Ok
eccomi.. io avevo un
altro profilo in questo sito ma risaliva a più di un anno
fa. Avevo scritto
questa storia già pubblicata con quel profilo ma ora
rileggendola non sono
neanche sicura di averla scritta io XD era pessima e ora ho ancora
l’idea di base
di quella storia ma è completamente rivisitata in ogni
singolo capitolo. La
storia aveva lo stesso titolo di adesso. Spero davvero che mi
piacerà e piano
piano continuerò a pubblicare capitoli di questa storia,
prometto che questa
volta la manderò avanti, purtroppo non ho potuto completarla
un anno fa per
problemi personali ma ora sono finalmente pronta!
e ora a noi…
Ho visto questo film tipo 18 volte XD e ogni volta me ne innamoro ma
come tanti
sono rimasta un pò delusa dal finale, cosi ho deciso di
scrivere una storia su
questa coppia (robin/maria) che io adoro! Ora vi lascio alla lettura..
a dopo
^_^
IL TUO DOLCE PROFUMO
Un
raggio di sole filtrava
attraverso la piccola finestra tonta e mi costrinse a svegliarmi. Mi
guardai
intorno un po’ spaesata ma poi ricordai che ora quella
graziosa stanza in cui
dormivo, alla quale dovevo evidentemente ancora abituarmi, era ormai
tutta mia.
Mi misi a sedere su quel grande e comodo letto e la osservai in ogni
particolare..a partire dal letto stesso, in ogni rifinitura. Con quei
riccioli era
contornato da conchiglie e la grande conchiglia alla quale avevo
appoggiato la
schiena, tutto insieme ricordava senza dubbio il mare. Poi il soffitto,
era
fantastico con quelle stelle dipinte, sembravano sempre reali ogni
volta che le
guardavo. Poi passai al camino, lo adoravo, richiamava i riccioli del
letto
cosi belli che sembravano delle onde e ovviamente anche esso era
ricoperto di
bellissime conchiglie. Guardai anche la poltrona accanto alla porta e
ricordai
bene che la prima volta che entrai mi sedetti subito sulla poltroncina,
ferma,
ad osservare la stanza. Persino le pareti erano fantastiche, tutte
dipinte,
sembrava uno splendido paesaggio. Poi con lo sguardo dalle pareti
passai alla
porta..con quei ghirigori, cosi piccola in confronto alle altre che
avevo
visto, ma dietro nascondeva tutta la bellezza di quella stanza. Ricordo
bene
quando la vidi per per la prima volta…gia è stato
qualche settimana fa, perche
era passata più o meno una settimana da quando avevo salvato
la valle dalla
maledizione, ancora mi era difficile riuscire a crederci, ma era cosi e
dovevo
abituarmi all’idea. Ora
mio
zio Ser Benjhamin era finalmente tornato felice con Loveday e lei si
era riappacificata con i De Noir insieme alla mia famiglia i
Merryweather. Ero
molto contenta e con questi pensieri mi alzai finalmente dal letto.
Avevo
ancora l’abitudine di controllare se su quella poltroncina
c’era per me uno
degli strani vestiti che mi portava Loveday nella notte con ricamata
sulla
manica in ognuno una L stilizzata, ma come già immaginavo
oggi non c’era,
probabilmente aveva molte altre cose a cui pensare. Tra mio zio, suo
padre e
suo fratello..già.. suo fratello Robin. Robin De Noir, per
me fino a poco tempo
fa era solo un bizzarro ragazzo che mi aveva aiutato a salvare la
valle,
mettendo in pericolo anche la sua vita, ma ormai era una settimana che
non lo
vedevo, solo perche avevamo passato un po’ di tempo insieme e
era il fratello
di Loveday non significava per forza che dovevamo essere amici o che
dovevamo
vederci..o magari essere qualcosa di più che semplici
amici..io a dire la
verità ero uscita ben poco di casa e l’avevo fatto
di proposito. Perche in
questa settimana non riuscivo a smettere di pensare a lui e non se se
era un
bene o una male. Non riuscivo a smettere di pensare a quanto odiassi il
suo
carattere ribelle a spregiudicato, o al suo modo sfacciato di
comportarsi o a
quanto fosse maleducato, ma insieme a tutto questo non potevo non
pensare a
quanto poteva essere dolce, intelligente o simpatico, persino
apprensivo,
perche ricordavo bene di quando mi sono buttata dalla scogliera per le
perle e
lui subito dopo abbia urlato il mio nome, perche a dire la
verità un po’ ci
speravo e l’ultima cosa che volevo sentire nel caso fossi
morta era proprio la
sua voce, e cosi è stato, ricordo bene di come ha urlato il
mio nome e quella
voce mi è rimasta impressa. Nel frattempo che la mia mente
era totalmente
invasa da questi pensieri mi ero vestita e preparata perche oggi avevo
tutte le
intenzioni di uscire con Neppia (il mio cavallo bianco) e non importava
se
avessi visto Robin o no. Indossai un vestito di un celeste chiaro, un
dei più
comodi che avevo, per quanto un vestito di quel genere possa essere
comodo, era
celeste come il bel colore che aveva il cielo quella mattina, senza
neanche una
nuvola a oscurare il bellissimo sole che splendeva ormai alto nel
cielo. Con i
capelli optai per la solita treccia che mi ricadeva di lato sulla
spalla
destra. Uscii dalla stanza e mi richiusi la piccola porticina di legno
