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Autore: Mrs_Tomlinson    23/06/2013    2 recensioni
Brooklyn non è proprio il posto giusto per scegliere il principe azzurro, specialmente se al posto della carrozza e dei maestosi cavalli aveva solo una vecchia zucca ammuffita trasportata da asini in pensione.
Genere: Introspettivo, Romantico, Song-fic | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Dan Humphrey, Lily Van Der Woodsen, Serena Van Der Woodsen | Coppie: Dan Humphrey/Serena Van Der Woodsen
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno | Contesto: Prima stagione
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The true perfection of man lies in what man is

I have a dream about her

L’aveva vista per la prima volta ad una festa, troppo poco per parlare di amore a prima vista, probabilmente lei neanche l’aveva notato, in fondo lui era solo Daniel Humphrey: lo sfigato di Brooklyn che Gossip Girl ora chiamava il ragazzo solitario, forse solo perché gli faceva così pena da non infierire ulteriormente sulle sue condizioni sociali.

She rings my bell
I got gym class in half an hour


Era bellissima, ricordò quella volta in cui il giorno del Ringraziamento lo aveva urtato ed era finito per riversare la torta appena comprata per terra. Era ubriaca. Continuava a sorridergli barcollando, aveva una pessima cera, ma per lui era perfezione, c’è chi dice che la perfezione non esiste, lui l’aveva avuta davanti agli occhi ed era stato troppo vigliacco per accorgersene. Era perfetta quando legava i capelli in un mezzo chignon, quando li lasciava scompigliati, quando si truccava sbadatamente, quando semplicemente era Serena. Probabilmente penserete che Dan Humphrey è uno stolker, visto che gli ha rivolto la parola solo una volta per dirgli “Ciao”.

But she doesn’t know who I am
And she doesn’t give me a damn about me


Lei non sapeva quello che aveva scatenato nella vita di un diciassettenne di Brooklyn con solo quel “Ciao” magari buttato lì per caso, senza uno scopo preciso, Dan lo sapeva, sapeva che sarebbe rimasto per sempre nell’ombra, per questo si considerava un enorme vigliacco. Ieri l’aveva rivista, al Palace, peccato che il loro incontro durò solo il tempo di una spinta, l’aveva ignorato completamente. Neanche uno sguardo e Cenerentola corse via lasciando la scarpetta di cristallo che quella mattina continuava a vibrare.

Cause I’m just a teenage dirtbag baby
Yeah, I’m just a teenage dirtbag baby
Listen to Iron Maiden Baby with me


Lo osservava, osservava quel cellulare che continuava imperterrito a vibrare, avrebbe dovuto riportarglielo, in fondo non poteva tenerselo lui. L’avrebbe lasciato al portiere del Palace, ci avrebbe pensato lui. Non voleva consegnarglielo di persona perché aveva paura di rendersi ridicolo, le correva dietro dal primo liceo e lei non gli aveva mai neanche lontanamente dato un’opportunità. Era solo un adolescente nel pieno di una crisi esistenziale e lei era Serena Van der Woodsen. No, decisamente non l’avrebbe aspettata. Uscì dal loft di Brooklyn e scese in strada, iniziò a camminare senza una precisa meta con la scarpetta della sua Cenerentola in tasca, non aveva bisogno di trovare la proprietaria però a differenza del principe azzurro, lui sapeva bene la strada: si trovava circa a qualche miglio da lì, era alta, bionda e sorridente e bhe, a differenza di Cinderella l’unica matrigna cattiva che aveva era il suo fondo fiduciario, che non gli permetteva neanche di avvicinarsi a uno come lui. Brooklyn non è proprio il posto giusto per scegliere il principe azzurro, specialmente se al posto della carrozza e dei maestosi cavalli aveva solo una vecchia zucca ammuffita trasportata da asini in pensione.
Si fece portare da un taxi davanti al Palace, sospirò e raggiunse la hole e si ritrovò davanti un gigante che aveva tutta l’aria di chi era infastidito terribilmente, anche se non era la miglior cosa far arrabbiare Hulk doveva comunque convincerlo a tenersi il telefono e a consegnarlo a Serena. Niente da fare, più che altro sembrava scocciato per dover parlare con uno di Brooklyn, ma in fondo doveva solo prendersi quel diamine di telefono. Ce l’aveva quasi fatta finché Serena non apparse uscendo dall’ascensore, così King Kong decise di chiamarla, si era messo in testa di rovinargli la giornata. Ecco, perfetto non lo avrebbe riconosciuto e sarebbe finito per diventare lo zimbello arrampicatore sociale che ruba la scarpetta a Cenerentola.

She’s walking over to me

Stava camminando verso di lui con il volto sconcertato, si sentiva uno stupido. Le parole non riuscivano più ad uscire dalla sua bocca. E il premio dell’anno per la figura più umiliante va a …
–Ah, si, ieri sera ! Io … mi-mi dispiace tanto !

This must be a fake
My lips start to shake


Serena si scusò con il ragazzo per l’uscita teatrale che aveva fatto la sera prima, ma la cosa più importante era che si era ricordata di lui, di lui, di Dan Humphrey: lo sfigato di Brooklyn che della scuola conosce solo Jenny, si, bhe una bella ragazza, peccato che fosse sua sorella. Un sorriso si dipinse sulle labbra che continuavano a tremare, doveva essere uno scherzo.

