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Autore: Eneri_Mess    07/01/2008    7 recensioni
Fin quando tutto brucia, mentre tutti urlano
Bruciando le loro bugie
Bruciando i miei sogni
Tutto questo odio e tutto questo dolore
Brucerò tutto quanto così come scorre la mia rabbia
Finché tutto brucia
[Everything burns - Anastacia feat. Ben Moody]
Genere: Drammatico, Song-fic, Introspettivo | Stato: completa
Tipo di coppia: non specificato | Personaggi: Anakin Skywalker/Darth Vader
Note: nessuna | Avvertimenti: Contenuti forti
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Disclaimer: I personaggi e gli eventi di Star Wars non mi appartengono.



Nota: questa Song-Fic è stata scritta basandosi sui testi di “Crawling in the dark” degli Hoobastank e “Everything Burs” di Anastacia e Ben Moody. Tuttavia, per leggerla, io consiglierei di tenere in sottofondo la seconda, che rispecchia bene il background della scena e delle parole  Buona lettura!







I will dedicate
And sacrifice my everything for just a second's worth
Of how my story's ending
And I wish I could know if the directions that I take
And all the choices that I make won't end up all for nothing




Everything Burns





E’ tutto sbagliato.
La consapevolezza di ciò ti scorre nelle vene come sangue.
Ma il sangue non è più sangue.
E’ sete di potere.


« Impara la pazienza. Sii paziente e riuscirai. »
Annuì, seguendo ogni gesto dell’uomo con estrema attenzione. Talmente tanta che per un istante si deconcentrò, chiedendosi da quando il maestro avesse un polso fasciato.
« L’odio, l’orgoglio o la rabbia… la paura, Anakin, non ti aiuteranno. Col tempo e la pazienza libererai il tuo cuore dalla paura. »
Di nuovo, fece segno di aver capito. O almeno, di averci provato. L’altro se ne accorse, e chinandosi, lo fissò seriamente, più di quanto avesse mai fatto. Il bambino mosse intorno lo sguardo, a disagio.
« Ascoltami bene, perché è importante: questi sentimenti potranno solo aprire le porte del tuo cuore e del tuo animo al Lato Oscuro. Hai capito, mio giovane padawan? »
« Sì, maestro. »
Obi-Wan sorrise benevolo, e il bambino lo imitò, impacciato.



Cammini. Marci, alla testa di una legione.
Un passo davanti l’altro [qualcosa di piccolo e disperso dentro di te spera di non vederti mai giungere alla meta].
I pensieri sono appena degli scatti, degli impulsi. Ti senti inebriato, a tratti stordito, eppure hai piena coscienza. Sai cosa stai facendo.
E non c’è più desiderio di fermarsi. Non è più una soluzione contemplabile [è speranza, che, languida, persa, scivola giù, sempre più giù, senza più appigli].


I've been crawling in the dark looking for the answer


« Sono orgoglioso di te, mio giovane padawan. »
Le labbra di Anakin, dopo un iniziale e fugace sorriso, si piegarono ironicamente in una smorfia di rimprovero.
« Maestro, mi avevate insegnato che l’orgoglio è peccato. Vi state forse contraddicendo? »
Obi-Wan lo osservò e non poté non ridere, battendogli una mano sull’esile spalla ancora adolescenziale.
« Sono contento che qualcosa dei miei insegnamenti ti sia rimasta in quella zucca che pensa solo a volare. Mi rendi doppiamente orgoglioso così. »
Entrambi risero.



Si delinea nitido di fronte a te, il tempio. Anche da lontano lo vedevi, ma lo percepisci realmente solo adesso, e non ti fermi ad osservarlo. Scopriresti che c’è qualcosa di sbagliato, più profondo e doloroso di quello che sai già farai. Ma non ci vuoi pensare [secondo dopo secondo, vivere. E’ questo ora l’unico modo per proseguire. Secondo dopo secondo].
Non alzi la testa. Continui a fissare davanti a te [vedi e non vedi].
Levarla, significherebbe incontrare gli occhi di duro alabastro degli antichi Maestri [coloro che riuscirono a cancellare la paura dai loro cuori].
Ma infondo, ti dici, non c’è bisogno di incontrare il loro sguardo eterno, il loro silenzioso urlo di rimprovero [quel qualcosa, dentro di te, si agita, e ti strazia già abbastanza].
Li sorpassi, e fai loro un’altrettanta tacita e lapidaria promessa.
Cadrete.


