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Autore: lostgirl    23/06/2013    3 recensioni
Stiles Stilinski era sempre stato innamorato di Lydia Martin.
Ma ora, arrivato a 17 anni e alla conclusione che Lydia Martin non sarebbe mai stata sua, era decisamente convinto a lasciarsi la ragazza alle spalle e guardare altrove.
Perchè se Lydia Martin non si era mai interessata a lui in tutto quel tempo, allora non valeva più la pena starle dietro: anche se non voleva ammetterlo ad alta voce, lui aveva bisogno di qualcuno che si interessasse davvero a lui, qualcuno per cui essere importante almeno tanto quanto Lydia lo era per lui dai tempi delle elementari e non di qualcuno di cui occuparsi continuamente ma che non si interessava minimamente a come stava lui. E fu in un giorno di luna piena, che incontrò l'unica persona che avrebbe potuto aiutarlo in quella “missione”.
Genere: Introspettivo, Romantico | Stato: in corso
Tipo di coppia: Het | Personaggi: Nuovo personaggio, Stiles Stilinski , Un po' tutti
Note: nessuna | Avvertimenti: Spoiler!
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Stiles Stilinski era sempre stato innamorato di Lydia Martin.
Ma ora, arrivato a 17 anni e alla conclusione che Lydia Martin non sarebbe mai stata sua, era decisamente convinto a lasciarsi la ragazza alle spalle e guardare altrove.
Perchè se Lydia Martin non si era mai interessata a lui in tutto quel tempo, allora non valeva più la pena starle dietro: anche se non voleva ammetterlo ad alta voce, lui aveva bisogno di qualcuno che si interessasse davvero a lui, qualcuno per cui essere importante almeno tanto quanto Lydia lo era per lui dai tempi delle elementari e non di qualcuno di cui occuparsi continuamente ma che non si interessava minimamente a come stava lui.
E fu in un giorno di luna piena, che incontrò l'unica persona che avrebbe potuto aiutarlo in quella “missione”.

Heather era morta. La sua amica d'infanzia, la bambina con cui era solito giocare quando era piccolo, la bimba dai capelli biondi, figlia dei migliori amici di sua madre, era stata uccisa. E nonostante Stiles sapesse bene che la sua città era piena di licantropi assassini, lui era convinto che questa volta loro non c'entrassero niente.