alle
spalle, girando la vecchia maniglia e con un bel sospiro cominciai a
scendere
lentamente le scale per arrivare al piano di sotto, nel grande salone
dove
erano tutti già seduti a quel grande tavolo imbandito di
cibo, probabilmente
tutte specialità di Marmaduc. Restai un attimo li ferma alla
punta delle scale
ad osservarli tutti, chiacchieravamo amichevolmente con sorrisi felici
e
speranzosi di un nuovo inizio per creare una nuova famiglia. Poi
Loveday alzo
lo sguardo verso di me e con un grande sorriso disse
“buongiorno Maria!” e io
con altrettanto entusiasmo nel sorriso risposi con un
“buongiorno a tutti”
sedendomi poi di fronte alla signorina Heliotrope. Anche mio zio mi
sorrise e
poi sorrise con amore a Loveday dandole poi un leggero bacio, a vederli
mettevano allegria, ero cosi contenta che finalmente era tutto
sistemato e loro
erano di nuovo insieme e a guardarli mi spuntò un leggero
sorriso consapevole
che in parte era anche merito mio. Finito di fare colazione salutai
tutti ma
mentre mi dirigevo verso la porta sento Loveday che mi chiama cosi
vicino la
porta mi giro e la vedo che mi viene in contro dicendo “oggi
andrai nella
foresta?” con un mezzo sorriso, ma poi non ricevendo risposta
da me e vedendo
solo la mia espressione di confusione si affrettò a dire
“no perche se per caso
vedessi Robin..” e io non potei fare a meno di pensare
–accidenti ma come le
viene in mente e poi perche dovrei vedere Robin? Cavolo non
penserà mica che mi
piace..- poi con la bocca mezza aperta mi affrettai a rispondere
“m-ma Loveday
per quale assurdo motivo dovei vedere Robin? I-insomma non
c’è motivo, abbiamo
sconfitto la maledizione e abbiamo trovato le perle, credimi solo per
questo
abbiamo passato del tempo insieme, che non ti venisse in mente che lui
mi
piaccia o che io sia innamorata di lui..perche non è
assolutamente vero! Anzi è
totalmente ed esclusivamente fuori questione, proprio da
escludere!” termina la
mia protesta con un po’ di fiatone. -A mamma mia ma cosa sto
dicendo!
Involontariamente ho detto al alta voce dei pensieri che non avrei il
coraggio
di dire nemmeno a me stessa se fossi stata sola. A chi le ho dette poi?
A sua
sorella! Ok sono una stupida incosciente, accidenti a me- ma lei con un
mezzo
ghigno stampato in faccia disse solo “rilassati Maria! Volevo
solo dirti che se
per caso l’avessi incontrato nella foreste avresti potuto
gentilmente portargli
i mie saluti” e io feci per girarmi facendo un sospiro di
sollievo ma poi.. “ Aspetta
aspetta, hai forse detto che sei innamorata di lui?” disse
con
sguardo vispo e io pensai
-o
accidenti come faccio ad uscire da questa
situazione. Devo trovare un modo e alla svelta prima che Loveday si
accorga
della verità- cosi dissi “ah Loveday come fai a
dire una cosa cosi, è davvero
improbabile dato neanche lo conosco!” lo dissi abbassando lo
sguardo e con un
leggero rossore sulle guance per poi girarmi verso la porta, feci per
uscire e
mentre scendevo quei gradini sentii Loveday che alle mie spalle urlava
“ei
Maria non ti scaldare troppo altrimenti diventerai ancora
più rossa” e
accompagno la frase con una leggera risata. Uscii poi dalla porta per
dirigermi
alle scuderie e mentre andavo pensavo –ma ci prende gusto a
stuzzicarmi?-
questa frase scateno in me una leggera risata, una volta alle scuderie
dove
diedi il buongiorno anche a Neppia, ogni giorno mi sembrava
più bello. Aveva
già una sella, cosi cavalcai velocemente e per fortuna che
avevo messo uno dei
vestiti più comodi e meno sfarzosi che avevo, ormai ero
stanca di aspettare e
non volevo più nascondermi cosi dopo una passeggiata nelle
campagne e in paese
andai finalmente verso la foresta. E nella strada fui travolta da altri
pensieri ripensando alla conversazione su con Loveday su suo fratello e
la
foresta –ma è possibile che sia cosi sicura che lo
incontrerò? Un modo per
evitarlo anche oggi ci sarebbe..basta semplicemente non entrare nella
foresta,
soprattutto di mattina, perche giuro che ci potrei mettere una mano sul
fuoco,
sono sicura che in questo momento starà sicuramente
vagabondando proprio nella
foresta. Ma posso evitarlo per sempre? Ma poi perche dovrei.. ormai io
vivo a
Moonacre e voglio conoscere bene anche la foresta e per farlo
dovrò girarmela
un bel po’..spero solo di non perdermi ancora- mentre ero
travolta da questi
pensieri stavo tranquillamente trotterellando proprio al confine della
foresta
ma poi finalmente mi decisi e con velocità e sicurezza
passai dallo sterrato
all’erba della foresta. Dopo qualche metro scesi da Neppia e
lo legai ad un
albero con una cordicella e mi incamminai cosi nella foresta. Mentre
camminavo
sentivo contro di me quella leggera brezza di primavera e vedevo il
sole che
spuntava tra un ramo e l’altro degli alberi creando sulla
terra con l’ombra
degli alberi dei strani disegni e mentre camminavo li osservavo tutti.