« Controllati. »
« Lo sto facendo! »
Dal piccolo robbottino di allenamento partirono un terzo e un quarto proiettile d’energia. Solo il primo fu parato.
« Dannazione! »
Ripeté con più veemenza il ragazzo. Sempre col volto coperto dal casco, roteò la spada laser nell’aria, e il fendente affondò impietoso nella piccola macchina; il suo maestro non fece in tempo a intervenire. I pezzi sfrigolanti caddero a terra in un’ondata di scintille rossastre.
Obi-Wan scosse sconsolato la testa.
« Pazienta, Anakin. Devi imparare a pazientare. »
Ostinatamente, dopo aver buttato il casco, il ragazzo non rispose.
L’uomo lasciò correre.


Is there something more than what I've been handed?



Uno, due, tre… sette… dodici…
I tuoi occhi scorrono sull’androne che si riempie di Jedi in un baleno [affoga la ragione, dentro di te. Si dimena, cerca di riaffiorare dall’oscurità che le stai gettando contro].
Non esiti. I cloni alle tue spalle sono pronti. Attendono solo una parola. O un gesto.
La tua lama si accende, e beffarda illumina l’ambiente [e di nuovo i frammenti di ciò che eri scricchiolano sotto i passi del Lato Oscuro].
E’ ora.


Till everything burns while everyone screams
Burning their lies
Burning my dreams
All of this hate and all of this pain
I'll burn it all down
as my anger rains
Till everything burns



Non guardi chi hai intorno, chi sia amico o nemico [se esiste una distinzione].
Non capisci più chi sia a urlare. Non distingui le voci, non vuoi distinguerle; tenti di fonderle tutte in un unico sinfonico caos [ciò che sai di meritare. Ciò che deve essere il tuo nuovo mondo].
Affondi la spada, ascolti, ma non guardi. Non puoi. E’ tutto troppo frenetico. Deve essere tutto rapido. Non puoi avere tempo di osservare cosa stai facendo.
Non è il tuo obiettivo, racconti a te stesso.


Everything burns
Everything burns
Watching it all fade away
Everything burns
Everyone screams
Everyone screams
Watching it all fade away


« “Pazienta qui, pazienta lì”! Non sai dire altro! Sono pronto, maestro! Perché il Consiglio non mi accorda un po’ di fiducia!? »
Obi-Wan sorrise appena, un po’ divertito. Il ragazzo lo guardò male.
« Se ti ripeto sempre la stessa cosa, un motivo ci sarà. Che ne dici, mio giovane padawan? »
Piccato, Anakin voltò la testa dall’altra parte, rifiutandosi di rispondere.
Il maestro rise appena, solo per vedere il suo apprendista arrossire e inveire nuovamente.


I've been crawling in the dark looking for the answer



Ansimi, appena.
Sei in cima alla prima scalinata. L’ascesa è stata veloce, forse troppo. Dietro… percepisci solo la morte [che ti segue, raccogliendo ciò che hai seminato].
Le tue dita artificiali stringono con forza l’elsa della lightsaber, prima di spegnerla e alzare poi lo sguardo, il cappuccio che pietoso continua a coprirti. Sai dove devi andare e cosa fare [di nuovo, in reconditi spazi bui dentro di te, esplode qualcosa, fastidiosamente, al primo passo che muovi].
Avanzi lentamente. Ti dici che non c’è fretta [incalza, non si arrendere, ciò che hai rifiutato di essere].
La vittoria è vicina, calcoli. Eppure non lo sai con certezza [ogni certezza si è ormai spenta].
La porta che raggiungi, che adesso hai dinanzi, sarà l’ultima che varcherai questa notte.
Sarà l’ultimo passo [verso l’inferno].
Sarà l’ultima prova [per la tua fedeltà].
Entri.


« Maestro, so di averti deluso. Non ho apprezzato abbastanza i tuoi insegnamenti. Sono stato arrogante. Ti chiedo di perdonarmi. »


L’uscio si richiude silenzioso. La stanza circolare lo è altrettanto, silenziosa, con tanti occhi che ti osservano [cuccioli di coniglio in una tana non più sicura].


« Sei i Jedi mi distruggeranno… ogni speranza di salvarla sarà perduta. »


« Maestro Skywalker, ce ne sono troppi! Che cosa possiamo fare? » esclama uno dei padawan, facendosi avanti. La sua sicurezza, la sua fiducia nel vederti ti investe come acqua gelida, la più gelida e mortale.
E’ un monito [l’ultimo].
Serri la mascella, e il volto del bambino si confonde con l’ambiente. Tutti i volti si mescolano eppure continuano a osservarti; sono attimi, ma si estendono all’infinito.
E tu non li ascolti. Ignori quell’avvertimento [le grida disperate di ciò che è rimasto della tua anima assumono finalmente una forma].
Vigliacco.
Vigliacco.
Vigliacco.


