Anime & Manga > Full Metal Alchemist
Ricorda la storia  |      
Autore: Laylath    23/06/2013    4 recensioni
“Papà, io sono bella?”
“Ma certo che sei bella, principessa. – le sorrise Falman – Perché me lo chiedi?”
“Perché a scuola mi hanno preso in giro… mi hanno chiamata occhi strabici”
Una piccola ff ispirata dalla foto finale nella sigla di FMA brotherhood in cui si vede Falman con dietro due bambini che gli assomigliano molto per taglio di occhi... e che molto probabilmente sono i suoi pargoli ^_^
Genere: Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Altro personaggio, Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
- Questa storia fa parte della serie 'Military memories'
Per recensire esegui il login o registrati.
Dimensione del testo A A A

Squinty eyes




“Papà, io sono bella?”
La voce infantile spezzò la quiete della stanza dove il Capitano Vato Falman stava rileggendo un rapporto che doveva inviare al Generale Mustang. Alzando lo sguardo dalla scrivania, l’uomo vide sua figlia Lisa avanzare timidamente fino a portarsi accanto a lui.
“Ma certo che sei bella, principessa. – le sorrise – Perché me lo chiedi?”
“Perché a scuola mi hanno preso in giro… mi hanno chiamata occhi strabici” confessò lei abbassando il viso con tristezza
Falman accarezzò amorevolmente la testa castana della figlia. Lisa, come suo fratello maggiore Rey, aveva ereditato il taglio d’occhi paterno: per il maschio la cosa non costituiva alcun problema, ma per la bambina non era la prima volta che le prese in giro la facevano soffrire. Eppure la loro madre aveva occhi così belli: era stata una vera crudeltà che Lisa non li avesse presi da lei.
Ovviamente Falman riteneva che sua figlia fosse la più bella di tutte le bambine di North City: trovava splendide quelle due codette castane e dritte, quel sorriso timido sul viso leggermente allungato. Il fatto che avesse il suo taglio d’occhi era un dettaglio che a lui non importava: riteneva che su quella figurina snella ci stesse benissimo.
Però era anche vero che lui stesso era stato chiamato occhi strabici quando era arrivato di stanza a Briggs tanti anni prima.
“Hai i miei stessi occhi, cucciolotta: – ammise, prendendola in braccio – evidentemente ero così felice di avere una figlia come te che non ho potuto fare a meno di darti questa mia caratteristica”
“Ma perché agli altri non piace?” mormorò lei posando la testa sulla spalla paterna, alla ricerca di conforto
“Non è che non piace, Lisa, è solo che lo trovano strano: perché nessun’altro bambino a scuola, eccetto te e Rey, ha simili occhi” la abbracciò dolcemente, cullandola appena.
“Sai, ho paura che non piacerò mai a nessuno. E sembra che la cosa sia importante quando cresci e i bambini ti chiedono di uscire con loro. E’ quello che dice la sorella di Lucy e lei è già alle scuole medie”
“Ah, lo dice lei? – sorrise Falman, mentre un’idea gli balenava in testa – Allora è meglio chiedere un secondo parere a qualcuno che di ragazze se ne intende davvero”
Mise a sedere la bambina sulla scrivania e prese il telefono. Compose un numero e attese in linea
“Sono il Capitano Vato Falman da North City: potrei parlare con il Generale Mustang?”
“Eh? Ma papà, il signor Roy sarà tanto impegnato!” arrossì Lisa. Era sempre rimasta affascinata dal Generale Mustang: ogni volta che l’aveva incontrato era sempre stato gentile e affettuoso con lei… e poi era così bello.
Nel frattempo Falman mise la cornetta del telefono vicino alla bambina, in modo che anche lei potesse sentire.
Ehi, Falman! Che si dice a North City? Il rapporto che ti avevo chiesto è terminato?”
“Si, Generale, lo spedirò domani. - annuì Falman – Ma a dire il vero,l’ho chiamata perché ho bisogno di un parere da parte di uno che di ragazze se ne intende”
Che? Beh, ovviamente sono sempre pronto a dare dei pareri su delle belle ragazze. Non mi aspettavo una simile richiesta da te, ma nessun problema. Tua moglie lo sa?”
