John apre la porta del freezer e prende l'unica vaschetta bianca all'interno. Vaniglia e Cioccolato recita la scritta sul coperchio, la poggia sul tavolo e prende un bicchiere di plastica ed un cucchiaio con cui prendere il gelato dalla vaschetta.
"Cosa stai facendo?" arriva d'un tratto la voce di Sherlock alle sue spalle - e no, John non è saltato, è semplicemente sobbalzato a quell'intrusione inaspettata! - mentre John cerca invano di aprire la confezione di gelato.
"Tento di mangiare il gelato Sherlock, ne vuoi un po'?" risponde alzando a malapena lo sguardo dal suo compito e quando lo fa i suoi occhi restano bloccati sulla figura dell'amico.

"Perché quello sguardo Sherlock?" è stato solo un attimo eppure John ha chiaramente visto passare qualche emozione (non del tutto identificata, ma sembra colpa) negli occhi del suo amico che a sua difesa scrolla semplicemente le spalle e si volta per tornarsene nell'altra stanza.
"Sherlock!" chiama John, ma Sherlock è già lontano e poco dopo la porta di casa si apre e John sente: "Vado a comprare il latte."
E da quando Sherlock compra il latte?
Con un po' di apprensione John rivolge nuovamente l'attenzione alla vaschetta di gelato che finalmente riesce ad aprire...

Occhi. Ci sono occhi umani. Ci sono occhi umana nella vaschetta di gelato!
“SHERLOOOCK!” John urla e poi sente la porta del palazzo sbattere.
Come ha potuto buttare il gelato per queste- queste cose?!? pensa John che sconsolato butta la vaschetta e tutto il suo contenuto nel cestino cercando di reprimere la nausea che lo sta prendendo e soprattutto la delusione per non poter mangiare quel gelato che tanto voleva.
Dovrà fare un bel discorsetto anche a Molly: se gli permette di prendere un altra volta delle parti umane dall'ospedale in cui lavora, sarà lui stesso a denunciarla!

“Oh se Sherlock non torna con il gelato ne sentirà davvero delle belle!” dice corrucciato prima di gettarsi sul divano con un broncio davvero molto infantile a ricoprirgli il viso e attendere il ritorno dell'amico.