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Autore: gunslinger_    23/06/2013    1 recensioni
La voce di Brian stranamente calma e pacata fu in grado di rilassarlo, così fece un bel respiro profondo e cercò di ripristinare la serenità con cui prima stava guardando la spiaggia bianca che costeggiava l'asfalto.
“Sì ci provo Bri, com'è che tu sei così tranquillo?”
“In realtà me la sto facendo addosso.” Rise. “Ma è un passo importante che vogliamo compiere da molto, non voglio che la rabbia rovini tutto questo.”
The hands of time strip youth from our bodies,
And we fade,
Memories remain,
As time goes on.

|Synacky|
Genere: Fluff, Romantico, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Slash | Personaggi: Synyster Gates, Zacky Vengeance
Note: AU | Avvertimenti: nessuno
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Ti amavo ancora di più, quando sorridevi








Il traffico di Huntington Beach intasava le strade più grandi della città, l'ora di punta sommata all'ingente numero di turisti che d'estate affollavano la zona, costringevano gli abitanti ad estenuanti code davanti a semafori che non sembravano mai diventare verdi e ad a assistere battibecchi piuttosto coloriti tra conducenti.
Anche Brian e Zacky erano bloccati in quel caos di auto e persone, ma quella volta il primo dei due non aveva sbuffato neanche una volta anzi, sorrideva senza smettere nemmeno per un istante. La mano appoggiata sul cambio era accarezzata dal palmo del secondo chitarrista che aveva gli occhi chiari puntati alla sua sinistra, verso l'oceano che quel giorno sembrava essere piuttosto pacifico. Muoveva leggermente le dita così da costringere Brian ad intrecciarvi le proprie.
“Magari ha gli occhi nocciola proprio come i tuoi.” disse Zacky, interrompendo il silenzio, nonostante musica rock a basso volume proveniva dalle casse dello stereo.
Brian scosse lievemente la testa continuando a sorridere.
“Sempre il solito Zee, eh?” Si guardarono per un istante prima di baciarsi lievemente; non avrebbero potuto in ogni caso approfondire, visto che finalmente qualche macchina sembrava muoversi. “L'importante è che vada tutto bene, il resto non conta.”
“Lo so bene, stavo solo fantasticando.”
Erano giorni anzi, quasi un anno intero che Zacky fantasticava in ogni momento della giornata, con lo sguardo assorto e gli occhi piccoli piccoli, ma molto più luminosi del solito. Solo in un'altra occasione della loro vita insieme li aveva visti così, ancora più chiari di quanto era abituato: durante il giorno del loro matrimonio, quando si erano scambiati gli anelli e le promesse, quando Brian non aveva mentito nemmeno per un secondo e Zacky aveva finalmente capito di essere amato davvero.
A quel punto il secondo chitarrista sbuffò, lasciando la presa della sua mano con quella dell'altra.
“Sono in ansia e sono curioso, abbiamo impiegato tre quarti d'ora per fare sì e no dieci chilometri di strada.”
“Dai calmati testone, non è colpa di nessuno se l'orfanotrofio è fuori città.”
La voce di Brian stranamente calma e pacata fu in grado di rilassarlo, così fece un bel respiro profondo e cercò di ripristinare la serenità con cui prima stava guardando la spiaggia bianca che costeggiava l'asfalto.
“Sì ci provo Bri, com'è che tu sei così tranquillo?”
“In realtà me la sto facendo addosso.” Rise. “Ma è un passo importante che vogliamo compiere da molto, non voglio che la rabbia rovini tutto questo.”

Casa Haner?”
Sì, chi parla?”
Sono Rose Heather, dell'orfanotrofio di Huntington Beach. Lei è uno dei coniugi Haner?”
Al ragazzo quasi scivolò la cornetta del telefono di mano; le gambe erano diventate improvvisamente molli e le ginocchia lo sostenevano a stento.
S-Sono Zacky Baker, ci sono novità?”
Quelle che speravate, vi abbiamo trovato un neonato da adottare. Va bene se fissiamo un appuntamento per domani pomeriggio? Alle 18?”
Sì sì certo, allora a domani signora Heather... Arrivederci!”
Senza nemmeno dare il tempo all'interlocutore di dire altro Zacky chiuse la chiamata e si precipitò in camera da letto dove aveva lasciato il cellulare per scrivere un messaggio a Brian.

From: Zacky
To: Bri

Da domani alle 18 saremo genitori.
Ti amo.”

L'altro ragazzo non rispose, ma Brian notò che si era appoggiato allo schienale e tamburellava sulle gambe con le dita, cosa che faceva nei momenti in cui era assorto nei suoi pensieri che in quel momento tutto potevano essere tranne che negativi.
“Ci siamo quasi.” aggiunse Brian, fermando quelle dita frenetiche con la sua mano che presero ad accarezzare lentamente la coscia di Zacky. “Non posso credere che non sappiano nemmeno quale sia il sesso” continuò, per poi lanciare velocemente uno sguardo divertito al marito.
“Ero così emozionato che ho chiuso la chiamata senza lasciare alla povera signora Heather di dirmi altro, volevo informarti subito di tutto.”

