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Autore: black_eyes    23/06/2013    4 recensioni
Mettete assieme fluff+peluches+Seblaine!Sunday.
ciò che verrà fuori è una OS spastica come questa.
-“Mi stai dicendo che somiglio a un cane?” Domandò Anderson inarcando un sopracciglio.
“No. Sto dicendo che somigli a un cucciolo con due occhi troppo grandi per essere normali.”-
Genere: Commedia, Fluff, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Blaine Anderson, Nuovo personaggio, Sebastian Smythe
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Questa OS partecipa alla Seblaine!Sunday

(il bannerino è della Ila)

 

In casa Anderson-Smythe quella mattina del 23 Aprile era tutto tranquillo i due uomini stavano facendo colazione sulla penisola in cucina, sorseggiando il caffè e mangiando brioches calde.

“Secondo te potrà piacerle?” Chiese Blaine fissando un pacchetto incartato sul divano.

“Certo” Ridacchiò Sebastian stropicciandosi gli occhi, “è tua figlia, e tu come lei sei molto somigliante al regalo”.

“Mi stai dicendo che somiglio a un cane?” Domandò Anderson inarcando un sopracciglio.

“No. Sto dicendo che somigli a un cucciolo con due occhi troppo grandi per essere normali.”

In quel momento dalle scale scese una bambina minuta, con indosso un pigiama troppo grande per lei. I capelli ricci sparati in aria come quelli del padre di prima mattina e due occhi pieni di sonno.

“Buongiorno piccola” Dissero entrambi sorridendole dolcemente.

“Buongiorno papy, 'Giorno papà.” Disse la bambina dando un bacio a entrambi i genitori, “che c'è di buono per colazione?” Chiese sedendosi alla penisola e incrociando le gambe per tenersi in equilibrio sulla sedia.

“Pancakes con sciroppo e latte con cioccolato.” Rispose Blaine porgendole un piatto e un bicchiere.

“Blaine, quante volte ti ho detto che la mattina il cioccolato fa male?” Sebastian alzò gli occhi al soffitto finendo di bere il caffè, oramai freddo.

“Non la pensavi così 10 anni fa però.” Sogghignò il più basso fra i due sedendosi di fronte al marito. Fissò la loro bambina mangiare con gusto e bere a piccoli sorsi il latte caldo.

Sebastian si alzò per prendere il pacchetto che vi era sul divano e lo pose di fronte alla loro figlia.

“Tanti auguri Emily” gridò Blaine saltellando per la cucina “la mia bambina compie 8 anni anni, la mia piccola sta diventando grande.”

“Blaine, non è così agitata neanche tua figlia, calmati e falle finire la colazione.” Sebastian scosse il capo; forse aveva mangiato troppo zucchero suo marito, e forse stava diventando troppo iperattivo.

Quando Emily finì la colazione prese il pacchetto fra le piccola dita e con piccoli gesti tolse la carta.

I suoi occhi brillarono quando vide un piccolo pupazzo a forma di cane, il pelo corto, un musetto nero e varie macchie scure sul pelo chiaro.

“Grazie!” Urlò la bambina gettandosi tra le braccia di Sebastian che rimase un attimo interdetto.

Di solito Emily abbracciava prima Blaine, ed era molto più affettuosa con il padre naturale che con lui, ma quell'abbraccio gli fece bene al cuore e se la strinse forte al petto, per poi lasciarla andare ad abbracciare Blaine che la coccolò e le fece il solletico facendola ridere.

“Prego cucciolo,” sorrise. “Allora Emily, sistemati che dopo andiamo dai nonni, non si sa mai che anche lì ci sia qualche altro regalo.” Scherzò l'uomo dagli occhi verdi facendole un occhiolino.

Quando la bambina andò in bagno, portando con sé il regalo, Blaine salì sul grembo al marito.

“Sta crescendo.” Sospirò poggiando la testa sulla sua spalla. “Sembrava ieri che la prendevo in braccio.” Si rabbuiò un poco a quelle parole. “Ho paura che mi sfugga tutto di mano, di non riuscire a vivere ogni singolo momento con lei.”

Sebastian gli baciò la fronte “non devi preoccuparti di questo B, non ci lasceremo sfuggire nulla di questi attimi.” Poi sorrise facendo passare una mano sul fianco del marito. “Ti ricordi il primo regalo che ti ho fatto?” Poggiò le labbra sulla sua spalla.