Help me carry on



Di nuovo, ancora una volta [che non sarà l’ultima], la lama della tua spade scaglia bagliori tutti intorno. Credi in ciò che fai. Rammenti il fine.
Il sangue fluisce come un fulmine, una scarica elettrica, i muscoli si contraggono e la mano si leva.
E’ allora che la sicurezza diventa timore.
La fiducia lascia spazio alla paura.


Assure me it's ok to use my heart and not my eyes
To navigate the darkness



E’ un attimo. L’ultimo, spasmodico, attimo. Lo senti già spirare, quando lo avverti nella tua testa. E non è più uno strillo che solo tu puoi udire provenire dai recessi più profondi di te. Non è più parole.
E’ un’immagine.
Prima che la lama affondi, è un secondo. Prima che le lacrime di quel bambino raggiungano le sue labbra tremanti, è un momento.
E’ la tua Padmé. Nella tua testa.
E’ l’ultima supplica del tuo essere, aggrappato all’orlo del baratro.
E’ l’ultima preghiera che ha da rivolgerti.
Il sorriso della tua Padmé. Le lacrime della tua Padmé.
La tua Padmé…

La lama penetra. Un suono strozzato, esalato, che abbandona le infantili labbra.
Sono occhi smarriti, traditi, quelli che ti osservano [muoiono senza futuro]. E’ un corpo tiepido e debole quello che scivola sul pavimento.
Dopo, sono solo altri strilli, altri gemiti, altra carne bruciata.


Everything burns
Watching it all fade away

Everything burns
Watching it all fade away



Brucia anche il tuo viso, ti accorgi.
Piangi, ti rendi conto.
Ma il tuo sguardo non si abbassa, non esiti.


Because I'm looking and I just can't see what's in front of me


Osservi invece la notte oltre le vetrate. E’ silenziosa, è nera, ed è anche luminosa. Il tempio brucia.
Tutto brucia.

Non vedi più nulla.
Non senti più nulla.
E lasci la stanza, il viso rigato da lacrime che si vergognano di te, il cuore che batte costretto da catene.
Una nuova ombra è calpestata dai tuoi passi sicuri.
Una nuova ombra ti apre la strada, l’unica compagna rimastati al fianco a sostenerti.
Perché la morte per cui tanto hai combattuto ora ti regna nell’anima.


I've been crawling in the dark looking for the answer




~ End.


Autrice:
Che cos’è? Non lo so. Com’è nato? A questo so rispondere XD Due canzoni, quelle presenti. Tutta colpa loro. E di Anakin, si intende, insieme a quel che ha combinato nel III episodio. Agghiacciante, tragico, profondo… ci vorrebbe una carrellata di aggettivi e perifrasi e similitudini, credo, per spiegare davvero tutto. Io ci ho provato, ascoltando a ripetizione Everything Burns, il sottofondo ideale per lo scenario che mi figuro. Le strofe di Crawling in the dark, invece, sembrano scritte apposta per Anakin e la sua ‘conversione’.
I Flashback con Obi-Wan sono tutti inventati, a parte l’ultima battuta, e mi mettono una tristezza infinita. Tutto mi mette una malinconia da lacrimucce ai lati degli occhi :° Guardare La Vendetta dei Sith e sapere, accidenti, come andrà a finire, mi ha lasciata col fiato mozzato e il cuore in mano tutto il tempo (e non esagero XD Amo Star Wars).
Più che scrivere una Song-Fic, speravo di buttare giù un “What if…” e (come già in tanti hanno fatto), dare una secondo possibilità ad Annie.
Comunque, quel che è fatto è fatto :D E ne sono anche abbastanza soddisfatta, benché sia tutto confusionario e privo di filo logico.
Spero che qualcuno si fermi a commentare ^^ Ah, colgo l’occasione per ringraziare padmeskywalker del commento a Now we are free !
Un bacio,
~Ene.


PS: dimenticavo, per i testi e le traduzioni delle due canzoni clikkate qui:
Crawling in the dark: http://www.dartagnan.ch/article.php?sid=2616
Everything burns: http://www.dartagnan.ch/article.php?sid=4063 (in questa c’è un errore: lies è tradotto con “vite” invece di “bugie”. NdA).
   
 
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