How does she know who I am
And why does she give a damn about me


–Ti ricordi di me ? Chiese incredulo, la bionda annuì, nel cuore di Dan si sprigionò la felicità, come non era mai successo prima. Poi con fare spavaldo si voltò verso Terminator quasi per prendersi gioco di lui con un espressione che parlava da sola. Le consegnò il cellulare, e nel frattempo nella hole era entrata la madre di Serena, una giovane donna, doveva ammettere che aveva molta classe e raffinatezza, ma sembrava troppo fredda e distaccata, decisamente molto diversa da sua figlia.
–Indovina che ti ho comprato ? Un vestito per la festa bacio sulle labbra, ho visto l’invito sul comodino. Affermò la donna leggermente scocciata.
–Ah, ma tanto non ci vado. Rispose la ragazza. Provocando un’espressione terribilmente sconcertata sul volto della madre.
–Ma che dici ? la organizza Blair ! Affermò Lily con ovvietà.
–Il problema è che … quando ho ricevuto l’invito, in realtà avevo già … avevo già dei progetti. Disse Serena illuminandosi in volto, probabilmente aveva avuto un’idea per togliersi le pesanti domande della madre dai piedi. La donna la guardò con un’espressione felice, ma contemporaneamente era rimasta di stucco.
–Progetti con chi ? Chiese curiosa. S rimase per un attimo in silenzio, il suo cervello stava cercando una scusa che sembrasse abbastanza vera da far sparire sua madre e la scia di Chanel n°5 che la seguiva ovunque andasse. Indicò con la mano Dan, si, proprio lui che alzò gli occhi con un misto di terrore e sorpresa. La ragazza le fece un cenno che il moro colse al volo.
–Ah, si piacere signora Van der Woodsen, sono Dan … Humphrey ! Esclamò il ragazzo senza un benché minimo di convinzione. Lily lo guardò come se fosse un piccolo insetto fastidioso.
 –E che fate tu e … Dan Humphrey ?
–Emh, noi … Serena non sapeva cosa dire e passò il testimone a Dan. –Emh, noi … andiamo ad un concerto stasera ! Disse il ragazzo prendendo un volantino dalla tasca e mostrandolo a Lily che rimase senza parole, in senso negativo, ovvio.
–I Lincoln Hawks ? Chiese con voce retorica.
–Si, I Rolling Stones gli hanno messi nella top ten delle band dimenticate degli anni ’90. Rispose entusiasta Dan.
–Wow ! Esclamò Serena agitando un pugno in aria goffamente, mentre era visibilmente imbarazzata. –Mi piacciono un casino ! Esclamò mentendo spudoratamente.
–Vorrà dire che terrò il vestito per me. Affermò entusiasta Lily allontanandosi dai ragazzi.
Serena e Dan sospirarono all’unisono. Un vero, lungo sospiro di sollievo.
–Grazie ! Esclamò sincera la bionda.
–Si, non c’è problema. Affermò il ragazzo abbassando il capo. Guardò il volantino. Il concerto dei Lincoln Hawks ? Insomma, l’aveva detto veramente ? Chi mai avrebbe creduto che Serena Van der Woodsen sarebbe andata a vedere una cosa del genere. Si sentì un stupido e terribilmente imbarazzato. Poi con aria afflitta iniziò a camminare verso l’uscita i suoi dieci minuti di gloria lì erano finiti. Serena sorrise.
–Passi a prendermi alle otto ? Chiese continuando a sorridere.

I’ve got two ticket two Iron Maiden baby
Come with me Friday don’t say maybe

Dan si fermò di scatto, forse non aveva sentito bene, si voltò e vide la ragazza sorridere, una seconda esplosione di felicità nel suo cuore, se avrebbe continuato così non sarebbe sopravvissuto a lungo. Sorrise, si sentiva incredibilmente leggero.
–Vuoi davvero uscire con uno che non conosci ? Chiese incredulo.

I’m just a teenage dirtbag baby like you

–Non puoi essere peggiore di quelli che conosco ! Affermò con una leggera nota amara Serena. Dan rimase fermò, immobile ad osservarla mentre se ne andava, la sua chioma bionda che volteggiava, le sue curve perfette, la sua spensieratezza. Lei era Serena Van der Woodsen ! C’è chi dice che la perfezione non esiste, lui l’aveva avuta davanti agli occhi e questa volta aveva avuto il coraggio di accorgersene, e la cosa che più l’aveva colpito era stata il suo modo di essere diversa dagli altri che frequentavano quel mondo, grazie a lei si era e si stava ancora sentendo qualcuno, insomma, l’aveva considerato una persona degna delle sue attenzioni e a lui bastava questo per dire che era perfetta. In fondo, la vera perfezione non sta in ciò che una persona ha, ma in ciò che è. 
               
                                                                                                                                                    La vera perfezione dell’uomo non sta in ciò che l’uomo ha, ma in ciò che l’uomo è
                                                                                                                                                     (Oscar Wilde)

 Angolo autrice *-*
 Salve ragazzi :** sono ritornata con una nuova one- shot un po' diversa dalle precedenti perchè questa parla dei Derena *-* (si, mi piacciono
 troppo specialmente nella prima stagione)e ho cercato di immedesimarmi in Dan , spero che ci sia riuscita bene. La canzone credo che sia 
azzeccata per la situazione e per chi volesse ascoltarla (consiglio a tutti l'ascolto) si chiama: teenage dirtbag. 
Ok, recensite in molti, lo sapete che mi piace sapere cosa ne pensate. Intanto vi informo che ho 
iniziato finalmente a scrivere la fanfiction credo che la pubblicherò tra un mesetto. 
Ok ora vi saluto *-* ciaoooo *** Recensite in tanti tanti tanti LOL.
  
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