Blaine lo sentì sorridere contro la propria pelle nuda e si morsicò il labbro inferiore “sì” ridacchiò alzando gli occhi al cielo “un orrendo pupazzo a forma di elefante”.

“Che c'è? Gli elefanti hanno la memoria lunga,” lo fissò maliziosamente “tu ricordi ogni data, ogni avvenimento. Tutto. Ecco perchè dico che hai la memoria lunga e duratura come quella di un elefante” gli passò le mani sulla schiena sogghignando. “E non ha solo quella caratteristica dell'elefante.” Gli sussurrò in un orecchio malizioso.

Risero entrambi nonostante Blaine scosse il capo.

“Sebastian, ma perchè dici sempre delle cose che possono essere capite anche con doppi sensi?”

“Perchè altrimenti non mi ameresti così tanto!” Replicò l'uomo dagli occhi verdi posando la fronte contro quella del marito e dandogli un leggero bacio a fior di labbra.

“Ti amerei lo stesso. Dopotutto ti ho sposato no?” Gli fece notare. “Ho sposato un uomo che mi fa uscire di senno ogni tre giorni, ma è per questo che ti amo.”

“Chi la vuole una vita monotona quando tu hai una perfezione come me?” Domandò Sebastian pavoneggiandosi facendo ridere il marito.

“Quanto sei idiota.” Lo baciò dolcemente per poi staccarsi quando sentì i passi veloci di Emily scendere le scale.

La bambina, già vestita con una gonna che le arrivava poco sotto alle ginocchia e una maglietta a manica corta, guardò i propri genitori inclinando il capo di lato.

“State facendo le coccole? Vi ho disturbati?” Chiese stringendo il pupazzo con una manina.

“No cucciolo” rispose Sebastian facendole segno di avvicinarsi, “vieni qui”.

Blaine la prese in braccio stringendola a sé. “Allora, ti piace il pupazzo?” Chiese baciandole i capelli riccioli tutti scarmigliati.

“Sì. Ma non ho ancora deciso come chiamarlo.” Fece il broncio. “Zio Cooper potrebbe aiutarmi a deciderlo? O anche la zia Jeanine potrebbe farlo,” disse illuminandosi fissando Sebastian.

“Oh no. Jeanine a dare i nomi è pessima.” Scosse il capo l'uomo più alto “e Cooper … diciamo che il tuo caro papà non va molto d'accordo con suo fratello.” Fece l'occhiolino a suo marito.

“Oh.” Emily abbassò il capo triste “voi non avete un nome per questo cucciolo?” Chiese.

“Che ne dici di Tim?” Propose Blaine “E' un bel nome, non credi?” Fissò il cagnolino e diede un bacio sulla guancia a sua figlia.

“Tim” ripetè Emily. “Sì, mi piace!” E saltando giù dalle gambe dei suoi papà andò su per le scale per tornare in camera propria.

“Tim.” Sebastian strinse il fianco a suo marito “perchè proprio Tim?”

“Tim come Timothi, come Timmy, come Timon …” Rise Blaine appena disse l'ultimo nome.

“Blaine Anderson, tu sei un deficiente di prima categoria. E mi farai impazzire.” Rise Sebastian stringendolo a sé.

“Ti amo.” Disse per tutta risposta il ricciolino baciandolo languidamente.

“Lo so. Anche io mi amo.” Gli sfiorò la punta del naso con il proprio.

Blaine scosse il capo ridendo, stava per dire qualcosa quando si sentì la voce di Emily riecheggiare su dalle scale.

“Paaapàààà!” Un urlo provenne su dalle scale “quand'è che andiamo dai nonni?”

I due adulti si fissarono dolcemente e sciolsero l'abbraccio. “Meglio andare” sorrise Sebastian dando un buffetto a suo marito.

Passarono quella giornata assieme alla loro bambina che ricevette regali su regali, sia dai nonni che dagli zii, ma tenne sempre accanto a sé il piccolo pupazzo, che portò con sé anche quella notte, per dormire.

 


Ok, questa OS l'ho scritta annegando nei feels, ma non è uscita come credevo, quindi ringrazio chiunque per essere arrivati fino a qui e non aver abbandonato questa roba qui a metà *dato che so che è un orrore*.

Buona Seblaine!Sunday a tutti!

  
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