“Non è proprio per me, signore…”
“Aspetta un secondo. Maggiore ti giuro che è Falman, lasciami parlare con lui e poi ti firmo quei documenti… Allora, dicevi, Falman?”
“Forse è meglio che lei senta la domanda dalla diretta interessata” disse il Capitano passando la cornetta alla figlia
“Signor Generale Mustang? Ciao sono Lisa, si ricorda di me?” disse agitata la bambina, mentre le sue guance arrossivano vistosamente
“Oh, ciao Lisa! Come stai, piccolina?”
“Io sto bene, grazie!”
“Scommetto che sei sempre la più brava a scuola. Hai la stessa memoria del tuo papà”
“Ho preso il massimo dei voti nell’ultimo compito di storia!” sorrise lei
“Bravissima. Allora, mi spieghi che succede?”
“Signor Generale Mustang… lei crede che i miei occhi siano brutti?” chiese tutto d’un fiato la bambina.
“Che? Oh, è questo allora il grande dilemma. – la voce del Generale si addolcì – Lisa, ti posso giurare che tu hai gli occhi più particolari che abbia mai visto in una bambina”
“E le piacciono? Le mie compagne di classe dicono che ai ragazzi non piacciono occhi strabici come i miei”
“Non potrei mai scordarmeli. Sono sicuro che presto i ragazzi si accorgeranno di quanto sei bella e intelligente: e che nel tuo musetto quegli occhi stanno benissimo. Se fossi più giovane sono sicuro che pure io mi innamorerei perdutamente di te, tesoro. Vero, Havoc? Anche tu credi che Lisa abbia dei bellissimi occhi?”
“Certamente! – esclamò la voce di Havoc dalla cornetta, facendosi più vicina – Ehi, Lisa, quando vieni a trovarci? Io, Breda e Fury ti portiamo in giro per East City: lasciamo il tuo papà a lavorare e ti facciamo divertire come non mai. Tutti gli altri ci invidieranno quando vedranno che siamo in compagnia di una bella bambina come te!”
“Sentito, Lisa? – riprese la voce di Mustang – Secondo te vale di più quello che diciamo io e gli altri, o quello che dicono le tue compagne a scuola? Scommetto, inoltre, che anche tuo padre ha detto che sei bellissima”
“Sì” annuì lei, con voce commossa
“Allora stai tranquilla. Niente vale di più di quello che dice lui: sei sua figlia e sei la materia che lui conosce meglio. E lo sai bene quanto mi fidi io stesso di lui”
“Va bene! Grazie Signor Generale! Spero di rivederla presto!”
“Anche io, Lisa! Adesso ripassami tuo padre”
Mentre il padre concludeva la chiamata, Lisa si accorse di avere gli occhi lievemente umidi per la commozione e per la gioia che le avevano procurato quelle parole sentite al telefono. Stava per sollevare il braccio ed asciugarsi le lacrime con la manica del maglione, ma la mano di Falman la precedette e fu il pollice paterno ad asciugare la goccia che colava sulla guancia. Alzando lo sguardo su di lui, la bambina vide il dolce sorriso con cui il genitore la stava osservando e si sentì incredibilmente protetta, amata e bellissima.
Come l’uomo finalmente riagganciò la cornetta, lei tese le braccia per farsi sollevare.
“Papà? Lo sai che sei il migliore papà del mondo?” chiese, baciandolo sulla guancia
“Davvero?” sorrise Falman, sistemandosela in braccio e lisciando una delle codette castane
“Sì. E sono tanto contenta di avere i tuoi occhi! Se le altre bambine mi prenderanno ancora in giro dirò loro che non me ne importa niente: perché tanto io piaccio alle persone che mi vogliono bene… soprattutto piaccio a te” sorrise felice lei.
Il capitano Falman, sorrise: a volte con i figli bisognava sapersi destreggiare.
Specie con Lisa che con i suoi appena otto anni e le spiccate intelligenza e memoria, spesso si trovava in difficoltà con il resto dei coetanei.
Ma per fortuna per proteggere la sua principessa si poteva avvalere di alleati preziosi.
Che poi, alla fine, quegli occhi erano davvero belli su di lei.

 
  
Leggi le 4 recensioni
Ricorda la storia  |       |  Torna su
Cosa pensi della storia?
Per recensire esegui il login oppure registrati.
Torna indietro / Vai alla categoria: Anime & Manga > Full Metal Alchemist / Vai alla pagina dell'autore: Laylath