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Autore: Thesan27    24/06/2013    3 recensioni
Accadde un giorno di marzo.
Rimase davanti allo specchio per ore, immobile, di fronte a quel riflesso che non era il suo.
Genere: Introspettivo, Slice of life | Stato: completa
Tipo di coppia: Nessuna | Personaggi: Nuovo personaggio
Note: nessuna | Avvertimenti: nessuno
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Negli ultimi tempi le capitavano le situazioni più strane.
 
Aveva sorpreso i girasoli seguirla con il capo dorato, quando tornando da scuola tagliava dai campi.
A casa della nonna sfiorò per caso i gerani appassiti che, a quel tocco, raddrizzarono il gambo e stirarono i petali, come piccoli soldati incoronati di rosa e vermiglio, le corolle arrossite di piacere.
Una carezza malinconica al vecchio glicine che stava per essere abbattuto, tutti lo davano per morto, e il giardiniere dovette abbassare le cesoie già pronte di fronte alla nuova cascata di lilla e di bianco.
Le margherite, le primule e le violette la sera facevano capolino dalle loro corolle, tutte assonnate, e sembravano volerle augurare la buonanotte.
E quando, quella sera d’estate, Tom le disse che no, lui non l’amava, le foglie del castagno ingiallirono e caddero al suolo.
 
Sua madre diceva che era normale, con l’adolescenza, cambiare, sentirsi strani, diversi da tutti. Di non preoccuparsi. Chi non c’era passato? Aveva troppa immaginazione, non c’era niente di insolito in lei.
Willow però non era tranquilla e anche la nonna la guardava con occhi diversi, l’ombra del sospetto celata dietro al luminoso sorriso.
   - È una di loro.
L’aveva sentita sussurrare con voce cattiva alla madre che, disgustata, scuoteva la testa.
   - C’è del marcio in quella ragazza ti dico!
Ma la mamma non aveva voluto ascoltarla.
 
Accadde un giorno di marzo.
Rimase davanti allo specchio per ore, immobile, di fronte a quel riflesso che non era il suo.
Non lo era.
Non poteva esserlo.
Non poteva essere lei.
Cercava di convincersi, fissando quegli occhi, i suoi occhi, spalancati, sbalorditi, attoniti. Di un anonimo castano fino alla sera prima, ora risplendevano di oro zecchino. Non erano quelli che conosceva.
   - Non sono miei - Si diceva- È un sogno. Deve essere un sogno. Non esistono occhi così-
La pupilla assottigliata, verticale, come quella dei serpenti.
   - Non sono miei.
Ripeteva, la mano, di un delicato verde prato, alzata ad accarezzarsi il viso, a sfiorarsi il capo.
   - È uno scherzo. Sicuramente è uno scherzo.
Cercava i suoi ricci, quelli di sempre, corti, bruni, ribelli. Normali, banali. Trovò una lunga criniera color del bosco. Si osservò disperata le braccia, dove le vene più scure tessevano delicati arabeschi. C’è del marcio in quella ragazza. Le parole della nonna le tornarono alla mente.
   - Willow, sei pronta?
Sentì la voce di sua madre, la maniglia della porta che si abbassava.
È una di loro.


"She's a Butterfly" è il titolo di una canzone di Martina McBride

  
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