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Autore: franci_sterek    23/06/2013    0 recensioni
Questa storia inizia dalla parte centrale..i personaggi? i nostri Sterek, ovviamente..
Genere: Science-fiction | Stato: in corso
Tipo di coppia: Yaoi | Personaggi: Un po' tutti
Note: Lemon, Lime, OOC | Avvertimenti: Contenuti forti, Tematiche delicate
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Stiles correva come un forsennato verso il bosco, quella notte. Non aveva più aria nei polmoni, ma doveva arrivare in tempo. Non avrebbe mai perdonato a se stesso di aver perso quel momento. Doveva convincerlo a rimanere. L’avevano bandito. Raramente ricordava di aver assistito all’attuazione di un provvedimento così drastico, nei confronti di qualcuno. Eppure stava accadendo. E che ne sarebbe stato, adesso, di lui? Che fine avrebbero fatto i suoi sogni? E perche le persone sono disposte a credere solamente a quello che vedono? Sentiva la rabbia montargli dentro. Non sopportava le ingiustizie, questo era il punto.  Lui sapeva come stavano le cose, le aveva viste. Le aveva vissute sulla sua pelle. Ma non sapeva come dimostrarle. Abili, quelli, a non lasciare tracce. Continuava a correre. “pensa a qualcosa, Stiles. Pensa. Sei il figlio di un cazzo di sceriffo!!! Qualcosa del suo dna dovrai pur aver ereditato..Pensa!” continuava a ripetersi. 
Arrivò nella casa nel bosco. Quella casa aveva sempre avuto un qualcosa di tetro. Sarà che aveva l’odore della cenere, sarà che quelle mura avevano rappresentato la prigione di chi ci abitava dentro, sarà che i segni di un incendio, non svaniscono mai del tutto. Comunque quella casa li metteva davvero suggestione. Ma doveva entrare. Non aveva altra scelta. 
Stiles chiuse gli occhi e sospirò. Aspettò ancora un attimo. Poi bussò.  Nessuno venne ad aprire. Bussò di nuovo. Sentiva che c’era qualcosa, proprio dietro di lui. Qualcosa. O qualcuno. L’idea lo fece rabbrividire. Guardò in basso e potè distinguere chiaramente l’ombra di due gambe “non-ti-girare-non-ti.girare-non-ti-girare!” Ripeteva a se stesso. Una mano sulla sua spalla. “STILES!”

***

Stiles si voltò. Derek era proprio dietro di lui.
-Che cosa stai facendo, in piena notte, davanti casa mia????-
-Derek! Ho saputo la notizia! Perche tu non sei in casa?-
-Entra..non qui!-
Stiles obbedì. Entrò e chiuse la porta.
-Ebbene?-
-Ebbene cosa?-
-Cosa ha spinto, uno come te, in piena notte, con quello che è successo, a farti una passeggiata?-
-Avevo bisogno di prendere aria, idiota! Domani dovrò andarmene da questo posto..avevo bisogno di un momento per riflettere..ma tu, piuttosto, come mai sei qui?-
-Sono venuto per te, Derek. In realtà…volevo..dirti..che..vorrei..capisco che tu non…però..-
Stiles aveva preparato il suo discorso nei minimi dettagli. Aveva trovato una possibile alternativa, per quel ragazzo. L’aveva fatto perché per lui c’era in ballo molto di più che un provvedimento acclamato a furor di popolo. Per lui si trattava di respiro. E non riusciva a immaginare un uomo respirare senza i polmoni.
-POLMONI!- la parola chiave venne in mente a Stiles che la gridò
-Polmoni?!- Derek lo guardò allibito, con la sua faccia da “beta-idioti-e-umani-ritardati!”
-Si, Derek. Polmoni. Puoi immaginare un uomo respirare senza?-
-Stiles, onestamente..io non ho molto tempo per questi giochi..capisci..-
-Oh, no..Non questa volta! Non mi liquidi cosi! Ho percorso il bosco in nove minuti esatti per venire a dirti quello che ho da dirti..Pretendo che tu mi ascolti!-
-…mmmhphph…-
-non brontolare nella tua lingua da lupo rosicone! Stammi solo a sentire..poi sarai libero di mandarmi a cagare, se lo riterrai giusto!-
-E sia! Parla...-
-Non te ne andrai domani. Ho pensato a una soluzione alternativa..ricordi quella banca abbandonata?-
-Stiles! Ascolta…-
-Non interrompere..rispondi alla mia domanda..La ricordi o no?-
-Certo..non soffro di amnesie-
-No certo, semmai soffri di disturbi innumerevoli di personalità tra cui la sociopatia e il bipolarismo, ma di certo hai ottima memoria, comunque..c’è un’uscita secondaria dietro la banca..sai dov’è diretta?-
-Alla parte inesplorata del bosco..-
-E’ li che ti sposterai!-
-Vivere come un clandestino?-
-Lo so lo so..non è una prospettiva allettantissima, ma pensaci Derek..quello che sta succedendo non smetterà di accadere se tu andrai via..Non sei tu il responsabile..la persona che stai proteggendo ha bisogno che tu rimanga qui!-
Derek rimase per un attimo a guardare gli occhi marroni di quel ragazzo..per un attimo, per un solo, minuscolo istante ebbe la convinzione che aveva ragione.
Stiles guardava Derek. Sarebbe stato tutto molto difficile, specie adesso, che stava per diventare clandestino.
-Non so se voglio farlo!- Questa frase ruppe quel rumoroso silenzio tra i due.
-Derek..perchè no?-

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