Volevo
conoscere ogni sfaccettatura di quella foresta vista con attenzione
poteva
essere davvero bella, riuscivo a lasciarmi tutto il mondo alle spalle
li in
mezzo a quegli alberi. Cominciavo ad amare già tutto di
quella foresta: a
partire dai fiori estivi che cominciavano a spuntare e il delizioso
profumo che
emanavano, riuscivo a distinguere anche un altro profumo che mi era
estraneo ma
non ci badai troppo, mi concentrai sul fruscio delle piante,
l’avrei ascoltato
tutto il giorno, insieme al leggero cinguettare degli uccellini che
continuavano a volare tra le felci e da un albero a l’altro,
con il venticello
di primavera e ancora sentivo le mille varietà di profumi
dei fiori che
conteneva quella splendida foresta. Ma poi sentivo di nuovo vicino il
profumo
di prima, era mischiato al profumo dell’erba umida e dei
fiori, se era un
qualche tipo di fiore sono certa che sarebbe stato sicuramente il mio
preferito, ma non lo era e di questo ne ero quasi del tutto certa. So
anche che
sarei stata di sicuro tutto il giorno a sentire quel profumo, mi era
familiare,
l’avevo già sentito ma non riuscivo proprio a
capire dove o da chi. Cosi nel
frattempo mi lasciai trasportare da quel profumo e non so ne come ne
perche ma
già lo adoravo con tutta me stessa. Con delicatezza e con
molta lentezza mi
lasciai cadere a terra con la schiena contro un albero. Stavo benissimo
cosi mi
lasciai inebriare completamente i sensi da quella dolce fragranza, ma
piano
piano sentivo che svaniva, si allontanava e nella mia mente
iniziò a crearsi il
panico come se quella per me fosse aria nel polmoni, ma non volevo
aprire gli
occhi cosi decisi che mi sarei goduta a pieno quegli ultimi istanti. Di
colpo
sentii un rumore tra le piante, forse era un animale ma più
il rumore si
avvicinava e più il profumo di prima tornava con una ventata,
tornava ad
investirmi con più forza e violenza di prima, ero scioccata,
completamente
drogata di quel profumo. Altri rumori,
sempre più vicini e ad un tratto.. una voce. Una voce roca e
profonda,
infondeva calore, una voce cosi perfetta che non faceva nessuna fatica
ad
accostarsi alla perfezione a quel profumo “Maria?!”
disse la voce un po’
preoccupata, e di colpo fui costretta ad aprire gli occhi e..e me lo
ritrovai
davanti a pochi centimetri dal mio viso con gli occhi incollati ai
miei. Oh e
che occhi! Occhi profondi, neri come il carbone e profondi come un
pozzo. Occhi
cosi li avevo visti solo una volta nella vita..erano i suoi. Ormai ero
in piedi
ma per il piccolo shock mi costrinsi a reggermi ancora
all’albero al quale ero
poggiata, poi una ventata, l’ennesima, e di nuovo quel
profumo che mi
investiva, e di improvviso tutto mi fu chiaro. Riuscivo solo a pensare
-era il
suo..- mentre riacquistavo lentamente tutti i senti, ma non mi era
molto facile
visto che quel profumo continuava ad investirmi, e cosi riuscii solo a
dire
“Robin…”
TO
BE CONTINUED…
Allora
che ne pensate? L’ho
completamente riscritta rispetto a prima e non so se ci sarà
ancora qualcuno
che seguiva la mia vecchia storia ma spero comunque di si XD per favore
fatemi
sapere cosa ne pensate! Aspetto sempre con ansia le vostre recensioni
sia
positive che negative e non vedo l’ora di poter pubblicare un
altro capitolo ma
prima voglio sapere se qualcuno lo vuole. a
presto!
Baci
Lucy! <3