Il piccolo Bugs Bunny e il piccolo Daffy Duck stavano allegramente rincorrendosi per la casa della nonna. Bugs, che era in testa, decise di fuggire su per le scale.

Passando davanti alla stanza della nonna Granny, che in quel momento stava riposando, Bugs sentì degli strani rumori. 

Si fermò di colpo, e Duffy gli finì addosso. Entrambi caddero a terra.

 «Ti ho preso!» urlò Duffy.

Bugs gli fece segno di tacere, facendo notare anche a lui gli strani rumori.

 «Oh cavoletti, la nonna sta soffocando!» urlò Daffy, appoggiando la testa alla porta per ascoltare, fingendo di avere un orecchio.

 «Sta chiedendo aiuto! Sta chiamando un certo dio!»  disse  Daffy a Bugs.

«Intendi quel dio con cui se la prende quando la svegliamo, quando rompiamo qualcosa o quando le finisce addosso il caffè perché trema tutta?» chiese Bugs curioso.

Duffy annuì. Ormai era chiaro, la povera nonna era in pericolo. Chiamava aiuto e sbatteva da tutte le parti, visti i tonfi continui che arrivavano dalla stanza.

I piccoli chiamarono il loro compagni. Tutti insieme provarono a chiamare la nonna, urlando molto forte, ma non funzionò. Si sentì solo la nonna che se la prese di nuovo con questo dio e con dei tipi sconosciuti chiamati "mocciosi rompipalle".

I piccoli, sempre più preoccupati, sentirono però un'altra voce nella stanza. Quella di un uomo.

Chi era quest'uomo? Stava picchiando la nonna? Un ladro, forse!

«Oh, fogliolette» esclamò il piccolo Silvestro «un ladro fta cercando di derubare la nonna!»

Il piccolo Taz prese coraggio e, esclamando Io ti salva, nonna!, si fiondò contro la portà, ma inciampò e andò a finire sulla piccola Lola Bunny.

«Oh, scusa Lola» disse Taz abbassando gli occhi.

«Non preoccuparti Taz, però mi hai punto. Perché hai una matitina nel pannolino?»

«Non c'è tempo di discutere» intervenne Bugs, «Non ci resta che chiamare la polizia!»

«Ma non poffiamo, la nonna non vuole» disse Silvestro.

«È velo, ha detto che se venisse la polizia, si allabbielebbe molto pel via del gialdino speciale in cantina» continuò Titti.

Ma proprio in quel momento, la porta si aprì e venne fuori la nonna.

«Oh, nonna!» esclamarono tutti insieme, correndo ad abbracciarla.

«Eravamo tutti preoccupati! Stai bene?»

Mentre la nonna li rassicurava sulla sua salute, dalla sua stanza uscì un uomo, che assomigliava molto al tipo della pubblicità dei profumi che la nonna voleva vedere sempre, interrompendo l'ora dei cartoni animati.

«Ahm, bambini lui e Guilliermo» disse la nonna un po' in imabarazzo.

«Che stavi facendo alla nonna?» chiede Daffy.

«Un... ahm... massaggio ai piedi» rispose lui.

«Posso averlo anche io?» chiese la piccola Lola.

«Ma no che non puoi, sarei un pedofilo» rispose Guilliermo , iniziando a ridere. La sua risata contagiò la nonna, e poi tutti i piccoli iniziarono a ridere.

«Oh, come farei senza di voi?» disse la nonna con tono amorevole.

«Chi vuole le cialde, bambini?» chiese poi.

Tutti i bambini risposero che le volevano.

«Bene, andate a prendere tutto l'occorrente, la nonna intanto va a sciacquar via la crema per massaggi ai piedi che le è rimasta addosso e a controllare un secondo il giardino speciale e poi è subito da voi!»

«Anche io voglio le cialde!» cominciò a dire Guilliermo, saltellando.

«Eh no, tu il dolce lo hai già avuto» gli rispose la nonna.

E tutti risero di nuovo, finché i titoli di coda non comparvero.