Maschio o femmina?” chiese Brian sedendosi sul piano della cucina alle spalle di Zacky, sgranocchiando una patatina.
Era appena tornato a casa dopo aver passato una giornata intera a trovare delle corde nuove girando tutti i negozi della città, aveva il viso stanco accentuato ancora di più dall'assenza di trucco e con ancora il borsalino nero calato sulla testa. Faceva ondeggiare le gambe colpendo con i piedi le ante del mobile sotto di lui, con grande disapprovazione del coniuge.
Fermo.” lo minacciò Zacky con un mestolo, puntando i piedi sulle sue scarpe. “Ehm... ci credi che non lo so?”
Eh?”
Brian aprì la bocca mantenendo una patatina tra i denti.
Non me l'hanno detto.”
Ma come no? Non che abbia adottato un bambino prima d'ora, immagino solo che diano qualche informazione.”
Amore non saprei proprio cosa dirti.”
Mi sa che non cambierai proprio mai, Zee.”
Nemmeno tu, visto che hai ripreso a dare calci alle ante della dispensa!”

“Benvenuti all'orfanotrofio di Huntington Beach, signori Haner. Venite, andiamo nel mio studio.”
I due ragazzi, mano nella mano, seguirono la signora Heather dall'atrio fino ad una porta che aveva una targhetta suo nome, attraversando diversi corridoi. L'edificio non si discostava dall'immaginario comune: non era molto colorato o particolarmente vivace, aveva l'aspetto di un posto che si prefiggeva come scopo principale quello di educare e di far uscire, quando ne sarebbe stato il momento, solo sani e seri cittadini americani da quel portone da cui Brian e Zacky erano entrati poco tempo prima.
“Accomodatevi.” disse la signorina, indicandoli una volta entrati nell'ufficio, due sedie poste davanti alla scrivania. Lei andò a posizionarsi sulla sua, di pelle nera, e poi iniziò a cercare qualcosa tra le carte che aveva sul tavolo.
“Questi sono tutti i fogli che dovete compilare e firmare per l'adozione, ci sono tutti i termini giuridici dell'affidamento; se avete domande non esitate a chiedere.”
I chitarristi iniziarono a sfogliare, insieme, tutte quelle carte, cercando di non farsi sfuggire nessuna parola importante tra tutto quell'inchiostro. Il procedimento sembrava avere una certà sacralità, profondo ed importante quasi quanto quello del concepimento. Lo stavano facendo in un modo diverso, ma effettivamente firmando quelle pagine si dichiaravano amore, si promettevano di crescere una nuova vita insieme e di darle solo ed esclusivamente il meglio a quello che sarebbe stato il loro primo figlio.
“Avete domande?”
“Visto che Zacky non gliel'aveva chiesto, sarei quasi tentato di domandarle quale sia il sesso del neonato, ma tanto vale ormai continuare con la sorpresa.” disse Brian, con un largo sorriso.
“Sì, una mia collaboratrice lo stava preparando per l'adozione, sarà tra poco qui.”
Anche la signora Heather sorrideva, le faceva quasi tenerezza vedere quei due uomini così grossi sciogliersi in quel modo.
“Uh, che agitazione.” commentò Zacky, voltandosi per tenere d'occhio la porta.
Quando questa venne aperta, entrambi scattarono in piedi e Brian iniziò a passare le mani sulla stoffa dei pantaloni, cercando di attenuare l'emozione. Il fagotto che la ragazza che era appena entrata nella stanza era avvolto da una coperta blu con alcuni ricami.
“Vi presento il vostro piccolo ometto.” disse, porgendo il bambino a Brian che, tra i due, era il più vicino a lei.
Zacky era rimasto immobile, dietro, senza riuscire nemmeno a parlare oltre che a muoversi.
“Ciao piccolo, Zacky è un maschio, visto?”
Brian si voltò alla ricerca dello sguardo limpido del marito che, forse, era riuscito a scuotersi e si stava avvicinando con un grande sorriso che gli attraversava le guance.
“Dorme...” sussurrò, accarezzandolo piano. Senza staccare gli occhi dal bambino che Brian dolcemente cullava, allungò un braccio per stringersi al suo uomo ancorando le dita al fianco dell'altro.
“Mi sa che ci toccherà aspettare un po' per sapere il colore dei suoi occhi.”
Si guardarono stringendosi ancora di più avvicinando il bambino che placidamente dormiva al loro petto, amandosi come la più bella delle famiglie, come non avevano mai fatto sino a quel momento.


The hands of time strip youth from our bodies,
And we fade,
Memories remain,
As time goes on.

Avenged Sevenfold - Unbound (The Wild Ride)















Note: ci tenevo a ringraziare chiunque sia arrivato fino a qui, chiunque preferisca o ricordi questa piccola one-shot nata dal cuore dopo un'intensa giornata di studio. Spero vi sia piaciuta o che almeno vi abbia fatto sorridere un po' e, se vi va, lasciate una recensione così che io possa sapere se sono riuscita nell'intanto! Un bacio e a presto.
_Alice
   
 
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