It's all about the hair, vol. III

Lo guarda ridere allo specchio, mentre si sporge sul lavandino per osservarsi meglio, cercando di riconoscersi tra i tratti stanchi e gli occhi rossi che gli deformano il viso.

“Avresti potuto aspettare.”

Vede le sue spalle irrigidirsi, ma non si gira. Continua ad ammirare la sua opera, come se fosse l'unica cosa che riesce a farlo sorridere, a rinascere, dopo questa giornata in cui ogni sogno è stato distrutto in centinaia e centinaia di frammenti.

“Meglio adesso che dopo. Così... Così puoi abituarti.”

Come se ci si potesse abituare a sapere che quegli occhi, che ora lo guardano lucidi e imploranti, potrebbero chiudersi e abbandonarlo, scappando da lui nel modo più barbaro possibile. Gli prende il rasoio elettrico dalle mani e lo lascia cadere nel lavandino; il rumore attutito dalle ciocche di capelli.

Gli accarezza la testa rasata, lasciando che i suoi polpastrelli vengano punti.

Se solo fosse un taglio drastico dettato dalla voglia di cambiare o, ad esempio, anche solo dal desiderio di stare più fresco per affrontare al meglio la calura estiva...

“Non volevo che mi vedessi così per la prima volta con una cicatrice lunga tutta la testa”, continua. “Dovrai convivere con la mia pelata per mesi e ho pensato che-”

“Anni”, lo corregge subito, ma l'uomo sembra non sentirlo.

Prende un profondo respiro e appoggia la testa contro il suo petto, inalando l'odore di ospedale ancora impregnato nella maglietta e sperando di poter mettere in quell'abbraccio tutte le parole che non è riuscito a trovare quando il medico ha messo su la solita faccia dispiaciuta ma carica di finte speranze che indossa quando deve dare al paziente quel genere di notizie.

Sente due dita leggere sotto il mento e il suo volto viene lentamente sollevato. Il bacio che si scambiano è breve, giusto un rapido sfioramento di labbra, ma sa che è un modo per mettere a tacere domande senza risposta e urla che vorrebbero solo uscire dalla gola.

“Anni, dici?” e l'ombra di un sorriso appare perfino nelle sue iridi limpide. “Allora, secondo te, abbiamo tempo per organizzare una piccola festicciola con il sindaco?”

E Blaine non può far altro che pensare che il suo Sebastian sarà splendido nel suo abito da cerimonia, soprattutto coi capelli radi.




 

Quando Grant cambia taglio di capelli, io torno alla riscossa. Quindi, come al solito, la colpa è sempre sua.

Vi abbraccio tanto <3

-violetsugarplum