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Autore: outoftowngirl    24/06/2013    3 recensioni
Non c’era più speranza o famiglia; né amore, né fede.
Justin Bieber non esisteva più. E questa era la fine.
Genere: Drammatico | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Justin Bieber
Note: Missing Moments | Avvertimenti: nessuno
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Fissai intensamente gli occhi dell’uomo che da ormai qualche mese aveva sorpassato i quaranta, aggrottando le sopracciglia.
“Che vuol dire che il tour non si farà più? Lo stiamo pianificando da ormai mesi.” Buttai fuori alla meglio quella frase, schiarendomi poco dopo la voce. Avevo un dolore atroce alla gola, ormai sottopeso di almeno una decina di chili e una carriera buttata al vento. L’ultima spiaggia era quel piccolo tour promozionale. Ma non avevo nemmeno più quello.
“Tu non hai idea del puttanaio che hai creato. Sai che vuol dire che nemmeno un terzo dei biglietti è stato venduto?” liberai una boccata d’aria che trattenevo da ormai troppo tempo e osservai una macchiolina nel muro opposto a Scooter. Quel posto stava cadendo a pezzi.
“Beh, toccava a te promuovermi. Se i biglietti non sono stati venduti evidentemente non hai fatto abbastanza pubb-” L’uomo si prese la testa tra le mani, lasciandosi sfuggire un grugnito di esasperazione.
“Sono l’unico qui che s’è fatto il culo per cercare di mantenere in piedi la tua carriera. Nemmeno Patricia ha voluto aiutarti. Nemmeno Bruce e Diane. Ci abbiamo provato tutti e hai sempre continuato a ridurti peggio delle volte precedenti. Non rimane altro da fare che chiuderla qui, per sempre.” Prese quella pila di fogli dal cassetto della scrivania in mogano. Quei fogli che io stesso, anni prima firmai in presenza di mia madre. Il mio contratto con la Island Def Jam non c’era più. Strappato in mille pezzi, andato. E quella volta lo fu per davvero. La mia carriera era giunta a una fine.


***

 
Scesi dal piccolo jet privato, senza degnarmi di salutare il pilota.
“Non preoccuparti di aspettarmi qui Ben, me la cavo da solo.” Gli dissi una volta scesi gli scalini dell’uscita. Mi guardò compassionevole, abbozzando un sorriso amareggiato nel vedermi in quello stato e poi annuì col capo.
Aspettai che la porta scorrevole venisse richiusa e mi incamminai verso la fine.
La scogliera era a ormai pochi passi da me. Tirava un vento gelido nonostante fossimo in pieno luglio e il mare era scuro e increspato. Il cielo, ricoperto di nuvoloni neri, si rifletteva senza alcun problema sulla superficie dell’acqua togliendomi il fiato.
Nemmeno in quel momento ripensai a quello che avrei fatto.
Avevo deciso, o forse gli altri avevano deciso per me. Ma poco importava.
Feci un passo avanti ad occhi chiusi, respirando a fondo. Tolsi la felpa grigia, la stessa di qualche anno prima, usata nel mio primo video musicale. Calciai via le scarpe coi talloni, per poi spingerle giù dal dirupo. Ripresi la felpa in mano, lanciando anch’essa nell’aria. L’osservai planare fino ad una roccia appuntita e rimanere incagliata col cappuccio.
“Dannata felpa, non mi sei mai piaciuta.” Dissi a voce alta, puntandole un dito contro furioso. Mi sbarazzai della maglia nera e dei jeans grigi rovinati e strappati al fondo.
Chiusi ancora una volta gli occhi.
“Uno..” cominciai a contare, avanzando a passettini impercettibili controvento, allargando le braccia.
“Due..” ripensai alla donna della mia vita, dalla chioma folta mora e gli occhi vispi.
Ripensai alle nottate che consumammo insieme, alla sua voce, alle sue piccole e fragili dita che mi accarezzavano i capelli. Ripensai a come mi lasciò, da un giorno all'altro. Ripensai alla bottiglia che scagliai contro la porta dopo che se ne andò.
“Tre..” le poche fan rimaste probabilmente sarebbero rimaste deluse da tanto egoismo, magari non gli sarebbe nemmeno poi tanto dispiaciuto, pensai.
Feci un altro passo e incontrai il vuoto, lasciandomi cadere giù per la scogliera.
Sorrisi, buttando fuori tutta l’aria che mi rimaneva nei polmoni. Sorrisi per l’ultima volta, prima di sparire per sempre. Non c’era più speranza, né famiglia, né amore, né fede.
Justin Bieber non esisteva più. E questa era la fine.








outty's space

Hey gente.
Sta sera sono tremendamente giù di morale; un po' perché mi manca Justin ( e so che è egoistico da parte mia volerlo vedere ancora, dato che ci sono ragazze che non l'hanno mai visto, ma è più forte di me, scusatemi. ) e un po' perché domani ho scuola per fare una srota di corso di recupero di latino. Che Dio m'assista.
Non so da dove possa essere partita quest'idea e non so nemmeno
perché stia pubblicando questa os a quest'ora della notte. Ma sta sera va così.
La dedico alla mia grandissima amica Ginevra, le voglio un bene dell'anima ed è fantastica.
Un bacio e buona notte, Valentina. :) 

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