Il giorno dopo la sua morte, Stiles era andato normalmente a scuola e provò a convincere il suo migliore amico del fatto che gli ultimi omicidi in città fossero opera di qualcos'altro o addirittura di qualcuno, ma Scott non sembrava convinto e anche se si fidava dell'amico gli disse solamente che avevano bisogno di prove certe che non si trattasse di altri lupi, o meglio... che non si trattasse del branco di alfa in città o di Boyd e Cora, che erano scappati e al momento erano totalmente in balia della luna ed erano ferocissimi. Fu subito dopo scuola, quando Stiles stava tornando alla sua jeep, che incrociò per la prima volta quella ragazza: quella ragazza che dal primo momento le sembrò addirittura più bella di Lydia Martin, la ragazza dalla pelle bianchissima, dagli occhi azzurri, e dai capelli lunghi, mossi e scuri che cercavano di liberarsi dal cappello e dalla sciarpa che la ragazza indossava, a causa del vento gelido di quel giorno. Avvolta nel suo cappotto rosso fuoco, la ragazza era immobile al centro del parcheggio, con un blocco di fogli in mano e cercava di fermare ogni persona che incontrava per consegnare a tutti un foglio e per chiedere qualcosa: molti dei ragazzi la ignoravano semplicemente e passavano oltre, infastiditi, mentre altri si fermavano di sfuggita per prendere il foglio che la ragazza porgeva, scuotevano la testa e poi andavano via, lasciando la ragazza lì, sola in mezzo al parcheggio. Stiles poteva vedere anche da lontano le spalle della ragazza abbassarsi per la sconsolazione ogni volta che qualcuno le si avvicinava e poi se ne andava, la vedeva spostare una ciocca di capelli che le ricadeva spesso sul viso a causa del vento ogni volta che parlava con qualcuno. Il ragazzo non ascoltò neanche l’amico mentre lui gli parlava, battè le mani sul suo petto per fermarlo, come a dirgli che non lo stava ascoltando e che non voleva che continuasse a camminare insieme a lui e poi si allontanò per avvicinarsi lentamente alla ragazza. La ragazza intanto aveva quasi perso le speranze e stava mettendo a posto il blocco di fogli all’interno della sua borsa quando una voce alle sue spalle la distrasse e la costrinse a voltarsi.
- Ti serve aiuto con quelli? - fu la prima cosa che Stiles chiese alla ragazza che aveva davanti a lei. Solo quando fu a pochi passi da lei si accorse delle mani e del naso arrossato a causa del freddo e dei suoi occhi lucidi e si sentì stupido per la domanda che le aveva rivolto.
- Umh... io, si... magari. - la ragazza rinunciò a mettere i fogli nella sua borsa e ne porse un po’ al ragazzo e Stiles si ritrovò a fissare la faccia di una ragazza sorridente, stampata su ogni foglio. - Sto cercando questa ragazza. E’ scomparsa due settimana fa, tu o i tuoi amici potreste averla vista da qualche parte magari... - Il ragazzo osservò per un attimo la foto e capì perchè tutti la guardavano e se ne andavano poi scuotendo la testa. Fece lo stesso, dispiaciuto e le sorrise appena, cercando di nascondere il pensiero che gli si creava nella testa. - Mi dispiace, io non l’ho vista. -
La ragazza sospirò sconsolata ed annuì, ma il ragazzo la sorprese restando lì davanti a lei. - Frequenti questa scuola? -
- No, frequento la Belmont High School, anche se in realtà abito qui a Beacon Hills. E lo stesso vale per lei... è la mia migliore amica, nessuno sa dov’è ed io non posso fare altro che questo. -
- In centrale non ci sono state chiamate per lei, posso avvisare mio padre e chiedergli di mettere qualcuno sulle sue tracce, lui è lo sceriffo qui... O magari posso aiutarti io a cercarla da queste parti. - Stiles si maledisse: cosa diavolo gli passava per la testa? Sapeva bene che nell’ultima settimana due ragazzi erano spariti e poi erano stati ritrovati morti e riportavano le stesse identiche ferite, come poteva chiederle se le serviva aiuto per cercarla quando il suo primo pensiero appena le aveva detto che la sua amica era scomparsa, era che probabilmente era morta anche lei?
- Ti ringrazio davvero, sei il primo che si interessa... Saresti di grande aiuto se potessi coinvolgere lo sceriffo, ma ad esser sinceri non credo servirà a molto. Dovrei iniziare ad essere realistica. Dopo tutto questo tempo di assenza le persone non tornano. -
Stiles più di ogni altra persona al mondo, sapeva che aveva ragione: sapeva che più passavano i giorni e più le possibilità di ritrovare una persona scomparsa ancora in vita diminuivano e soprattutto in quel momento ne era convinto, ma vedere quella ragazza sconosciuta terrorizzata lo turbava. Stiles in un secondo si scosse dai suoi pensieri e rischiando di far cadere tutto a terra, cercò un foglio e una penna all’interno del suo zaino e segnò il suo numero e il suo nome lì sopra. - Se ti serve aiuto, puoi chiamarmi... Puoi chiamarmi per qualsiasi cosa in realtà -
La ragazza sorrise per la prima volta nel vedere il ragazzo che nella sua imbranataggine cercava qualcosa nella sua borsa e le parlava quasi balbettando. Prese il foglio quando lui glielo porse, sorridendogli di nuovo. - Grazie Stiles Stilinski. - disse mentre leggeva il suo nome sul foglio. - Faye. Faye Queen. -
Faye. Una fata. Ovvio, solo quello poteva essere il suo nome. - Sui fogli ci sono i numeri dei genitori della mia amica, quello di suo fratello e c’è anche il mio. Chiamami se hai novità -
Il ragazzo annuì e Faye salutò accennando un sorriso. Gli diede le spalle e fece per andarsene, ma dopo aver fatto qualche passo tornò indietro e fu lieta di vedere che il ragazzo non si era mosso.
- Io non ti conosco Stiles, ma non sono stupida. Il tuo è il tipico sguardo di chi sa o di chi ha capito qualcosa ma non vuole dirmelo. - Faye puntò i suoi occhi lucidi su quelli nocciola del ragazzo e lui si sentì quasi male per non averle detto subito degli omicidi. Non era obbligato a mantenere il segreto, dato che sicuramente degli omicidi ne avrebbero parlato anche al telegiornale, ma non voleva spaventarla, quindi rimase ancora per un po’ in silenzio indeciso de dirle tutto o no.
- Ti prego... qualsiasi cosa tu abbia in mente, dimmela se la mia amica c’entra in qualche modo... -
Stiles sospirò e si passò una mano sui capelli, guardandosi intorno. Scott era andato via e la stessa cosa avevano fatto la maggior parte degli studenti... Erano rimasti in pochi ormai in quel parcheggio e lui poteva parlare liberamente, ma il vento gelido continuava a spostare i capelli di Faye e a mandargli ondate del suo profumo e la presenza della ragazza iniziava a confonderlo.
- Emh, ok, ci sono alcune cose che potrei dirti, ma non c’entrano nulla con la tua amica. Sono solo cose che mi sono saltate in testa non appena mi hai detto che cercavi qualcuno che è scomparso. -
Faye tremava quasi, un po’ per il freddo, un po’ perchè credeva di sapere già cosa avrebbe detto il ragazzo e le sue parole furono un duro colpo che le aprirono gli occhi.
- Ci sono stati due omicidi qui vicino, nelle ultime settimane. Stesse modalità, stessa zona, entrambi ragazzi della nostra età all’incirca. Ma stai tranquilla, non vuol dire nulla... Magari le due cose non sono affatto collegate, vedrai che è così. - Faye ora annuì con lo sguardo assente e con gli occhi pungenti a causa delle lacrime trattenute: sin da quando aveva scoperto che la sua amica era sparita, qualcosa dentro di lei le diceva che le fosse accaduto qualcosa di brutto e le parole del ragazzo di certo non la rassicuravano.
- Non è il caso di Sophie, Sophie tornerà. - Cercò di convincersi, dato che non poteva semplicemente arrendersi a quell’idea. Doveva continuare le ricerche della ragazza e scoprire cosa le fosse successo.
- Grazie mille per esserti fermato a parlare con me, Stiles... Credo di dover tornare a casa, ora. Fammi sapere se hai novità. - Faye gli diede di nuovo le spalle e questa volta si allontanò sul serio, dirigendosi verso una delle pochissime auto rimaste nel parcheggio.

Stiles Stilinski era sempre stato innamorato di Lydia Martin.
Ma dopo il primo incontro con Faye Queen, anche se fu un incontro breve, decise che quella era la sua possibilità di dimenticare Lydia ed iniziare qualcosa di nuovo... qualcosa che fosse stato solo suo e di nessun’altro. O almeno... decise che ci avrebbe provato, sperando che almeno Faye Queen si degnasse di guardarlo, ma guardarlo davvero.
   
 
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