me sono fondamentali per cercare di migliorarmi. E con questo chiudo che sto letteralmente schiattando dal sonno. Aspetta... dovrei mettere le note... Si? No? Sinceramente non mi pare sia complesso... beh... se vedrò che non capite qualcosa provvederò ad aggiungerle durante le varie reisioni... per adesso la mia pigrizia vince su tutto. Viva la pigrizia!

P.S.: La vostra z3cca vi vuole tanto bene
P.P.S.: Qui è il cervello di z3cca che parla... non ascoltatela, lei vi ucciderà tutti... MWAHAHAHAHAH
P.P.P.S.: Qui è il cuore di z3cca che vi parla, e il cuore ha sempre ragione! Non ascoltateli, la prima ha solo bisogno d'affetto e il secondo è un montato in procinto di conquistare Atlantide. Ascoltate me, che sono in combutta con lo stomaco e lui non mente mai... Datemi della nutella e nessuno si farà male! (?)
*z3cca che sta perdendo colpi*

  
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